Anno III – Numero 485
AVVISO
Ordine
1. Elezioni per il rinnovo
del consiglio direttivo
dell’ordine 4 - 6 ottobre
2. Sito: Nasce Offro e
Cerco Lavoro - Napoli
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Tubercolosi: nuovo test
del respiro permette
diagnosi rapida
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Prevenzione e
Salute
4. "Non provateci a casa",
ecco i contraccettivi più
disgustosi (e inefficaci)
della storia
5. Dolore dopo i rapporti
sessuali
6. Aspirina: dopo oltre
115 anni ‘reinventata’
contro il dolore
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Professione e
Salute
7. Contributi disoccupati,
l'Enpaf precisa:
"Per rimodularli
servono le coperture"
Venerdì 25 Settembre 2014, S. Sergio, Aurelia
Proverbio di oggi……..
Trasire e spighette e metterse e chiatto
ELEZIONI ORDINE: STASERA
PRESENTAZIONE LISTA AL
CIRCOLO CANOTTIERI NAPOLI
In ultima pagina la lista dei candidati e modalità di votazione.
AVVISO
In occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio
dell’Ordine, Vi aspetto alla serata di presentazione della lista, Venerdì
26 Settembre ore 21.00, presso il Circolo Canottieri Napoli.
L’occasione è gradita per trascorrere insieme una serata all’insegna
dell’amicizia e della convivialità .
Il parcheggio è consentito oltre che all’interno del circolo anche nel
vicino parcheggio al molo Beverello o nei vari garagi situati a S. Lucia.
TUBERCOLOSI: NUOVO TEST DEL RESPIRO
PERMETTE DIAGNOSI RAPIDA
Per la prima volta e' stato realizzato un test del respiro che
permette non solo la diagnosi di tubercolosi (Tbc) in tempi
molto rapidi, ma permette anche di capire se l'infezione in atto
è più o meno farmaco resistente.
I batteri emettono una firma gassosa unica. Proprio
sfruttando questa firma, i ricercatori hanno messo a
punto questo nuovo test che si basa sulla capacità da
parte di una particolare molecola di antibiotico di
legarsi al batterio della Tbc, la isoniazide.
Il test permette d'identificare la presenza di infezione immediatamente. Al
contrario con le tecniche attuali è possibile avere una diagnosi certa solo dopo
4-6 settimane perché è necessario aspettare i risultati della coltura in
laboratorio. "Conoscere fin da subito di quale tipo di infezione si tratta è
fondamentale per una terapia efficace". (Salute, Agi)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 485
PREVENZIONE E SALUTE
DOLORE DOPO I RAPPORTI SESSUALI
Dal ginecologo, cause e cure per il male che colpisce la regione pelvica durante
l'intimità . Dietro al sintomo possono nascondersi cause organiche o psicologiche
Si definisce "dolore pelvico†un dolore che si localizza a livello dell’apparato
riproduttivo o urinario. Può avere delle fasi di acuzie o essere sempre
presente, con una scala di intensità che va da lieve a moderata fino a
severa. Alcune volte può andare anche in remissione spontanea o essere
risvegliato dai rapporti sessuali e dalla minzione. Raramente capita che
questo dolore possa essere generato da una sensibilizzazione ai materiali
dei profilattici, e comunque in commercio ne esistono anche senza lattice.
Tuttavia, una storia clinica è di fondamentale importanza per inquadrare
tutti i sintomi a partire dalla loro insorgenza o se correlati a particolari fasi
della giornata e/o attività .
Le cause del dolore pelvico: In passato era molto abusata la causa di
endometriosi, una condizione per la quale il tessuto mucoso che riveste
internamente l’utero (endometrio) si ritrova al di fuori dell’utero,
generando dolore a seguito dell’infiammazione determinata dal suo
sanguinamento durante la fase mestruale del ciclo. In altri termini, si creano in addome delle aderenze
o anche delle cisti ovariche, responsabili esse stesse di dolore in regione pelvica.
