Anno IV – Numero 618
AVVISO
Ordine
1. Progetto “Un Farmaco
per Tuttiâ€; raccolta di
farmaci non scaduti
2. ORDINE:Istituito un
sussidio per i Colleghi
Iscritti all’ALBO in
Stato di Disoccupazione
3. Ordine: quota sociale
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Quegli antibiotici resi
inutili dalle nostre
nevrosi
5. Al riparo dall’ictus con
l’acido folico
6. Al riparo dall’ictus con
l’acido folico
Giovedì 09 Aprile 2015, S. Maria Cleofe, Tancredi
Proverbio di oggi………..
'O vero pezzente nun cerca 'a lemmosina
Il vero povero non cerca la caritÃ
QUEGLI ANTIBIOTICI RESI INUTILI DALLE
NOSTRE NEVROSI
Più li usiamo male meno funzionano e meno funzioneranno.
Non ne arriveranno (presto) di nuovi e comunque non
costeranno certo pochi euro
Li maneggiamo come fossero banali antifebbrili.
Esigiamo che facciano effetto subito. Ci lamentiamo
perché «buttano giù» (leggenda metropolitana).
Li usiamo quando non servono, spesso sbagliando dosi e
tempi. Peggio di così gli antibiotici non potremmo trattarli. E magari
aggiungiamo che i giornali dovrebbero smetterla di propinarci studi allarmistici
che ci ricordano che i batteri stanno diventando sempre più «resistenti».
Non ci sono nuovi antibiotici all’orizzonte
Prevenzione e
Salute
7. Meglio correre o
camminare per
dimagrire?
8. 12 cibi per soddisfare la
golosità ... e la salute?
9. Caffè, 2 o 3 tazze al
giorno diminuiscono
rischio depressione
nelle donne
Piuttosto che fare e dire sciocchezze faremmo bene invece a farci un esame di
coscienza, perché se gli antibiotici sono sempre meno efficaci è anche colpa
nostra. Più li usiamo male meno funzionano e meno funzioneranno.
State per caso pensando che tanto ne inventeranno di nuovi?
Beh, c’è una cattiva notizia: non ce ne sono all’orizzonte. Anche perché gli
antibiotici non rendono molto e negli ultimi decenni non c’è stata troppa
convenienza a investire in questo settore.
Catastrofismo a buon mercato? Casomai a caro prezzo: nuovi antibiotici
arriveranno prima o poi, ma non costeranno pochi euro come quelli che
possiamo prendere ora in farmacia. Quindi faremmo bene a tenerci cari quelli
che abbiamo. Come? Non prendendoli a casaccio, al primo stranuto o per una
linea di febbre di un giorno e lasciando decidere al medico quando servono.
Si dirà che i problemi grossi nascono negli ospedali, o nelle stalle in cui sugli
antibiotici non si risparmia. Se ne può anche discutere, ma noi,
individualmente, possiamo guardare solo in casa nostra. Per la precisione
nell’armadietto dei medicinali, dove abbiamo veri e propri tesori, del cui valore
ci siamo scordati perché abituati a darli per scontati. Sarà meglio d’ora in poi
scrivere sulla loro scatola: maneggiare con cura, e rispetto. (Salute, Corriere)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 618
PREVENZIONE E SALUTE
MEGLIO CORRERE O CAMMINARE PER DIMAGRIRE?
La domanda che da anni fa impazzire nutrizionisti e sportivi è: “Meglio correre o
camminare per dimagrire?â€.
Secondo il quotidiano britannico Guardian “camminare è più sano che correreâ€, mentre per l’Health
Magazine “ per perdere peso meglio correre che camminareâ€.
Iniziamo con il sottolineare che perdere peso non è sinonimo di
“essere in forma â€, per intenderci si può dimagrire anche di 10 kg
ma non essere in salute e avere il colesterolo, i trigliceridi, la
glicemia e il valore della pressione elevati.
