Anno IV – Numero 601
AVVISO
Ordine
1. Quota sociale, 2015
2. ORDINE:Istituito un
sussidio per i Colleghi
Iscritti all’ALBO in
Stato di Disoccupazione
3. Ordine: Convegno sul
paziente emorroidario
4.
Lunedì 16 Marzo 2015, S. Eriberto
Proverbio di oggi………..
Ogne acqua scorre 'a mmare (Ogni cosa ha una fine)
ORDINE: CONVEGNO SUL “PAZIENTE
EMORROIDARIO: RUOLO DEL FARMACISTAâ€
Notizie in Rilievo Stasera, Lunedì 16 Marzo, ore 21.00, Sede
Nell’ambito del progetto di formazione e prevenzione, l’Ordine ha organizzato
Scienza e Salute
La dieta del lecca-lecca: una serata dedicata al paziente affetto da patologia emorroidaria.
ne bastano tre al giorno Il tema: “Le possibilità terapeutiche nella malattia emorroidaria: Ruolo del
per "ridurre" l'appetito
Farmacista†sarà affrontato dal prof. Gennaro Rispoli.
5. Dolori al ginocchio, il
bisturi va usato solo in
casi selezionati
6. In futuro un semplice
test del sangue
per diagnosticare
l’Alzheimer
7. La tecnopillola che si
ingoia e scopre le
malattie dell’intestino
Prevenzione e
Salute
8. Ordine: Esami del
sangue: Emocromo
9. Negli Usa approvato
alcol in polvere, è
polemica
10. Che fare se un neo dÃ
prurito?
La dieta del LECCA-LECCA: ne bastano tre al
giorno per "ridurre" l'appetito
Le caramelle da consumare hanno caratteristiche precise: sono
senza zucchero, hanno solo 10 calorie e contengono tre
ingredienti "spezza-fame"
Perdere i chili di troppo non è mai stato così... dolce. Dagli
Stati Uniti arriva un nuovo regime dietetico basato sul
consumo di lecca-lecca: ne bastano tra al giorno per
diminuire la sensazione di appetito. Le caramelle "giuste",
però, hanno caratteristiche precise: sono senza zucchero, hanno solo 10
calorie e contengono tre ingredienti "spezza-fame" di origine vegetale. La
"lollypop diet" ha avuto un gran successo soprattutto tra le star.
Dimagrire con gusto - Il consumo di lecca-lecca va effettuato prima di ogni
pasto principale. A patto, però, che le caramelle su bastoncino siano quelle
prodotte da un'azienda canadese (Power Pops), disponibili in vari gusti
"particolari" come cheesecake, torta di mele o cappuccino. E tutti senza
zucchero. Ma il "segreto" della loro efficacia sta in tre ingredienti di origine
vegetale, pubblicizzati dall'azienda come "dimagranti". Essi sono l'hoodia,
estratto di una pianta tipica del Sudafrica usata da alcune comunità di indigeni
per sopravvivere nel deserto, il Citrimax, estratto da un raro frutto tropicale
estratto dalla pianta garcinia cambogia, diffusa nella giungla asiatica, e
ilguaranà , fonte naturale di caffeina. (Salute, Tgcom24)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 601
SCIENZA E SALUTE
Ordine: ESAMI DEL SANGUE
Una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono trovare sul referto
Nell’edizione odierna parliamo di
EMOCROMO: MCHC, MCV, RDW
EMOCROMO
MCHC, MCV, RDW, Emoglobina, Ematocrito, Globuli rossi, Globuli bianchi,
elettroforesi delle proteine plasmatiche
CHE COSA SI MISURA - L’emocromo è anche definito esame emocromocitometrico, che letteralmente
significa misurazione del colore del sangue e del numero delle sue cellule. Di fatto questo esame consente
di determinare:
■l’analisi delle caratteristiche fisiche (forma, dimensioni) dei globuli rossi e delle piastrine. Queste sono
indicate da speciali parametri come MCV (misura delle dimensioni medie di un globulo rosso), MCH
(indica la quantità media di emoglobina contenuta in un globulo rosso), MCHC (indica la concentrazione
di emoglobina in un globulo rosso), RDW (indica le variazioni delle dimensioni dei globuli rossi) e MPV
(misura delle dimensioni medie di una piastrina).
