Anno II – Numero 100 AVVISO -Cento candeline per farmaDAY Concorso Straordinario: Bando Emilia Romagna Notizie in Rilievo • Scienza e Salute 1. Perde il naso a causa di un tumore. Gliene cresce uno nuovo sul braccio. 2. Dal proprio sangue la soluzione per curare l’alopecia 3. L’impiego del botox si rivela utile anche contro l’incontinenza Giovedì 24 Gennaio 2013, S.Francesco di Sales CENTO CANDELINE PER FARMADAY Oggi 24 Gennaio 2013, il notiziario online dell’Ordine, FarmaDAY raggiunge quota 100; il primo numero il 3 settembre 2012. L’obiettivo che ci siamo posti all’inizio di questo coinvolgente impegno verso di Voi era quello di cercare di fornire in tempo reale notizie utili per la nostra Professione attraverso un notiziario online di facile e immediata consultazione dedicato specificamente: all’informazione sanitaria medico-scientifica, agli aspetti economici e sociali della sanità e della farmacia, all’evoluzione del settore farmaceutico alla nutrizione e alla cosmesi alla prevenzione e alla tutela della salute dei cittadini alle innovazioni derivanti dal mondo scientifico. L’Ordine non è e non vuole essere un’entità a sé stante ma vuole creare un legame sempre più stretto con i propri Iscritti. “CONOSCERE E CONOSCERSI PER MIGLIORARE LE PROPRIE CONOSCENZE PROFESSIONALI” Stili di vita e Salute 4. Allarme dia bulimia dagli esperti del Regno Unito Nutrizione e Salute 5. No al Junk food, si al pesce per non far perdere taglie al cervello La redazione del notiziario richiede un forte impegno quotidiano, anzi notturno!!! e il tutto è realizzato a costo zero per le risorse dell’Ordine. Grazie per i tantissimi apprezzamenti ricevuti. Il prossimo traguardo: n. 200 Enzo Santagada PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 100 SCIENZA E SALUTE PERDE IL NASO A CAUSA DI UN TUMORE. GLIENE CRESCE UNO NUOVO SUL BRACCIO. L'intervento a Londra grazie all'uso delle sue cellule staminali e di una protesi, in via di sviluppo sotto la pelle dell'arto; una volta terminata la procedura l'organo sarà trapiantato nel viso Per via di un cancro alla pelle, un uomo inglese di mezza età ha perso completamente il naso, "mangiato" dal tumore negli ultimi anni. Ma da qualche mese un nuovo naso sta crescendo sul suo corpo, precisamente sull'avambraccio, grazie all'uso delle sue cellule staminali e di una protesi, ora in via di sviluppo sotto la pelle dell'arto. A sei mesi dall'inizio della procedura, ovvero a crescita ultimata, il paziente affronterà la fase più delicata: il trapianto sul viso del nuovo naso, e potrà recuperare anche il senso dell'olfatto. È la prima volta, sostengono i medici curanti, che un naso nasce su un arto dal nulla: ma nel passato altri casi di nasi cresciuti sul corpo del paziente sono già andati a buon fine nel mondo. IL PROCESSO - A lavorare a questo complicato trapianto è una équipe di medici e scienziati specializzati in nanotecnologie e medicina rigenerativa che opera all'University College di Londra. Dopo aver scansionato alcune vecchie foto del paziente e studiato le misure del suo naso originale, gli scienziati hanno ricreato usando un calco di vetro la forma esatta dell'organo del paziente. Lo hanno formulato esattamente com'era: anche con una leggera deviazione del setto. Il calco in vetro è stato ricoperto da una sorta di nido d'ape sintetico, tessuto su cui sono state appoggiate le cellule staminali del paziente, a loro volta estratte dal midollo osseo e moltiplicate in laboratorio. Per incoraggiare la reazione delle cellule staminali e vederle trasformarsi in cartilagine, la struttura è stata poi inserita in un piccolo bioreattore. Nel contempo, sotto la pelle dell'avambraccio del paziente è stata posizionata una piccola pallina, delle dimensioni del naso. E tre mesi dopo questo piccolo intervento, il nuovo naso ha preso il posto della pallina stessa sottopelle: perché se la cartilagine ha potuto rinascere dal nulla, lo stesso non accade con l'epidermide. UN NASO SOTTOPELLE - Nei tre mesi in cui il naso resterà sottopelle sul braccio del paziente, esso si svilupperà connettendosi ai vasi sanguigni, alle cellule, e facendo sua la porzione di pelle che è andata a ricoprirlo. Ormai il paziente ha sul suo braccio il nuovo naso già da un paio di mesi: tra 30 giorni circa, a connessioni ultimate, subirà la parte più delicata dell'intervento, subendo il trapianto di naso, dal suo braccio al viso. Assicurano i professori che lo seguono che potrà recuperare, nel tempo, l'olfatto e la respirazione perfetta. Il professor Alexander Seifalian, che guida il team scientifico che sta dietro al progetto, sostiene che in futuro, se questo primo