“In altre parole possiamo dire che sì,
 camminare a passo sostenuto, o in pendenza, è un po’ più
salutare (in termini di quadro clinico) che correre;
 mentre correre è in certi casi più efficace per calare di peso.
“Ciò che è importante, è convincersi a fare movimentoâ€:
ci spiega la dottoressa Sara Cordara.
Ciò nonostante, ricordo che la corsa è uno degli sport amatoriali più diffusi e presenta molteplici
benefici in chi la pratica. Però se eseguita in modo incongruo, tuttavia, questa attività può portare ad
un sovraccarico dei muscoli, dei tendini e dell’osso.
Camminando consumi meno calorie ma bruci più grassi che correndo
(dimagrisci meno ma sei più in salute)
Un recente studio ha identificato nella
 camminata costante a 4 km/h, per intenderci quella che si tiene quando si porta a spasso il
cane o quando si fa una comune passeggiata, la perfetta andatura “sciogli grassoâ€, cioè quella
che consuma la maggiore percentuale di calorie (il 40%) derivante dai grassi.
In altre parole, gli studiosi hanno dimostrato che, a parità di tempo, se è vero che più si va veloce e più
si consumano calorie, è altrettanto vero che la fonte di energia utilizzata (grassi o zuccheri) cambia
significativamente a seconda del tipo di sforzo.
Maggiore è lo sforzo, maggiore è l’utilizzo di carboidrati.
Diminuendo l’intensità del movimento, invece, l’organismo attinge sempre meno dai carboidrati per
preferire come fonte energetica i depositi adiposi.
Quindi la minore spesa calorica nel cammino è bilanciata da un maggiore consumo di grassi.
Un esempio pratico è dato da una persona sovrappeso di 70 kg che cammina per 40 minuti a 4 km/h
bruciando 150 calorie e 6 g di grasso.
Se la stessa persona, però, cammina a 6 km/h, brucia le stesse calorie nel tempo inferiore di 27 minuti,
ma i grassi consumati si riducono a soli 3 grammi.
Inoltre, la camminata è risultata la scelta migliore per prevenire la pressione alta, il colesterolo e il
diabete:
i principali imputati per le malattie cardiache.
Questo è quello evidenziato dai ricercatori.
Fondamentale è anche la continuità del lavoro svolto. Camminare almeno 30 – 40 minuti,
senza pause, fa consumare più calorie che camminare lo stesso tempo, ma intervallandolo:
se camminate per 30 min. consecutivi, bruciate in media 60 calorie in più di chi fa una passeggiata
spezzata in tre intervalli di 10 minuti l’uno.
Concludendo, almeno tre sedute settimanali sono necessarie a garantirsi un sano e duraturo
dimagrimento o mantenimento del peso forma. (Salute, Tgcom24, Obiettivo e benessere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 618
PREVENZIONE E SALUTE
12 CIBI PER SODDISFARE LA GOLOSITÀ... E LA SALUTE?
Spesso è difficile trovare cibi che fanno bene alla salute e che al tempo stesso siano
buoni e gustosi. Ci ha provato il sito americano Wizzed
Ma chi l’ha detto che i “cibi salutari†necessariamente non possano essere
anche buoni? Ecco la prova, pubblicata sul sito americano Wizzed, specializzato
in alimentazione, fitness e salute.
«Molte possono essere le ricette – che, pur rispettando alcune regole di una
sana alimentazione, sono piacevoli al palato e soddisfano “le voglie†alimentari
che spesso possono assalirci. Dolci che in realtà hanno poche calorie. Frutta, yogurt, cannella e spezie
in genere sono i principali protagonisti.
Attenzione però a non farci ingannare. Alcuni di questi dolci possono essere veramente ok, ad es.
yogurt con frutta, frutta frullata e surgelata, creme di frutta e yogurt, ecc. Altri invece qualche “insidiaâ€
la possono nascondere: cioccolato e zuccheri in genere, anche se pochi in quantità , possono farci
aumentare la “voglia†di zucchero anziché toglierla. Attenzione quindi a saper fare scelte consapevoli e
mai esagerare. Del buon cioccolato amaro in piccole dosi può anche essere contemplato, ma senza
esagerare. Se poi si impara a non aggiungere zuccheri, si potrà scoprire il vero sapore di alcuni alimenti
e fare un grande regalo alla nostra salute!