MCHC
MCV
Valori normali
31-36 g/dl
Valori normali
81-96 micrometri al cubo
Se aumenta
disidratazione, aumento
dell’emoglobina
Se aumenta
carenza di vitamine B9 e B12
Se diminuisce
carenza di ferro, talassemie
Se diminuisce
quando diminuisce MCV
RDW
Valori normali
11-15 %
Se aumenta
un suo aumento può indicare la presenza di globuli rossi di forme diverse.
Se diminuisce
Negli Usa approvato alcol in polvere, è polemica
Alcool in polvere da mescolare alle bevande per ottenere un drink in pochi secondi:
è la novità che ha ottenuto l'approvazione da parte dell'autoritÃ
regolatoria federale americana.
Il prodotto, denominato Palcohol (ossia 'powdered alcohol', alcol in polvere),
aveva ricevuto il semaforo verde dall'Alcohol and Tobacco Tax and Trade
Bureau, ma poi l'ufficio aveva fatto marcia indietro, spiegando che c'erano
stati dei problemi con le etichette. Problemi che sono stati ora risolti, come riportano i media
d'Oltreoceano, e dunque quattro varietà di Palcohol (Cosmopolitan, Margarita, vodka e rum, e a breve
anche limone) sono state regolarmente autorizzate. E' facoltà dei singoli Stati, comunque, regolare o
vietare la vendita di alcol in polvere all'interno dei loro confini. E così hanno già fatto diversi Stati,
preoccupati per il possibile abuso da parte dei minorenni, che potrebbero trovare il modo non solo di
consumarlo come bibita, ma anche di 'sniffarlo': il peso leggero di una bustina di Palcohol renderebbe
facile nasconderlo alle autorità . In particolare hanno proibito il Palcohol Louisiana, South Carolina,
Vermont, Alaska. La compagnia che lo produce punta a mettere in commercio il nuovo prodotto entro
l'estate. (Adnkronos)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 601
SCIENZA E SALUTE
DOLORI AL GINOCCHIO, IL BISTURI
VA USATO SOLO IN CASI SELEZIONATI
Spesso il dolore passa da solo ma è un’articolazione senza un’intrinseca stabilità e
ciò la espone facilmente a disturbi delle sue numerose strutture
Il dolore alle ginocchia prima o poi può capitare a tutti nella vita, ma non sempre c’è da preoccuparsi.
«Quella del ginocchio è un’articolazione che non ha
un’intrinseca stabilità e ciò la espone con più facilità a
disturbi che possono riguardare una delle sue numerose
strutture (menischi, legamenti, rotula, cartilagine) — spiega
Roberto D’Anchise resp. dell’Unità Operativa di Chirurgia del
Ginocchio, Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano.
Sollecitazioni anomale possono infiammare l’articolazione,
ma non bisogna allarmarsi al primo dolorino. Spesso il
fastidio così come arriva se ne va. Se però il dolore diventa
troppo insidioso è meglio cercarne la causa».
Quali sono le cause più comuni del dolore?
«A parte i traumi, un motivo comune è l’artrosi, dovuta a usura della cartilagine che riveste
l’articolazione, un processo che può essere accelerato dall’esito di traumi, compresi interventi al
ginocchio, o da alterazioni congenite, come tibia vara o valga. Comuni sono anche le patologie
degenerative dei menischi, specie dopo i 35 anni. Il dolore al ginocchio può derivare anche dalla rotula,
che di norma scorre allineata in una sorta di “gronda†ossea: se l’allineamento viene meno, ad
esempio per alterazioni ossee, tendinee o muscolari, la rotula si sposta verso l’esterno, causando
dolore e, talora, cedimenti. Ci sono poi le borsiti prerotulee, legate a microtraumi ripetuti, come il
frequente inginocchiamento su superfici dure. È tipica in alcuni lavoratori, per esempio, nei
piastrellisti, ma anche negli sportivi che rischiano di cadere sul ginocchio».
Cause meno frequenti, ma da non sottovalutare? «Senz’altro l’osteonecrosi nell’anziano, anche
perché spesso si corre il rischio di confonderla con un danno meniscale per analogie nei sintomi. A
confondere concorre il fatto che la risonanza magnetica non mostra nulla, se non, appunto, eventuali
degenerazioni meniscali che potrebbero non essere le vere responsabili dei disturbi. Il danno
osteonecrotico è visibile solo dopo un po’ di tempo dalla comparsa del dolore. E così non di rado capita
che i pazienti vengano sottoposti a un intervento sul menisco, per poi scoprire che il vero problema era
l’osteonecrosi: un buon motivo in più per non ricorrere al bisturi con troppa leggerezza in caso di
lesioni al menisco. Una patologia che, invece, si può riscontrare nei giovani è l’osteocondrite
dissecante che comporta una sofferenza più o meno estesa della cartilagine».
