Anno II – Numero 156 Notizie in Rilievo Stili di vita e Salute 1. Meno tempo sul divano, meno cibo spazzatura Scienza e Salute 2. L’albume abbassa la pressione del sangue 3. AIDS: aspettativa quasi “normale” con terapia precoce Alimentazione e Salute 4. Il rosmarino stimola la memoria 5. Endometriosi e alimentazione Professione e Salute 6. I 50 Sop e Otc più venduti alle farmacie e agli esercizi commerciali. Curiosità • Perché starnutendo chiudiamo gli occhi? • Tre uomini su dieci fingono l’orgasmo Venerdì 12 Aprile 2013, S. Giulio Papa Corsi ECM Di seguito il calendario dei prossimi eventi formativi organizzati dall’Ordine. Sabato 13 Aprile ore 9.30 Relatori: 5,5 CF Farmaci Veterinari: Aspetti Farmacologici e Normativi Prof. Francesco Barbato, Dott. Antonio Mancini, Dott. Vittorio Nagar Attività di Vigilanza sulle Farmacie Pubbliche e Private Convenzionate con il SSN Lunedì 15 Aprile Attività di Vigilanza sulle ore 20.45 Farmacie Pubbliche e Private Convenzionate con il SSN Relatori: Mariano Fusco, A. Graziano, V. D’ambrosio, P. Di Capua, M. Feola, L. Franco AVVISO I Colleghi interessati ai Corsi possono prenotarsi direttamente presso la sede dell’Ordine al momento dell’espletamento degli eventi formativi CURIOSITA’ Lunedì 15 Aprile ore 20.45 Perché Starnutendo Chiudiamo gli Occhi? Lo starnuto parte quando i sensori nervosi che si trovano nel naso segnalano la presenza di particelle estranee. Scatta l’emergenza: il naso emette muco, i muscoli respiratori comprimono fortemente il torace e quelli che controllano le vie respiratorie le fanno chiudere. Quando la pressione dell’aria nei polmoni diventa troppo alta, le vie respiratorie si aprono espellendo con forza aria e particelle estranee. Lo spasmo che accompagna lo starnuto coinvolge parecchi muscoli, compresi quelli facciali, responsabili dello sbattimento degli occhi. A occhi chiusi. Ed ecco il punto: il fatto di chiudere gli occhi starnutendo probabilmente è un meccanismo biologico che serve a proteggerli. Espellere dal naso le particelle richiede una pressione molto alta, che si trasforma in una velocità di espulsione di circa 160 km all’ora. Chiudere gli occhi, allora, può servire a impedire che tale pressione possa danneggiare i dotti lacrimali. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 156 STILI DI VITA E SALUTE MENO TEMPO SUL DIVANO, MENO CIBO SPAZZATURA Riducete le ore trascorse spaparanzati davanti alla TV e diminuirà anche la quantità di patatine e biscotti inglobati: provare per credere. DUE FACILI STEP PER INIZIARE: Per impostare una vita sana, che tenga alla larga patologie cardiovascolari e prevenga il cancro, basta iniziare da due comportamenti chiave: passare meno tempo a oziare sul sofà o davanti al computer e mangiare più frutta e verdura. Un approccio che semplifica il processo di guarigione di un numero sempre maggiore di americani, che vuole convertirsi a uno stile di vita più salutare ma non sa da che parte cominciare. Impostando queste semplici abitudini, secondo i ricercatori, si inizia una trasformazione destinata a durare nel tempo. TRATTAMENTI COMBINATI: Scopo della ricerca era trovare il modo più efficace di invogliare le persone a rinunciare a cattive abitudini come mangiare troppi cibi grassi e poca frutta e verdura, trascorrere troppo tempo seduti a oziare e non fare abbastanza attività fisica. Come soggetti sono stati scelti 204 pazienti adulti tra i 21 e i 60 anni, tutti con qualche abitudine alimentare sconsigliata. I soggetti sono stati divisi in quattro diversi programmi: un trattamento prevedeva l'aumento del consumo di frutta e verdura e dell'attività fisica, uno il minore consumo di grasso e meno tempo trascorso a oziare, uno il minore consumo di grassi e l'aumento dell'attività fisica, uno l'aumento del consumo di frutta e verdura e meno tempo trascorso a oziare. UN INCENTIVO IN PIÙ: Durante le 3 settimane di trattamento, i pazienti hanno inserito i propri dati in un dispositivo digitale inviandoli a un assistente che comunicava con loro telefonicamente o via e-mail. Tanti sforzi sono stati ricompensati da