Le 12 ricette golose
Vediamo le 12 “ricette golose†suggerite dal sito Wizzed.
1.Banane congelate al cioccolato
Semplici da preparare. Basta tagliare le
banane a metà e metterle nel freezer.
Quando sono congelate bisogna immergerle
nel cioccolato fuso e farle rotolare in noci e muesli tritati.
3. Uva congelata: L’uva è piena di sostanze
nutritive e anche da congelata può essere uno
spuntino dolce e goloso, da potersi
consumare in ogni stagione dell’anno, con grande gioia
soprattutto dei bambini.
5.Fragole immerse nel cioccolato
Fragole immerse nel cioccolato, da
mangiare quando questo si è solidificato.
Un dolcetto che può essere preparato
anche con altri frutti e con i vari tipi di cioccolato: al latte,
fondente, bianco.
7. Ananas alla griglia con zucchero di canna:
Un piatto che può essere consumato a
colazione, ma anche come dessert a chiusura
di un pasto o come spuntino pomeridiano. Le
fette di ananas scaldate su una griglia devono essere
“lavate†con burro fuso mischiato a zucchero di canna.
9. Latte al cioccolato: Il latte al cioccolato è il
modo migliore per soddisfare la propria
golosità e acquistare un po’ di energia grazie
al calcio presente nel latte. Da consigliarsi
dopo un allenamento o una seduta estenuante in palestra.
11. verdure dolci
Le verdure possono essere mangiate
durante la giornata, alcune proprio
sgranocchiate, come le carote. Da
consigliarsi, per gli spuntini, sono anche il mais e i
pomodori, da soli o con yogurt naturale.
2. Toast alla cannella: Un ottimo snack da
consumarsi anche a colazione. Si prende una
fetta di pane integrale, la si tosta e ci si spalma
del burro mischiato a un cucchiaino di
zucchero e a uno di cannella.
4. Ghiaccioli alla fragola e limone: Ghiaccioli
semplici da preparare. Bisogna creare una
purea di fragole, aggiungervi il succo di limone
spremuto, zucchero e acqua calda. Mischiare il
tutto e versare il risultato negli stampi. Bastano due ore di
freezer, per ottenere i ghiaccioli.
6. Cioccolato amaro: Questo tipo di
cioccolato è ricco di antiossidanti e ha meno
zucchero di quello al latte. Più ha contenuto
di cacao, meglio è: non bisognerebbe mai
scendere sotto il 70%. Un paio di quadratini possono bastare,
per soddisfare il palato.
8. Ceci tostati: I ceci sono ricchi di fibre e
proteine. E possono diventare gustosi se
immersi nel miele arricchito da un po’ di
cannella, dopo essere stati messi nel forno
per circa 20 minuti.
10. Yogurt greco: La forza dello yogurt
greco è che può essere arricchito da
molti altri cibi come la frutta fresca, i
cereali, frutta secca, muesli, a seconda
del proprio gusto.
12. Yogurt con le fragole
Semplice da preparare. Basta miscelare in una
tazza yogurt greco con un po’ di zucchero al
velo. Poi immergere le fragole in questa
miscela e mettere la tazza nel freezer, dove dovrà stare fino a
quando si deciderà di godersi questo goloso spuntino.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 618
SCIENZA E SALUTE
AL RIPARO DALL’ICTUS CON L’ACIDO FOLICO
Uno studio cinese ha dimostrato che nei pazienti ipertesi questa vitamina riduce il
rischio di incidenti cerebrovascolari
Si sa che la pressione alta è un fattore di rischio per
l’ictus e per questo si cerca di abbassarla con i farmaci.