esperimento andrà a buon fine, sarà possibile anche ricostruire un intero viso umano in laboratorio. IL PASSATO - Se l'intervento riuscirà dunque sarà possibile usare le nanotecnologie per ricreare parti del viso in chi ha subito gravi incidenti, di auto o di altro genere, dando nuova linfa a un campo, quello della chirurgia estetica ricostruttiva, che già fa passi da gigante. In passato, altri pazienti nel mondo hanno avuto trapianti di naso facendo crescere quello nuovo sottopelle: ma questa è la prima volta in cui l'intera struttura nasce dal nulla, in laboratorio. (E. Perasso) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 100 STILI DI VITA E SALUTE ALLARME DIABULIMIA dagli ESPERTI del REGNO UNITO Cresce un disordine alimentare che induce a saltare le iniezioni di insulina per perdere peso Un disturbo dell'alimentazione che va ad aggiungersi al diabete, malattia di per sé debilitante. Si tratta della diabulimia. Un disagio che colpisce donne diabetiche di giovane età che, per perdere peso, rinunciano alle necessarie iniezioni di insulina quotidiane. A lanciare l'allarme dal Regno Unito sono i medici di Diabetes Uk che sottolineano i rischi per la salute di questa pratica. LE ORIGINI DEL DISAGIO: Le persone con diabete di tipo 1 sono tenute a fare iniezioni di insulina, perché non la producono nel pancreas. Le punture possono causare un aumento di peso soprattutto nei diabetici di recente diagnosi. Questo, avvertono gli specialisti, porta molte giovani donne tra i 15 e i 30 anni a rinunciare alla cura per prevenire l'aumento di taglia, una condizione ribattezzata appunto diabulimia. Cathy Moulton, consulente clinica di Diabetes UK spiega: "Un sintomo del diabete di tipo 1 non diagnosticato è la perdita di peso, ma una volta in cura con l'insulina si tende a mettere su chili e questa può essere una cosa difficile da gestire". UN PROBLEMA DELLA MENTE: Il problema sta diventando così diffuso, almeno in Gran Bretagna, che l'associazione Diabetics with Eating Disorders (Diabetici con disturbi alimentari) sta conducendo una campagna per il riconoscimento ufficiale della diabulimia come un problema di salute mentale, proprio come anoressia e bulimia. Dagli Usa il gruppo Diabulemia Helpline spiega che le diabetiche di tipo 1 sono due volte e mezzo più a rischio di sviluppare un disturbo alimentare rispetto alle altre donne. Non solo, secondo una ricerca citata proprio da Diabulemia Helpine oltre il 40% delle donne con diabete tra 15 e 30 anni modifica o salta l'insulina prescritta, proprio per perdere peso. Per gli esperti italiani si tratta di un fenomeno strisciante anche nel nostro Paese. (Salute TGcom24) SCIENZA E SALUTE ASCELLA PUZZOLENTE PER COLPA DI UN GENE L'odore sgradevole del sudore sarebbe scritto nel corredo genetico di una persona su quattro Al di là dei lavaggi frequenti o dei litri di profumo, alcune persone hanno la puzza scritta nel Dna. Sarebbe la presenza del gene ABCC11 a determinare le sgradevoli sostanze odorose alla base del tanfo ascellare. La sequenza genetica è però presente solo in una persona su quattro: per le altre tre, dunque, il deodorante sarebbe superfluo. A sostenerlo una ricerca pubbl. sul Journal of Investigative Dermatology. LA RICERCA: gli scienziati hanno analizzato un campione di 6.600 donne. Con il gene presente in una forma inattivata, il sudore della persona non è accompagnato da odori sgradevoli e il deodorante non servirebbe a nulla. Ma non tutti sono coscienti di questo dono di natura tanto che è emerso che quasi tutti i portatori della forma inattiva del gene, "liberi da odori, non ne sono consapevoli e fanno comunque uso di prodotti deodoranti". Secondo i ricercatori, queste persone usano deodoranti solo in risposta a delle convenzioni socio-culturali senza rendersi conto che non ne hanno bisogno e che potrebbero tranquillamente risparmiare sull'acquisto di questi prodotti, riducendo, nel contempo, la loro esposizione agli agenti chimici dei cosmetici. (Salute TGcom) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 100 SCIENZA E SALUTE DAL PROPRIO SANGUE LA SOLUZIONE PER CURARE L'ALOPECIA E’ nel proprio sangue la soluzione che fa ricrescere i capelli. Prelevato, centrifugato e 'lavorato' in laboratorio fornisce 3,5 volte di piu' la quantita' di piastrine contenute all'origine; iniettato sottopelle a 45 pazienti, uomini e donne, affetti da ALOPECIA AREATA, ha interrotto la caduta e fatto ricrescere la chioma al 60% dei soggetti, contro il 26,6% di quelli sottoposti invece a cure a base di cortisone. La sperimentazione e' stata presentata al 2° Congresso Internazionale di Dermatologia tenutosi a Milano ed