Anno III – Numero 491
AVVISO
Ordine
1. Elezioni per il rinnovo
del consiglio direttivo
dell’ordine 4 - 6 ottobre
2. Sito: Nasce Offro e
Cerco Lavoro – Napoli
3. ORDINE: medaglie
alla professione e
giuramento di galeno
Lunedì 06 Ottobre 2014, S. Bruno, Alberta
Proverbio di oggi………..
‘Chi fraveca e sfraveca nun perde maje tiempo
ELEZIONI ORDINE:
SI VOTA OGGI FINO ALLE 16.00
Per il raggiungimento del quorum dovranno votare
Notizie in Rilievo almeno 1486 iscritti. In ultima pagina la lista dei candidati e
Scienza e Salute
modalità di votazione.
4. Farmaci: promettenti
risultati medicinale
contro colesterolo alto
5. Se l'olfatto scompare
aumenta il rischio
di morte entro cinque
anni
6.
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Prevenzione e
Salute
7. Ecco perché dopo
l’estate spesso fa male il
tallone
8. Alopecia: pensi al
trapianto di capelli?
La soluzione va oltre
l'autotrapianto.
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Farmaci e Salute
9. Nuovo studio
sull’aspirina antitumore
ORDINE: MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E
GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre 2014, ore 20.30, Teatro Auditorium
Mediterraneo della Mostra d’Oltremare.
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli consegna
ai propri iscritti che hanno conseguito 65, 60, 50, 40 e 25
anni di Laurea una medaglia che rappresenta un
riconoscimento della Comunità Professionale all’impegno
civile, tecnico e deontologico dei Professionisti.
La cerimonia si svolge con la presenza dei giovani neo
iscritti nel 2014 che pronunceranno il giuramento
professionale di Galeno in osservanza ai principi
deontologici. Sarà certamente, per tutti i presenti, un
viaggio tra Esperienze e Speranze professionali, un
viaggio lungo il quale ci condurranno, in prima persona i
Festeggiati, unitamente agli Amici, ai Familiari e ai Colleghi, lieti di
testimoniare loro affetto e stima.
Tutte le spese per le Medaglie e per l’organizzazione
della serata saranno completamente sopportate da
sponsor privati
SENZA ALCUN AGGRAVIO PER LE CASSE DELL’ORDINE
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 491
PREVENZIONE E SALUTE
ECCO PERCHÉ DOPO L’ESTATE
SPESSO FA MALE IL TALLONE
I problemi a questa zona del piede hanno tipicamente il loro «picco» tra giugno e
ottobre. Le scarpe basse con suola morbida favoriscono le talloniti
Dopo aver passato l’estate con sandali e infradito ai piedi sono in molti a ritrovarsi al rientro dalle
vacanze con un fastidioso dolore al tallone. Problema che
potrebbe affliggere con più facilità anche chi ha approfittato
della pausa estiva per darsi alla corsa.
«Le patologie dolorose del tallone hanno quasi sempre
origine meccanica - spiega Alessandro Farnetti, responsabile
dell’Unità Operativa di Chirurgia del Piede e Caviglia
dell’Istituto Clinico Città degli Studi di Milano - e spesso
vengono inquadrate come talloniti, ma le possibili cause sono
molte.
Un difetto biomeccanico del piede (patologie dell’avampiede,
sindromi pronatorie, piede cavo) può indurre una scorretta
sollecitazione meccanica e quindi microtraumatismi ripetuti.
Nella bella stagione scarpe basse, poco contenitive e con suola morbida, possono facilitare le
problematiche al tallone».
Quali sono le cause più frequenti? «Le infiammazioni che riguardano l’inserzione della fascia
plantare (tessuto fibroso che va dal calcagno alle dita dei piedi) o del tendine di Achille al calcagno,
sono le più frequenti cause di dolore al tallone.