Ma se agli anti-ipertensivi si aggiunge anche acido folico
(o vitamina B9), la probabilità di andare incontro a un
incidente cerebrale si riduce ancora di più.
Lo ha dimostrato uno studio cinese (in Cina l’ictus è al
primo posto come causa di morte) su 20 mila ipertesi che
però non avevano mai avuto malattie cerebrovascolari. I
risultati sono stati pubblicati sulla rivista Jama.
Test sul Dna: I ricercatori hanno suddiviso i pazienti in
due gruppi:
 al primo veniva somministrata una compressa al giorno di enalapril (un antipertensivo),
 al secondo una combinazione di enalapril e acido folico.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a un test sul Dna per valutare le varianti del gene MTHFR C677T,
coinvolto nella produzione di acido folico.
Dopo un periodo di cinque anni, i ricercatori hanno constatato che la percentuale di ictus nel primo
gruppo risultava essere del 3,4%, mentre nel secondo si fermava al 2,7.
Bassi livelli: L’acido folico, dunque, si conferma utile nella prevenzione dell’ictus, ma non solo.
L’efficacia della terapia dipende anche dai livelli di base di acido folico in ciascun individuo:
quanto più questi ultimi sono bassi (e lo sono nei portatori di una particolare variante del gene MTHFR
C677T, chiamata variante TT) tanto più efficace sarà la somministrazione di acido folico.
«Pensiamo – che anche in Paesi come il Canada e gli Stati Uniti, dove i supplementi di acido folico sono
ampiamente prescritti, ci sia un margine per ridurre ancora di più l’incidenza dell’ictus proprio
identificando i pazienti con bassi livelli di acido folico e trattandoli in maniera mirata con la vitamina».
Prevenzione: E in effetti un editoriale di accompagnamento all’articolo dei ricercatori cinesi conferma
che i risultati di questa ricerca possono davvero avere importanti implicazioni per la prevenzione
dell’ictus nel mondo.
Secondo Meir Stampfer e Walter Willet dell’Harvard Medical School di Boston, nonostante i pazienti
coinvolti nello studio fossero ipertesi, si può comunque ipotizzare che l’assunzione di acido folico
possa avere benefici anche nella popolazione con una pressione normale.
E forse non sarebbe nemmeno necessario condurre studi di conferma perché già si sa che milioni di
persone, che vivono soprattutto nella Cina del Nord, in Bangladesh e in Scandinavia hanno bassi livelli
di folati e quindi sarebbero potenzialmente a rischio di ictus.
E anche se è vero che sarebbero proprio i portatori della variante genetica TT a trarne i maggiori
benefici, probabilmente sarebbe troppo costoso eseguire i test genetici.
Frutta e verdura: Sarebbe allora più opportuno pensare a programmi di prevenzione basati sulla
somministrazione di questa vitamina il cui costo, peraltro, è basso.
Non va comunque dimenticato che l’acido folico (e non a caso “folico†deriva dalla parola latina folium
e cioè foglia) è presente nei vegetali (specialmente in quelli a foglie verdi), frutta fresca e secca, fagioli
e piselli.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 618
PREVENZIONE E SALUTE
CAFFÈ, 2 O 3 TAZZE AL GIORNO DIMINUISCONO RISCHIO
DEPRESSIONE NELLE DONNE
Donne e caffè. Ottimo binomio, soprattutto dopo i 60 anni.
Un nuovo studio osservazionale pubblicato su “Archives of Internal Medicine†evidenzia che le donne
che bevono due o più tazze al giorno di caffè sembrerebbero avere minori probabilità di andare
incontro a fenomeni di depressione.
L'indagine è avvenuta su una popolazione di oltre 50mila
infermiere americane di circa 63 anni, che al momento
dell'avvio della ricerca non presentavano sintomi legati alla
malattia.
Il campione è stato seguito fino al giugno del 2006,
attraverso la somministrazione di questionari centrati sul
personale consumo di caffè e bevande contenenti caffeina
nel periodo tra il 1980 e il 2004.
