Anno III – Numero 487
AVVISO
Ordine
1. Elezioni per il rinnovo
del consiglio direttivo
dell’ordine 4 - 6 ottobre
2. Sito: Nasce Offro e
Cerco Lavoro – Napoli
3. Ordine: "gli eventi della
scorsa settimanaâ€
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Basta smartphone a
letto
5. Dolcificanti artificiali,
aumentano il rischio
diabete
6. Tre buoni motivi per
bere (o non bere) il
caffè
Prevenzione e
Salute
7. Donne poco attente a
difendersi dai tumori
8. Peperoncino, ostriche,
cozze, miele e uova:
sono i cibi afrodisiaci
per lui
9. I tatuaggi possono
ritardare la diagnosi del
melanoma
10. Dolcificanti artificiali,
aumentano il rischio
diabete
Martedì 30 Settembre 2014, S. Girolamo, Rachele, Sofia, Sonia
Proverbio di oggi………..
‘A pacienza vale chiù d’ ‘a scienza!
ELEZIONI per il RINNOVO del
CONSIGLIO DIRETTIVO dell’ORDINE
4, 5 e 6 OTTOBRE 2014
In ultima pagina la lista dei candidati e modalità di votazione.
BASTA SMARTPHONE A LETTO
Lo smartphone va tenuto fuori dalla camera da letto: la luce blu
emanata dai dispositivi elettronici non solo è causa di insonnia
e malessere, ma può anche danneggiare la vista.
Chi di voi farebbe a meno dello smartphone? Ben pochi probabilmente. Ma
limitarne l'uso, soprattutto la sera, è uno sforzo che vale proprio la pena di fare.
Se non è bastato dimostrare che ha mediamente peggiorato l'intimità di coppia e
la qualità del nostro sonno, c'è un motivo in più per metterlo nel cassetto almeno
prima di coricarsi: la luce blu emessa dagli schermi dei dispositivi elettronici può
danneggiare i nostri occhi, anche gravemente.
OCCHIO ALLA LUCE BLU. Questo tipo di luce fa parte dello spettro naturale cui
siamo esposti durante la giornata, ma smartphone e tablet ne emettono molta.
È solo negli ultimi 10/20 anni che abbiamo cominciato a esporre i nostri occhi alla
luce blu durante le ore notturne, dunque gli effetti a lungo termine rimangono per
ora sconosciuti. Per quanto riguarda i rischi legati alla vista, gli oftalmologi stanno
studiando gli effetti causati dall'esposizione alla luce blu, che confermerebbero un
legame con la degenerazione maculare precoce della retina.
CIRCOLI VIZIOSI. L'occhio umano è predisposto per difendersi dagli effetti
dannosi della luce: la pupilla si restringe, le palpebre si chiudono, lo squardo si
distoglie per evitare che la luce entri troppo intensamente nella retina e
danneggiandola. Esporci a lungo ai dispositivi elettronici può compromettere le
difese naturali e peggiorare gli effetti.
A LETTO SENZA SMARTPHONE: È provato che la luce blu sopprime la
produzione di melatonina, un ormone preziosissimo per la regolazione dei cicli
del sonno. La sua inibizione può causare insonnia e i disturbi a essa collegati.
Meglio allora perdere l'ultimo post di Facebook o un messaggio su Whatsapp e
guadagnare in salute, spegnendo lo smartphone dopo cena. (Salute, Focus)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 487
PREVENZIONE E SALUTE
DONNE POCO ATTENTE A DIFENDERSI DAI TUMORI
Visite e test per la prevenzione trascurati. Sovrappeso, scarso esercizio fisico, una
dieta ricca di carboidrati e grassi saturi contribuiscono a
far salire il rischio di ammalarsi
Prima vengono le vacanze, poi i vestiti e l’estetica, solo al quarto
posto ci sono i controlli periodici per la salute che precedono (di
pochissimo) divertimenti e medicine in caso di bisogno.
Così le donne italiane, intervistate da AstraRicerche per Fondazione
Umberto Veronesi, in un campione rappresentativo fra i 18 e i 65 anni,
dicono di spendere i loro soldi. E se circa i due terzi delle interrogate
dicono d’impegnarsi per raccogliere informazioni e mantenere un buon stato di salute, ben quattro su
dieci in realtà non lo fanno abbastanza.