Possono presentarsi con episodi saltuari, acuti o subacuti, ma spesso tendono a cronicizzare perché
interpretati dal paziente come dolori passeggeri e quindi sottovalutati.
In questi casi il prolungarsi di un istintivo cammino scorretto in difesa dal dolore, causa il
coinvolgimento di altre strutture del piede, tendinopatie o dolori alla gamba, ai lombi e in zona sacro
iliaca.
Le sofferenze croniche da sovraccarico meccanico e i microtraumi ripetuti del tendine di Achille e della
fascia plantare, possono portare a loro volta alla comparsa di calcificazioni nel punto di inserzione al
calcagno (spine calcaneari), a borsiti retro-calcaneari o a fasciti plantari.
Infine, vale la pena ricordare anche le fratture da stress, per prolungato carico scorretto o traumi
ripetuti al calcagno».
Quali sono le possibili cure? «Oltre alle misure opportune per contenere e risolvere il dolore,
bisogna correggere l’eventuale vizio biomeccanico.
Nel caso di dolore della fascia plantare e al tendine d’Achille ci si avvale di un intenso programma di
stretching del polpaccio e della fascia plantare, di onde d’urto focalizzate e di calzature corrette, di
plantari ed esercizi riabilitativi. Di recente si sono diffuse le infiltrazioni locali di PRP (Platelet Rich
Plasma), concentrato di piastrine dello stesso paziente.
Qualora il dolore al calcagno derivi da fenomeni cellulitici plantari, va ridotta l’attività fisica e il carico,
e si può ricorrere ad antinfiammatori, talloniere morbide a guscio, calzature con contenimento del
calcagno e tacco rialzato e ammortizzato. Infine, se si riscontra una frattura da stress, il trattamento
richiede lo scarico del calcagno e quindi l’uso di stampelle, calzature ammortizzate per l’appoggio del
piede e talloniere.
A volte sono utili infiltrazioni con PRP. Sempre fondamentale è l’individuazione della causa che ha
generato la frattura e la sua correzione». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 491
FARMACI: PROMETTENTI RISULTATI MEDICINALE
CONTRO COLESTEROLO ALTO
Un nuovo farmaco iniettabile, Evolocumab, sembra essere efficace nel ridurre i
livelli di colesterolo (LDL) nelle persone con ipercolesterolemia familiare, una
condizione ereditaria che causa livelli eccessivi di colesterolo nel sangue anche in
eta' precoce.
Il farmaco appartiene alla classe degli inibitori di PCSK9. Sono questi i risultati di uno studio
sperimentale pubblicato su The Lancet e realizzato da un gruppo di ricercatori dell'Universita' di
Witwatersrand in Sudafrica. "Nonostante i pazienti con questo disturbo vengano sottoposti a cure
intensive a base di statine, non si riesce ad abbassare in maniera significativa il loro livello di
colesterolo". Nel caso invece di questo nuovo farmaco si è osservata una riduzione del tasso di
colesterolo del 60% rispetto ai pazienti che avevano assunto un placebo e che erano comunque
sottoposti a trattamento con le statine. (Agi)
SE L'OLFATTO SCOMPARE AUMENTA IL RISCHIO
DI MORTE ENTRO CINQUE ANNI
Un segnale d'allerta dell'organismo da non sottovalutare
Il profumo delle rose, l'essenza della menta, l'odore del pesce, chi non li avverte in tarda età ha più
probabilità di morire entro cinque anni. La perdita
dell'olfatto non è una causa diretta di morte ma allerta
che c'è qualcosa che non va. Questo il risultato di uno
studio condotto presso l'Università di Chicago e
pubblicato su Plos One. Gli esperti invitano, però, a
non avere panico, anche perché sono necessarie
ulteriori ricerche.
Lo studio - Gli esperti hanno coinvolto oltre 3mila
individui tra i 57 e gli 85 anni all'inizio dello studio e li
hanno sottoposti a un semplice test olfattivo per vedere se fossero in grado di riconoscere cinque
odori comuni in ordine di difficoltà crescente: menta piperita, pesce, arancia, rosa e cuoio.