Che cosa fare in caso di dolore al ginocchio?
«Se non è un dolore passeggero, bisogna cercare di stabilirne i motivi con anamnesi, esame obiettivo
(la «visita») ed esami strumentali, in genere radiografia e risonanza magnetica, a volte ecografia,
raramente Tac.
Le cure quali sono? Serve sempre il chirurgo?
«Il trattamento è in genere conservativo. Sono utili antinfiammatori e fisioterapia. In caso di lesioni
meniscali degenerative spesso c’è una finestra di guarigione spontanea e l’intervento chirurgico va
preso in considerazione in casi selezionati, tenendo presente che a volte, soprattutto negli anziani, può
peggiorare le cose. La protesi di ginocchio in presenza di un’artrosi importante è indicata solo quando
il dolore limita la qualità di vita. Comunque, come regola generale, bisogna sempre cercare di
personalizzare la terapia». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 601
PREVENZIONE E SALUTE
IN FUTURO UN SEMPLICE TEST DEL SANGUE
PER DIAGNOSTICARE L’ALZHEIMER
Oggi la diagnosi viene fatta con esami invasivi e costosi. Con i biomarcatori
ematici la malattia è individuata più facilmente
Un semplice esame del sangue potrebbe presto essere utilizzato per
diagnosticare la malattia di Alzheimer. Si stima che solo negli Stati Uniti
circa 5 milioni di persone convivano con una malattia neurodegenerativa.
Nonostante questi numeri, non esiste ancora un test affidabile per
diagnosticare l’Alzheimer, la principale di queste patologie.
I vantaggi: «I biomarcatori ematici avrebbero l’importante vantaggio di
essere sicuri, convenienti e facili da gestire anche in grandi gruppi o in aree prive di strumentazioni, e
quindi un test del sangue potrebbe avere un enorme impatto sulla cura e sugli studi clinici.
Come avviene la diagnosi oggi: I medici attualmente diagnosticano il disturbo analizzando la
presenza di placche beta-amiloidi, per verificare la loro compatibilità con la malattia. Ci sono due
modi per farlo ed entrambi hanno i loro inconvenienti, dicono i ricercatori:
 il prelievo di liquido cerebrospinale, molto invasivo,
 Pet, che è efficace, espone il paziente a radiazioni ed è anche costosa.
«Il nostro studio - assicura Apostolova - suggerisce che insiemi di specifiche proteine nel sangue
possano essere utilizzati per stabilire la presenza di Alzheimer in maniera non invasiva. Ora dobbiamo
perfezionare e migliorare la potenza di questo test introducendo nuovi parametri correlati alla
malattia, ma i primi dati indicano che l’esame è fattibile e potrebbe sbarcare sul mercato in breve
tempo». (Salute, Corriere)
CHE FARE SE UN NEO DÀ PRURITO?
DOMANDA: Salve, da circa tre mesi un neo che ho sulla spalla sinistra (presente da
almeno una decina di anni, diametro intorno ai 7-8 mm, peduncolato, di
consistenza molle, bicolore, ma abbastanza simmetrico e dai margini regolari) è
diventato più ruvido al tatto ed ha iniziato a prudermi quasi costantemente in
maniera piuttosto fastidiosa. Mi sono quindi recato da un dermatologo che
osservandolo col dermatoscopio lo ha definito infiammato ma con un struttura
"tranquilla", consigliandomi di applicare una semplice crema idratante finchè il
prurito non fosse scomparso e di tornare con tutta tranquillità tra un anno per il
consueto controllo. Dopo quasi due mesi però il fastidio non accenna a diminuire e
mi sto un po' preoccupando. E' normale che un neo "sano" continui a dare questa
sintomatologia per così lungo tempo? Se resta infiammato molto a lungo aumentano le probabilità che col
tempo possa degenerare? Visto il persistere del prurito è il caso di fissare una nuova visita più a breve ed
eventualmente asportare il neo per sicurezza?
RISPOSTA: La modificazione delle caratteristiche del nevo, la persistenza della sintomatologia
pruriginosa tanto da definirla 'costante' e 'fastidiosa' rappresentano elementi da non sottovalutare.
L'asportazione con esame istologico è il mio consiglio, considerando che si tratta di una lesione
peduncolata.