una "paghetta" di 175 dollari, ogni volta che, al termine di ogni fase del trattamento, i soggetti raggiungevano un obiettivo. Al termine di ogni fase, della durata di 3 settimane, i pazienti non erano più obbligati a mantenere uno stile di vita sano per essere pagati: bastava spedire dati relativi a tre giorni virtuosi una volta al mese per guadagnare dai 30 agli 80 dollari. CAMBIAMENTI DURATURI: Nonostante la sospensione delle "mance", nei sei mesi successivi i soggetti hanno mostrato sensibili miglioramenti dello stile di vita. RISULTATI: Le PORZIONI DI FRUTTA sono passate da • 1,2 nella fase iniziale, • 5,5 in quella durante il trattamento, • 2,9 dopo il trattamento; i minuti di VITA SEDENTARIA sono passati da • 219,2 nella fase iniziale • 89,3 in quella durante il trattamento • 125,7 dopo il trattamento le calorie derivanti da grassi saturi sono passate dal • 12% iniziale, • 9,4% intermedio • 9,9% finale. L'86%% dei pazienti si è detto convinto di riuscire a continuare sulla buona strada: qualcosa nel maggiore consumo di frutta e verdura li ha fatti sentire meglio, più sicuri di sé. (Fonte: Focus) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 156 PROFESSIONE E SALUTE I 50 Sop e Otc più venduti alle farmacie e agli esercizi commerciali Pubblicato dal ministero della Salute l'elenco dei 50 medicinali senza obbligo di prescrizione più venduti, nel secondo semestre del 2012, alle farmacie aperte al pubblico ed agli esercizi commerciali. (In Tabella i primi 20 medicinali) Si tratta in pratica dei Sop e degli Otc acquistati dai farmacisti per rifornire le farmacie e gli esercizi commerciali previsti dall'art. 5 del Decreto Legge 223/2006 . L'elenco, a sua volta, rappresenta un indicatore dei Sop e degli Otc venduti agli italiani. Rispetto al secondo semestre del 2011 le prime dieci posizioni restano invariate. Da segnalare che l'Aspirina "400 mg compresse effervescenti con vitamina C" scende dalla terza alla decima posizione, passando da 1 milione e 890 mila confezione vendute a 1 milione e 538mila. All'inverso, l'Enterogermina "2 miliardi/5 ml sospensione orale" sale dal nono al quinto posto, guadagnando una fetta di mercato che le consente di salire da 1 milione e 482mila confezioni sino a 1 milione e 914 mila. In ascesa anche le vendite di Rinazina "100 mg/100ml spray nasale", che rosicchia tre gradini e si proietta dalla settima alla quarta piazza, forte di 1 milione e 974 mila confezioni vendute nel secondo semestre dello scorso anno a fronte di 1 milione e 566mila registrate nell'analogo periodo del 2011. La tachipirina "500 mg compresse" conserva la leadership, anche se mostra un andamento in flessione, probabilmente a causa della crisi complessiva che sta erodendo un po' tutti i settori dell'economia: nel secondo semestre del 2011 aveva totalizzato 3 milioni e 324mila confezioni vendute, mentre nello stesso arco temporale dello scorso anno si è fermata a quota 2 milioni e 880mila. Nel complesso, però, la situazione non mostra variazioni significative e il mercato sembra mantenere più o meno la stessa configurazione di dodici mesi fa. (Farmacista online) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 156 SCIENZA E SALUTE L'ALBUME ABBASSA LA PRESSIONE DEL SANGUE Un componente dell'albume potrebbe avere un effetto positivo sul controllo della pressione alta. Lo studio della Jilin University e' stato presentato durate il 245esimo National Meeting & Exposition of the American Chemical Society. Si tratterebbe, in particolare di un peptide chiamato RVPSL presente nell'albume che ha mostrato di ridurre la pressione del sangue come una dose di Captopril un farmaco ACE (angiotensin-converting-enzyme) inibitore usato contro l'ipertensione. Il peptide inibirebbe in modo potente l'azione dell'ACE, sostanze prodotte nel corpo e che alzano la pressione sanguigna. Gli esperimenti condotti nei topi hanno mostrato che il peptide RVPSL non ha effetti tossici e abbassa la pressione come una lieve dose di Captopril. (AGI.it) AIDS: ASPETTATIVA VITA QUASI "NORMALE" CON TERAPIA PRECOCE In Sudafrica, le persone