I ricercatori hanno passato in rassegna tutte le eventuali malattie e fattori di rischio dell'intero
campione. Dopo cinque anni i ricercatori hanno constatato 430 decessi nel gruppo e osservato che
gran parte degli individui deceduti erano coloro che cinque anni prima avevano manifestato disturbi
olfattivi da lievi a gravi. In ogni caso, avere disfunzioni dell'odorato è risultato un fattore predittivo di
rischio di morte a cinque anni.
Le possibili cause - Bisogna capire, però, in che modo i disturbi dell'olfatto siano collegati al rischio
di morte. Gli autori hanno avanzato due ipotesi. Una possibilità è che la salute del nervo dell'olfatto,
che porta l'informazione dell'odore dal naso al cervello, sia un segno della salute generale. Un'altra
possibile spiegazione è che le infezioni, i veleni e le sostanze inquinanti che respiriamo danneggino
prima l'olfatto e poi cervello e corpo. (Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 491
PREVENZIONE E SALUTE
NUOVO STUDIO SULL’ASPIRINA ANTITUMORE
La potenzialità di prevenire alcuni tumori è emersa dall’analisi di studi
internazionali su oltre 23 mila pazienti. Ora un grande studio italiano su una
popolazione selezionata
Uno studio italiano, il primo condotto
dalla Società Italiana di Medici di
Medicina Generale (SIMG), potrebbe
confermare la potenzialità dell’aspirina
nel proteggere oltre che dalle malattie
cardiovascolari anche dall’insorgenza di
tumori.
I risultati preliminari della ricerca, che
ha revisionato 8 studi internazionali
sull’argomento, sono stati presentati a
un recente congresso a Firenze.
LO STUDIO – Riduzione della mortalità per patologia tumorale del 34% dopo 5 anni dall’assunzione di
una aspirina quotidiana e del 20% dopo 20, con benefici più significativi attorno ai 10 anni, specie per i
tumori del colon, del rene e della prostata e una riduzione dell’incidenza delle metastasi. Scarsa
sarebbe invece l’efficacia al di sotto dei 5 anni di somministrazione.
Sono i risultati emersi da una analisi di 8 studi internazionali (metanalisi) che ha coinvolto oltre 23 mila
pazienti.
«E’ un dato – spiega il Professor Claudio Cricelli, Presidente della SIMG – da non sottovalutare
poiché, se ulteriori ricerche confermassero le evidenze preliminari, potremmo trattare con un
farmaco di facile uso un sempre maggior numero di pazienti, raggiungendo anche coloro che si
recano abitualmente dal medico di medicina generale e meno dallo specialista». Ma l’aspirina ha
anche altri vantaggi: è un farmaco poco costoso, di autosomministrazione, uno fra i più noti e di cui si
conoscono meglio gli effetti collaterali, fra cui alcuni disturbi gastro intestinali (bruciori di stomaco,
ulcere). «Di norma si tratta di episodi transitori – ma se dovessero persistere il farmaco va sospeso».
IN ITALIA – Visti i promettenti risultati preliminari internazionali, lo studio sta partendo anche in Italia
su unapopolazione selezionata che fa uso dell’aspirina già da 5-10 anni per trattare altre
sintomatologie (problemi cardiovascolari, ictus, infarto).
L’obiettivo è testare se in questa popolazione (decine di migliaia) si possano registrare meno
manifestazioni di tumori e metastasi. «Al momento nessuna affermazione è ancora possibile –
continua il Presidente – si dovranno attendere almeno 6-12 mesi prima di cominciare ad osservare
qualche risultato. Ragione per cui, fino a quando non vi saranno indicazioni chiare, i medici di medicina
generale sconsigliano di prendere l’aspirina per la prevenzione oncologica». Non si intende, infatti,
creare false aspettative.