Da un lato, infatti, affermano di seguire un’alimentazione sana e bilanciata, non bevono o comunque
consumano poco alcol, non fumano, limitano l’uso di farmaci. Dall’altro, però, ammettono di non
effettuare regolarmente visite o test per il tumore al seno: per distrazione, perché i costi sono elevati,
perché non sanno bene che cosa fare, o per paura degli esiti.
«Le buone intenzioni non bastano, è la diagnosi precoce che salva la vita» sottolinea Paolo
Veronesi, direttore della Chirurgia Senologica dell’Istituto Europeo di Oncologia.
«Ogni anno in Italia - continua l’esperto - sono circa 46mila i nuovi casi di tumore al seno, l’80%
riguarda donne con più di 50 anni, ma cresce l’incidenza nelle 30-40 enni. E dal nostro sondaggio
emerge che troppe giovani, soprattutto tra i 18 e 25 anni, sono poco informate e non fanno neppure
l’autopalpazione del seno. Il messaggio è uno solo e semplice: se la malattia viene scoperta in fase
iniziale la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è del 98 %».
Studi e statistiche a livello mondiale lo hanno ampiamente dimostrato, ma vista l’ampia schiera di
“indisciplinate†e di poco o male informate, bisogna ribadirlo: possiamo davvero influenzare le nostre
probabilità di ammalarci di cancro. «Sovrappeso, scarso esercizio fisico , dieta ricca di carboidrati e di
grassi saturi contribuiscono a far salire il rischio sensibilmente. E sottoporsi regolarmente agli esami
appropriati può fare la differenza fra vivere e morire, perché prima si scopre il tumore, maggiori sono
le chance di curarlo con successo».
Sondaggio alla mano, quasi tutte le italiane sanno però che la predisposizione genetica (in particolare
la mutazione nei geni Brca1 e Brca2) fa crescere molto il pericolo, così come l’aver avuto in famiglia
mamma, nonne, zie o sorelle con un carcinoma mammario o alle ovaie.
«Il programma di prevenzione dev’essere elaborato su misura, tenendo conto dei vari fattori di
rischio, ma anche delle caratteristiche anatomiche delle mammelle, molto diverse da donna a donna e
nella stessa donna a diverse età ». «Giovanissime o meno, le donne non devono preoccuparsi, ma
occuparsi del proprio seno per rendere la malattia sempre più curabile.
Solo 20 anni fa le probabilità di guarigione completa erano la metà di quelle attuali. Il merito è di
prevenzione e diagnosi precoce, oltre che di cure più efficaci e personalizzate». Oggi, se il nodulo è
individuato quando è piccolo, l’intervento chirurgico può essere risolutivo e poco invasivo. In tutti gli
altri casi, grazie ai progressi della ricerca, ci sono svariate strategie che possono essere combinate o
usate in sequenza a seconda dei casi.
«La tempestività resta importante anche durante le cure». Ad esempio, nelle donne con
tumori scoperti quando sono ancora piccoli e circoscritti, ma che hanno la tendenza a crescere
rapidamente, bisogna aspettare giusto il tempo di recuperare dall’intervento e cominciare la
chemioterapia al massimo entro sei settimane.
«Rispettando questi tempi si possono ridurre sia il rischio di ricadute sia la mortalità ».(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 487
PEPERONCINO, OSTRICHE, COZZE, MIELE E UOVA:
SONO I CIBI AFRODISIACI PER LUI
Per una vita sessuale soddisfacente e per non mettere a rischio la fertilità gli
uomini devono fare attenzione a ciò che mangiano.
I cibi afrodisiaci esistono. Sulla tavola di Lui non devono mancare ostriche,
peperoncino, cozze, vongole, miele, uova, cioccolato e avena.
Pesce, noci, basilico e zafferano invece sono gli alleati della fertilità .
Dopo anni di dicerie, conferme e smentite, oggi i risultati di diversi studi
scientifici sono in grado di orientarci nell’individuazione di un “menù del sesso
feliceâ€. Se n’è discusso al Congresso Nazionale della Soc. Italiana di Urologia (Firenze 27-30/09)
“Una dieta sana ed equilibrata, basata sui principi dell'alimentazione mediterranea, è la base per una
buona salute sessuale. Esistono però cibi che, più di altri, possono dare una marcia in più sotto alle
lenzuola grazie ai nutrienti che contengono in abbondanza" spiega Vincenzo Mirone, segretario Siu.
