Anno IV – Numero 577
BACHECA
Ordine
1. Ordine: Campagna di
prevenzione: Manovre
antisoffocamento.
2. De Materia Medica: Il
Dioscoride di Napoli
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Le 8 fobie più assurde
di cui soffre la gente
4. Il Wi-Fi non nuoce alla
salute
5. C’è un test per
decretare la menopausa
?
6. Al via entro febbraio la
fabbrica militare di
cannabis terapeutica
Prevenzione e
Salute
7. Dal peperoncino
un'arma contro l'obesità :
la molecola "piccante"
brucia i grassi
8. Insonnia: se cronica,
aumenta rischio
ipertensione
Mercoledì 10 Febbraio 2015, S. Dante
Proverbio di oggi………..
Pe' campà aggiu fa 'e ccapriòle
(Per tirare avanti, devo fare i salti mortali)
AL VIA ENTRO FEBBRAIO LA FABBRICA
MILITARE DI CANNABIS TERAPEUTICA
Una volta a pieno regime l'impianto preparerà ogni anno 100
chili di sostanza: si farà anche ricerca per validare l’efficacia
della cannabis per alcune patologie
Nessun imbarazzo: «Tutto sommato questo intervento nel settore della
cannabis rientra in modo
organico e fisiologico nel quadro
delle
nostre
attivitÃ
per
sopperire alle carenze di
medicinali a livello nazionale».
Le polemiche dei mesi scorsi non
sembrano
impensierire
il
generale Giocondo Santoni,
direttore dello Stabilimento
chimico farmaceutico militare.
In
base
all'accordo
di
collaborazione siglato il 18
settembre scorso, i ministeri
della Salute e della Difesa hanno
affidato allo Stabilimento il
delicato compito di produrre i
100 chilogrammi di cannabis terapeutica l'anno stimati come fabbisogno
nazionale (56 i chilogrammi importati nel 2014).
l farmacista deve preparare le dosi . Lo Stabilimento riceverà gli ordini dalle
farmacie e provvederà alla consegna anche tramite distributori esterni. «SarÃ
compito del farmacista preparare le dosi - precisa Medica - . Sappiamo che in
base al tipo di patologia sono previsti dosaggi diversi. Ecco perché non
possiamo fare il prodotto finito, come è accaduto altre volte. I quantitativi
medi di prodotto essiccato variano dai 20 ai 100 milligrammi al giorno per
paziente, pari a 30-35 grammi l'anno per paziente». (Salute, Corriere)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 577
SCIENZA E SALUTE
LE 8 FOBIE PIÙ ASSURDE DI CUI SOFFRE LA GENTE
Un’inspiegabile e persistente repulsione nei confronti di determinate situazioni,
oggetti, attività e creature viventi (animali o umane): è la fobia, ovvero quella
paura estrema e sproporzionata per qualcosa che, pur non rappresentando di per
sé una reale minaccia, scatena invece comportamenti irrazionali da parte di chi ne
soffre, che tende così a lasciarsi sopraffare dal terrore senza un’apparente ragione.
Insomma, che siano gli spazi chiusi o i ragni, le altezze o il buio, c’è una paura per tutto, come
conferma l’elenco stilato su phobialist.com per dare un nome ad ogni fobia, non importa quanto
assurda e stravagante possa sembrare. E se non ci credete, ecco alcuni esempi di questi irragionevoli e
altrettanto bizzarri terrori.
1.Cromatofobia: la paura dei colori. Chi ne soffre, vorrebbe vedere il mondo solo in bianco
e nero, perché i colori sono un’autentica fonte di sofferenza. Come molte altre fobie, anche
questa è scatenata dall’associazione inconscia di un colore (o dei colori in genere) con un evento
traumatico e nasce dunque come meccanismo di difesa. Le persone che ne sono affette possono
arrivare a temere tutti i colori o uno solo in particolare.
2.Somnifobia: la paura di addormentarsi. A differenza dell’insonnia, chi soffre di questa
fobia è letteralmente terrorizzato all’idea di addormentarsi, perché convinto di non svegliarsi mai
più o di morire mentre dorme oppure perché spaventato dalla perdita di controllo durante il
sonno o dagli incubi che potrebbe fare. Causata dalla combinazione fra un evento traumatico e
una predisposizione genetica, questa fobia si manifesta in genere in un modo simile all’attacco di
ansia. aura di addormentarsi
3.Omfalofobia:paura dell’ombelico. Sembra impossibile da credere, ma c’è chi ha davvero
paura del proprio corpo e questa fobia ne è la dimostrazione, visto che chi ne soffre tende a
sviluppare una vera e propria repulsione per il proprio ombelico, associato all’utero materno e al
cordone ombelicale, arrivando addirittura a temere, nei casi più gravi, che le proprie interiora
possano fuoriuscire da quella parte dell’addome.