«Ad oggi, salvo allergie o terapia anticoagulanti in corso, l’aspirina oltre che per gli usi comuni è
prescrivibile solo per il trattamento di patologie cardiovascolari, poi se gli studi confermeranno i
risultati attesi, nel foglietto illustrativo potrà anche comparire l’indicazione per la prevenzione
oncologica». (Fondazione Veronesi)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 491
ALOPECIA: PENSI AL TRAPIANTO DI CAPELLI?
LA SOLUZIONE VA OLTRE L'AUTOTRAPIANTO.
Alopecia, se non si cura alla radice il problema il più delle volte si ripropone anche
dopo diversi trapianti di capelli. Per arginare la caduta dei capelli, come
raccontano gli esperti, la scienza medica ha oggi a disposizione la Medicina
Rigenerativa non chirurgica che lavora attraverso le cellule ad alta capacitÃ
rigenerativa del paziente stesso.
Uno, due, tre o più interventi di trapianto di capelli per rincorrere
il sogno di risolvere il problema della caduta dei capelli. Ma al
crescere del numero di interventi chirurgici, non corrisponde
la soluzione definitiva al problema, anzi. Lo dicono gli esperti del
settore, medici e ricercatori, parlano di soluzioni alternative anche
le ricerche accademiche, perfino la rivista Nature: la soluzione
per vincere per sempre l'alopecia è lontana dal trapianto, e passa per la cosiddetta
medicina rigenerativa che usa le cellule staminali del paziente. Solo in seguito alla consona
preparazione si potrà poi procedere al vero e proprio trapianto.
Eppure, nonostante l'evoluzione della scienza su questi temi, il trapianto di capelli continua a
venir scelto da molti come prima e unica strada: l'idea che un intervento possa rinfoltire la chioma
spesso è più forte delle sue possibili conseguenze negative sul cuoio capelluto e sui
follicoli. Come spiega il dr Mauro Conti di HairClinic Italia, “il trapianto di capelli su una calvizie
giovanile è assolutamente sconsigliato, senza prima affrontare una cura adeguata. Se l'intervento
avviene sul diradamento diffuso, e senza una cura farmacologica adeguata, può essere addirittura
deleterio per i follicoli nativi sofferenti e in fase di miniaturizzazione, ovvero quei follicoli nelle zone
diradate vicino ai quali verranno posizionati i futuri innesti del trapiantoâ€.
Il rischio più comune è quello di incorrere nel “shock lossâ€, ovvero una caduta accelerata dei follicoli
sofferenti vicino all'area sottoposta ad innesti, proprio per via del traumatismo subito dal trapianto.
Quel che accade è chiaro se si osservano i capelli di chi ha affrontato il trapianto: nell'area donatrice
infatti questi sono sani, folti, robusti, colorati. Dove invece sono stati trapiantati questi sono sottili,
perdono volume e colore. Sullo stesso capo dunque, si hanno da un lato i capelli forti e dall'altro quelli
che hanno sofferto la miniaturizzazione e che sono destinati a indebolirsi sempre più.
Gli esperti sono d'accordo sul futuro della medicina rigenerativa e della rigenerazione cellulare. Oggi
si può risolvere la calvizie in modo più completo grazie alla Medicina Rigenerativa senza chirurgia
La Medicina Rigenerativa, a differenza del trapianto fine a se stesso, affronta la calvizie in
modo completo e cerca di risolvere il problema al massimo delle possibilità oggi consentite, e non a
caso anche la rivista Nature ha dedicato a questa disciplina e agli studi sui fibroblasti – cellule del
tessuto connettivo fondamentali nel procedimento di rigenerazione cellulare – ampia risonanza.
