Anno III – Numero 498
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: medaglie
alla professione e
giuramento di galeno
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
2. Un nuovo farmaco per
l'artrite psoriasica
Alimenti e Salute
3. Succhi di frutta:
possono causare
problemi cardiaci
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Prevenzione e
Salute
4. Influenza 2014-2015,
per la prima volta a
disposizione il vaccino
tetravalente
5. Giovani "intossicati" da
tecnologia e cibo,
boom ipertesi
6. Ecco le dodici azioni
quotidiane che aiutano
a «schivare» i tumori
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Società e Salute
7. Il mio corpo non mi
piace: così la pensa
l’80% delle ragazze tra i
15 e i 17 anni
8. Perchè coca cola e
mentos fanno reazione?
Mercoledì 15 Ottobre 2014, S. Teresa d’Avila, Ruggero
Proverbio di oggi………..
'A giuventu' e' na palomma, 'a vicchiaia e' na carogna!
INFLUENZA 2014-2015, per la PRIMA Volta
A DISPOSIZIONE il VACCINO TETRAVALENTE
La campagna preventiva durerà fino alla fine di dicembre.
L’Ordine invierà a breve scadenza, a tutte le farmacie, una
locandina inerente la campagna di prevenzione dell’influenza.
Al via questa settimana la campagna
di vaccini per la stagione influenzale
2014-2015. Per la prima volta si
potrÃ
contare
sul
vaccino
tetravalente, che copre cioè quattro
ceppi del virus, oltre a quello
trivalente.
L'Agenzia italiana del farmaco ha
annunciato che il periodo indicato
per la campagna vaccinale va dalla metà di ottobre fino alla fine di dicembre.
I ceppi - La composizione di tutti i vaccini influenzali segue le raccomandazioni
dell'OMS e dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) ed è analoga a quella
dello scorso anno.
I ceppi del virus coperti dal vaccino trivalente sono il ceppo A/California/2009,
quello di origine suina, rimasto stabile, il ceppo A/Texas/2012, e il ceppo
B/Massachussets/2012, cui si aggiunge, per il tetravalente, il ceppo
B/Brisbane/2008.
La protezione indotta dal vaccino comincia dopo circa due settimane dalla
vaccinazione e dura per un periodo di sei-otto mesi, per poi decrescere.
L'Aifa ricorda che oltre all'uso dei vaccini e di eventuali antivirali, per limitare la
diffusione dell'influenza, è importante una buona igiene delle mani e delle
secrezioni respiratorie. (Salute, Tgcom24)
L'INFLUENZA ARRIVERÀ A NOVEMBRE
COLPIRÀ 4 MILIONI
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 498
SCIENZA E SALUTE
UN NUOVO FARMACO PER L'ARTRITE PSORIASICA
Ustekinumab, 'biologico' che agisce su interleuchina 12 e 23
Da oggi i pazienti affetti da artrite psoriasica possono avvalersi della terapia
con ustekinumab, che ha recentemente ottenuto l'approvazione e la
rimborsabilità a carico del SSN per questa patologia.
Come agisce: «Grazie al suo innovativo meccanismo d'azione,
ustekinumab agisce bloccando due citochine: l'interleuchina 12 e
l'interleuchina 23. Si tratta di un nuovo asse che potrebbe avere un ruolo
più importante nel trattamento dell'artrite psoriasica, rispetto ai farmaci
biologici già disponibili che invece agiscono sugli inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNF) dichiara Ignazio Olivieri, presidente Società Italiana di Reumatologia.
Vantaggi: Il vero vantaggio di ustekinumab, rispetto agli altri biologici anti TNF- , è dato dal fatto che
questo trattamento risulta più efficace sia sulla componente psoriasica che su quella
muscoloscheletrica.
L'approvazione di questo farmaco rappresenta una nuova opportunità di cura per i pazienti ma, in
senso generale, anche una nuova ed interessante opzione terapeutica in reumatologia».
Ustekinumab, già approvato per la psoriasi, è dunque il primo di una nuova classe di farmaci biologici
ora disponibile per i pazienti con artrite psoriasica attiva.
I risultati del programma di sviluppo clinico di Fase III hanno dimostrato che ustekinumab è efficace
nel migliorare di almeno il 20% e trattare i segni e i sintomi della malattia, in pazienti che non
rispondono ad una precedente terapia. (Salute, Libero)
GIOVANI "INTOSSICATI" DA TECNOLOGIA E CIBO,
BOOM IPERTESI
I giovani italiani sono sempre piu' ipertesi e pochi di loro ne
sono a conoscenza.