che cominciano una terapia antiretrovirale hanno aspettative di vita pari a circa l'80 per cento di quelle della popolazione generale, a condizione che il trattamento cominci che la conta delle cellule CD4 scenda sotto 200 (cellule per microlitro). Lo studio dela University of Cape Town e' stato pubb. sulla rivista PLOS Medicine. Questi risultati sono incoraggianti e mostrano che, con trattamento a lungo termine, l'Hiv puo' essere gestito come una malattia cronica in ambienti a medio e basso reddito. I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni attraverso la raccolta di informazioni da sei programmi per il trattamento dell'Hiv in tutto il Sudafrica tra il 2001 e il 2010, che poi sono state inserite in modelli di sopravvivenza. Gli scienziati hanno scoperto che, come gli adulti non sieropositivi, il fattore determinante piu' significativo per l'aspettativa di vita dei pazienti era la loro eta' all'inizio del trattamento contro l'Hiv: la speranza di vita media degli uomini che iniziano la terapia antiretrovirale variava tra 27,6 anni a 20 anni e 10,1 anni a 60 anni, mentre le corrispondenti stime per le donne erano di 36,8 e 14,4 anni. Inoltre, le aspettative di vita erano significativamente influenzate dalla conta dei CD4 al momento di iniziare il trattamento: le aspettative di vita in pazienti con conta dei CD4 di almeno 200 cellule per microlitro erano fra il 70 e l'86% di quelle degli adulti Hiv-negativi della stessa eta' e sesso, mentre i pazienti che iniziavano la terapia antiretrovirale con conta dei CD4 inferiore a 50 cellule per microlitro avevano un'aspettativa di vita che erano tra il 48 e il 61% di quella degli adulti Hiv-negativi. (AGI.it) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 156 ALIMENTAZIONE E SALUTE IL ROSMARINO STIMOLA LA MEMORIA Il semplice aroma di una pianta aromatica come il rosmarino potrebbe operare diversi benefici a livello mentale e della memoria. Un concetto già sostenuto dall’Aromaterapia, la tecnica di benessere che utilizza appunto gli aromi delle piante, in genere sotto forma di oli essenziali, che sono un vero e proprio concentrato di pianta e aroma. Uno studio presentato alla British Psychological Society’s annual conference in corso condotto da M. Moss e J. McCready della Northumbria Univ., conferma quanto già suggerito da un precedente studio, in cui si affermava che il rosmarino migliora le prestazioni cognitive e migliora la memoria a lungo termine fino al 15%. I ricercatori hanno coinvolto un gruppo di 66 persone; i partecipanti sono stati suddivisi a caso in due gruppi da 33 e sottoposti a una serie di test sulla memoria, condotti in due diverse stanze: una pervasa dal profumo di rosmarino; l’altra, senza profumo. Tra i diversi test, alcuni prevedevano il trovare oggetti nascosti, ricordare specifici oggetti che avevano visto velocemente e altri test per valutare le funzioni della memoria in genere. I RISULTATI finali hanno mostrato che i partecipanti allo studio appartenenti al gruppo che era stato oggetto dei test nella stanza profumata, hanno ottenuto risultati migliori nei compiti circa la memoria a lungo termine e prospettica, rispetto a quelli che erano stati portati della stanza senza aroma. «Abbiamo voluto congegnare la nostra precedente ricerca che indicava come l’aroma rosmarino migliorasse la memoria a lungo termine e il calcolo mentale», ha spiegato Moss. Il team di ricerca si è concentrato in particolare sulla memoria prospettica, la memoria cioè la capacità di ricordare eventi che si verificheranno in futuro e ricordarsi di completare le attività in determinati momenti. «Questo è fondamentale per le attività quotidiane – Per es., quando qualcuno ha bisogno di ricordarsi di spedire un biglietto d’auguri o di prendere le medicine in un momento particolare». Questi risultati potrebbero avere utili implicazioni per il trattamento di soggetti con deficit di memoria. (Sn) ENDOMETRIOSI E ALIMENTAZIONE Anche a tavola si può curare l’endometriosi: scopriamo insieme i giusti accorgimenti da seguire L’endometriosi è una patologia infiammatoria