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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
465
SCIENZAESALUTE
PAPILLOMAVIRUS, UNNUOVOMETODO
PERSCOPRIRESEÈPRESENTE INBOCCA
Il «cytobrushing», un facileprelievodi cellule tramiteun tampone, efficace come la
biopsia (mameno invasivo)per scovare il virus e il rischiodi tumorea testa e collo
Un
sempliceprelievodimaterialebiologico conun tamponepotrebbeessere sufficienteper rilevare
nel cavo orale la presenza del Papillomavirus
(Hpv),
responsabile di un numero crescente di tumori
dell’area testae collo
.
Il 90% dei casi di cancro alla bocca è dovuto a fumo e alcol,
ma negli ultimi anni sono in costante aumento i casi di
carcinoma causati dall’Hpv
, per cui sarebbemoltoutile avere
uno strumentodi diagnosi più rapidoe agevoledi unabiopsia
per poter valutare le lesioni sospette presenti su cavità orale,
faringe, laringeedesofago.
Secondouno studio italiano appena pubblicato su
Cancer
una
valida alternativa potrebbe essere il
cytobrushing
, un facile
prelievo di cellule tramite un tampone, simile a quello che già si effettua sulla cervice uterina
femminileper effettuare il Pap test o il testHpv.
Lo studio
:
I ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma hanno analizzati i dati
relativi a 164 persone: alcune avevano una lesione neoplastica del cavo orale o dell’orofaringe, altri
una lesionenon cancerosa, altri ancoranonmostravano alcun segno clinicamenteevidentedimalattia
inquelle zone.
Tutti i partecipanti sono stati sia sottoposti a un prelievo citologico (
cytobrushing, appunto, eseguito
con tampone nella parte posteriore della gola
), poi analizzato per verificare la presenza o meno del
virus, che alla più tradizionale biopsia: gli esiti dei due esami sono poi stati confrontati per valutare la
concordanza fra i risultati nei due tipi di prelievo.
Risultati
: I risultati del test per il
Papilloma virus
condotti sulle cellule prelevate con il tampone
concordanonel 90%dei casi conquelli ottenuti analizzando lebiopsie.
Inoltre è emerso che i pazienti con citologia atipica hanno un rischio quasi 10 volte superiore di avere
un carcinoma squamoso istologicamente accertato del distretto testa-collo e che la presenza
dell’infezione da Papillomavirus sul prelievo citologico orofaringeo è associata con un rischio 5 volte
superioredi avereatipie citologiche così comeunadiagnosi di cancrodell’orofaringe.
«
Questo studio può contribuire amigliorare la diagnosi precoce e la pianificazione del trattamento dei
tumori della testaedel collo
- diceBenevolo -.
E a fronte di più ampi studi di validazione, in futuro il prelievo citologico potrebbe essere un utile
strumento di screening su popolazioni a rischio per la valutazione delle lesioni orali e orofaringe,
potrebbe limitare gli effetti indesiderati di unabiopsia, contribuendoadiminuire il disagiodel paziente
enello stesso tempo i costi».
(
Salute, Corriere
)