4.Papafobia:paura del papa. e’ rara, ma comunque esiste e porta chi ne soffre a temere
qualunque oggetto che abbia connotazioni papali. Sebbene la logica scatenante resta oscura,
pare che la fobia scaturisca da un trauma legato in qualche modo al papato o al Vaticano e si
manifesta con sudorazione, difficoltà respiratorie, vertigini e nausea.
5.Pogonofobia:paura delle barbe. Chi l’avrebbe mai immaginato che Babbo Natale con la
sua barba bianca potesse scatenare un simile terrore? Usato fin dal 1800 e ancora attuale ai
giorni nostri, questo termine sta ad indicare quest’anomala e persistente paura per le barbe, in
genere legata alla mancanza di igiene personale come pure originata dalla visione di cattivi
personaggi barbuti nei libri della nostra infanzia.
6.Numerofobia:paura dei numeri. C’è chi ha paura solo di alcuni numeri specifici, ad
esempio il 13 o il 666 perché legati alla sfortuna o a superstizioni religiose; e chi invece li teme
proprio tutti, senza distinzioni. E contando che i numeri sono praticamente ovunque, riuscire ad
evitarli è un problema insormontabile al punto da obbligare spesso chi soffre di questa paura a
rintanarsi in casa.
7. Allodoxafobia:paura delle opinioni.Se le opinioni altrui terrorizzano al punto da non
volerle sentire, allora significa che si può soffrire di questa fobia, derivata spesso dalla
frequentazione di un ambiente in cui non ci si sente considerati (né, tantomeno, lo sono le vostre
opinioni) e fortemente legata a problemi di autostima, abuso emotivo e paura del confronto.
8.Alliumfobia:paura dell’aglio. Se non amare l’aglio nelle pietanze è abbastanza comune,
provarne autentico terrore è invece decisamente meno consueto. Attribuita ai vampiri in alcune
leggende dedicate a queste particolari creature, questa ingiustificata fobia evoca all’istante
immagini di film dell’orrore.
(Salute, Corriere)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 577
SCIENZA E SALUTE
IL WI-FI NON NUOCE ALLA SALUTE
Le onde emesse dalle antenne WiFi sono caratterizzate da una lunghezza così
ampia e da una frequenza cosi bassa da risultare innocue
per il nostro organismo.
Router e antenne Wi-Fi, schede wireless. La comunicazione nel terzo
millennio è sempre più veloce, sempre più in tempo reale e sempre più
“libera da filiâ€. Ma alla comodità di avere un collegamento internet senza
fili dentro casa, oltre che in alcuni strategici punti della città , i cosiddetti
“hot-spotâ€, sono in molti a opporre resistenza: fermo restando, infatti, il
riconoscimento dell'importanza e della comodità di questa tecnologia, sono in tanti ad avere il timore
che le onde che questi apparecchi senza fili emettono per funzionare, siano nocive per la salute. «Non
c'è invece nulla da temere – rassicura il prof. Giuseppe Scotti, neuroradiologo di Humanitas.
L'allarmismo nei confronti dell'utilizzo del Wi-Fi che in questi ultimi anni si sta diffondendo sempre di
più quanto più prende piede questo tipo di tecnologia, è infondato».
Le onde del Wi-Fi non modificano la struttura delle cellule
Che si sia costantemente bombardati da radiofrequenze è certamente vero, precisa lo studioso. Ed è
anche vero che «alcune onde caratterizzate da una certa lunghezza e frequenza possono avere una
tossicità sulla vita delle cellule, dimostrandosi nocive. Ma bisogna andare a frequenze altissime e a
brevissime lunghezze d’onda. Per dare un’idea, neppure un fischio sibilante e fortissimo che risulta
doloroso per le nostre orecchie ha effetti biologici sulle cellule. Ma è sgradevole, pur essendo un
suono, come la musica, che fastidio non ci dà . Questo perché la frequenza del fischio è più alta e la sua
lunghezza d'onda più corta. Cambiando frequenza e lunghezza d’onda di una sequenza musicale,
infatti, anche questa può diventare fastidiosa».
Ma il Wi-Fi e così pure i forni a microonde, che sono tra gli apparecchi più spesso utilizzati nelle case al
giorno d'oggi, «funzionano mediante onde che hanno una così ampia lunghezza e bassa frequenza
ovvero l'esatto contrario delle onde che possono risultare nocive per le cellule del nostro organismo.
Non modificano cioè la struttura delle cellule e non alterano il Dna: «Non c'è quindi da temere –
assicura l'esperto – per la nostra salute». (Salute, Humanitas)
INSONNIA: SE CRONICA, AUMENTA RISCHIO IPERTENSIONE
Chi soffre d’insonnia cronica rischia fino al 400% in più di sviluppare
l’ipertensione.
È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Hypertension: "Abbiamo
osservato una forte correlazione tra il grado di ipervigilanza fisiologica e
l’ipertensione".
La ricerca è stata condotta su 219 insonni cronici e su 96 persone che non soffrivano
di disturbi del sonno. Tutti i partecipanti, dopo aver trascorso una notte insonne,
hanno avuto a disposizione quattro intervalli di 20 minuti per dormire durante la
giornata successiva (alle 9, alle 11, alle 13 e alle 15) e, durante questi momenti, sono stati sottoposti al
Multiple Sleep Latency Test (MSLT), un esame volto a definire l'intervallo di tempo che intercorre tra
la chiusura degli occhi e l’effettivo addormentamento. La metà dei soggetti ha impiegato 14 minuti o
meno per addormentarsi, mentre l’altra metà – che è stata definita in stato di “ipervigilanza†– ci ha
messo più di 14 minuti. Gli esperti hanno poi misurato la pressione sanguigna dei volontari, rilevando
che le persone che si trovavano in condizioni di ipervigilanza correvano un rischio di ipertensione
maggiore del 300-400% rispetto alle altre. (Salute, Sole 24ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 577
C’È UN TEST PER DECRETARE LA MENOPAUSA ?
Nei casi in cui la situazione è incerta si misura l’ormone follicolo-stimolante
Capire che cosa accade nell’organismo femminile quando si avvicina la menopausa può aiutare ad
affrontare meglio, fisicamente e psicologicamente, questo
periodo naturale della vita di ogni donna.
Che cos’è la menopausa? «La menopausa è la
conseguenza della progressiva diminuzione dei follicoli
presenti nelle ovaie, che segue un processo di esaurimento
lento e continuo - spiega Nicola Surico, prof. di Ginecologia e
ostetricia all’Università del Piemonte Orientale.
I follicoli sono strutture nelle quali, grazie alla produzione di
estrogeni da parte di particolari cellule presenti al loro
interno, maturano le cellule uovo (ovociti).
La diminuzione dei follicoli si manifesta, dunque, con una
sensibile diminuzione della produzione ovarica degli ormoni femminili, con numerose ripercussioni
sull’organismo.
La menopausa, definita come la cessazione permanente dei flussi mestruali, non è altro che il punto di
arrivo del processo di esaurimento follicolare».
Quali sono i disturbi più frequenti legati alla menopausa? «La carenza ormonale che si verifica
con la menopausa può causare alcuni disturbi a breve e medio termine, e può avere nel tempo
ripercussioni sulla salute cardiovascolare e ossea.
Circa il 90% delle donne prima della menopausa sperimenta irregolarità mestruali che possono durare
dai 4 agli 8 anni.
Subito dopo queste alterazioni, buona parte delle donne soffre di vampate, sudorazioni notturne e di
conseguenti disturbi del sonno, sintomi che tendono a comparire in prossimità della completa
cessazione della produzione estrogenica ovarica e che sono, in genere, temporanei.
In una fase successiva, definita postmenopausa (periodo che inizia un anno dopo l’ultima
mestruazione), possono comparire disturbi urogenitali, tra cui irritazione e secchezza vaginale.
Altri sintomi, non esclusivamente riconducibili alla carenza di estrogeni (alcuni possono essere
conseguenti alla deprivazione di sonno per le vampate con sudorazioni notturne), possono essere
irritabilità , disturbi dell’umore, affaticamento, dolori articolari, tensione mammaria».