E' l'allarme lanciato a Bologna dalla Società Italiana dell'Ipertensione
Arteriosa. "Non esiste una nuova malattia chiamata 'ipertensione giovanile' il problema è che questa condizione oggi compare molto in anticipo, talvolta
5/10 anni prima rispetto al passato, per effetto dei nuovi stili di vita e dello stress".
Sedentarieta', perdita del sonno spontanea o provocata, intossicazione tecnologica causata da una
esposizione prolungata a cellulari e a computer e consumo frequente di pasti fast food aumentano
infatti il rischio ipertensivo.
"Per affrontare il problema dell'ipertensione nei giovani oggi non basta piu' l'approccio tradizionale,
serve capire com'e' cambiata la loro vita", prosegue il Prof. Massimo Volpe, dell'Universita' La Sapienza
di Roma. "Ad esempio, in media, i ragazzi italiani mangiano fuori tra le 8 e le 10 volte a settimana:
questo impedisce di controllare l'assunzione di sodio e grassi. Non mi stupirei - afferma Volpe - se l'eta'
media in cui si manifesta la condizione si abbassasse ulteriormente".
Sotto la sua guida, è partito iGame, uno studio che avrà la finalità di comprendere esattamente quanto
importante sia il fenomeno nella popolazione, esaminando un campione che andrà dai 4mila ai 6mila
soggetti. "Noi monitoriamo i ragazzi tra i 18 e i 35 anni - conclude il Prof. Volpe - ma sono preoccupato
anche per i tredicenni, che ormai utilizzano strumenti informatici per un numero spropositato di ore.
Anche perchè la condizione potrebbe manifestarsi a 40 anni, come conseguenza di un'adolescenza in
cui si è condotto uno stile di vita sbagliato". (Agi)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 498
ECCO LE DODICI AZIONI QUOTIDIANE
CHE AIUTANO A «SCHIVARE» I TUMORI
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro lancia il nuovo Codice Europeo,
che non veniva aggiornato dal 2003, con una «new entry» dedicata alle donne
Dodici azioni concrete, semplici comportamenti alla portata di tutti, per limitare il rischio di
ammalarsi di tumore. A compilare la lista sono stati gli specialisti
dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro che presentano oggi la
quarta edizione del Codice europeo contro il cancro, la cui ultima versione
risaliva al 2003. In pratica, una dozzina di suggerimenti basati sulle migliori
evidenze scientifiche disponibili che puntano all’adozione di stili di vita sani
e a sostenere nella quotidianità la prevenzione anticancro. «Facendo
proprio il Codice - tutti i cittadini europei possono fare davvero qualcosa
per impedire di ammalarsi di tumore, una patologia che secondo le stime più recenti ogni anno nell’Ue
colpisce 2,66 milioni di persone e causa 1,28 milioni di morti». Numeri che sono destinati ad
aumentare, soprattutto a causa dell’invecchiamento generale della popolazione.
Le dodici azioni quotidiane anticancro
Il primo punto del Codice è tanto noto quanto semplice da attuare:
1. non fumare, indipendentemente dal tipo di consumo del tabacco (che si tratti di sigarette, trinciato, pipa
o altro non fa differenza). Basti pensare che il fumo da solo è responsabile del 90% dei casi di tumore al
polmone, una delle forme di cancro tutt’oggi più letali.
2. fate in modo che la vostra casa e il vostro luogo di lavoro siano liberi anche dal fumo passivo, che può
creare danni altrettanto gravi (otto italiani su dieci ne ignorino la pericolosità ).
3. fate in modo di avere un giusto peso corporeo. È ormai certo che sovrappeso e obesità fanno lievitare il
pericolo di cancro insieme a quello di altre malattie diffuse come quelle cardiovascolari.
4. limitate il più possibile il tempo che trascorrete seduti e fate in modo di fare dell’attività fisica.
5. seguite un’alimentazione sana, ovvero fate il pieno di riso, legumi, verdura e frutta; limitate i cibi ad
alto contenuto calorico (ricchi di zuccheri o grassi) e le carni rosse; evitate le bevande zuccherate.
6. meglio limitare anche il consumo di alcolici. Diverse ricerche hanno infatti dimostrato che il bere
eccessivo è causa di gran parte dei tumori di esofago, fegato, colon e seno.
