Anno IV – Numero 551
AVVISO
Ordine
1. Crisi occupazionale:
Istituito un fondo di
solidarietà per i colleghi
iscritti all’ albo in stato
di disoccupazione
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
2. Diabete: Creato cerotto
efficace contro le ulcere
legate
3. Maltempo, con il
freddo superlavoro per
il cuore
Prevenzione e
Salute
4. Leggi sul cellulare o
tablet prima di
dormire?
Ti giochi la salute
5. Le sigarette «rollate»?
Pericolose come le
altre. Campagna shock
6. La dieta mediterranea
allunga la vita
Curiosità e Salute
7. Perché con il tempo ci
si bacia di meno?
8. Per quanto tempo si
può fare a meno di
andare di corpo?
Lunedì 05 Gennaio 2015, S. Amelia, Nazario
Proverbio di oggi………..
Chi se mette appaura, nun se cocca cu ‘e femmene belle.
PERCHÉ con il TEMPO ci si BACIA di MENO?
Tranquilli: non significa che l’amore per il proprio compagno
stia sfumando e che sia ora di ricominciare a guardarsi intorno.
Al contrario. Secondo uno studio, all’inizio di una relazione l’impulso a baciarsi
spesso è dettato dalla necessità organica e inconscia
di capire se il partner sia davvero quello giusto da un
punto di vista genetico. Le donne, in particolare, sono
infatti maggiormente attratte da uomini con un codice
genetico molto diverso dal loro, in quanto tale unione
aumenta la probabilità di concepire figli sani, e quindi
sono molto desiderose di scambiarsi baci. Per questo
quando si ha la certezza di aver incontrato il proprio compagno di vita,
l’impulso a verificarlo si affievolisce sempre più.
OSSITOCINA. Lo studio ha infatti rilevato che il 18% delle coppie sposate
possono trascorrere anche un’intera settimana senza baciarsi, e che le
effusioni del 40% di loro durano non più di cinque secondi. Ciò nonostante,
secondo un altro studio, due partner sposati o conviventi che si baciano
spesso hanno livelli minori sia di stress sia di colesterolo, e un livello
maggiore di ossitocina, il cosiddetto “ormone dell’amoreâ€. Meglio baciarsi!
PER QUANTO TEMPO SI PUÃ’ FARE
A MENO DI ANDARE DI CORPO?
L’atto dell’evacuazione è molto soggettivo e
dipende dal tipo di alimentazione, dalla quantità di fibre
ingerite, dallo stile di vita, dall’attività fisica.
L’attività è regolare se espletata 3-4 volte a settimana. Può anche capitare,
come fatto isolato, che si evacui una sola volta in una settimana, come accade
quando si è in vacanza e si cambiano abitudini alimentari e orari. Un caso
limite: agli astronauti, se non introducono fibre, può accadere di andare di
corpo una volta in un mese. Ma non fa bene: nei casi gravi si arriva a dolori
cronici e occlusione intestinale. (Focus)
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 551
PREVENZIONE E SALUTE
LE SIGARETTE «ROLLATE»?
PERICOLOSE COME LE ALTRE. CAMPAGNA SHOCK
Spot di sensibilizzazione in Gran Bretagna firmata dal ministero per smontare il
luogo comune che vorrebbe che le sigarette artigianali siano meno nocive
Un papà al parco con i figli si gira una sigaretta, ma anziché il tabacco usa qualcosa che ricorda tessuti
umani in putrefazione che sporcano le sue mani e
la bocca di sangue:
il messaggio di questa pubblicità shock è esplicito,
ogni sigaretta ti fa marcire.
«Conosci i danni delle sigarette “rollate�»: così
titola la stampa straniera raccontando di
un’incisiva
campagna
di
sensibilizzazione
britannica che esce in questi giorni sui canali
televisivi e sui manifesti per sfatare uno dei più
assurdi luoghi comuni che esistano sul fumo,
ovvero che il cosiddetto tabacco trinciato sia meno
nocivo rispetto alla sigaretta confezionata.
