FarmaDay - Luglio 2014 - page 7

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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
442
In quest’ultimo caso si parla di mal di schiena cronico
e spesso chi ne soffre arriva a scoprirne il
motivo dopo anni di sofferenze, come spiega Bernardo Misaggi, dir. della Struttura di Chirurgia
VertebraleeScoliosi all’IstitutoOrtopedicoGaetanoPini diMilano:
«
Tanti convivono con il dolore finché la qualità della vita scade così tanto da rendere impossibile
andareavanti
.
Il percorso per arrivare alla diagnosi parte dalla
radiografia
(eventualmente associata a risonanza
magneticaoTAC), cheè ingradodi individuare ledue causepiù comuni di dolore cronico:
¾
la prima è la degenerazione dei dischi fra una vertebra e l’altra, che disidratandosi perdono la
loro funzione di cuscinetto e spesso protrudono all’esterno, schiacciando i nervi e provocando
dolorealla schienae sciatica;
¾
la seconda è la degenerazione delle articolazioni vertebrali che, sovraccaricate, si ingrossano e
fanno “slittare” le vertebre, rendendole instabili».
«Le cause cambiano anche a secondadell’età: nei giovani, ades., si può trattaredi
spondilolistesi
, una
“malformazione”per cui duevertebre si aggancianomaleepossonodaremal di schiena.
Riguardaunapersona su venti,manonnecessariamenteprovocadoloreo richiedeuna cura.
Fra i 20e i 60anni imotivi dimal di schiena cronico sonodiversi:
¾
oltre chedal
peggioramentodi una spondilolistesi
,
¾
inmolti casi puòdipenderedauna
discopatia cronica
¾
dauna
deformità scolioticadella colonna
che simanifestadaadulti, più comune fra ledonne;
¾
esistepoi unaquotadi soggetti in cui il dolorepuòessereespressionedi
tumori ometastasi
(ma
inquesti pazienti di solito si hannoanche altri sintomi).
Dopo i 65 anni il mal di schienameno spesso èdovuto a una discopatia, perché i dischi intervertebrali
si denervano e perdono la capacità di “sentire” il dolore che vi si origina; più spesso si tratta di
spondilolistesi degenerata, deformità, grosse formedi artrosi o crolli vertebrali dovuti all’osteoporosi».
Superate le fasi più acute con analgesici e un breve riposo
,
come combattere il mal di
schiena cronico?
«La prevenzione di nuovi “attacchi”
attraverso le regole di comportamento quotidiane resta
sempre il primo, fondamentalepasso.
Inoltre, sono utilissimi anche i
trattamenti conservativi
per riposizionare correttamente i dischi intervertebrali e
ridurre le tensioni sui legamenti della schiena
, ad es. con
l’autotrazione su appositi lettini o le manipolazioni
effettuatedaunbravoosteopata».
«I trattamenti conservativi, dalle fasce elastiche alle
sedute dal fisiatra, devono sempre essere tentati prima
di passare a un’eventuale chirurgia, cui peraltro è
necessario ricorrere inpochissimi casi - osservaMisaggi -.
Nel 95% dei pazienti
l’ernia del disco ad es. guarisce da
sola
, bisogna intervenire solo quando il dolore non passa
da mesi nonostante tutte le terapie e soprattutto se c’è una compromissione evidente del nervo
sciatico, perché la “pressione”del discoerniatohaprovocatoundeficitmotorioo sensorialedel piede.
Operare un’ernia è comunque relativamente semplice, più difficile invece “consolidare” le vertebre
con viti quando il mal di schiena è dovuto a una grossa instabilità vertebrale; inoltre, in questo caso il
sollievodal dolore si paga con il prezzodi una riduzionedellamobilitàdella colonna.
La chirurgiaperciò è appannaggiodi casi selezionati, nei quali tutte lealtreopportunitàdi prevenzione
e curahanno fallito».
(Salute, Corriere)
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