Oggi si valutano anche motivazioni collegate all’intestino:
se, per es., il fastidio aumenta soprattutto a seguito dell’ingestione di particolari cibi o bevande, è
probabile che esista un problema di tipo intestinale.
Esistono, inoltre, delle infezioni subdole come la Chlamydia che, non dando di solito perdite
vaginali, determinano un’infezione/infiammazione cronica a livello tubarico facendole riempire di
liquido o pus nei casi più gravi e generando il dolore.
Altra causa del dolore pelvico, a volte, possono essere dei voluminosi fibromi uterini che, per la
loro massa, generano un senso di pesantezza e dolore poiché comprimono la vescica, l’intestino e
i vasi sanguigni venosi della pelvi.
Alcuni medici riconducono questo tipo di dolore anche a una congestione venosa addominale che,
infiammandosi, provoca dolore e pesantezza.
Condizione chiamata varicocele pelvico.
Una causa ormai nota è pure la Sindrome della Vescica, o cistite interstiziale, dolorosa e
caratterizzata da un danno della mucosa che la riveste e che determina una stimolazione cronica
delle terminazioni nervose dolorose. Tipicamente si accusa dolore, specialmente quando la
vescica si riempie, e si acutizza nel momento dei rapporti sessuali. (Sani e Belli)
FECI NERE MOLLI
Domanda: Salve, da due giorni circa ho sintomi influenzali come febbre a 37 massimo 37,5... Però dopo
aver preso un actigrip le feci erano normali.. Stamattina, appunto due giorni dopo l'actigrip e il giorno
dopo aver assunto due aspirine in un giorno (ieri), ho solo il raffreddore non più la febbre ma ho
riscontrato delle feci nere e molli…..
Risposta: Non capisco il perchè, non mi era mai capitato prima. Controlli bene le feci ponendone
una piccola porzione su un foglio di carta bianca,poi le spalmi sul foglio se presentano una
sfumatura rossastra ne parli subito con il medico curante. (Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 485
PROFESSIONE E SALUTE
CONTRIBUTI DISOCCUPATI, L'ENPAF PRECISA:
"PER RIMODULARLI SERVONO LE COPERTURE"
La crisi e i suoi effetti non sfuggono davvero e c'è piena consapevolezza sia della
situazione di grave difficoltà attraversata dai farmacisti costretti alla
disoccupazione, sia della necessità di trovare misure in grado di sostenerli.
Ma l'Enpaf è un ente previdenziale obbligatorio, sottoposto a vigilanza ministeriale, e
pertanto ogni proposta di rimodulazione del contributo da parte dei farmacisti
disoccupati non solo deve essere approvata dai dicasteri competenti, ma "non deve
avere impatti onerosi sugli altri iscritti: un'eventuale riduzione delle entrate contributive
soggettive e di solidarietà , deve trovare copertura finanziaria nel conto economico."
Così Emilio Croce (nella foto), presidente dell'Enpaf, risponde alla lettera aperta con la
quale Luigi d'Ambrosio Lettieri, vicepresidente Fofi, si è rivolto all'ente previdenziale
per chiedere un'estensione della misura che permette agli iscritti disoccupati di versare all'ente di
categoria un contributo minimo del 1%, per un periodo complessivo non superiore a 5 anni.
Beneficio che, a giudizio del senatore barese, "è insufficiente, soprattutto nei casi in cui la perdita di un
posto di lavoro o l’impossibilità di trovarlo comportano sempre più spesso il superamento del limite
temporale previsto dal regolamento dell’ente."
L'Enpaf è tutt'altro che insensibile alla questione, replica Croce, spiegando però che l'ente non ha
ovviamente modo di sottrarsi agli obblighi imposti dalla legge.
