Anno IV – Numero 612
AVVISO
Ordine
1. Progetto “Un Farmaco
per Tuttiâ€; raccolta di
farmaci non scaduti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
2. Pennichella, con 45
min. di riposo si
quintuplica la memoria
3. Ecco perché sentiamo
puzza quando
guardiamo un obeso
4. Dolore d'amore, il
nostro cervello è
programmato per
superarlo
5. Una ricerca italiana
rivela: "Farmaco antidiabete rallenta la
crescita dei tumori"
Prevenzione e
Salute
6. Le nuove strategie antiallergie per allontanare
gli starnuti
Martedì 31 Marzo 2015, S. Beniamino
Proverbio di oggi………..
'O bongiorno se vede d' 'a matina
Il buongiorno si vede dal mattino,
UNA RICERCA ITALIANA RIVELA:
"FARMACO ANTI-DIABETE RALLENTA LA
CRESCITA DEI TUMORI"
Un team dell'Università di Genova ha scoperto che la
metformina impedisce alle cellule malate di assorbire zuccheri
dal sangue
Un farmaco molto usato per il diabete potrebbe rivelarsi utile anche nella lotta
a molti tumori.
Un gruppo di ricercatori dell'UniversitÃ
di Genova ha infatti scoperto che la
metformina è in grado di impedire alle
cellule tumorali di assorbire zuccheri dal
sangue, rallentandone la crescita.
Si tratta di una scoperta importante che
rafforza le speranze dell'utilizzo del farmaco in "cocktail" di terapie anti-cancro
per potenziarne l'efficacia.
Tumori golosi di zucchero -Lo studio è partito da una considerazione
fondamentale: i tumori sono avidi "consumatori" di zucchero.
L'alterazione del metabolismo del glucosio è uno dei "marchi di fabbrica" delle
cellule tumorali, che utilizzano il glucosio come "carburante" per crescere.
Il comportamento della metformina - Per assorbire quanto più zucchero
possibile dal sangue i tumori sfruttano l'azione di una sostanza: il fattore di
crescita insulino-simile IGF1, che attiva l'enzima tumorale PKM2.
Questo a sua volta attiva meccanismi che favoriscono il "risucchio" degli
zuccheri dal sangue da parte delle cellule malate.
Gli esperti hanno studiato il meccanismo con cui la metformina disturba la
crescita dei tumori, osservando che il farmaco blocca l'azione di IGF1 e quindi
ostacola l'ingresso preferenziale degli zuccheri nelle cellule tumorali.
(Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 612
PREVENZIONE E SALUTE
LE NUOVE STRATEGIE ANTI-ALLERGIE
PER ALLONTANARE GLI STARNUTI
A tavola probiotici e vitamina D si stanno dimostrando utili in chiave preventiva.
I farmaci sono sempre meglio tollerati e l’immunoterapia conferma la sua efficacia
Seconde per diffusione solo a ipertensione e problemi articolari, le malattie allergiche sono in costante
aumento in tutto il mondo da almeno una ventina d’anni. In Italia,
fra il 1991 e il 2010, gli adulti che soffrono di raffreddori allergici
sono passati dal 17 al 25 % e quelli con l’asma dal 4,1 al 6,6 %.
I giovanissimi non se la cavano meglio: «Al tasso di crescita attuale,
nel 2020 la rinite colpirà la metà dei bambini e degli adolescenti».
Per le casse dello Stato si prospetta un impegno gravoso, perché
curare un singolo paziente costa circa 2 mila euro all’anno.
Per questo, sempre di più l’attenzione dei medici si concentra sulla
prevenzione, oltre che sulle terapie.
E un numero crescente di studi sta scoprendo strategie e stili di vita capaci di ridurre l’incidenza di
starnuti, orticaria, occhi rossi e fiato corto. L’ultimo in ordine di tempo è stato presentato a Roma di
recente: un gruppo di 25 esperti di tutto il mondo ha concluso che il consumo di alimenti contenenti
microrganismi probiotici — come lattobacilli e bifidobatteri — riduce del 5% le probabilità di
ammalarsi nei bambini ad alto rischio, che hanno cioè già un genitore o un fratello allergico. E
l’effetto protettivo arriva anche al 10-15 % se latti fermentati e yogurt sono assunti dalle donne in
gravidanza o che allattano.