Tabacco trinciato : La campagna di sensibilizzazione questa volta attacca il fumo rivolgendosi a tutti
coloro che pensano che la sigaretta artigianale non faccia poi così male, “perchè il tabacco è naturale
e le cartine sono miglioriâ€.
Mentre un tempo era da fricchettoni, ora rollare è divenuta una moda, soprattutto tra i giovani, e
galeotta è stata chiaramente anche la crisi.
Farsi una sigaretta è infatti ovviamente molto meno costoso, ma non meno dannoso e intorno alle
sigarette girate circolano molti, troppi falsi miti.
Tutta colpa di quella etichetta “naturale†affibbiata al tabacco trinciato, spesso foriera di equivoci e
fraintendimenti.
False credenze: La credenza che la sigaretta fai-da-te sia sostenibile è sempre più diffusa, tanto che
le statistiche dicono che la percentuale di maschi fumatori che si fa le sigarette autonomamente è
salita vertiginosamente dal 1990 a oggi, passando dal 18 al 40% dei fumatori e quella femminile dal 2
al 23%.
Eppure il nocumento recato dalla sigaretta auto-prodotta è uguale, e gli esperti ci tengono a chiarirlo.
Ciò che ha spinto questa modalità di fumo non è solo la crisi, ma anche in generale un trend un po’
vintage, oltre alle convinzioni errate in termini di salute.
Una cosa però va notata:
chi non è così bravo a “rollare†(ma anche chi è bravo) impiega più tempo nell’intero rito della
sigaretta, mettendo tra sé e il proprio vizio del tempo, che è una delle ricette essenziali per
combattere le dipendenze, oltre a essere un trucco efficace per fumare comunque un po’ meno.
Allo stesso modo però si potrebbe notare che mentre nelle sigarette confezionate esistono limiti di
nicotina, in quelle girate non c’è alcun limite e dunque l’artigiano fumatore volendo può procurarsi
addirittura un danno maggiore.
(salute, Corriere)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 551
TROPPI TUMORI ALLA PELLE:
L’AUSTRALIA VIETA LE LAMPADE ABBRONZANTI
Nel Paese duemila vittime per melanoma maligno. Il governo: «Si ammalano due
australiani su tre. Nessun dubbio che ci sia un legame tra le cabine e il melanoma»
Dopo i limiti già introdotti negli Usa e in Europa e il divieto di utilizzo in
Brasile ora anche l’ Australia interviene contro le lampade abbronzanti: il
paese con il maggior tasso di tumori della pelle al mondo ne vieterà l’uso
a partire dal primo gennaio negli stati del Nuovo Galles del Sud, Victoria,
Australia meridionale, Tasmania, Queensland e nella capitale australiana.
Legame diretto tra lampade e melanoma: Il divieto verrà esteso
negli altri stati a breve, riferisce la stampa locale. Il Queensland ha già il
triste primato del tasso più elevato al mondo di tumori della pelle e le autorità sanitarie non hanno
dubbi sul fatto che esista un legame diretto tra l’utilizzo regolare delle cabine per abbronzarsi e il
melanoma maligno.
Il numero dei malati. Due australiani su tre, secondo il consiglio australiano per i tumori, si
vedranno diagnosticato un tumore alla pelle entro i 70 anni, una percentuale quasi tre volte superiore
a quella registrata in Canada, Usa e Regno Unito. (Fonte Ansa)
Leggi sul cellulare o tablet prima di dormire?
Ti giochi la salute
E-book prima del sonno: una ricerca condotta dal Brigham and Women’s Hospital
di Boston rivela gravi effetti sull'organismo
“L'uso di un dispositivo elettronico a emissione luminosa
nelle ore prima del sonno può influire negativamente sulla
saluteâ€. In sostanza, leggere un ebook rispetto a un comune
libro ha effetti dannosi sul nostro orologio biologico: il ritmo
circadiano, che scandisce l’alternanza tra sonno e veglia e dunque le attività del nostro
organismo, viene sballato. E le conseguenze – peraltro già denunciate da precedenti
approfondimenti scientifici – non sono da poco. Oltre a ridurre il sonno stesso e ad abbassare il
livello di melatonina, c’è dell’altro. La neuroscienziata Anna-Maria Chang spiega: “Abbiamo
scoperto che i ritmi circadiani naturali del corpo umano sono stati interrotti dalla corta lunghezza
d’onda della luce emessa dai dispositivi elettroniciâ€.