"In occasione della rimodulazione del contributo di solidarietà dal 3% all'1% per i farmacisti
disoccupati" spiega infatti il presidente della casa di categoria "siamo stati costretti a rinviare il
prolungamento temporale per la necessità di individuare le coperture finanziarie", aggiungendo al
riguardo che "tra le tante regole di derivazione europea che, di fatto, impongono rigorosi controlli in
materia di spesa pubblica, c'è anche l'obbligo del saldo previdenziale positivo. In buona sostanza, fatti
salvi gli eventi che non possono essere preventivati dalla gestione o che sono indipendenti dalla stessa,
l'ente ha l'obbligo di mantenere in equilibrio il saldo corrente tra entrate contributive e uscite per
prestazioni pensionistiche." Senza questi obblighi, spiega Croce, la proposta sollevata dalla lettera
aperta del vicepresidente Fofi, "avrebbe avuto da tempo una sua soluzione."
E specifica, entrando nel merito della proposta avanzata da d'Ambrosio Lettieri, che "l'elevazione di un
biennio del periodo temporale quinquennale ha un costo che, per il primo anno, può essere
quantificato, sulla base delle proiezioni correnti, in circa 35 euro a carico di ciascun iscritto che versi la
quota contributiva intera."
Traducendo: per riequilibrare la spesa necessaria per prolungare di due anni la contribuzione minima
dell'1% alla platea degli iscritti disoccupati, l'ente sarebbe costretto a intervenire sui contributi degli
altri iscritti, aumentandoli di circa 35 euro all'anno.
Le considerazioni espresse da d'Ambrosio Lettieri sono comunque un "ulteriore stimolo alle riflessioni
in atto da parte del Consiglio di amministrazione" afferma ancora il presidente dell'Enpaf, non
mancando di osservare, però, che gli impatti della crisi sulla professione farmaceutica impongono
risposte di sistema che chiamano in causa tutte le organizzazioni di categoria:
"Al di là delle soluzioni contingenti, non possiamo arrenderci all'idea che una categoria professionale
riconosca sine die la disoccupazione involontaria e temporanea dei propri iscritti e non abbia al proprio
interno la forza di individuare soluzioni concrete, atte a migliorare i livelli occupazionali, anche, se del
caso, limitando il numero degli accessi" scrive infatti Croce. Ma voglio assicurare i tanti colleghi in
difficoltà che l'Enpaf farà la sua parte, nella convinzione che, solo con un ritrovato spirito di solidarietÃ
al nostro interno, sarà possibile uscire insieme da questa crisi." (Rifday)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 485
FARMACI E SALUTE
ASPIRINA: DOPO OLTRE 115 ANNI
‘REINVENTATA’ CONTRO IL DOLORE
E’arrivata in tutte le farmacie italiane la nuova 'Aspirina Dolore e Infiammazione'
in compresse rivestite, un’importante innovazione che svolge la propria attivitÃ
analgesica in metà tempo rispetto ad una compressa tradizionale da 500mg,
offrendo al paziente un valido rimedio nel trattamento sintomatico del dolore da
lieve a moderato come mal di testa, dolori cervicali, dolori muscolari, mal di
schiena e disturbi infiammatori.
Cosa cambia rispetto all’Aspirina ‘attuale’ è presto detto: questo nuovo prodotto – che si avvale
dell’innovativa tecnologia MicroActive, sviluppata da Bayer – agisce nella metà del tempo e ha
una’efficacia ‘più lunga’. “La nuova compressa contiene al proprio interno un nucleo effervescente,
costituito da carbonato di sodio, che funge da agente disgregante.
La compressa si disgrega in particelle di microdimensioni di principio attivo (acido acetilsalicilico) le cui
dimensioni sono in media 1/10 di quelle di una compressa tradizionale da 500 mg.