L’aiuto di probiotici e vitamina D: «Consumati con regolarità , i probiotici integrano e regolano la
flora batterica intestinale, e modulano la risposta immunitaria e l’infiammazione, influendo così su
importanti processi
che sono alla base
delle allergie».
«Il
beneficio
è
chiarissimo
per
l’eczema,
ma
riguarda
molto
probabilmente
anche le altre forme
allergiche».
Sotto
l’attenzione
dei
medici ci sono però
anche altre strategie.
«Stiamo
ora
valutando l’effetto
preventivo
della
vitamina D e delle
sostanze prebiotiche,
che
influenzano
positivamente
la
composizione della
flora batterica intestinale» prosegue Fiocchi.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 612
Gli acari: altre ricerche, in passato, hanno messo in evidenza quanto sia utile, per i bambini, giocare
all’aria aperta e avere contatti con il terreno, frequentare i coetanei e ridurre per quanto possibile il
ricorso ad antibiotici e antisettici nei primi mesi di vita. Ulteriori misure permettono poi di limitare i
rischi a tutte le età . «Sono particolarmente efficaci quelle che contrastano la formazione di muffe e
l’accumulo di polvere in casa, — dice Canonica — principalmente, il controllo dell’umidità (mai oltre il
40-50%) e della temperatura, che non dovrebbe superare i 20°C».
Per ridurre ulteriormente l’esposizione agli acari è poi utile:
 cambiare le lenzuola ogni 3-4 giorni e lavarle a 60° C,
 limitare la presenza di tende e tappeti,
 eliminare le librerie dalla camera da letto e non farvi entrare animali domestici,
usare aspirapolveri con filtro Hepa.
I pollini: una nuova analisi, fa notare che questi stessi provvedimenti permettono anche di alleviare i
disturbi in chi è già sensibilizzato. Per chi è allergico ai pollini, invece, il consiglio è, ovviamente,
 di non frequentare prati e giardini nei giorni in cui i livelli sono alti (dato facilmente reperibile
nei calendari pollinici disponibili su internet),
 cambiarsi d’abito quando si torna casa e lavare più spesso i vestiti nella stagione critica.
 «Esistono poi in commercio filtri da montare sulle automobili, che impediscono ai pollini di
entrare nell’abitacolo e riducono l’esposizione mentre si viaggia» aggiunge Canonica.
L’immunoterapia: ma la strategia più efficace per controllare i disturbi resta l’immunoterapia, che si
basa sulla somministrazione in dosi crescenti dell’allergene, e induce il sistema immunitario a
tollerarne la presenza. «L’immunoterapia è indicata anche per i bambini ed esiste ormai per tutte le
allergie respiratorie. Affinché funzioni è indispensabile che la diagnosi (che nella grande maggioranza
dei casi si esegue ancora con il test cutaneo) sia corretta e identifichi con precisione la sostanza che
scatena i sintomi.
Studi recenti hanno dimostrato che 4 anni di trattamento conferiscono una protezione che ne dura in
media otto». A stagione dei pollini iniziata, chi non si è protetto può cercare conforto nei farmaci, in
pillole o in spray. «Gli antistaminici di nuova generazione hanno effetti collaterali molto ridotti
rispetto a quelli del passato, che potevano indurre sonnolenza» dice Canonica. Ma ridurre i sintomi è
essenziale anche per i più piccoli. «L’infiammazione costante delle vie aeree, determinata dalle
malattie allergiche, può compromettere lo sviluppo del sistema respiratorio che si sta formando.
Spegnerla, anche usando i farmaci, previene problemi futuri». (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
Pennichella, con 45 min. di riposo si quintuplica la memoria
Generazioni di studenti sono andati a letto la notte prima di un esame di
matematica o di un test di lingua con il libro di algebra o il vocabolario nascosto
sotto il cuscino, nella speranza che la conoscenza avrebbe potuto in qualche modo
essere così magicamente trasferita nel loro cervello mentre dormivano.
Questa abitudine è stata spesso scambiata per superstizione, ma ora una ricerca ha dimostrato che
qualcosa di vero c'è in quell'abitudine: il sonno, anche un riposino breve di 45 minuti, può migliorare
significativamente, fino a cinque volte, la ritenzione nella memoria delle cose che si sono apprese.