Quali le possibili conseguenze tardive? «L’osteoporosi e le malattie cardiovascolari sono le
principali possibili conseguenze a lungo termine. Dopo la menopausa la frequenza di malattie
cardiovascolari nella donna aumenta in modo progressivo fino a raggiungere un’incidenza simile a
quella degli uomini. Si assiste anche a un aumento della perdita di osso e a un rimodellamento osseo,
che determinano un aumento del rischio di fratture. Alla base di questi cambiamenti vi è la perdita
degli effetti protettivi esercitati dagli estrogeni durante il periodo fertile».
È utile eseguire qualche esame ormonale quando ci si avvicina alla menopausa? «Di solito,
un’assenza ininterrotta fisiologica del ciclo per almeno un anno, associata ai caratteristici sintomi, è
sufficiente per confermare la menopausa.
Dosare gli ormoni femminili, invece, può essere utile in particolari circostanze, per esempio, in una
paziente giovane o in una donna sottoposta all’intervento di asportazione dell’utero. In questi casi, la
diagnosi è più difficile e le implicazioni metaboliche possono essere importanti, perciò può essere utile
misurare i livelli dell’ormone follicolo-stimolante (FSH, che aumenta di circa dieci volte in menopausa)
e dell’ormone antimulleriano , altro indicatore di ridotta riserva ovarica». (Salute, Corriere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 577
PREVENZIONE E SALUTE
DAL PEPERONCINO UN'ARMA CONTRO L'OBESITÀ:
LA MOLECOLA "PICCANTE" BRUCIA I GRASSI
I ricercatori dell'Università del Wyoming hanno scoperto la proprietà della
capsaicina di accelerare il metabolismo dei lipidi e di innescare la perdita di peso
Il segreto per perdere peso è racchiuso nel peperoncino. Secondo uno studio dell'Università del
Wyoming, negli Usa, la molecola responsabile del sapore piccante (detta capsaicina) sarebbe in grado
di accelerare il metabolismo dei grassi trasformando
l'energia rilasciata in calore, in maniera molto simile a
quanto avviene durante l'esercizio fisico.
Una dieta a base (moderata) di peperoncino si
rivelerebbe quindi un'arma preziosa per contrastare
l'obesità .
Lo studio - Il team di ricercatori ha somministrato un
"pizzico" di capsaicina a topi alimentati con una dieta
ipercalorica molto ricca di grassi, e quindi destinati a
ingrassare.
I risultati hanno evidenziato che questa particolare
molecola è in grado di bloccare l'aumento di peso degli
animali, senza modificare il loro introito calorico.
Insomma, nonostante i roditori non rinuncino a ingerire i
grassi, sembrano "protetti" dalle conseguenze del
consumo smodato di queste sostanze.
Mangiare piccante, senza esagerare - L'ipotesi dei
ricercatori è che la capsaicina acceleri il metabolismo
energetico potenziando l'attività naturale del corpo di bruciare i grassi, che invece di depositarsi sotto
forma di accumuli di adipe si trasformano in "calore".
Esattamente come avviene con lo sport.
Lo studio non offre tuttavia evidenze complete e la raccomandazione principale riguarda il consumo di
peperoncino, che non deve superare di norma la dose giornaliera di 1 g ogni 10 chili di peso corporeo.
Alleato contro l'obesità - Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), i casi accertati di
sovrappeso e obesità riguardano circa un terzo della popolazione del pianeta.
In questo senso l'importanza del peperoncino diventa cruciale non solo nella lotta ai chili di troppo, ma
anche in patologie pericolose come diabete di tipo 2, ipertensione e malattie cardiovascolari.
Il prossimo obiettivo degli scienziati è quello di sviluppare nuovi integratori alimentari a base di
capsaicina in grado di prevenire e trattare l'obesità .
Al momento il team sta lavorando alla realizzazione di una "nanoparticella" a base di capsaicina a
rilascio prolungato di principio attivo.
(Salute, Tgcom24)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 577
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: Campagna di prevenzione:
MANOVRE ANTISOFFOCAMENTO
Le farmacie al servizio dei cittadini: “Cosa fare nei
bambini per evitare il soffocamento da corpo estraneo."
L’Ordine in collaborazione con Federfarma Napoli ha organizzato una
“Campagna di Prevenzione sulle Manovre Antisoffocamento in caso
di ostruzione delle vie aereeâ€.
Nei prossimi giorni saranno consegnate in tutte le Farmacie di Napoli e
Provincia la locandina e i volantini da distribuire ai cittadini.
DE MATERIA MEDICA: IL DIOSCORIDE DI NAPOLI
Giovedì 12 Febbraio, ore 17.00