La nuova compressa – una volta nello stomaco agisce come un’effervescente e si dissolve in pochi
minuti (6 volte più velocemente rispetto ad una compressa di Aspirina tradizionale da 500mg),
consentendo un più rapido assorbimento del principio attivo (2 volte e mezza più rapido) ad una
concentrazione tre volte superiore rispetto a quella di una compressa tradizionale da 500mg, con un
conseguente effetto antalgico in metà tempoâ€.
Più rapida ed efficace. Nuova Aspirina Dolore e Infiammazione agisce, quindi, due volte più
velocemente contro il dolore, offrendo sollievo fino a 6 ore.
Velocità d’azione analgesica ed efficacia, dimostrati da studi clinici, rendono la nuova Aspirina Dolore e
Infiammazione il primo medicinale di automedicazione ad usare la tecnologia MicroActive, una nuova
opportunità per i pazienti nel trattamento del dolore in automedicazione, ma anche per medici e
farmacisti, che hanno a disposizione nel proprio arsenale terapeutico un farmaco efficace e ben
tollerato per il trattamento del dolore acuto.
“Aspirina Dolore e Infiammazione ha tutte le caratteristiche per rispondere a quello che un medico
cerca in un analgesico per il trattamento del dolore acuto. In questa situazione, infatti, un farmaco
deve garantire efficacia, ovvero sollievo dal dolore, tollerabilità , rapidità di azione, maneggevolezza e
limitati rischi di interazione.
E’ opportuno, infatti, sottolineare – che l’acido acetilsalicilico, capostipite degli anti-infiammatori non
steroidei, ha una buona tollerabilità a livello cardiovascolare, epatico, e renale superiore rispetto ad
altri FANS e una tollerabilità a livello gastrico sicuramente non inferiore.
Infine, nei pazienti in prevenzione cardiovascolare con acido acetilsalicilico a basse dosi, Aspirina
permette di avere un’azione analgesica e anti-infiammatoria senza il rischio di interazioni, che invece si
potrebbero manifestare con altri FANS.â€
Il mal di testa. Numerosissimi studi clinici hanno contribuito negli ultimi anni alla caratterizzazione di
Aspirina come analgesico, tanto da includerlo come trattamento di prima linea (e quindi, da preferire
rispetto ad altri) nella terapia sintomatica delle cefalee primarie – cefalea di tipo tensivo ed emicrania,
le più diffuse nella popolazione.
A tutto questo si aggiunge la ben nota efficacia di Aspirina sull’infiammazione. “Nelle Linee Guida della
Società Italiana per lo Studio delle Cefalee, Aspirina è raccomandata tra i trattamenti di prima scelta
sia dell’emicrania (al dosaggio di 1.000 mg), che della cefalea di tipo tensivo (dosaggio 500-1.000 mg, a
seconda dell’intensità dei sintomi). Inoltre, nell’emicrania Aspirina si è dimostrata efficace anche sui
sintomi associati: nausea, fastidio alla luce (fotofobia) e al rumore (fonofobia)â€. (Quotidiano.it, Libero)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 485
"NON PROVATECI A CASA", ECCO I CONTRACCETTIVI PIÙ
DISGUSTOSI (E INEFFICACI) DELLA STORIA
La Engender Health rispolvera le superstizioni del passato ricordando che, ancora
oggi, non tutti hanno accesso a metodi di prevenzione della gravidanza sicuri
Intrugli ripugnanti, puzzolenti e a volte tossici sono stati utilizzati dalle donne nel corso dei secoli per
evitare gravidanze indesiderate. Oltre alle pozioni totalmente inefficaci, alcune si sono sottoposte
perfino all'inserimento di strani oggetti nella vagina.
La storia degli “anticoncezionali†è raccolta in un video della campagna Wtfp?! (Acronimo della frase
in inglese "Dov'è la pianificazione familiare?!"). La clip è stata realizzata da Engender Health,
organizzazione globale per la salute delle donne che si impegna affinché ogni gravidanza sia
pianificata, ogni bambino sia desiderato e ogni madre abbia le migliori chance di sopravvivenza.
"Spermicidi" d'antan - Gli antichi egizi nel 3051 avanti Cristo pensavano che un mix di sterco di
coccodrillo e miele fosse uno spermicida e veniva inserito nella vagina prima dei rapporti sessuali.
Nell'Europa medievale, invece, le donne pensavano di poter evitare una gravidanza attaccandosi dei
testicoli di donnola alla coscia durante il sesso.
"Contraccettivi orali" disgustosi - Un supposto contraccettivo orale usato in Francia nel 1600 era il
succo di cipolla mentre le donne canadesi fino al 1760 ingurgitavano un frullato di testicoli di castoro al
chiaro di luna. Nell'antica Grecia il beverone era velenoso, costituito da acqua di scarto del fabbro
riempita con piombo.
Cose strane proprio lì - Nel 1800 in Europa si pensava che inserire un ditale nella vagina avesse un
effetto simile all'attuale diaframma. C'erano pure dei "preservativi" fatti col budello di maiale che
sono stati usati per parecchi secoli. Ma le leggende sulla contraccezione riguardano anche tempi più
recenti. Le statunitensi negli anni Sessanta pensavano che una lavanda a base di cola potesse lavare
via lo sperma dopo il rapporto.
Molte donne non hanno ancora il potere si scegliere - Il video ricorda che ancora oggi 220
milioni di donne non hanno accesso alla contraccezione. Nei Paesi dove è possibile controllare le
nascite, le donne hanno gravidanze più sicure, figli più sani, rimangono a scuola e guadagnano di più.
(Salute, Tgcom24)
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Speciale Elezioni Rinnovo Ordine 2015 – 2017
Anno III – Numero 485
ELEZIONI E RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO 2015-2017
RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ORDINE E
DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI, 2015-2017
PROCEDURE E MODALITA’
Di seguito modalità e procedure
Elettorato attivo: Hanno diritto di voto (c.d. â€elettorato attivoâ€) per l’elezione dei componenti il
Consiglio Direttivo e per il Collegio dei Revisori dei Conti, tutti gli iscritti all’Albo dell’Ordine, compresi gli
iscritti nell’elenco speciale dei docenti e ricercatori universitari, che non siano sospesi dall’esercizio della
professione (art. 2 DLgsCPS 233/46, come modificato dalla Legge 80/2005).
Elettorato passivo: La normativa, ai fini delle procedure elettorali, non prevede “listeâ€. Pertanto,
indipendentemente dall’inserimento o meno in eventuali liste ufficiose, sono comunque eleggibili (c.d.
“elettorato passivoâ€) tutti gli iscritti all’Albo dell’Ordine, compresi gli iscritti nell’elenco speciale dei docenti
e ricercatori universitari e compresi i Consiglieri uscenti (art. 16 DPR 221/50).
Avviso di convocazione: Le vigenti disposizioni prevedono che:
 la convocazione dell’assemblea per l’elezione del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei
conti si effettua mediante avviso spedito almeno dieci giorni prima a tutti gli iscritti, esclusi i sospesi
dall’esercizio della professione, per posta prioritaria, per telefax o a mezzo di posta elettronica
certificata;
 è posto a carico dell’Ordine l’onere di dare prova solo dell’effettivo invio delle comunicazioni;
 della convocazione deve essere dato altresì avviso mediante annuncio, entro il predetto termine di
dieci giorni, sul sito internet della Federazione nazionale degli Ordini.
Operazioni di voto: la Corte
di Cassazione ha recentemente
mutato il proprio precedente
orientamento (in base al quale le
schede debbono riportare, a
pena di nullità , un numero di
nomi pari a quello dei
componenti da eleggere) e ha
fissato il principio in base al
quale
la scheda conserva la sua
validità anche nel caso in cui
contenga un numero di nomi
inferiore a quello dei
componenti da eleggere.