e' stata condotta dai dermatologi dalla International Hair Research Foundation (Ihrf) di Milano insieme all'universita' di Brescia e la Hebrew University Medical Center a Gerusalemme, Israele. ''Le punture di piastrine ricavate dallo stesso sangue del soggetto affetto da calvizie hanno mostrato risultati significativamente migliori rispetto alla terapia cortisonica standard e al placebo, diminuendo anche la distrofia, il bruciore e il prurito che invece accompagna il cortisone ed ha stimolato una proliferazione cellulare piu' elevata'' ha precisato Fabio Rinaldi, presidente dell'Ihrf. ''Il nostro e' il primo studio che dimostra l'efficacia del plasma ricco in piastrine nella cura dell'alopecia areata, che e' una patologia molto comune e che puo' regredire spontaneamente ma lo studio dimostra come il composto umano, che contiene oltre 20 differenti fattori di crescita, e' coinvolto nella proliferazione e nella differenziazione cellulare. Questa ricerca apre la strada a nuove indagini e piu' efficaci cure anticalvizie, perfino prive di effetti collaterali e si somma ad altri risultati ottenuti gia' con successo in dermatologia nella cura delle cicatrici di acne dopo somministrazione di plasma ricco in piastrine''. (Sn) L’IMPIEGO DEL BOTOX SI RIVELA UTILE ANCHE CONTRO L'INCONTINENZA Il Botox potrebbe essere presto impiegato contro l'incontinenza. La FDA, Food ad Drug Administration, ha approvato l'uso del Botox, noto per le applicazioni nel campo della medicina estetica, nel trattamento della vescica iperattiva di adulti che non rispondono ai tradizionali farmaci anticolinergici. La vescica iperattiva e' una condizione in cui quest'organo si contrae troppo spesso o senza calore; i sintomi includono incontinenza urinaria, sensazione di impellente e improvviso bisogno di urinare e frequente minzione. Quando il Botox e' iniettato nel muscolo della vescica, causa un suo rilassamento, incrementando la sua capacita' e riducendo gli episodi di incontinenza urinaria. L'iniezione avviene mediante cistoscopia, procedura che permette al medico di visualizzare la parte interna della vescica mentre la sostanza viene somministrata. I test clinici hanno mostrato che il Botox era sicuro e i 1.105 pazienti hanno visti ridotti i loro episodi di incontinenza da 1,6 a 1,9 volte dopo 12 settimane di trattamento. (Sn) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 100 NUTRIZIONE E SALUTE NO AL JUNK FOOD, SÌ AL PESCE PER NON FAR PERDERE TAGLIE AL CERVELLO Una dieta ad alto contenuto di vitamine e acidi grassi omega3 frena la riduzione del volume del cervello, limita la perdita di memoria e aiuta a prevenire l'Alzheimer. Sono le conclusioni di uno studio pubblicato su Neurology nel quale largo spazio è stato dato alla possibilità di utilizzare i tradizionali esami del sangue per scoprire carenze nutrizionali che possono incidere sulla salute del cervello. I ricercatori dell'Oregon Health & Science University di Portland (Usa) hanno studiato 104 persone con un'età media di 87 anni esposti a fattori di rischio per la perdita di memoria e la riduzione delle capacità cognitive. Hanno scoperto, grazie a test cognitivi e in 42 casi all'assistenza della risonanza magnetica, che i soggetti che seguono diete ad alto contenuto di vitamine C, D ed E e di acidi grassi omega3 raggiungono i punteggi più alti nei test. Acidi grassi omega3 e vitamina D si trovano principalmente nel pesce, mentre le vitamine del gruppo B e le vitamine antiossidanti C ed E in frutta e verdura. Al contrario coloro che assumono nella loro dieta molti grassi trans - grassi idrogenati a livello industriale durante il processo di raffinazione e che hanno un particolare catena molecolare hanno risultati inferiori ai test di performance cognitiva. I grassi trans si trovano in cibi confezionati, prodotti di fast food, fritture, piatti pronti e nella margarina. (Salute-Sole 24) EMILIA ROMAGNA:Concorso Straordinario Farmacie La Regione Emilia Romagna ha pubblicato il bando di concorso straordinario per l'apertura di nuove sedi farmaceutiche per assegnare 178 sedi farmaceutiche nell'ambito del proprio territorio regionale. È possibile presentare domanda di partecipazione dal 24/01/2013 alle ore 18:00 del 22/02/2013 . REGIONE Liguria Lazio Veneto Lombardia Toscana Piemonte Abruzzo Sicilia Marche Calabria Emilia Romagna TOTALE N. SEDI a CONCORSO SCADENZA N. PARTECIPANTI 89 279 224 343 131 147 85 222 62 91 178 1851 30/11/2012 13/12/2012 16/12/2012 19/12 2012 21/12/2012 22/12/2012 11/01 2013 11/02/2013 16/2/2013 21/2/2013 22/2/2013 FORMA ASSOCIATA 941 2449 2270 3560 2071 1777 1223 339 1281 1003 1577 922 770 522 14291 6414