Lo studio, durato due settimane, ha visto protagonisti 12 individui: per 5 notti consecutive hanno
letto un libro su un i-Pad per un tempo di 4 ore. Lo stesso è stato fatto utilizzando un libro
stampato. I risultati? “Chi ha letto sullo schermo rispetto che sulla carta stampata ha impiegato
più tempo per addormentarsi, è risultato meno assonnato di sera e ha trascor so meno tempo
nella fase Rem del sonnoâ€. E la luce cosiddetta blu dell’i-Pad è la stessa emessa da altri e-reader
come pc e smartphone e alcune tipologie di schermi tv. Una scarsa qualità del sonno, a lungo
andare, ha effetti potenzialmente devastanti: i disturbi notturni spesso e volentieri sono legati a
gravi problemi di salute come obesità , diabete e malattie cardiovascolari. E un abbattimento
della quantità di melatonina è associata a un implemento del rischio di tumore al seno, alla
prostata e al colon-retto. Perché farsi del male? Già , per lavoro o svago, siamo incollati a telefoni
e computer tutto il giorno. A letto l’unica luce accesa dovrebbe essere quella dell’abat-jour, che
illumina l’inchiostro di un “vecchio†e salutare libro. (salute, Il giornale)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 551
SCIENZA E SALUTE
DIABETE: Creato cerotto efficace contro ulcere legate
Messo a punto un cerotto sicuro ed efficace che rilascia un farmaco in grado di
migliorare la guarigione delle ulcere legate al
diabete.
Ad annunciarlo e' stato un gruppo di ricercatori in uno studio pubblicato
sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Le ulcere
sono piaghe o ferite aperte che colpiscono all'incirca il 15% dei pazienti
con diabete di tipo 2.
I ricercatori pensano che siano causate dalla ridotta capacita' del
tessuto di formare nuovi vasi essenziali per la guarigione delle
ferite: alti livelli di zucchero nel sangue compromettono la capacita' del corpo di far crescere nuovi
vasi sanguigni.
Nello stesso studio i ricercatori hanno rilevato un potenziale trattamento: la deferoxamina, o DFO, un
farmaco gia' approvato dalla FDA per il trattamento dell'emocromatosi, una condizione in cui il corpo
accumula troppo ferro. DFO sembra in grado di aiutare i pazienti diabetici a stimolare l'espressione di
una proteina responsabile della crescita dei vasi sanguigni.
Il problema era quello di capire come somministrare DFO sui pazienti che soffrono di ulcere diabetiche
e che richiedono un trattamento prolungato e potenzialmente tossico. Cosi' i ricercatori hanno
pensato a un'alternativa, un cerotto applicato direttamente sulla pelle. Svilupparne uno in grado di
rilasciare il farmaco non e' stato semplice ma dopo quasi 4 anni di tentativi ci sono riusciti. "I topi
tollerano bene" il nuovo cerotto", hanno spiegato gli studiosi. "Speriamo di avviare gli studi clinici a
breve", hanno concluso. (Agi)
MALTEMPO, con il freddo superlavoro per il cuore
Freddo sulla pelle, superlavoro per il cuore.
Quando la colonnina di mercurio crolla «l'apparato cardiocircolatorio è costretto a lavorare di più,
perché con l'esposizione alle temperature rigide
l'organismo è come un motore che deve girare a un
numero di giri superiore per produrre calore.
Soprattutto nel caso di anziani e malati cronici,
dunque, la cosa più importante è coprirsi bene e
restare al caldo».
E' la prima raccomandazione di Claudio Cricelli,
presidente della Società italiana di medicina
generale che spiega come affrontare al meglio
l'arrivo di “Ivanâ€, l'ondata di gelo che si sta
abbattendo in queste ore sull'Italia.
