Anno IV – Numero 579
BACHECA
Ordine
1. Crisi occupazionale:
Istituito un fondo di
solidarietà per i colleghi
iscritti all’ albo in stato
di disoccupazione
2. Corsi ECM 2015
3. Ordine: Esami del
sangue
4.
Venerdì 13 Febbraio 2015, S. Maura
Proverbio di oggi………..
'O supierchio rompe 'o cupierchio (Il soverchio rompe il coperchio)
ORDINE: CORSI ECM 2015
Corsi ECM per l’anno 2015, sessione primavera
A tale proposito, anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di
tutti i propri iscritti a titolo completamente gratuito un’ampia ed articolata
Notizie in Rilievo offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM già calendarizzati.
Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli non
Scienza e Salute
dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi prescelti tra
Contro i tumori
radiazioni e farmaci
quelli proposti nel calendario ma può farlo comodamente mediante
insieme per il sistema
prenotazione online sul nostro sito web istituzionale:
immunitario
www.ordinefarmacistinapoli.it
Tale funzione permetterà , oltre alla registrazione, anche la gestione della
propria posizione ECM, consentendo anche di stampare eventuali certificati di
partecipazione ai corsi.
Questo progetto è collegato al più ampio impegno di trasformazione e
Prevenzione e
modernizzazione dei servizi che l’Ordine intende offrire ai propri iscritti grazie
Salute
ai nuovi processi indotti dall’innovazione tecnologica.
5. Abbuffate di televisione
legate a depressione e
solitudine
6. Ballerine, attenzione
alle infezioni alle unghie
AVVISO
in Bacheca a pag. 6 l’Elenco dei Corsi
Si informa che da Mercoledì 18 Febbraio è possibile prenotare i
Corsi ECM Gratuiti 2015
COME PRENOTARSI:
1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it
2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM
3- Prenotazioni
4- Accesso all’area riservata mediante username e password
5- Scegliere i corsi da prenotare
Nell’occasione, Ti invitiamo, qualora non avessi già provveduto, a richiedere il
nuovo tesserino in formato elettronico, mediante il quale saranno rilevate anche
le presenze durante ciascun evento dei corsi ECM.
È sufficiente collegarsi al sito e farne richiesta.
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 579
SCIENZA E SALUTE
Ordine: ESAMI DEL SANGUE
Una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono trovare sul referto
Capire e interpretare gli esami di laboratorio è compito del medico. I valori dei test ematici possono
dare indicazioni attendibili solo se letti nel loro insieme e interpretati in base alle caratteristiche della
persona per la quale sono stati richiesti dal medico.
Il ruolo del Farmacista è quello di fornire informazioni è quindi di evitare una lettura «fai da te»
(inutile e persino potenzialmente pericolosa) dei parametri che si possono trovare sul referto del
laboratorio, nonché di fornire una base culturale per far si che il paziente possa capirsi meglio col
medico, e prepararsi, eventualmente, a fargli le domande giuste.
Gli esami per il rene
Per verificare se il rene funziona bene o meno gli esami del sangue più utili sono la creatininemia e
l'Azotemia. Nell’edizione odierna parliamo della
Azotemia
Che cosa si misura
Valori di
riferimento
10-50 mg/dl
con una variabilità che dipende
dall’età e dal sesso.
L’esame misura la concentrazione di azoto non
proteico nel sangue, cioè la concentrazione di urea
nel sangue. L’urea è un composto di scarto che deriva dalla degradazione delle proteine. È prodotta dal
fegato e rilasciata nel sangue, per poi essere filtrata dai reni ed eliminata con le urine. L’azotemia indica la
funzionalità dei reni. Valori diversi da quelli di riferimento segnalano un’imperfetta depurazione del sangue
da parte dei reni.
Quando e perché il test è indicato
Insieme al test della creatinina, l’azotemia fa parte degli esami che vengono prescritti di routine per
controllare la funzione renale. L'esame è indicato:
1. per coloro che lamentano un malessere non specifico;
2. per i soggetti che mostrano segni o sintomi di qualche alterazione renale;
3. per vedere se i reni funzionano prima di iniziare alcune terapie farmacologiche;
4. prima e durante i ricoveri ospedalieri;
5. per accertare l’efficacia della dialisi o di altri trattamenti in pazienti con malattie renali croniche e acute;
6. per le persone che soffrono di malattie croniche come il diabete e lo scompenso cardiaco.
Come si fa il test: È sufficiente il prelievo di un campione di sangue dalla vena di un braccio.
Quali sono i valori normali
I valori di riferimento sono: 10-50 mg/dl, con una variabilità che dipende dall’età e dal sesso.
 Bambini molto piccoli i valori sono circa il 60% di quelli degli adulti;
 Anziani (dopo i 60 anni) aumentano lievemente.
 Donne si osservano in genere valori un poco più bassi rispetto agli uomini.
Come interpretare i risultati dell’esame : La maggior parte delle malattie dei reni o del fegato
possono alterare i livelli di urea nel sangue. Infatti l’azotemia aumenta se il fegato produce più urea o se i
reni ne filtrano meno. Valori superiori a quelli normali possono essere causati da malattie renali acute o
croniche, da qualsiasi causa di ostruzione delle vie urinarie (calcoli) o da un ridotto flusso di sangue ai reni
dovuto per es. a scompenso cardiaco, shock, ustioni, traumi, emorragie.
Anche altre condizioni possono far aumentare l’azotemia: dieta ricca di proteine, il digiuno, alcune malattie
infettive gravi (leptospirosi, tubercolosi renale, pielonefrite), la cirrosi, la gotta, le emorragie intestinali.
Valori inferiori a quelli normali non sono molto comuni; possono essere causati da alcune malattie del
fegato (epatiti), da un eccesso di idratazione, da una dieta povera di proteine o da malnutrizione.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 579
CONTRO I TUMORI RADIAZIONI E FARMACI INSIEME
PER IL SISTEMA IMMUNITARIO
Una nuova strategia è messa alla prova in 50 sperimentazioni negli Usa per malati
con melanoma e neoplasie polmonari: combinare immunoterapia e radioterapia
Combinare la radioterapia all’immunoterapia nella cura di diversi tipi di tumori per ottenere risultati
in quei malati più «difficili», in cui tutti gli altri trattamenti non riescono a
ottenere gli effetti sperati.
E’ questa una delle nuove frontiere della lotta al cancro dopo che, in anni
recentissimi, ci si è resi conto dell’effetto che le radiazioni producono
sull’organismo e sul funzionamento del nostro sistema immunitario.
«Al momento stanno partendo in Italia le prime sperimentazioni che puntano
a verificare l’efficacia di questo mix di terapie in pazienti con differenti
neoplasie in stadio avanzato» spiega Renzo Corvò, dir. Oncologia Radioterapica al S. Martino Genova.
Oggi 6 malati su 10 si curano con radioterapia
Secondo le stime internazionali, entro 10 anni la radioterapia verrà utilizzata nell’85% dei pazienti, ma
già oggi più di 6 pazienti oncologici su 10 fa ricorso alla terapia radiante, da sola o usata in successione
a chirurgia e chemioterapia. «L’effetto combinato delle nuove applicazioni messe a punto negli ultimi
anni e dell’aumento generale dei tumori faranno lievitare la cifra. Oltre alla riduzione degli effetti
collaterali (oggi sempre più localizzati e semplici da gestire), grazie alla precisione della “mira†delle
apparecchiature più moderne, ci sono poi altri vantaggi per i malati: è un trattamento non invasivo
(non causa dolore al paziente durante l’esecuzione), di veloce esecuzione e spesso eseguibile in
ambulatorio, per cui non si è costretti alla degenza in ospedale».
Le metastasi si riducono o scompaiono : La radioterapia è sempre pensata come una cura
immunosoppressiva, che riduce cioè l’attività del nostro sistema immunitario. «Il che è vero in
particolare per i tumori del sangue – chiarisce Corvò -. Tanto che viene usata nei trapianti di midollo
osseo non solo per eradicare la leucemia, ma anche per ridurre le naturali difese del paziente che deve
ricevere la donazione. In pratica, sopprimendo i linfociti e quindi limitando le naturali difese
dell’organismo si limitano pure le probabilità che il corpo rigetti il midollo trapiantato».
Da alcuni studi pubblicati nel 2014 si è però capito che nel corpo dei pazienti irradiati per altri tipi di
tumore si attiva anche un altro meccanismo: «In pratica – con la radioterapia stereotassica, che è
molto precisa, si risparmiano i tessuti sani e si uccidono le cellule malate le quali, morendo,
esteriorizzano degli antigeni cancerosi che il sistema immunitario riconosce come nocivi.
A questo punto si è notato che i linfociti T (le sentinelle armate delle nostre difese) si attivano in modo
particolare per andare a colpire quei bersagli nocivi. Li vanno a cercare, tanto che è emerso, in pazienti
con un tumore al polmone ad es., che sono scomparse delle metastasi che non erano state irradiate.
La radioterapia stereotassica era stata centrata solo sul nodulo principale, ma si sono ridotte anche
altre lesioni periferiche. E questo era già accaduto anche in pazienti con melanoma cutaneo».
Radioterapia sempre più precisa e meno tossica : Nasce dunque così l’idea di provare a
combinare la radioterapia con i nuovi farmaci immunoterapici, visto che entrambi i trattamenti
riescono a potenziare le naturali difese contro i tumori. «La radioterapia oncologica, nel corso degli
ultimi decenni, ha subito una forte evoluzione tecnologica (passaggio dalla radioterapia 2D a quella 3D
attraverso l’uso della tomografia ad emissione di positroni (PET) e la risonanza magnetica nucleare
(RMN). Questo cambiamento comporta una maggiore efficacia nella cura delle neoplasie ed una
minore incidenza di tossicità per i pazienti. Ad essere rivoluzionata è la visione stessa della terapia:
oggi si è perfettamente consapevoli del fatto che sia fondamentale il “dove†viene effettuato il
trattamento e il “come†venga personalizzato sul singolo paziente». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 579
SCIENZA E SALUTE
BALLERINE, ATTENZIONE alle INFEZIONI alle UNGHIE
La scarpetta bassa e adatta a ogni occasione nasconde insidie per la salute dei
nostri piedi
Per moltissime donne le ballerine sono sicuramente una comoda ed
elegante alternativa ai tacchi vertiginosi.
La first lady Michelle Obama, ad es., le ha preferite anche in occasione
di eventi importanti, come ad esempio l’ultimo G8 che si è tenuto nella
nostra Capitale. Tuttavia, le ballerine non sono così innocue quanto
invece possiamo immaginare. Specialmente per la salute dei nostri piedi. Oltre all’insorgenza di calli e
duroni, le ballerine sono collegate a un maggior rischio di sviluppare unghie incarnite.
A confermarlo è uno dei massimi esperti sull’argomento, il podologo Mike O’Neill. Secondo lo
specialista, la tendenza a usare sempre più spesso le ballerine ha causato “un grande aumento dei casi
di unghie incarnite negli ultimi cinque anniâ€.
Complicanze : “Le ballerine stringono molto i piedi, facendo pressione sulle unghieâ€. Le ballerine,
infatti, curvano le unghie che di conseguenza lacerano la pelle. Nel migliore dei casi il piede rimane
sofferente per settimane. Ma se non curata adeguatamente si possono sviluppare infezioni, come
l’MRSA, ovvero Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA), un’infezione batterica molto
pericolosa.
“E’ raro, ma in casi estremi l’infezione può raggiungere le ossa, causando quella che si chiama
osteomielite, e si potrebbe arrivare alla necessità di amputare il ditoâ€, sottolinea l’esperto.
“E’ più probabile che questo accada in persone affette da diabete, in chi ha una cattiva circolazione e
quando il corpo non può combattere facilmente le infezioniâ€, aggiunge. In pratica, trascurare anche
quello che si potrebbe considerare un problema semplicemente fastidioso può farci finire in ospedale
sotto antibiotici.
“Le persone possono sviluppare l’MRSA e infezioni secondarie†che su 200 unghie incarnite che visitate
ogni anno, ne trova 12 infettate gravemente. Questo perché nella maggior parte dei casi le scarpe
troppo strette, come le ballerine, costringono l’unghia a curvarsi e a scavare una sorta di piccolo tunnel
nella pelle. Tuttavia, ci sono persone, che sono semplicemente più inclini a sviluppare questa
condizione perché sono nate con le unghie che naturalmente si curvano verso l’interno del dito.
Sintomi : Le unghie sono fatte di cellule morte della pelle, indurite da una proteina chiamata
cheratina. In genere, crescono all’esterno con una velocità che va da 0,1 a 0,2 millimetri al giorno,
assumendo la classica forma a mezza luna. Nel caso di un’unghia incarnita, si piega ed entra nel dito.
I sintomi di un’unghia incarnita possono variare in base alla gravità . Quelle con sintomi lievi possono
includere un’infiammazione o gonfiore della pelle con dolore alla punta del dito, oppure un edema, cioè
un accumulo di liquido nella zona circostante alla punta del dito.
Quelle con sintomi moderati possono includere un’infiammazione maggiore della punta del dito con
pus di colore bianco o giallo che si forma nella zona dell’unghia incarnita oppure una lieve emorragia. E
poi ci sono le unghie incarnite con sintomi gravi che possono includere dolore acuto, seguito da una
notevole infiammazione che può portare alla formazione di un eccesso di pelle attorno alla punta del
dito interessato (ipertrofia) oppure anche una grave infezione.
“Quando si arriva a questo punto - di solito è perché i pazienti negano il problema. In generale, alle
persone non piacciono i piedi e, in particolare, gli adolescenti tendono a non volerli mostrareâ€.
Eppure, si tratta di un problema molto diffuso che, secondo l’esperto, può aggravarsi se lo si ignora. O
se si usano troppo spesso scarpe basse e strette come le ballerine. A volte, variare il tipo di scarpe
indossate, anche utilizzando i dolorosissimi trampoli, può avere benefici a lungo termine. (salute, La
Stampa)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 579
PREVENZIONE E SALUTE
ABBUFFATE DI TELEVISIONE LEGATE A DEPRESSIONE E
SOLITUDINE
In aumento il fenomeno del «binge watching,» ovvero la maratona televisiva di
chi, senza autocontrollo, non riesce a smettere di guardare una serie tv. Ma è un
comportamento che può anche peggiorare le condizioni che lo alimentano
Sembra qualcosa senza conseguenze: passare una notte intera a guardare lo show televisivo preferito.
Ma non è così.
Il fenomeno viene definito binge watching.
Letteralmente significa maratona televisiva: ovvero guardare
cinque, dieci puntate di un serial televisivo senza riuscire a
smettere. Una sorta di bulimia. Negli Stati Uniti il fenomeno è una
realtà da tempo.
Ora anche in Italia con il servizio Sky on-demand si possono
guardare le puntate di una serie una dietro l’altra, senza attese.
Un’indigestione.
Lo studio: Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università del Texas, ha rivelato che più si è
depressi e solitari di carattere, più è probabile abbuffarsi di televisione.
I ricercatori hanno condotto lo studio su 316 persone tra i 18 e i 29 anni, chiedendo quanto spesso
guardassero la tv, quanto spesso si sentissero soli, depressi e incapaci a darsi delle regole e infine
quante volte finissero coinvolti una maratona televisiva.
Risultati: gli studiosi hanno scoperto che i più depressi e solitari erano anche quelli che più
praticavano il binge-watching e utilizzavano questa attività per allontanare i sentimenti negativi.
Stessa cosa per coloro che hanno mostrato incapacità di autocontrollo.