Gli studiosi hanno chiesto ai partecipanti allo studio di imparare a memoria 120 coppie di parole senza
un significato, per escludere la possibilità che ricordassero gli elementi appresi a causa di un senso di
familiarità , e successivamente ad alcuni è stato chiesto di guardare un dvd e ad altri di dormire.
Risultati: in chi aveva riposato anche solo per 45 minuti le capacità di richiamare alla memoria le
parole apprese erano maggiori. «Anche un sonno breve, da 45 a 60 min., produce un miglioramento di
5 volte nel recupero delle informazioni dalla memoria». (Salute, Il Messaggero)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 612
SCIENZA E SALUTE
ECCO PERCHÉ SENTIAMO PUZZA QUANDO GUARDIAMO
UN OBESO
Alla base della falsa percezione olfattiva il pregiudizio verso questa categoria
«Ciccione», «grassone», «palla di lardo». Sono
questi i termini più utilizzati quando si vuole
schernire una persona in sovrappeso. Appellativi
ancora in circolazione nonostante la società sia
diventata negli anni molto più attenta nel
frenare insulti linguistici ai danni di qualsiasi
“minoranzaâ€. Spesso il modo di rivolgersi a
qualcuno porta con sé un pregiudizio latente. E
questo è vero anche nei riguardi degli individui
con chili di troppo, evidentemente “colpevoli†ai
nostri occhi di eccessiva golosità o mancanza di
autocontrollo. Etichettiamo quelle persone e a svelarcelo è il nostro olfatto.
ALLA LORO VISTA PERCEPIAMO CATTIVI ODORI CHE NON ESISTONO: La vista di una persona
grassa può influenzare la nostra percezione olfattiva. È questa la conclusione cui è giunto uno studio
pubblicato sulla rivista International Journal of Obesity, che mostra come le opinioni che nutriamo,
spesso inconsapevolmente, verso le persone grasse si manifestano attraverso la cacosmia, termine
tecnico che indica la percezione “falsa†di odori sgradevoli che si verifica in assenza di una
stimolazione olfattiva reale.
LA PROVA CON UN TEST SU 245 STUDENTI. Il gruppo, ha analizzato la reazione di 245 studenti
alla vista di alcune foto utilizzando paradigmi simili a quelli già in uso nello studio di altre forme di
pregiudizio come quello razziale, sessista e omofobo. I ricercatori hanno cioè fatto annusare delle
sostanze inodori ai soggetti mentre osservavano delle immagini presentate in ordine casuale e chiesto
loro di stimare la gradevolezza dell’odore percepito su una scala da 1 a 11.
Le immagini raffiguravano persone grasse e magre e immagini “neutre†di oggetti inanimati. Ebbene, i
campioni di sostanza abbinati alle immagini di persone grasse venivano percepiti come aventi un
cattivo odore. E il fenomeno è stato più pronunciato proprio nei soggetti con qualche chilo in più.
L’OLFATTO É UN SENSO EMOTIVO, COME IL GUSTO : L’olfatto è l’unico senso – oltre al gusto ad avere un collegamento diretto con l’ippocampo, il centro della memoria a lungo termine, e infatti
gli odori fanno riaffiorare alla memoria ricordi passati. Il legame tra olfatto e emozioni vale anche in
direzione opposta e quanto proviamo, in questo caso davanti ad un’immagine, trasforma la nostra
percezione olfattiva.
IL PREGIUDIZIO VERSO I GRASSI É IN CRESCITA : La discriminazione è in aumento e si fa sentire a
scuola, nel luogo di lavoro e nella vita privata e «non ci sono controlli e contrappesi nello stigma contro
i grassi così come invece accade con il razzismo, il sessismo e l’omofobia». E se spesso le persone sono
consapevoli delle proprie idee, in altri caso il pregiudizio è così radicato da essere “implicito†e
rimanere quasi al di sotto del livello della coscienza.