Attenzione al sole e ai cancerogeni in casa e sul lavoro
7. il punto sette è dedicato alla pelle: non abusate dei raggi solari e non fate uso di lampade e lettini
abbronzanti. Servono precauzioni specie nei bambini e bisogna utilizzare le necessarie protezioni (dalle
creme a cappelli e occhiali da sole) per evitare pericolose scottature.
8. fare attenzione, sul luogo di lavoro, per proteggersi da eventuali sostanze cancerogene (come, ad es., il
radon, l’asbesto o amianto, il benzopirene, contenuto nel catrame, e altri idrocarburi policiclici aromatici
che derivano dalla raffinazione del petrolio e dalla combustione dei combustibili fossili), seguendo le
istruzioni di sicurezza previste.
9. controllate di non essere esposti a elevati livelli di radon naturale nella vostra abitazione ed,
eventualmente, fate in modo di abbassarne il livello.
Una novità per le donne, senza dimenticare i vaccini
10. Il decimo consiglio è una new entry rivolta alle donne: allattare al seno riduce il rischio di cancro al
seno e all’ovaio, mentre dev’essere tenuto presente che la terapia ormonale sostitutiva fa salire le
probabilità di ammalarsi.
11. i più piccoli, che devono essere vaccinati contro l’epatite B (che li protegge dal temibilissimo tumore
del fegato) e, le bambine, contro il Papillomavirus umano, utile difesa contro il tumore dell’utero.
12. è fondamentale che uomini e donne partecipino ai programmi di screening per i tumori di colon (test
per il sangue occulto delle feci), seno (mammografia) e utero (Pap test o Hpv test). (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 498
SOCIETA’ E SALUTE
IL MIO CORPO NON MI PIACE:
COSÌ la PENSA L’80% delle RAGAZZE tra i 15 E I 17 ANNI
Otto ragazze su dieci non si sentono bene nel proprio corpo, a causa degli stereotipi
imposti dai media, dalla società e a volte da se stesse.
E’ quanto emerge da una ricerca internazionale
compiuta da Uniliver e presentata oggi a Palazzo
Marino, sede del Comune di Milano, in occasione del
passaggio del testimone (dal capoluogo lombardo a
Roma) del progetto sull’autostima per aiutare le
ragazzine ad amarsi di più.
I dati: soltanto
 il 3% delle ragazze si ritiene bella,
 il 45% si definisce con reticenza carina,
 il 25% si preoccupa del proprio peso
 il 36% dichiara che si sentirebbe più felice se
fosse più bella.
Non solo: secondo la ricerca il 60% delle ragazze tra i
15 e i 17 anni evita normali azioni quotidiane come
andare dal dottore, fare sport o farsi interrogare a
scuola perché si sente a disagio nel proprio corpo. È
davanti a questa situazione che il Comune di Milano,
Pons e Uniliver sono scese in campo portando nelle scuole primarie di secondo grado della città un
programma di incontri dedicati alla percezione ed all’accettazione del proprio sé da parte delle
adolescenti. (Salute, Il Secolo XIX)
PERCHÈ COCA COLA E MENTOS FANNO REAZIONE?
Abbiamo sentito dire spesso in giro che mettendo le caramelle Mentos in una
bottiglia di coca cola si verifica un’eruzione di schiuma alto vari metri.
Perchè coca cola e mentos fanno reazione? Perché la Mentos fa esplodere la Coca Cola?
Nelle piccole bollicine della Coca Cola sono contenute determinate quantità di
anidride carbonica, questa bibita, essendo poco stabile, quando viene agitata
forma della effervescenza per via della costituzione di bolle sempre più grandi,
il così detto fenomeno della “enucleazione†che avviene anche quando le bolle
incrociano un’area ruvida o con granelli, come quella delle Mentos,
potenziando il fenomeno, e per tanto la forte fuoriuscita di schiuma.
Altra causa che accresce questo fenomeno dell’enucleazione è la bassa
tensione superficiale del fluido in cui avviene la reazione, dovuta alla piccola
circonferenza del collo della bottiglia e di conseguenza una bassa pressione esercitata dall’atmosfera
sul liquido. Nella Coca Cola light la tensione superficiale è ancora più bassa rispetto a quella della Coca
Cola zuccherata, ecco perché le eruzioni di schiuma che si osservano con Mentos e Coca Cola classica
non sono così eccezionali rispetto a quelle della bibita dietetica. La parte esteriore delle caramelle
Mentos, inoltre, è a base di gomma arabica, un componente che aiuta a diminuire la tensione
superficiale del fluido. Negli USA è divenuta una moda fare realizzare questo tipo di fenomeno per
creare fontane di schiuma con tanti litri di Coca Cola light e numerose Mentos. (Curiosità e Perché)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 498
SCIENZA E SALUTE
SUCCHI di FRUTTA:
POSSONO CAUSARE PROBLEMI CARDIACI
L’assunzione quotidiana di succhi di frutta industriali può causare seri problemi al
cuore.
Lo studio che mette in dubbio la salubrità di certi ingredienti in un prodotto che dovrebbe essere
naturale.
Succo di frutta. La frase rievoca subito qualcosa di straordinariamente genuino e naturale. E un
tempo forse era davvero così. Oggi però le cose sono cambiate.
Anche l’alimento più semplice da preparare, come un semplice succo
di frutta, non viene più fatto in casa ma prodotto industrialmente.
E, ovviamente, diviene la scelta d’elezione in questi tempi frenetici in
cui diventa difficile persino prepararsi una spremuta a casa.
Il risultato di tutto ciò è l’incredibile aumento di varie patologie, tra
cui anche quelle cardiache.
L’allarme è stato lanciato da alcuni ricercatori Australiani. Dal loro
studio è infatti emerso che le bevande dolci possono aumentare in
maniera significativa la pressione arteriosa centrale, soprattutto se le
si consumano quotidianamente. Pochi invece gli effetti collaterali se si bevono di tanto in tanto.
Il risultato è un possibile aumento del rischio di infarto o angina ma anche deterioramento cognitivo.
Secondo i luoghi comuni i succhi di frutta sono un’ottima fonte di vitamine e minerali, e se da una
parte è vero per il puro succo naturale casalingo;
dall’altro bisogna mettere in contro che la maggior parte dei succhi industriali ha un basso tenore
vitaminico – non a caso spesso vengono aggiunte vitamine di sintesi – e per contro un alto contenuto
di zucchero.
Tutto ciò fa sì che vi sia una netta differenza tra un succo di frutta naturale e uno da “supermercatoâ€.
Già precedenti ricerche puntavano il dito contro il succo d’arancia che non era da meno rispetto alle
classiche bevande dolcificate usate durante le feste di compleanno.
Una porzione da 250 ml, infatti, contiene oltre 100 calorie e/o mediamente 7 (!) cucchiai di zucchero.
Una lattina di Coca Cola, spesso tanto demonizzata rispetto ai cosiddetti succhi di frutta, contiene in
verità una quantità di calorie molto simile.
Tali dosi vanno ben oltre le quantità raccomandate dall’OMS che richiede un consumo massimo di 6
cucchiaini di zucchero al giorno.
Altro fattore che non si prende in considerazione, neppure in questa ricerca, è che probabilmente ci
sono sostanziali differenze sulla salute anche tra lo zucchero raffinato e quello naturale.
Ma anche questa ipotesi dovrebbe essere esaminata e verificata. Teniamo dunque presente che non
sono i succhi di frutta in sé a far male; anzi.
Semmai sono gli ingredienti aggiunti come lo zucchero a essere dannosi in certe quantità . Lo studio è
stato pubblicato sulla rivista scientifica Appetite.
(Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 498
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.
MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON
40 ANNI DI LAUREA
(Laureati nell’anno 1974)
ALBANESE
ALFANI
ALDO ARRICHIELLO
BERTINI
BOSSA
BUONO
CAIAZZA
CASTALDO
CAUTIERO
COZZOLINO
DE RUGGIERO
DI FRANCO
FERRARA
Emma
Maurizio
Giovanni
Antonio
Pasquale
Catello
Anna
Ersilia
Giuseppe
Domenica
Ruggiero
Carmela
Antonio
FIMIANI
FUSCO
GILIBERTI
GIUDICEPIETRO
GRECO
GRISPELLO
LOPEZ
PIRAS
SCHIOPPA
SCOGNAMIGLIO
SIDIROPULOS
SPAGNUOLO
Luisa
Aldo
Giovanni
Giampiero
Maria
Donato
Ciro
Ermelinda
Francesco
Guido
Nikolaos
Maria Rosaria
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 498
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare