Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 574 AVVISO Ordine 1. Ordine: Pillola dei 5 giorni dopo: farmaco anticoncezionale? Aborto mascherato? 2. Ordine: Campagna di prevenzione: Manovre antisoffocamento. Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Gb, l'anulare del "traditore": la lunghezza delle dita può rivelare il grado di infedeltà 4. App sanitarie: in 15 minuti un device fa il test Hiv grazie allo smartphone Prevenzione e Salute Venerdì 06 Febbraio 2015, S. Amando, Dorotea, Gastone, Guerrino Proverbio di oggi……….. 'O perdono è 'e ll'uommene, 'o scurdà è dd' 'e bestie (L' uomo perdona, la bestia dimentica) Ordine: Pillola dei 5 giorni dopo: farmaco anticoncezionale? Aborto mascherato? Dopo l'Ema è arrivata la decisione dell'Unione europea: non occorre la prescrizione. In Italia l'ultima parola spetta all'Aifa, ma è già polemica. Anche i farmacisti verso l'obiezione. L’Ordine in collaborazione con l’associazione dei Farmacisti Cattolici della sezione di Napoli, ha organizzato per Lunedì 9 Febbraio una serata tutta dedicata alla pillola dei 5 giorni dopo. L’argomento sarà affrontato non solo sotto l’aspetto scientifico ma anche dal punto di vista bioetico e legislativo. 5. Vino rosso e arachidi, l'aperitivo che fa bene alla memoria 6. Influenza, più di tre milioni di italiani a letto: bambini i più colpiti 7. Chi mangia bene evita metà dei tumori: poca carne, molte fibre Proveremo a fare chiarezza in attesa di sapere se la Pillola dei cinque giorni dopo potrà essere venduta senza ricetta anche nelle farmacie del nostro Paese. I lavori saranno introdotti dal presidente Santagada e coordinati dalla collega Angela Lupoli, presidente della UCFI-Napoli. Parteciperà all’evento anche il presidente di Federfarma Di Iorio. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 574 SCIENZA E SALUTE GB, L'ANULARE DEL "TRADITORE": LA LUNGHEZZA DELLE DITA PUÃ’ RIVELARE IL GRADO DI INFEDELTÀ Secondo uno studio dell'Università di Oxford se l'anulare è più lungo dell'indice della stessa mano, il partner è incline al tradimento. La ragione è di tipo ormonale Per misurare il grado di infedeltà del proprio partner potrebbe bastare un metro. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Oxford ha infatti scoperto un nesso tra la lunghezza delle dita e la propensione all'infedeltà: se l'anulare è più lungo dell'indice della stessa mano, il partner sarebbe naturalmente incline al tradimento. Il tutto a causa della quantità di testosterone che il feto sviluppa quando si trova ancora nell'utero materno. Dita lunghe, amori corti - Per giungere a questa singolare conclusione, i ricercatori hanno preso in esame un campione di 1.300 cittadini inglesi di entrambi i sessi. I risultati hanno evidenziato l'infedeltà del 57% degli uomini e del 47% delle donne, trovando perfetta corrispondenza nella "teoria dell'anulare lungo". Maschi e femmine con anulare e indice della stessa lunghezza, invece, risultano amanti molto più fedeli, in grado di dar vita a una coppia stabile. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Biology Letters. La causa ormonale - Più è lungo l'anulare, più è alta la propensione al tradimento. Perché? Lo studio dell'università di Oxford ha individuato le cause di questo "allungamento" dell'anulare nella quantità di testosterone che l'individuo "assorbe" quando si trova ancora nell'utero materno sotto forma di feto. In altre parole, chi incamera dosi maggiori dell'ormone legato al desiderio sessuale ha più probabilità di essere infedele. Guardare oltre il dito - Questo metodo di "riconoscibilità" rappresenta naturalmente un singolo fattore tra i tanti che vanno a influenzare le abitudini sessuali di un individuo. A precisarlo è Robin Dunbar, scienziato e coautore dell'articolo: "Il comportamento umano è influenzato da diversi fattori come l'ambiente e le esperienze di vita, che hanno un effetto molto più marcato sull'inclinazione alla fedeltà rispetto a quanto avviene soltanto nell'utero materno". INFLUENZA, PIÙ DI TRE MILIONI DI ITALIANI A LETTO: BAMBINI I PIÙ COLPITI L'Istituto superiore di sanità ha diffuso i dati sull'epidemia: finora i casi stimati sono 629mila, distribuiti soprattutto nella fascia tra 0 e 4 anni Sono oltre 3,2 milioni gli italiani finiti a letto per l'influenza nel corso di tutta la stagione. In questa settimana il numero di casi stimati è stato di circa 629mila. I più bersagliati sono stati i bimbi nella fascia di età tra 0 e 4 anni. Il livello di incidenza tra il 26 gennaio e 1 febbraio è sceso dai 10,67 ai 10,35 casi ogni mille assistiti. A riferirlo è l'Istituto superiore di sanità. Dopo il picco, la fase calante - l'epidemia di influenza ha raggiunto il suo picco nella settimana tra il 19 e 25 gennaio e ora ha iniziato la sua fase calante. (Salute, Tgcom24) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 574 SCIENZA E SALUTE APP SANITARIE: IN 15 MINUTI UN DEVICE FA IL TEST HIV GRAZIE ALLO SMARTPHONE Nuove frontiere per le diagnosi: per la prima volta un test immunologico triplo su Hiv, sifilide e sifilide attiva come in un vero laboratorio analisi e al costo di 34 dollari Nuove frontiere per la diagnosi e i test medici vengono dall’interazione tra dispositivi sanitari e smartphone. Un team di ricercatori guidati da Samuel K. Sia, associato di ingegneria biomedica alla Columbia Engineering, ha sviluppato un accessorio economico, abbastanza piccolo da entrare nel palmo di una mano, in grado di eseguire un test del sangue con una minipuntura sul dito. Fin qui niente di nuovo, ma la particolarità di questo device è che nel giro di 15 minuti esegue un test immunologico triplo, che non è attualmente disponibile in un unico esame, rilevando la presenza di anticorpi per Hiv, sifilide e sifilide attiva come in un vero e proprio laboratorio di analisi. La sperimentazione in Ruanda Il dispositivo si appoggia totalmente a una app sullo smartphone e per la prima volta assomma tutte le funzioni meccaniche, ottiche ed elettroniche di un esame del sangue eseguito laboratorio senza richiedere energia in più: tutta la potenza necessaria è tratta proprio dal telefonino. L’accessorio è stato recentemente protagonista di uno studio pilota da parte di operatori sanitari in Ruanda. I medici hanno testato il sangue di 96 pazienti e di alcuni volontari, in un lavoro descritto su Science Translational Medicine. «Il nostro studio mostra che davvero un esame immunologico da laboratorio di qualità può essere eseguito su un accessorio per smartphone», dice Sia, «un passo avanti - per trasformare l’assistenza sanitaria in tutto il mondo». L’uso nei paesi in via di sviluppo e le prospettive «domestiche» negli altri Si stima che l’apparecchio potrebbe avere un costo di produzione di 34 dollari, molto inferiore ai 18.450 dollari di una tipica apparecchiatura da laboratorio utilizzata normalmente per analisi simili. Il team ha reso il dispositivo compatibile con qualsiasi smartphone. E durante il test sul campo in Ruanda, agli operatori sanitari è stato concesso un periodo di 30 minuti di formazione e un’interfaccia user-friendly per registrare i risultati dei test. La grande maggioranza dei pazienti (97%) ha promosso il dispositivo a causa della rapidità del risultato e della semplicità della procedura. «Aumentando il rilevamento delle infezioni da sifilide, potremmo essere in grado di ridurre i decessi di 10 volte», dice l’ideatore, che sottolinea anche le potenzialità nella diagnosi e nel trattamento precoce dell’Hiv. «Siamo davvero entusiasti, e i prossimi passi saranno quelli di portare questo prodotto sul mercato nei Paesi in via di sviluppo». Gli italiani favorevoli ad «app» da abbinare alle cure Gli usi di questi nuovi device medici sono in continua espansione e incontrano, tra l’altro, il favore dei futuri utilizzatori. In Italia ad es. quasi il 50% della popolazione sarebbe interessato all’uso di supporti digitali da affiancare alla propria terapia farmacologica e il 40% si dichiara interessato all’impiego di app di tipo “sanitario” sul proprio smartphone. I nuovi strumenti possono aiutare i pazienti a seguire al meglio la loro cura con un risparmio che alla lunga si rifletterebbe anche sull’intero sistema sanitario. (Salute, Il Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 574 PREVENZIONE E SALUTE CHI MANGIA BENE EVITA METÀ DEI TUMORI: POCA CARNE, MOLTE FIBRE Gli studi dimostrano da anni, in modo inequivocabile, la potenza di una dieta sana, povera di grassi animali e ricca di vegetali, nella prevenzione del cancro Ci sono voluti 50 anni per arrivare a capire che gli stili di vita, in primo luogo ciò che mettiamo nel piatto, sono all’origine di oltre la metà dei tumori. E che possiamo fare parecchio per limitare le probabilità di ammalarci: molto dipende dalle nostre abitudini alimentari, da fumo, sovrappeso, obesità e scarsa attività fisica. I risultati degli studi vanno in una direzione inequivocabile «L’idea che il cibo possa influenzare la comparsa delle malattie non è certo nuova: è presente in molte medicine tradizionali, come quella cinese o indiana, e in quella medievale occidentale sottolineano gli esperti dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc). Le prime ricerche scientifiche sono state accolte inizialmente con scetticismo, ma già sul finire degli anni 60 sono partiti studi epidemiologici che coinvolgevano ampi numeri di persone. Ci sono voluti anni per avere risultati definitivi, arrivati solo in tempi recenti. Oggi però sappiamo che cosa è meglio mangiare e che cosa è invece da evitare». In mezzo secolo gli scienziati di tutto il mondo hanno utilizzato essenzialmente due strumenti:  le ricerche epidemiologiche, che valutano gli stili di vita e le eventuali malattie delle persone, per stabilire se esistono relazioni significative tra alcune abitudini (come dieta e ginnastica) e lo sviluppo di un tumore;  le ricerche molecolari, che indagano sui meccanismi d’interazione tra il cibo e i geni, le proteine e le altre componenti delle cellule, per capire se alcune sostanze presenti negli alimenti possano favorire o proteggere dall’insorgenza di neoplasie. Gli studi sul cancro al seno e al colon e il cibo «Abbiamo appurato che esiste un legame tra alimentazione e cancro al colon e al seno. In una dieta equilibrata i grassi saturi non devono superare il 10% delle calorie giornaliere e non c’è alcun dubbio che una dieta ricca di grassi saturi e alimenti di origine animale (come carne, specie rossa, latticini, burro) faccia salire il rischio di tumori mammari, specie di quelli ormono-dipendenti». Lo ha dimostrato uno studio europeo, che ha coinvolto più di 300 mila donne in 10 Paesi europei, seguite per oltre 11 anni, durante i quali 10 mila partecipanti hanno sviluppato un cancro al seno. Gli esiti di un altro filone dello stesso progetto europeo, condotto su oltre 1300 pazienti con carcinoma del colon retto e 1300 persone sane, provano poi che una dieta ricca di fibre (ovvero verdura, cereali integrali, legumi, frutta) dimezza il rischio di sviluppare questo tumore. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 574 «Il motivo è ancora da chiarire. Forse in parte dipende da meccanismi ormonali come per il cancro al seno, ma molto probabilmente i benefici delle fibre sono dovuti al fatto che accelerano il transito intestinale, diminuendo così il contatto fra le “scorie cancerogene” e i tessuti dell’organismo. Inoltre, i cibi ricchi di fibre contengono spesso anche nutrienti antiossidanti, utile scudo anticancro». Altri alimenti da limitare Gli studi ci dicono inoltre che bisogna limitare il consumo di carboidrati ad alto indice glicemico (pane bianco, prodotti da forno, riso bianco, bibite zuccherate, marmellate) che