Sollecitando il loro lavoro è possibile promuovere una soluzione più completa dell’alopecia e favorire
la massima rigenerazione e ricrescita dei follicoli non atrofici e ricettivi. La dimostrazione arriva anche
dalle migliaia di casi trattati dai centri specializzati, che dopo aver affrontato il solo trapianto, e averlo
ripetuto anche più volte, si trovano ora a dover continuare a combattere la caduta dei capelli, davanti
a una chioma sempre più indebolita e fragile. Per chi soffre di calvizie il trapianto di capelli è la
soluzione migliore ma solo in ultima analisi, solo su una calvizia che ha terminato la sua evoluzione,
quindi solo dopo aver affrontato seriamente il problema alla radice. La calvizie è infatti una patologia
complessa e come tale va trattata, per ottenere un risultato valido e duraturo la medicina rigenerativa
è oggi il miglior metodo per interagire concretamente con la propria patologia. (Salute, Tgcom24)
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Speciale Elezioni Rinnovo Ordine 2015 – 2017
Anno III – Numero 491
ELEZIONI E RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO 2015-2017
RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ORDINE E
DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI, 2015-2017
PROCEDURE E MODALITA’
Di seguito modalità e procedure
Elettorato attivo: Hanno diritto di voto (c.d. â€elettorato attivoâ€) per l’elezione dei componenti il
Consiglio Direttivo e per il Collegio dei Revisori dei Conti, tutti gli iscritti all’Albo dell’Ordine, compresi gli
iscritti nell’elenco speciale dei docenti e ricercatori universitari, che non siano sospesi dall’esercizio della
professione (art. 2 DLgsCPS 233/46, come modificato dalla Legge 80/2005).
Elettorato passivo: La normativa, ai fini delle procedure elettorali, non prevede “listeâ€. Pertanto,
indipendentemente dall’inserimento o meno in eventuali liste ufficiose, sono comunque eleggibili (c.d.
“elettorato passivoâ€) tutti gli iscritti all’Albo dell’Ordine, compresi gli iscritti nell’elenco speciale dei docenti
e ricercatori universitari e compresi i Consiglieri uscenti (art. 16 DPR 221/50).
Avviso di convocazione: Le vigenti disposizioni prevedono che:
 la convocazione dell’assemblea per l’elezione del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei
conti si effettua mediante avviso spedito almeno dieci giorni prima a tutti gli iscritti, esclusi i sospesi
dall’esercizio della professione, per posta prioritaria, per telefax o a mezzo di posta elettronica
certificata;
 è posto a carico dell’Ordine l’onere di dare prova solo dell’effettivo invio delle comunicazioni;
 della convocazione deve essere dato altresì avviso mediante annuncio, entro il predetto termine di
dieci giorni, sul sito internet della Federazione nazionale degli Ordini.
Operazioni di voto: la Corte
di Cassazione ha recentemente
mutato il proprio precedente
orientamento (in base al quale le
schede debbono riportare, a
pena di nullità , un numero di
nomi pari a quello dei
componenti da eleggere) e ha
fissato il principio in base al
quale
la scheda conserva la sua
validità anche nel caso in cui
contenga un numero di nomi
inferiore a quello dei
componenti da eleggere.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 491
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.
MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON
40 ANNI DI LAUREA
(Laureati nell’anno 1974)
ALBANESE
ALFANI
ALDO ARRICHIELLO
BERTINI
BOSSA
BUONO
CAIAZZA
CASTALDO
CAUTIERO
COZZOLINO
DE RUGGIERO
DI FRANCO
FERRARA
Emma
Maurizio
Giovanni
Antonio
Pasquale
Catello
Anna
Ersilia
Giuseppe
Domenica
Ruggiero
Carmela
Antonio
FIMIANI
FUSCO
GILIBERTI
GIUDICEPIETRO
GRECO
GRISPELLO
LOPEZ
PIRAS
SCHIOPPA
SCOGNAMIGLIO
SIDIROPULOS
SPAGNUOLO
Luisa
Aldo
Giovanni
Giampiero
Maria
Donato
Ciro
Ermelinda
Francesco
Guido
Nikolaos
Maria Rosaria
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno III – Numero 491
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare