Anno IV – Numero 584
BACHECA
Ordine
1. Crisi occupazionale:
Istituito un fondo di
solidarietà per i colleghi
iscritti all’ albo in stato
di disoccupazione
2. Corsi ECM 2015
3. Ordine: in riscossione
la quota sociale
Venerdì 20 Febbraio 2015, S. Silvano
Proverbio di oggi………..
Pare 'a fraveca e San Pietro, nun fernesce maje
Cose iniziate e mai portate a termine
IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2015
E’ in riscossione la quota sociale 2015 di EURO 150,00 di cui
Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI.
Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine
Notizie in Rilievo della Provincia di Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di
Scienza e Salute
4. 10 cose che (forse) non
sai sul cibo spazzatura
5. Raffreddore, per
"scongiurare" il contagio
meglio baciarsi che
tenersi la mano
Prevenzione e
Salute
6. Esami del sangue:
Calcemia o Calcio
sierico
7. Meno grassi nella dieta
per combattere gli
attacchi di emicrania
8. Una persona su due
nella vita si ammalerà di
cancro
iscrizione all’Ordine per l’anno 2015.
Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v. Un eventuale
ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione. Il mancato adempimento,
oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno il
requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.
Raffreddore, per "scongiurare" il contagio
meglio baciarsi che tenersi la mano
Lo rivela uno studio dell'Università di Cardiff: se il partner ha
usato un fazzoletto, rischia di diffondere il virus
col contatto epidermico attraverso il muco
"Non ti bacio perché ho il raffreddore". Una frase ricorrente
nella vita di coppia quando un partner si ammala. Uno studio
Inglese, però, smonta questo luogo comune rivelando che il
contagio è più probabile se ci si tiene mano nella mano.
La diffusione del virus, infatti, avviene attraverso il muco
piuttosto che tramite la saliva, mettendo più a rischio chi stringe la mano al
partner raffreddato che ha tenuto in mano un fazzoletto impregnato .
Giù le mani - "Le dita possono facilmente diventare contaminate dai virus
tenendo per mano qualcuno che ha tossito o starnutito, oppure ha toccato
maniglie o corrimano nei luoghi pubblici". "per diffondere l'infezione è necessario
avere uno stretto e prolungato contatto con altre persone o trasmettere
secrezioni dal naso attraverso le mani".
Il bacio fa ancora paura - Nonostante la scoperta, i luoghi comuni sono difficili
da sradicare. Secondo un sondaggio, il 57% degli inglesi rifiuterebbe un primo
bacio da un partner raffreddato e l'86% preferirebbe stringergli la mano.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 584
PREVENZIONE E SALUTE
Ordine: ESAMI DEL SANGUE
Una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono
trovare sul referto
Capire e interpretare gli esami di laboratorio è compito del medico.
Il ruolo del Farmacista è quello di fornire informazioni è quindi di evitare una lettura «fai da te»
(inutile e persino potenzialmente pericolosa) dei parametri che si possono trovare sul referto del
laboratorio, nonché di fornire una base culturale per far si che il paziente possa capirsi meglio col
medico, e prepararsi, eventualmente, a fargli le domande giuste.
Gli esami per cuore e metabolismo
Esistono
diversi
test
per
e dei vasi, che è spesso correlata
anche al buon funzionamento del
metabolismo. Nella tabella alcuni fra
quelli più spesso prescritti
verificare
Calcemia
Glicemia
la
salute
del
cuore
Calcitonina Colesterolo
D-dimero
Nt-probnp Paratormone Pcr
Trigliceridi Troponina
VitaminaD
Nell’edizione odierna parliamo della Calcemia o Calcio sierico
Calcemia o calcio sierico
Valori normali
Se aumenta
(ipercalcemia)
bambini: 9-11 mg/dl adulti: 9-10,7 mg/dl
infezioni, infiammazione, iperparatiroidismo (aumento della funzione delle
ghiandole paratiroidi, dovuta di solito a tumori benigni), tumori con metastasi alle
ossa, ipertiroidismo (aumento della funzionalità della tiroide), fratture ossee
combinate a immobilizzazione prolungata, eccessiva assunzione di vitamina D,
trapianto di reni, tubercolosi, sarcoidosi, mieloma, assunzione di alcuni diuretici
(tiazidici). leucemie, traumi, stress
ipoparatiroidismo (inattività delle ghiandole paratiroidi), ridotta assunzione di calcio
Se diminuisce
con la dieta per malnutrizione o malassorbimento, ridotti livelli di vitamina D,
(ipocalcemia)
rachitismo e altre malattie delle ossa, eccesso di fosforo, carenza di magnesio,
infiammazione acuta del pancreas, insufficienza renale cronica, alcolismo,
assunzione di farmaci anticonvulsivanti (barbiturici, idantoinici).
Che cosa si misura: Il test misura la calcemia, cioè la concentrazione di calcio nel sangue. Il calcio è uno
dei più importanti minerali dell’organismo e si trova per il 99 per cento nelle ossa. Quasi tutto il calcio
rimanente circola nel sangue, dove può essere presente in forma libera o legato a speciali proteine, dette
proteine plasmatiche. Quando il medico prescrive il test della calcemia, in genere richiede la misurazione
del calcio totale, cioè sia la forma libera sia quella legata. In alcune situazioni, per esempio durante gli
interventi chirurgici, soprattutto quando vengono effettuate trasfusioni di sangue, può essere richiesta
anche la misurazione del calcio libero.
Quando e perché il test è indicato: La misurazione della calcemia è indicata come parte degli esami
di routine, per accertarsi che i valori del calcio siano nella norma. L’esame viene usato anche per favorire la
diagnosi e seguire l’andamento di malattie delle ossa, dei denti, dei reni e dei nervi. Quindi il medico lo
prescrive in presenza di sintomi che indichino:
 malattie renali, come l’insufficienza o i calcoli renali;
 ipercalcemia (aumento della calcemia): debolezza, fatica, perdita d’appetito, nausea, stitichezza,
dolori addominali, orinazione frequente, aumentata sete, calcoli renali;
 ipocalcemia (diminuzione della calcemia): crampi addominali e muscolari, formicolii alle dita;
 condizioni associate a variazioni della calcemia come: malnutrizione, malattie della tiroide e
dell’intestino, alcuni tumori (seno, polmone, testa e collo, reni, mieloma multiplo).
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 584
PREVENZIONE E SALUTE
UNA PERSONA su DUE nella VITA si AMMALERÀ di CANCRO
I dati precedenti parlavano di una su tre. Le probabilità di sviluppare un tumore,
patologia tipica dell’invecchiamento, riguardano la
metà degli adulti sotto i 65 anni
Un cittadino britannico su due si ammalerà di cancro a un certo
punto della sua vita. La notizia choc, che supera le previsioni
precedenti in cui si stimava una persona su tre, arriva da uno studio
da poco pubblicato sul British Journal of Cancer che riporta i calcoli
fatti dal Cancer Research del Regno Unito sui cittadini nati fra il
1930 e il 1960.
Secondo gli esiti della ricerca il rischio di tumore fra gli uomini sale dal 38,5% dei nati nel 1930 al 53,5
% della classe 1960 e fra le donne cresce rispettivamente dal 36,7 al 47,5%. «In media - le probabilitÃ
di sviluppare un tumore nel corso dell’esistenza riguardano la metà gli adulti attualmente sotto i 65
anni». L’età è uno dei maggiori fattori di rischio per numerosi tipi di cancro, che sono in molti casi da
considerarsi «patologie tipiche dell’invecchiamento». E questa è anche la principale ragione per cui le
neoplasie sono in aumento in tutto il mondo, di pari passo con l’allungamento della vita media e il
crescente numero di persone anziane.
6 casi di tumore su 10 riguardano un ultra65enne
«Il cancro è fondamentalmente una malattia dell’età avanzata: oltre il 60% dei casi viene diagnosticato
in persone con più di 65 anni. E’ dunque molto probabile che se le persone vivono a lungo prima o poi
sviluppino una forma di neoplasia».
Secondo i ricercatori, serve maggiore impegno da parte dei governi e delle istituzioni, chiamati in causa
per ampliare i programmi di prevenzione, migliorare la diagnosi precoce e sostenere le terapie
necessarie a una popolazione che invecchia.
«Grazie ai progressi della ricerca - la sopravvivenza ai tumori in Gran Bretagna è raddoppiata negli
ultimi 40 anni e circa la metà dei pazienti oggi sopravvive alla malattia per oltre 10 anni. Ora viviamo
più a lungo ed è inevitabile che abbiamo maggiori probabilità di sviluppare una patologia legata all’etÃ
che avanza, come il cancro. Ma servono sforzi maggiori per prevenire e far fronte a questa eventualità ,
che oggi un bambino su due diventando adulto si ammali in futuro di tumore».
La situazione in Italia: a rischio un uomo su 2 e una donna su 3
Le cose non vanno molto diversamente in Italia, dove i dati dell’Associazione italiana registri tumori
indicano che il rischio di sviluppare un tumore nel corso della vita (dalla nascita agli 84 anni) riguarda
un uomo ogni due e una donna ogni tre.
Qualche esempio specifico? «Un connazionale su otto - ha la probabilità di sviluppare un tumore della
mammella o della prostata. Mentre per il tumore del polmone si può parlare di un uomo ogni 9 e di
una donna ogni 37». Allo stesso modo vale nel nostro Paese quanto già detto sull’invecchiamento:
solo il 10% dei tumori riguarda persone sotto i 49 anni, mentre il 39% interessa i 50-69enni e il restante
51% dei casi colpisce ultrasettantenni.
«Un aspetto che non sempre si percepisce a pieno - prosegue l’esperto - è che l’invecchiamento della
popolazione, specialmente di quella italiana, avviene in modo notevole e costante.
Chi nasce oggi ha un’aspettativa di vita di 2 o 3 mesi in più rispetto a chi è nato lo scorso anno e
questo accade sostanzialmente ogni anno (anche se in modo sempre più sfumato) e determina una
crescita della quota di anziani nella popolazione. Ad es. gli over 65 tra gli uomini erano il 16,9 % nel
2002 e il 18,3 nel 2012, per le donne si è passati dal 20,8 al 21,8».
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 584
SCIENZA E SALUTE
10 COSE CHE (FORSE) NON SAI SUL CIBO SPAZZATURA
Cosa si intende per cibo spazzatura? Perché ci piace tanto? Perché bisogna fare
attenzione alle patatine fritte? E soprattutto possiamo paragonare il junk food alle
droghe?
1. L'espressione cibo spazzatura (junk
food) è comunemente riferito ai
prodotti alimentari ricchi di calorie ma
di scarso valore nutritivo: «Le bibite
sono la quintessenza del junk food, tutto zucchero e
calorie senza nessun nutriente. Gli americani stanno
affogando nelle bibite».
3. secondo uno studio il junk
food riduce l'appetito per i nuovi
sapori (che normalmente ci aiuta
a mantenere una dieta bilanciata).
5.
in
Florida
hanno
dimostrato che il junk food
agisce sui recettori della
dopamina
(e
dunque
sull'organismo) come le
droghe, spingendo verso la dipendenza chi ne
consuma abitualmente.
2. Ma cosa rende certi alimenti poco
sani così appetitosi? Secondo D. Kessler
della FDA americana, i produttori di cibo
spazzatura lavorano su una perfetta
combinazione di sale, zucchero e grassi per creare l'iperpalatabilità , una nuova e amplificata sensibilità del
gusto, che eccita il cervello.
4. A proposito di bibite: i bambini abituati a
bere tante bibite dolci sono anche quelli più
propensi a nutrirsi di cibo spazzatura.
6. In Giappone all'inizio degli anni 2000,
complice l'assonanza con l'espressione
fortunata Kitto Katsu ("vinci sicuramente")
e un'intelligente campagna di marketing, è
scoppiata la Kit Kat mania e la Nestle ha prodotto 200
edizioni speciali della famosa barretta di cioccolato e wafer
dai gusti insoliti come soia, bitter, ostrica e wasabi.
7. Il cibo spazzatura è spesso associato ai cosiddetti grassi idrogenati (acidi grassi
trans). Ma cosa sono esattamente? Gli oli vegetali contengono acidi grassi polinsaturi,
che vanno incontro rapidamente all'ossidazione: per evitarlo le industrie alimentari vi
aggiungono atomi di idrogeno (idrogenazione), ottenendo così grassi (o oli) vegetali
idrogenati o parzialmente idrogenati, che si conservano più a lungo. Ma possono essere
dannosi: molte ricerche dicono che l'abuso di acidi grassi trans alza il livello del colesterolo
cattivo (LDL) e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. I grassi trans sono presenti
in grandi quantità nella margarina, nei prodotti da forno confezionati, nelle principali pietanze dei fast food e negli
snack confezionati.
8. Altra nota dolente, gli additivi alimentari: in Europa ne sono permessi più di 300, dai
coloranti naturali e artificiali fino agli esaltatori di sapidità (come il glutammato e l'aspartame).
Uno dei più preoccupanti è l'acrilammide, che si forma "naturalmente" quando alimenti ricchi
di amidi vengono cotti a temperature elevate. I maggiori problemi riguarderebbero la cottura
al forno e la frittura di alimenti ricchi di amidi come patate (quelle fritte soprattutto), cracker,
pane e biscotti. Secondo gli scienziati in grandi quantità , l'acrilammide è cancerogena e provocherebbe danni al
cervello e agli organi riproduttivi.
9. Ricercatori hanno esposto 60 bambini, tra i
10. La buona notizia?
9 e gli 11 anni, a pubblicità alimentari e di
Il 21 gennaio 2015 si è
giocattoli, scoprendo che gli spot alimentari li
svolto il convegno di OKkio
spingevano a mangiare di più. La cosa era
alla Salute (un sistema di
ancora più evidente nei bambini obesi, che
sorveglianza
sul
dopo la pubblicità aumentavano il consumo di cibo (134%), sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole
rispetto ai bambini in sovrappeso (101%) e ai bambini di peso primarie italiane): rispetto alle precedenti
normale (84%). Le statistiche dimostrano che il consumo di cibo rilevazioni si è osservata una progressiva
spazzatura diminuisce nei Paesi che regolano la pubblicità di junk diminuzione della percentuale di bambini di 8food come
9 anni in eccesso ponderale: il 20,9% è in
Australia (proibita qualsiasi pubblicità di alimenti per i minori di sovrappeso (23,2% nel 2008) e il 9,8% obeso
14 anni),
(12% nel 2008). I ricercatori hanno evidenziato
Olanda (niente pubblicità di dolci per i minori di 12),
miglioramenti anche per quanto riguarda
Svezia (non è permesso usare personaggi dei cartoni animati per la
alcuni comportamenti sedentari e abitudini
pubblicità )
Norvegia (proibita qualsiasi forma di pubblicità rivolta ai bambini). alimentari. L'Italia insomma resiste al junk
food.
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 584
PREVENZIONE E SALUTE
MENO GRASSI NELLA DIETA PER COMBATTERE GLI
ATTACCHI DI EMICRANIA
Attenzione soprattutto a burro, strutto, panna, formaggi, lardo, cioccolato, oli di
cocco e di palma
Che il cibo possa avere un ruolo nel
favorire gli attacchi acuti di
emicrania, in chi ne soffre
abitualmente, è da tempo più che un
sospetto. Le certezze, però, non sono
molte.
Per questo è interessante uno studio,
condotto da ricercatori dell'UniversitÃ
Federico II di Napoli, appena
pubblicato on-line su Nutrition,
Metabolism
&
Cardiovascular
Diseases, nel quale si è indagato
l'effetto della riduzione dei grassi
sugli attacchi di emicrania.
Buoni risultati nel ridurre
l’apporto di grassi saturi
Dopo un periodo senza alcun intervento dietetico, 83 pazienti affetti da emicrania cronica, che
abitualmente consumavano una dieta ricca di grassi saturi, hanno partecipato a uno studio che
prevedeva due regimi dietetici da seguire per tre mesi.
I due regimi erano leggermente ipocalorici rispetto alle abitudini alimentari dei soggetti e caratterizzati
da:
 uno da un basso contenuto di grassi (inferiore al 20% delle calorie totali)
 l'altro da un normale contenuto di grassi (circa il 30% delle calorie totali).
In entrambi i casi, la fonte principale di lipidi era rappresentata dall'olio d'oliva, mentre era modesto il
contenuto di grassi saturi (presenti soprattutto in burro, strutto, lardo, panna, insaccati, formaggi,
cioccolato e negli oli di cocco e di palma).
Rispetto al periodo pre-dieta, i pazienti hanno riscontrato una riduzione del numero e della gravitÃ
degli attacchi di emicrania con entrambi i regimi dietetici, ma con risultati migliori con la dieta con
meno grassi.
Cautela anche con altri cibi : «Nel nostro studio - abbiamo osservato che i pazienti con emicrania
tendono a consumare pasti ricchi in calorie e grassi saturi.
Un'alimentazione un po' più moderata su entrambi i fronti è già capace di ridurre le crisi, ma risultati
migliori si raggiungono se si fa qualche sacrificio in più rispetto al contenuto lipidico, soprattutto di
grassi saturi».
Altri consigli? «Prima di tutto - è importante mantenere un peso nella norma e poi individuare,
aiutandosi con un diario alimentare, i cibi e le bevande - o i loro componenti - che sembrano scatenare
l'emicrania.
Attenzione a: vino rosso, formaggi stagionati,cioccolato, alcol, caffeina, aspartame, anche se molto
dipende dalla predisposizione individuale e, spesso, anche dalla contemporanea presenza di altri
fattori, come il ciclo mestruale». (Salute, Corriere)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 584
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: Corsi ECM 2015–SESSIONE PRIMAVERILE
Sessione Primavera – Si informa che da Mercoledì 18 Febbraio è possibile
prenotare sul sito istituzionale dell’ordine i Corsi ECM Gratuiti 2015.
DATA
TITOLO DEL CORSO
Domenica 22 Febbraio
ore 9.30
Sabato 28 Febbraio
ore 9.30
Sabato 07 Marzo
ore 9.30
Domenica 15 Marzo
Ore 9.30
Sabato 21 Marzo
ore 9.30
Domenica 29 Marzo
Ore 9.30
Sabato 18 Aprile
ore 9.30
Domenica 19 Aprile
ore 9.30
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (III parte)
La medicina naturale nelle epatopatie virali e croniche
Sabato 09 Maggio
ore 9.30
Sabato 16 Maggio
ore 9.30
Sabato 23 Maggio
ore 9.30
Sabato 30 Maggio
ore 9.30
Sabato 06 Giugno
ore 9.30
CREDITI
Formativi
24 (totali)
5
La malattia psoriasica: una condizione su cui riflettere
5
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (IV parte)
Deficit neurocognitivi
24 (totali)
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (V parte)
La medicina naturale nelle steatosi e steato-epatiti
24 (totali)
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (VI parte)
Corso ECM:“XI ed. I° PARTE:
“Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e
defibrillazione cardiaca precoce SE (BLS-D)
Corso ECM:“XI ed. II° PARTE:
“Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e
defibrillazione cardiaca precoce SE (BLS-D)
Osteoporosi in Farmacia
24 (totali)
I Contraccettivi
5
Il ruolo del farmacista:
Responsabilità Civili, Penali e Amministrative
5
5
5
10
5
FAD: Ogni Partecipante ad uno dei Corsi Residenziali fruirà una tantum di un
Corso FAD gratuito di 10 crediti
Lunedì 16 Marzo
ore 21.00
Lunedì 20 Aprile
ore 21.00
SERATE MONOTEMATICHE
Le possibilità terapeutiche nella malattia emorroidaria.
(prof. Gennaro Rispoli)
Nuovi Anticoagulanti orali (NAO): vantaggi e limiti.
(prof. Maurizio Santomauro)
COME PRENOTARSI: da Mercoledì 18 Febbraio è possibile prenotare i Corsi ECM 2015
1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it
2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM
3- Prenotazioni
4- Accesso all’area riservata mediante username e password
5- Scegliere i corsi da prenotare