FarmaDay - Giugno 2014 - page 13

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FARMADAY
– ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III –Numero
423
Gli esami
: Una volta ipotizzata la causa del dolore al ginocchio, gli esami più spesso prescritti sono la
radiografia, per escludere fratture e valutare lo stato delle cartilagini, e la risonanza magnetica che
consentedi vederepartimolli e legamenti.
«
Di solito la TAC e soprattutto le ecografie sono meno utili
riprendeD’Anchise—.
La raccolta dei sintomi è tuttavia ciò che più serve a capire: se, ad
es., il paziente non riesce a star seduto a lungo con le ginocchia
piegate, èpossibile sia colpadi unproblemaalla rotula;
se il dolore è acuto e non si possono stendere le gambe, potrebbe
essersi rotto ilmenisco, e così via».
Le cause
:
Quali sono le causepiù frequenti di doloreal ginocchio?
«Escludendo l’artrosi, nell’adulto sono comuni le patologie dei
menischi:
oltre alla rottura per un trauma, questi “cuscinetti”
possonodegenerarenel tempo
— rispondeD’Anchise—.
Anche le
lesioni ai legamenti crociati
, frequenti soprattuttoa caricodell’anteriore, sono causepossibili
di dolore,ma sono sempreprovocateda traumi; infine, può essere colpa di una patologia della rotula.
Questoosso (
che si trovanellaparteanterioredel ginocchio, protegge il femoree consente l’estensione
dell’articolazione
) di norma scorre perfettamente allineato in una sorta di “corridoio” osseo: se
l’allineamento vienemeno, perché i legamenti sono un po’ più lassi del dovuto, come accade spesso
nelledonne, la rotula tendea spostarsi verso l’esternoe il ginocchio tendea cedere».
le terapie
: Senon c’èun’instabilitàeccessiva si può intervenire con
¾
una riabilitazione che rafforzi la muscolatura locale per mantenere in asse il ginocchio e
risolvere il dolore;
¾
altrimenti, in presenza di un notevole spostamento della rotula, occorre stabilizzarla con la
chirurgia.
Imenischi invecenonper forzadevonoessereoperati quando si rompono
, anzi:
in chi ha più di 35- 40 anni e unmenisco degenerato, c’èmargine per una “guarigione” spontanea in
cui il dolore poi scompare, mentre l’intervento in artroscopia per rimuovere questa piccola porzione
non sempredà risultati brillanti, come spiegaCherubino:
«
Nei pazienti più avanti negli anni asportare il menisco può perfino provocare danni consistenti
all’articolazione inun30%dei casi
».
Meglio allora terapie conservative, che non “guariscono” il problema alla base del dolore al ginocchio,
ma leniscono i fastidi e consentono di riprendere le attività quotidiane, come la
tecar-terapia
o la
terapia riabilitativa
(un buon tono muscolare è sempre fondamentale), fino all’uso di
antinfiammatori
.
In presenza di dolore articolare possono essere indicate le
infiltrazioni
che, però, non sempre sono
necessarienédevonoessere considerateuna terapia “facile”:
«Qualunque sia il farmacoutilizzato, le infiltrazioni non sonoun attobanale— fa notareD’Anchise—.
Esiste il rischio, seppurebasso,
di infezionearticolare, per cui devonoessereeseguitedamedici esperti,
con un’accurata sterilità e senza abusarne, specialmente in assenza di risultati, scegliendo con
buonsenso i principi attivi dautilizzare
:
¾
l’acido ialuronico
, ades., haprevalentementeuneffetto lubrificanteeanalgesico,
¾
i derivati delle piastrine
riducono il dolore e secondo alcuni studi potrebbero avere un’azione
positiva sulla cartilagine, tuttoraperònondimostrataa sufficienza.
Gli effetti migliori si hanno su danni cartilaginei nei primi stadi, ma si tratta, comunque, di metodi da
cui èbenenonaspettarsimiracoli». (
Salute, Corriere
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