«La prima cosa che ci aspettiamo con l'arrivo dell'inverno vero - dice il medico - è che aumenti
l'incidenza dell'influenza stagionale, finora bassa, e delle infezioni respiratorie parainfluenzali. Un
consiglio fondamentale, quindi, è assolutamente quello di tenere coperti nel modo opportuno, ma
senza soffocare, bambini ed anziani.
Questo per evitare non solo le malattie infettive, ma soprattutto le loro complicanze respiratorie e
cardiovascolari». E se uscire di casa è inevitabile, «la raccomandazione per tutti è di evitare forti sbalzi
di temperatura». (Salute, Il Mattino)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 551
SCIENZA E SALUTE
LA DIETA MEDITERRANEA ALLUNGA LA VITA
Il mix alimentare influisce sulla "giovinezza" dei cromosomi
La dieta mediterranea allunga la vita. E' infatti associata alla maggiore lunghezza dei telomeri, regione
terminale dei cromosomi. Diversi studi hanno correlato il loro progressivo accorciarsi nel corso della
vita all'invecchiamento cellulare. Il processo inevitabile, però, può essere rallentato nutrendosi con il
regime alimentare tipico delle nostre terre. A dimostrarlo è uno
studio
condotto
presso
l'ospedale
Brigham
and
Women di Boston e pubblicato sul British Medical Journal.
Questione di lunghezza - Portata avanti su quasi 5mila donne, è
la prima ricerca che collega la lunghezza dei telomeri alla dieta
mediterranea, già nota per i suoi effetti benefici sulla salute, tra
cui la diminuzione del rischio di malattie croniche, come quelle
al cuore, e il cancro.
Nelle persone sane, i telomeri si accorciano progressivamente
per tutta la vita, si dimezzano dall'infanzia all'età adulta, e si
dimezzano nuovamente nelle persone molto anziane. Telomeri
più corti sono quindi associati a una aspettativa di vita inferiore
e al maggiore rischio di malattie legate all'età . Fattori come obesità , fumo di sigaretta, e consumo di
bevande zuccherate sono stati collegati a telomeri più corti. Inoltre, è stato dimostrato che stress
ossidativo
e
infiammazione
accelerano
l'accorciamento
di
queste
strutture.
Il test con esito positivo - Dato che frutta, verdura e noci, componenti chiave della dieta mediterranea,
sono antiossidanti e antinfiammatori naturali, i ricercatori hanno voluto esaminare se questo stile
alimentare possa essere associato in qualche modo alla lunghezza dei telomeri.
Le volontarie di mezza età in buona salute hanno compilato questionari su stile di vita e alimentazione.
È emerso che quelle che basano la loro alimentazione sulla dieta mediterranea hanno telomeri più
lunghi. Il prossimo passo sarà determinare se ci sono alimenti in particolare della dieta mediterranea
che influiscono sulle regioni terminali dei cromosomi.
(Salute, Tgcom24)
QUANTO SI PIANGE NEL MONDO?
Quante volte all'anno piangiamo in media? Quali sono i popoli più "piagnoni"? Ed
è vero che le femmine piangono più dei maschi?
Secondo una ricerca dell’Università di Tilburg, in Olanda, svolta su 4.000
studenti di 30 nazionalità diverse, il Paese dove si piange più spesso sono gli
Stati Uniti, e subito dopo, a pari merito, Italia e Germania. Il Paese in cui si
piange di meno (o forse ci si vergogna di più a confessarlo) è invece la Cina.
LACRIMA FACILE. Grosse differenze emergono poi se si considera il genere,
come rivela uno studio tedesco: le donne piangerebbero tra le 30 e le 64
volte l’anno (con un’intensificazione del fenomeno prima e dopo il ciclo
mestruale), mentre i maschi lo farebbero tra le 6 e le 17 volte. Prima dell’adolescenza, però, non ci
sono differenze nei pianti tra i sessi. (Focus)