In particolare è stato chiesto quanto spesso erano stati consumati, nel corso dei 12 mesi antecedenti,
la compilazione di ogni questionario, caffè con o senza caffeina, tè, bevande analcoliche con caffeina
(zuccherate o a basso contenuto calorico) o senza caffeina, cioccolato.
Risultati: dallo studio osservazionale sono emersi alcuni dati interessanti:
 le donne che avevano consumato due o tre tazze di caffè al giorno avrebbero evidenziato una
minore probabilità (15%) di sviluppare problemi depressivi rispetto a coloro che avevano
bevuto al massimo una tazza di caffè a settimana.
 Le donne che ne avevano bevuto almeno quattro al giorno avrebbero mostrato un rischio
inferiore del 20%.
Lo studio conferma quanto già da tempo la Società italiana di scienza dell'alimentazione aveva
affermato circa l'effetto del caffè. Pertanto, dopo aver recepito gli effetti del caffè sulla
concentrazione, l'attenzione e prontezza dei riflessi, ora con questo studio si entra in un campo molto
più ampio. Quello che riguarda la prevenzione delle malattie legate al mondo psichico.
Al paziente depresso non è mai stato vietato o sconsigliato il consumo di caffè, a patto che la bevanda
non interferisca con l'assunzione di farmaci antidepressivi. (Salute, Il Mattino)
IN QUANTO TEMPO DIGERIAMO?
Per percorrere i 10-12 metri del nostro sistema digerente, una pietanza sostanziosa
può impiegare anche 80 ore. (Es. In fig. frittelle di Carnevale)
Tutto inizia nella bocca, dove il cibo viene masticato in circa un minuto. Il
bolo alimentare prosegue poi il suo percorso nell’esofago, attraversandolo
in pochi secondi, e si ferma nello stomaco per un tempo variabile: ciò che
è ormai liquido resta qui solo per pochi min., i carboidrati si fermano per
1-2 ore, i grassi per 5 ore o più, le proteine dalle 3 alle 4 ore.
INTESTINO VARIABILE: Dopo la tappa nello stomaco il cibo passa nell’intestino tenue. Per
percorrerlo tutto impiega dalle 3 alle 10 ore, mentre i movimenti peristaltici, che procedono come
onde e sono prodotti dalla muscolatura delle pareti, lo fanno avanzare verso l’intestino crasso,
l’ultima porzione del canale digerente. Ormai trasformato in una poltiglia che deve solo essere
assimilata, il cibo resta nel crasso dalle 48 alle 72 ore. I tempi di transito comunque cambiano da
persona a persona, così come i relativi tempi di evacuazione delle feci. (Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 618
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: “UN FARMACO PER TUTTIâ€
L’Ordine in collaborazione con Federfarma Napoli, con la curia arcivescovile di
Napoli e con il patrocinio della Regione Campania, ha organizzato l’iniziativa
benefica “Un Farmaco per Tuttiâ€.
Il progetto ha come finalità il riutilizzo di farmaci non ancora scaduti e correttamente conservati donati
da cittadini e raccolti nelle farmacie che aderiranno al progetto.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie
resesi disponibili saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.
ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di
solidarietà †messo a bilancio nel 2015.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione,
 l’importo del fondo di solidarietÃ
 le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo: 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: QUOTA SOCIALE
Si Comunica che in questo periodo, Equitalia Sud SpA, Agente della riscossione dell’Ordine dei
Farmacisti della Provincia di Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo alla Tassa di
iscrizione per l’anno 2015, di euro 150,00.
Tutti i Colleghi che non avessero ancora ricevuto tale avviso, possono rivolgersi direttamente
agli Uffici dell’Ordine o inviare una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. per
conoscere le modalità di pagamento.
Si ricorda che il mancato adempimento, fa venir meno il requisito per mantenere l’iscrizione all’Albo
Professionale.