Questi spettatori non sono stati capaci di spegnere la tv e non passare all’episodio successivo della
serie tv, anche quando avevano altre cose da fare.
Solitudine e depressione: Fino ad oggi sono state svolte poche ricerche empiriche sull’argomento in
quanto si tratta di un comportamento relativamente recente.
Fattori psicologici come la solitudine, la depressione e la mancanza di autocontrollo sono già conosciuti
come importanti indicatori di eccessi, in generale.
Ad es. persone che hanno comportamenti di dipendenza dimenticano temporaneamente la realtà ,
situazioni, queste che li trascinano facilmente nella depressione e nella solitudine.
Inoltre, la mancanza di autocontrollo influenza i comportamenti di dipendenza. Insomma un circolo
vizioso.
«Anche se alcune persone sostengono che il binge-watching è una dipendenza innocua, i risultati dello
studio dimostrano che non è proprio così».
«Fatica psicologica, obesità e altri problemi di salute possono essere legati al binge-watching».
Quando gli spettatori perdono completamente la capacità di limitare questo comportamento possono
andare incontro a diverse conseguenze: per es. possono iniziare a trascurare il loro lavoro e a
compromettere le relazioni con gli altri.
E ovviamente riducono anche la possibilità di condurre una vita sana dal punto di vista dell’attivitÃ
fisica. «La nostra ricerca vuole essere un passo verso l’esplorazione di questo importante fenomeno
sociale» concludono i ricercatori. (Salute, Corriere)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 579
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: Corsi ECM 2015–SESSIONE PRIMAVERILE
Sessione Primavera – Si informa che da Mercoledì 18 Febbraio è possibile
prenotare sul sito istituzionale dell’ordine i Corsi ECM Gratuiti 2015.
DATA
TITOLO DEL CORSO
Domenica 22 Febbraio
ore 9.30
Sabato 28 Febbraio
ore 9.30
Sabato 07 Marzo
ore 9.30
Domenica 15 Marzo
Ore 9.30
Sabato 21 Marzo
ore 9.30
Domenica 29 Marzo
Ore 9.30
Sabato 18 Aprile
ore 9.30
Domenica 19 Aprile
ore 9.30
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (III parte)
La medicina naturale nelle epatopatie virali e croniche
Sabato 09 Maggio
ore 9.30
Sabato 16 Maggio
ore 9.30
Sabato 23 Maggio
ore 9.30
Sabato 30 Maggio
ore 9.30
Sabato 06 Giugno
ore 9.30
La malattia psoriasica: una condizione su cui riflettere
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (IV parte)
Deficit neurocognitivi
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (V parte)
La medicina naturale nelle steatosi e steato-epatiti
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (VI parte)
Corso ECM:“XI ed. I° PARTE:
“Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e
defibrillazione cardiaca precoce SE (BLS-D)
Corso ECM:“XI ed. II° PARTE:
“Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e
defibrillazione cardiaca precoce SE (BLS-D)
Osteoporosi in Farmacia
CREDITI
Formativi
24 (totali)
5+
10 FAD
5+
10 FAD
24 (totali)
5+
10 FAD
24 (totali)
5+
10 FAD
24 (totali)
I Contraccettivi
Il ruolo del farmacista:
Responsabilità Civili, Penali e Amministrative
10 +
10 FAD
5+
10 FAD
5+
10 FAD
5+
FAD 10
FAD: Ogni Partecipante al Corso Residenziale può Iscriversi al Corso FAD
gratuito di 10 crediti
Lunedì 16 Marzo
ore 21.00
Lunedì 20 Aprile
ore 21.00
SERATE MONOTEMATICHE
Le possibilità terapeutiche nella malattia emorroidaria.
(prof. Gennaro Rispoli)
Nuovi Anticoagulanti orali (NAO): vantaggi e limiti.
(prof. Maurizio Santomauro)
COME PRENOTARSI:
2- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it
2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM
3- Prenotazioni
4- Accesso all’area riservata mediante username e password
5- Scegliere i corsi da prenotare