Alcuni sono ormai conosciuti come il peperoncino, utile per potenziare il desiderio sessuale di lui perché
migliora la circolazione sanguigna nei genitali maschili e stimola la prostata e l'eiaculazione grazie alla
capsacina; altri sono meno noti e talvolta insospettabili come l'avena o il miele, che riattivano la
produzione di testosterone aumentando la libido grazie a nutrienti come il boro.
Nel menù che accende la passione di lui poi entrano a pieno diritto:
Ø le uova, ricche di proteine che riequilibrano i livelli degli ormoni maschili aumentando il desiderio;
Ø le ostriche e i frutti di mare, che abbondano di zinco essenziale per il liquido spermatico e una buona
eiaculazione;
Ø il cioccolato, utile anche per lei perché in entrambi i sessi riduce lo stress e aiuta il rilascio di serotonina,
il neuromodulatore della felicità â€.
Una dieta sana è il presupposto se si desiderano dei figli: “Anche lui può fare davvero molto per essere più
fertile, attraverso nutrienti che migliorano la qualità del seme".
Ø "A colazione, ad es., sì a una spremuta di arancia o pompelmo per fare il pieno di vitamina C, che
migliora la qualità dello sperma.
Ø A pranzo, ottima un'insalata di pomodori condita con il basilico o arricchita di verdura a foglia verde
come la rucola, per aumentare ulteriormente l'apporto di vitamina C; i pomodori inoltre sono ricchi di
licopene, utile per prevenire alterazioni nella forma degli spermatozoi.
Cavoli, broccoli, spinaci oppure i legumi possono essere un'ottima alternativa grazie al loro contenuto di
acido folico, utile perché favorisce la produzione di spermatozoi;
lo zafferano, che abbonda in antiossidanti, è un ottimo condimento per primi e secondi piatti perché
previene i difetti degli spermatozoi.
Come secondo, sì a fegato o pollo che contengono zinco, essenziale per avere un buon liquido seminale,
oppure al pesce, in grado di migliorare la qualità degli spermatozoi e apportare i preziosi acidi grassi
omega-3, fondamentali per gli effetti antinfiammatori e di protezione del microcircolo nell'area genitale.
Per lo spuntino, una manciata di noci, ricche di selenio per fare gli spermatozoi più mobili e attiviâ€.
Ecco infine i “DIVIETI†DA OSSERVARE se si vuole una vita sessuale soddisfacente e per non mettere a
rischio la fertilità . “In prima fila fra i cibi 'no', le bevande zuccherate: consumate in eccesso apportano un
carico di zuccheri troppo elevato che da un lato peggiora la microcircolazione periferica, rendendo più
difficile l'erezione, dall'altro contribuisce ad alterazioni degli spermatozoi che potrebbero compromettere
la possibilità di avere figli". "No anche a un consumo troppo abbondante di carne rossa e processata
industrialmente, che a causa dell'elevato apporto di acidi grassi saturi riduce il numero degli spermatozoi
peggiorandone la qualità ; da ridurre perciò anche fritti, merendine e tutti gli alimenti che contengono
troppi grassi saturi. Infine, moderazione con l'alcol: non aiuta il desiderio, perché interferisce con il
funzionamento delle ghiandole che regolano la produzione degli ormoni sessuali, e può compromettere la
fertilità , perché influisce sulla produzione e la maturazione degli spermatozoiâ€. (OK, Salute e Benessere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 487
PREVENZIONE E SALUTE
I TATUAGGI POSSONO RITARDARE
LA DIAGNOSI DEL MELANOMA
Quelli troppo estesi impediscono di riconoscere in tempo il tumore
I tatuaggi troppo grandi ritardano la diagnosi di melanoma. Le conseguenze sono potenzialmente gravi
rispetto alla possibilità intervenire precocemente nella cura dei tumori
della pelle. E' l'allarme che viene dal primo forum internazionale
dell'Osservatorio sull'infanzia, l'adolescenza e la famiglia di Napoli.
Bisogna pensarci prima di farlo - Se fino a qualche anno fa il
tatuaggio medio era di 4 o 5 centimetri, oggi, invece, sempre più
persone scelgono di ricoprire il corpo con disegni molto estesi e
colorati, praticamente impossibili da cancellare.