Naturalmente una visita dermatologica sicuramente a breve scadenza che consente di aggiungere
all'anamnesi (le informazioni relative al suo nevo) di obiettivarne l'aspetto può meglio sostanziare
questo consiglio. (Fonte: OK Salute e Benessere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 601
SCIENZA E SALUTE
LA TECNOPILLOLA CHE SI INGOIA
E SCOPRE LE MALATTIE DELL’INTESTINO
È capace di analizzare i gas prodotti dai batteri intestinali e di metterli in relazione
con patologie come il colon irritabile
È una tecnopillola che si ingoia e, una volta arrivata nell’intestino,
sarebbe in grado diagnosticare malattie analizzando i gas
prodotti dai batteri che vivono lì.
L’idea di costruire questo dispositivo è venuta a un gruppo di
ricercatori australiani che l’hanno descritto sulle pagine della
rivista Trends in Biotechnology.
Il punto di partenza è il microbioma, quell’insieme di batteri che
colonizzano l’intestino e che i ricercatori si sono messi a studiare
da poco, convinti che abbia una grandissima importanza per la salute dell’individuo e per lo sviluppo di
malattie.
Fabbriche di gas : Ma siamo ancora all’inizio: si stima che, per ogni cellule dell’organismo umano, ci
siano almeno dieci batteri che sono presenti non solo nell’intestino, ma anche sulla cute o in bocca o
nella vagina. Nell’intestino i batteri fabbricano gas:
per esempio alcuni di loro producono acido solfidrico, che ha l’odore pungente simile a quello delle
uova marce, mentre altri emettono metano che è inodore.
E dal momento che la presenza di questi gas è stata messa in relazione con alcune malattie, come la
sindrome del colon irritabile, le patologie infiammatorie intestinali e persino il cancro, conoscere la
loro composizione può aiutare a individuare queste situazioni.
Fermentazione
I metodi attualmente in uso per analizzare i gas prodotti dall’organismo umano, come l’analisi del
respiro, non riflettono la reale composizione dei gas intestinali. Ecco perché servono nuove
metodologie ed ecco perché i ricercatori australiani hanno pensato di andare a misurarli direttamente
«in loco». Con la tecnopillola, appunto.
Che presenta alcuni vantaggi rispetto a un altro sistema che può essere usato per analizzare i gas e
cioè il metodo di fermentazione.
Quest’ultimo, infatti, prevede il prelievo di campioni di feci dall’individuo e la loro “coltivazione†in un
ambiente umido e privo di ossigeno, paragonabile all’ambiente intestinale.
In queste condizioni i batteri presenti nelle feci producono gas
che vengono poi analizzati.
Risparmiare
La pillola elettronica costituisce, invece, un sistema più diretto e
accurato: è composta da un involucro protettivo, da una
membrana permeabile ai gas, da un sensore per questi ultimi, da
un microprocessore, da un trasmettitore wireless, che raccoglie e
trasmette i dati, e da una piccola batteria.
Ed è ora in sperimentazione. «Le malattie gastrointestinali
rappresentano un costo importante per i sistemi sanitari – ha
commentato uno degli autori della ricerca, Kourosh Kalantar-zadeh, ingegnere elettronico alla Rmit
University di Melbourne – e sistemi diagnostici innovativi, come la tecnopillola, potranno essere di
grande aiuto per i pazienti e potranno contribuire a ridurre le spese».
(Salute, Corriere)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 601
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: QUOTA SOCIALE
Si Comunica che in questi giorni, Equitalia Sud SpA, Agente della riscossione dell’Ordine dei Farmacisti
della Provincia di Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo alla Tassa di iscrizione per
l’anno 2015, di euro 150,00.
Tutti i Colleghi che entro il 31 marzo p.v. non avessero ancora ricevuto tale avviso, possono
rivolgersi direttamente agli Uffici dell’Ordine o inviare una e-mail all’indirizzo
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. per conoscere le modalità di pagamento.
Si ricorda che il mancato adempimento, fa venir meno il requisito per mantenere l’iscrizione all’Albo
Professionale.
ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di
solidarietà †messo a bilancio nel 2015.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione,
 l’importo del fondo di solidarietÃ
 le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: CONVEGNO SUL “PAZIENTE EMORROIDARIO:
RUOLO DEL FARMACISTAâ€
Lunedì 16 Marzo, ore 21.00, Sede
Nell’ambito del progetto di formazione e prevenzione, l’Ordine ha organizzato una serata dedicata al
paziente affetto da patologia emorroidaria.
Il tema: “Le possibilità terapeutiche nella malattia emorroidaria: ruolo del Farmacista†sarà affrontato
dal prof. Gennaro Rispoli.