LE CAMPAGNE CONTRO L’OBESITà NON FRENANO LA DISCRIMINAZIONE: Aumentare la
consapevolezza delle nostre convinzioni profonde è il primo passo per modificare il nostro
atteggiamento, fanno notare gli autori che ricordano come i messaggi pubblicitari e le campagne
contro l’obesità spesso non aiutino, perché rappresentano la persona grassa come il cattivo. La
discriminazione nuoce notevolmente ai grassi, agendo sulla motivazione e impedendo loro il
cambiamento del proprio stile di vita. (salute, La Stampa)
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SCIENZA E SALUTE
DOLORE D'AMORE, IL NOSTRO CERVELLO È
PROGRAMMATO PER SUPERARLO
L'intuito ci suggerisce da sempre che il tempo è l'unico antidoto per lenire le pene
d'amore, ma la buona notizia per quanti ne soffrono è che anche la scienza
conferma che siamo programmati, cablati per superare un rifiuto o la fine di una
relazione e andare incontro ad altre nel futuro.
Uno studio pubblicato sulla rivista Review of General Psychology e condotto dagli studiosi della Saint
Louis University che hanno esaminato la letteratura scientifica sull'argomento focalizzando l'attenzione
proprio sui processi che portano alla rottura di una relazione e all'inizio di un'altra, ha portato infatti
alla conclusione che esista un
meccanismo nel cervello di
ciascuno di noi ci aiuta a
reagire e a tirarci fuori dai
momenti
bui
e
dalle
situazioni tumultuose.
«Ciò suggerisce che ci si
riprende. Il dolore andrà via
col tempo e ci sarà una luce
alla fine del tunnel» - spiega
Brian Boutwell autore dello
studio. I motivi che portano
alla fine di una relazione,
secondo gli studiosi, possono essere svariati e soprattutto diversi tra uomini e donne.
Per l'uomo generalmente sono da attribuire prevalentemente e un'infedeltà fisica della propria
partner, mentre per le donne ad un'infedeltà sentimentale, emotiva, anche se ci sono dei casi in cui le
ragioni possono essere comuni ad entrambi i sessi.
«Ad esempio a volte uomini e donne interrompono una relazione per la stessa ragione, perché
nessuno dei due tollera la crudeltà da parte del partner».
Ma quando si fa la scelta di lasciarsi alle spalle un rapporto ciò che accade è simile a una
disintossicazione dalla droga, che non a casa per capire meglio alcuni meccanismi hanno studiato
proprio le scansioni cerebrali di chi faceva uso di cocaina e di chi ha smesso.
Si attivano altre aree del cervello rispetto a quando si è nel pieno di una storia d'amore e sono proprio
queste nuove aree che ci predispongono, con il tempo, ad aprire il cuore ad un nuovo partner.
«Inizialmente - a prevalere potrebbe essere il vecchio partner e il tentativo di riconquistare il suo
affetto, tuttavia se il meccanismo si mette in funzione il cervello degli individui agisce per correggere
certe emozioni e comportamenti, aprendo la strada per essere attratti da nuovi compagni e dare vita
nuove relazioni».
(Salute, Il Messaggero)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 612
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: “UN FARMACO PER TUTTIâ€
L’Ordine in collaborazione con Federfarma Napoli, con la curia arcivescovile di
Napoli e con il patrocinio della Regione Campania, ha organizzato l’iniziativa
benefica “Un Farmaco per Tuttiâ€.
Il progetto ha come finalità il riutilizzo di farmaci non ancora scaduti e correttamente conservati donati
da cittadini e raccolti nelle farmacie che aderiranno al progetto.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie
resesi disponibili saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.
I Colleghi che hanno intenzione di aderire al progetto sono invitati presso la Nostra sede il
giorno Mercoledì 01 Aprile p.v. alle ore 14.00 per ricevere chiarimenti e dettagli sull’iniziativa.
ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di
solidarietà †messo a bilancio nel 2015.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione,
 l’importo del fondo di solidarietÃ
 le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo: 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
SELEZIONE PER RICERCA FARMACISTI COLLABORATORI
"Farmacia
di Lonato srl, società interamente partecipata dal Comune di Lonato del
Garda, intende procedere alla selezione di personale da assegnare alle proprie sedi
farmaceutiche del comune di Lonato del Garda pubblicando Apposito bando per la
formazione delle graduatorie di assunzione.
Scadenza termine di presentazione domanda di partecipazione: entro le ore 12.00 del 20 aprile 2015
Riferimenti per informazioni: il bando è reperibile all’indirizzo internet
https://www.comune.lonato.bs.it