determinano un rapido aumento della glicemia e dell’insulina, stimolando quei fattori di crescita che, attraverso complessi meccanismi, finiscono per favorire l’insorgenza di diversi tumori, tra cui seno e colon. Infine, si deve prestare attenzione al colesterolo:  quando è alto, aumenta di oltre il 60% il rischio di ammalarsi di carcinoma colon rettale. «alti livelli di “colesterolo cattivo” (quello LDL) fanno salire le probabilità di quasi il 90%». «Quindi, ancora una volta si dimostra che è importante limitare sulla tavola gli alimenti di origine animale (carni, burro, formaggi, latte e derivati), che fanno salire i livelli di colesterolo, peraltro pericoloso nemico anche per le malattie cardiovascolari». E se le evidenze finora raccolte riguardano soprattutto le neoplasie di colon e seno, moltissimi studi sono in corso per appurare le «relazioni pericolose» sospettate da tempo fra dieta e tumori del polmone, dell’utero, dell’ovaio e di altre parti dell’apparato digerente. «Senza dimenticare che è stato ampiamente provato come anche il consumo eccessivo di alcolici e superalcolici faccia aumentare i rischi di tumori di bocca, esofago, stomaco, colon, fegato e seno». (Salute, Corriere) PREVENZIONE E SALUTE VINO ROSSO E ARACHIDI, L'APERITIVO CHE FA BENE ALLA MEMORIA Contengono un composto in grado di migliorare le prestazioni cognitive La chiave di tutto è sempre il resveratrolo, composto dalle proprietà spesso mitizzate, a volte smentite, ma comunque sempre al centro della ricerca scientifica. Ampiamente propagandato per la sua presunta capacità di prevenire le malattie cardiache, avrebbe anche effetti positivi sull'ippocampo, un'area del cervello fondamentale per memoria, apprendimento e umore. I risultati del loro studio mostrano che il trattamento con il resveratrolo, contenuto nella buccia dell'uva nera, e quindi nel vino rosso, nelle arachidi e in alcuni frutti di bosco, ha avuto apparenti benefici su apprendimento, memoria e umore di topi anziani. In particolare gli autori hanno osservato che la neurogenesi, cioè la crescita e lo sviluppo di nuovi neuroni, più o meno raddoppiava nei topi ai quali era stato somministrato il composto rispetto a quanto osservato nel gruppo di controllo, accompagnata da una migliore circolazione sanguigna e da un più basso livello di infiammazione cronica nell'ippocampo. "I risultati dello studio sono impressionanti". "Indicano che per i topi del gruppo di controllo che non avevano ricevuto il resveratrolo, la capacità di apprendimento spaziale è stata in gran parte mantenuta, ma la capacità di creare nuove memorie spaziali era significativamente diminuita tra i 22 e i 25 mesi di età. Al contrario, sia l'apprendimento spaziale sia la memoria sono migliorate nei topi trattati con resveratrolo". Visto che anche negli uomini si registra un naturale declino cognitivo dopo la mezza età, lo studio ha implicazioni interessanti e può per esempio far pensare alla possibilità di usare il composto per curare la perdita di memoria negli anziani o addirittura aiutare le persone colpite da malattie neurodegenerative. In sintesi la ricerca dimostra che una cura di resveratrolo nella tarda mezza età (vogliamo dire a partire dai 55-60 anni?) può aiutare a migliorare la memoria e l'umore nella vecchiaia. (salute, Panorama) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 574 PREVENZIONE E SALUTE Ordine: Campagna di prevenzione: MANOVRE ANTISOFFOCAMENTO Le farmacie al servizio dei cittadini: “Cosa fare nei bambini per evitare il soffocamento da corpo estraneo." L’Ordine in collaborazione con Federfarma Napoli ha organizzato una “Campagna di Prevenzione sulle Manovre Antisoffocamento in caso di ostruzione delle vie aeree”. Nei prossimi giorni saranno consegnate in tutte le Farmacie di Napoli e Provincia la locandina e i volantini da distribuire ai cittadini.

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