PAGINA 3
FARMADAY
– IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno I – Numero 56
SCENARI - FRONTIERE
TUMORI: CHI RISCHIA DI PIÙ E PERCHÉ
A Milano e Lugano gli stati generali di medici e ricercatori per fare il punto sulla
malattia. Con una buona notizia: dal '90 a oggi la mortalità si è molto abbassata.
Trenta persone su 100 sono destinate ad ammalarsi di tumore e ognuna di loro si
chiederà: perché proprio io?
Se una risposta certa non c'è, tranne in alcuni casi (
un fumatore sa da dove viene il suo cancro al
polmone
), oggi questa malattia è un puzzle in cui molte
caselle vanno incastrandosi nei punti giusti. La mappa di
chi rischia di più sarà è stato uno dei temi centrali del
World oncology forum
, a Lugano il 26-27 ottobre, con
medici e ricercatori di cinque continenti. «
A livello
geografico, per esempio, si stima che nei paesi in via di
sviluppo, come in Africa, l'incidenza dei tumori crescerà
del 70 per cento l'anno, perché sale l'età media e gli
stili di vita si occidentalizzano
» spiega Paolo Vineis, epidemiologo dell'Imperial college di Londra.
A livello individuale, invece, si sa che il 5-10 per cento dei tumori ha
base ereditaria
.
E il restante 90 per cento?
Contano ambiente e comportamenti individuali.
Molti studi recenti indicano un legame fra cancro e obesità: «
I meccanismi molecolari non sono
ancora chiari, ma alcuni tumori, a seno, endometrio, colon e prostata sono legati all'eccesso di
peso
» avverte Vineis. «Il grasso è un tessuto con un suo metabolismo importante, può accumulare
sostanze inquinanti e cancerogene. Inoltre si è visto che alcune malattie che parevano distinte,
quelle neurologiche, cardiologiche, il diabete e i tumori, possono avere meccanismi e fattori di
rischio in comune, come uno stato infiammatorio». In altri casi contano la dieta:
chi beve alcol è più esposto a tumori al fegato, al tratto digestivo, al seno
;
il
consumo di carne rossa, unito a una dieta scarsa in fibre, è legato al rischio di neoplasia al
colon
.
Se l'incidenza della malattia è sempre alta, ci sono però dati positivi. Negli Stati Uniti e in Europa,
dal 1990a oggi, la mortalità è scesa del 23 per cento negli uomini e del 15 nelle donne. È solo una
cifra fra tante (le morti per cancro, al mondo, sono 7,6 milioni l'anno), però importante: significa
che alla domanda più difficile del convegno, se stiamo perdendo o vincendo contro il cancro, si può
rispondere che la guerra non è finita,e forse non lo sarà mai, ma noi oggi siamo più armati e capaci
di combattere. (
Rassegna Stampa Federazione
)
1...,43,44,45,46,47,48,49,50,51,52 54,55,56,57,58,59,60,61,62,63,...110