Fabio Arcangelo direttore dell'Unità operativa di Dermatologia dell'Ospedale Bufalini di Cesena,
spiega: "Per poter intervenire efficacemente, è fondamentale scoprire il tumore della pelle in fasi molto
precoci. Con i tatuaggi troppo grandi, invece, si rischia di scoprirli troppo tardi, a volte a distanza anche
di diversi anni. Può sembrare un'evidenza, ma pochi ragazzi nello scegliere di farlo ne valutano le
conseguenze future".
Meglio preferire piccole dimensioni - Arcangelo sottolinea che sono da preferire "tatuaggi di
piccole dimensioni per la migliore sorveglianza dello stato di salute della pelle, evitando colori come
bianco e giallo, perché molto difficilmente removibili con le tecnologie laser che abbiamo". (Il Mattino)
Dolcificanti artificiali, aumentano il rischio diabete
I dolcificanti artificiali aiutano nel controllo del peso, ma non il diabete. Anzi,
tutt'altro.
A puntare il dito contro le alternative allo zucchero è uno studio pubblicato
sulla rivista Nature, secondo il quale gli edulcoranti potrebbero avere effetti
dannosi sulla flora batterica e, di conseguenza, sul metabolismo del glucosio,
provocando una predisposizione all'insorgenza del diabete.
A dimostrarlo è stato un gruppo di ricercatori del Weizmann institute of
science di rehovot (Israele) che ha somministrato a topi di laboratorio acqua
con zucchero e un dolcificante (saccarina, aspartame o sucralosio) notando come sviluppassero
marcata intolleranza al glucosio e innalzamento dei livelli di glicemia rispetto a topi a cui invece veniva
somministrata semplice acqua e zucchero.
I ricercatori hanno ipotizzato che questo fosse dovuto all'effetto sul microbiota intestinale, trovando
conferma nel fatto che grazie ai probiotici si riusciva a neutralizzare l'effetto dei dolcificanti. La stessa
associazione tra consumo di edulcoranti e squilibri del metabolismo del glucosio è stata quindi
riscontrata su sette volontari sani che non consumavano dolcificanti.
«Nella metà dei soggetti, anche un'esposizione di breve periodo alla saccarina induce un aumento
significativo della glicemia». Secondo gli esperti «non è il caso di alimentare il panico».
«Prima che questi risultati possano essere trasformati in raccomandazioni nutrizionali c'è comunque
bisogno di ulteriori conferme e di riflessione» .
Tuttavia potrebbe aprire «nuove prospettive terapeutiche». «Attraverso modificazioni dietetiche,
impiego di probiotici e ricorso ad antibiotici intestinali sarà forse possibile prevenire il diabete, ma
certamente non curarlo» (Salute, Il Mattino)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 487
PREVENZIONE E SALUTE
TRE BUONI MOTIVI PER BERE (O NON BERE) IL CAFFÈ
Quanti caffè bevete, tre al giorno? Di più? Ecco che cosa dovete sapere in base alle
più recenti ricerche: per i denti, il sonno, la salute ci sono buone novità . Ma non per
tutti.
Il caffè, la bevanda più consumata al mondo dopo
l'acqua, è uno degli alimenti più studiati dalla scienza.
È di pochi giorni fa la notizia che è stato sequenziato il
genoma della pianta e tre recenti studi ci raccontano
come, e perché, la pausa caffè al lavoro o prima di un
pomeriggio di studio può essere (o meno) una buona
idea.
CAFFÈ + PISOLINO: la prima notizia è perfetta per chi
ha l'abitudine di bere il caffè dopo il riposino pomeridiano. Sbagliato: il caffè va bevuto prima.
Secondo diversi studi, tra i quali uno della Loughborough University (Regno Unito), la caffeina,
contrariamente a quanto si crede, non ci impedisce di dormire, anzi, ci fa riposare meglio.
Un caffè e un pisolino, insomma, sono il modo migliore per affrontare il resto della giornata.
La spiegazione scientifica è questa: la caffeina inibisce l'adenosina, la sostanza chimica che provoca
sonnolenza. L'effetto energizzante della caffeina, però, arriva dopo 20 minuti.