che colpisce il 10-15% delle donne in età fertile, soprattutto tra i 30 e i 40 anni. Il nome di questa patologia fa riferimento all’endometrio ovvero il tessuto che ricopre la superficie interna dell’utero che viene sfaldato ogni qualvolta viene il ciclo mestruale, per essere successivamente riformato al suo termine. Nell’endometriosi si verifica la formazione di un tessuto con caratteristiche molto simili all’endometrio in altre aree del corpo (ovaie, tube, ureteri, vescica, ano, raramente anche nei polmoni) che verranno anch’esse danneggiate a causa dello sfaldamento di questo tessuto. Tutto ciò contribuirà all’instaurarsi di uno stato di infiammazione cronica responsabile del principale sintomo di questa patologia, cioè il dolore, che in genere si presenta durante la mestruazione, ma anche durante la minzione, la defecazione ed i rapporti sessuali. Può sembrare strano, ma l’alimentazione anche in questo caso può aiutarci a ridurre lo stato infiammatorio. Scopriamo insieme come: PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 156 Alimenti sì: Importante è un’adeguata assunzione di fibre necessarie per regolare la motilità intestinale, aiutare la digestione, avere il giusto apporto di antiossidanti basilari in presenza di stati infiammatori, ridurre il livello di estrogeni presenti nel sangue. ► Frutta e verdura: cinque porzioni al giorno sono la giusta quantità di frutta e verdura da assumere per combattere i radicali liberi, ma anche per il mantenimento dei corretti livelli di vitamine del gruppo B necessarie per mantenere basso il livello degli estrogeni. Si può consumare qualsiasi tipo di verdura e frutta, non esistono controindicazioni. L’unico dubbio riguarda gli agrumi: esistono infatti due tesi che si contrappongono, ovvero, c’è chi ne consiglia l’assunzione per il buon contenuto in vitamina C e bioflavonoidi, importanti antiossidanti; c’è chi invece in questo caso ne scoraggia l’uso perché sono frutti che favoriscono la liberazione di istamina. Il succo di pompelmo fresco è invece un ottimo alleato per la sua azione antinfiammatoria: attenzione però se fate uso di farmaci perché l’associazione con il pompelmo non è assolutamente consigliata. ► Legumi: 2-3 volte è l’assunzione settimanale consigliata proprio perché sono anch’essi ricchi di sostante antinfiammatorie. ► Cereali: sono degli ottimi alleati in caso di endometriosi, soprattutto se integrali. Attenzione però ai soggetti celiaci o con sospetta celiachia: studi hanno dimostrato una stretta correlazione tra endometriosi ed intolleranza al glutine. Se comunque non è stata diagnosticata alcuna intolleranza non è necessario eliminare dalla propria dieta i cereali e i suoi derivati. Sarebbe invece più opportuno alternare il grano con altri cereali come farro, orzo, avena, mais, riso, proprio per ricavare da essi tutti i benefici nutrizionali. ► Grassi: una regolare assunzione di acidi grassi omega-3 e omega-6 è capace di inibire o comunque ridurre la produzione dell’acido arachidonico, precursore di sostanze ad azione infiammatoria. Buona norma è quella di usare l’olio extravergine di oliva a freddo. TRE UOMINI SU DIECI FINGONO L'ORGASMO Fenomeno poco conosciuto, una delle cause è l'ansia da prestazione Uomini "attori" tra le lenzuola. La "finzione" dell'orgasmo riguarderebbe, infatti, tre uomini su dieci. Nonostante per l'uomo sia più difficile simulare l'acme del piacere, ad affermarlo è una ricerca condotta dalla Kansas University. Oscar alle donne - Secondo il sondaggio portato avanti dagli studiosi americani, sono le donne, comunque, a fingere di più: il 68% delle appartenenti al gentil sesso. Ma il dato maschile, meno noto, riguarda comunque il 28% degli uomini. Scopi diversi - Sono differenti comunque, le motivazioni alla base della "mancanza di sincerità" nell'intimità col partner. Le donne lo fanno "per non urtare la sensibilità del partner", come se l’orgasmo fosse la naturale e legittima ricompensa per il rapporto. Gli uomini, invece, lo farebbero per "ansia da prestazione, insicurezza o mancato coinvolgimento". (Tgcom Salute)