Ecco dunque che per godere al meglio di questo effetto, è consigliabile bere il caffè prima del pisolino.
Per svegliarsi dopo 20 minuti riposati, ricaricati e concentrati.
DENTI PIÙ SANI. Che la caffeina macchi i denti, si sa. Ma adesso uno studio della Boston University
Henry M. Goldman School of Dental Medicine, ci dice che ha un ruolo importante nella nostra salute
dentale: gli antiossidanti contenuti nel caffè avrebbero effetti protettivi contro le malattie della bocca,
aiutando nella riduzione del numero di perdita ossea parodontale.
Gli scienziati sono arrivati a questa conclusione esaminando i dati di 1.152 pazienti di visite
odontoiatriche iniziate nel 1968.
PRESSIONE ALTA. Chi soffre di pressione alta dovrebbe scegliere il decaffeinato.
O quantomeno non consumare più di tre tazzine al giorno.
Contrariamente a quanto affermato da studi precedenti il caffè non abbasserebbe il rischio di diabete
di tipo 2, anzi, lo aumenterebbe.
Lo sostiene una ricerca italiana condotta presso l'Ospedale di San Daniele del Friuli di Udine, secondo
la quale sarebbe a rischio chi soffre di ipertensione ed è "predisposto geneticamente".
Gli studiosi hanno sottoposto 639 bevitori di caffè ipertesi tra i 18 e i 45 anni al test del genotipo
CYP1A2 (enzima che metabolizza la caffeina):
Ø il 42% ha metabolizzato velocemente la caffeina,
Ø il 58% l'ha invece metabolizzata lentamente e, in questi soggetti, è stato riscontrato un
aumento di glucosio nel sangue.
Nel corso di sei anni, al 24% dei soggetti è stata diagnosticata una forma di pre-diabete: chi assumeva
da uno a tre caffè al giorno rischiava il 34% in più;
chi ne assumeva di più, ed era lento metabolizzatore di caffeina, rischiava addirittura il 50%.
(Salute, Focus)
PAGINA 6
Speciale Elezioni Rinnovo Ordine 2015 – 2017
Anno III – Numero 487
ELEZIONI E RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO 2015-2017
RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ORDINE E
DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI, 2015-2017
PROCEDURE E MODALITA’
Di seguito modalità e procedure
Elettorato attivo: Hanno diritto di voto (c.d. â€elettorato attivoâ€) per l’elezione dei componenti il
Consiglio Direttivo e per il Collegio dei Revisori dei Conti, tutti gli iscritti all’Albo dell’Ordine, compresi gli
iscritti nell’elenco speciale dei docenti e ricercatori universitari, che non siano sospesi dall’esercizio della
professione (art. 2 DLgsCPS 233/46, come modificato dalla Legge 80/2005).
Elettorato passivo: La normativa, ai fini delle procedure elettorali, non prevede “listeâ€. Pertanto,
indipendentemente dall’inserimento o meno in eventuali liste ufficiose, sono comunque eleggibili (c.d.
“elettorato passivoâ€) tutti gli iscritti all’Albo dell’Ordine, compresi gli iscritti nell’elenco speciale dei docenti
e ricercatori universitari e compresi i Consiglieri uscenti (art. 16 DPR 221/50).
Avviso di convocazione: Le vigenti disposizioni prevedono che:
Ø la convocazione dell’assemblea per l’elezione del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei
conti si effettua mediante avviso spedito almeno dieci giorni prima a tutti gli iscritti, esclusi i sospesi
dall’esercizio della professione, per posta prioritaria, per telefax o a mezzo di posta elettronica
certificata;
Ø è posto a carico dell’Ordine l’onere di dare prova solo dell’effettivo invio delle comunicazioni;
Ø della convocazione deve essere dato altresì avviso mediante annuncio, entro il predetto termine di
dieci giorni, sul sito internet della Federazione nazionale degli Ordini.
Operazioni di voto: la Corte
di Cassazione ha recentemente
mutato il proprio precedente
orientamento (in base al quale le
schede debbono riportare, a
pena di nullità , un numero di
nomi pari a quello dei
componenti da eleggere) e ha
fissato il principio in base al
quale
la scheda conserva la sua
validità anche nel caso in cui
contenga un numero di nomi
inferiore a quello dei
componenti da eleggere.