Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 651 AVVISO Ordine 1. Corsi obbligatori: salute e sicurezza sul lavoro 2. XIV Giornata del Sollievo Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Indice di massa corporea - IMC come calcolarlo 4. Le Talassemie 5. Paracetamolo, l'allarme degli esperti: "Provoca infarti e ictus" 6. Prostata, molti uomini corrono pochi rischi, ma vengono curati lo stesso Prevenzione e Salute Mercoledì 27 Maggio 2015, S. Agostino, Federico, Oliviero Proverbio di oggi……….. Femmena curtulella, diavulo, pigliatèlla Donna bassina, diavolo, prendila.. INDICE DI MASSA CORPOREA - IMC COME CALCOLARLO L'IMC è stato studiato per valutare i rischi correlati al sovrappeso e all'obesità in soggetti adulti (18-65 anni) L'Indice di Massa Corporea (IMC, kg/m2) si calcola: dividendo il peso, espresso in kg per il quadrato dell'altezza, espressa in metri, come indice indiretto di adiposità. 70/1,752 = 22,86 Nel riquadro è riportato l’esempio di una persona che pesa 70 Kg e con un’altezza pari a 175cm: il risultato calcolato dal programma corrisponde ad un’indice di massa corporea pari a 22,86. Tale valore rientra nella scala di soggetto Normo peso. 7. Acqua e limone, così si digerisce meglio Curiosità e Salute 8. Perché si dice "essere a cavallo"? E’ possibile calcolare direttamente il proprio valore di IMC attraverso l’utilizzo dell’applicativo disponibile al link: https://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=135&area=Vivi_sano SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 651 PREVENZIONE E SALUTE LE TALASSEMIE Le talassemie sono malattie genetiche dovute ad anomalie della struttura dell'emoglobina, una proteina che si trova all'interno dei globuli rossi L'emoglobina (Hb) è una proteina specializzata nel trasporto di ossigeno dai polmoni ai tessuti dell'organismo, attraverso il circolo sanguigno. Si trova all'interno dei globuli rossi del sangue ai quali conferisce il caratteristico colore rosso intenso. Dal punto di vista chimico, la molecola dell'emoglobina è costituita da 4 "globine", proteine associate ciascuna a un gruppo non proteico contenente ferro e denominato "eme". Da questa unione deriva il nome "emo-globina". Normalmente, nel soggetto adulto sono presenti, in misura variabile, tre tipi di emoglobina: ï‚· l'emoglobina A (HbA), formata da due catene alfa e due catene beta di globine, che rappresenta più del 90% dell'emoglobina presente nei globuli rossi; ï‚· l'emoglobina A2 (HbA2), costituita da due catene alfa e due catene delta di globine, che costituisce il 2,5% del totale; ï‚· l'emoglobina fetale (HbF), costituita da due catene alfa e da due catene gamma di globine, presente nella vita fetale e sostituita subito dopo la nascita dalla HbA, rimane solo in tracce nel soggetto adulto. Cause: Le talassemie sono malattie ereditarie dovute a specifiche anomalie genetiche. L'alterazione all'origine della patologia riguarda la "sintesi", ovvero il processo di formazione delle catene emoglobiniche. La malattia si manifesta quando il gene malato è presente nell'individuo in due copie (omozigosi) trasmesse rispettivamente una dal padre e una dalla madre (che saranno eterozigoti, cioè portatori sani della malattia). Perché nasca un soggetto con talassemia, entrambi i genitori devono essere quindi portatori di una mutazione del gene per la malattia. Solo il 25% dei figli di due genitori portatori risulterà malato. Il 50% dei figli di due genitori portatori saranno anch'essi portatori e il 25% dei figli di due genitori portatori sarà sano. Le talassemie si riscontrano soprattutto nell'area mediterranea: di qui il termine di anemia mediterranea. In Italia, si stimano più di 3 milioni di portatori, particolarmente distribuiti tra le popolazioni meridionali e insulari, ma anche venete e ferrarese. Le talassemie si distinguono in alfa e beta-talassemia, a seconda che siano interessate dal difetto di produzione le alfa o le beta catene di cui sono composte le proteine emoglobiniche. La differenza quantitativa delle catene globiniche all'interno del globulo rosso conduce a un danno della parete della cellula causando due conseguenze importanti: 1. un difetto nella produzione dei globuli rossi a livello del midollo (detta eritropoiesi inefficace) 2. una ridotta sopravvivenza dei globuli rossi nel sangue (che porta ad anemia emolitica). L'entità dei due fenomeni e, quindi, la gravità del quadro clinico, dipendono dal grado di sbilanciamento esistente tra le catene alfa e beta, causato a sua volta dall'anomalia genetica che sta alla base della malattia. Sintomi e Segni: La sintomatologia clinica è data dalla combinazione di anemia emolitica cronica, caratterizzata da una diminuzione anomala del numero dei globuli rossi e di emoglobina, con una ridotta formazione dei globuli rossi a livello del midollo. Nell’alfa-talassemia eterozigote il quadro clinico è silente e l’emocromo non è indicativo. Nella beta-talassemia eterozigote o talassemia minore, nella quale i soggetti sono portatori della malattia, la sintomatologia clinica è negativa. All’emocromo si evidenzia moderata anemia, poliglobulia (aumento dei globuli rossi), microcitosi (riduzione del volume dei globuli rossi) con anisopoichilocitosi allo striscio di sangue periferico e ipocromia. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 651 La talassemia intermedia è caratterizzata da un quadro clinico variabile. Oltre all’anemia, il quadro clinico può comprendere alterazioni scheletriche, emosiderosi (deposizione di ferro all’interno dei tessuti) e aumento di volume della milza. La beta-talassemia omozigote o talassemia maggiore o morbo di Cooley è la forma più grave della malattia. Si manifesta nei primi mesi di vita con un'anemia emolitica cronica. Può complicarsi con presenza di calcoli nella colecisti (litiasi biliare), deformazioni somatiche, aumento delle dimensioni cellulari degli eritroblasti nel midollo osseo, aumento di volume della milza e del fegato e sovraccarico di ferro, anche se particolari regimi trasfusionali e la possibilità di ricorrere a farmaci ferrochelanti hanno modificato la storia naturale della malattia. Diagnosi: Per la diagnosi di laboratorio si ricorre all'esame emocromo con striscio di sangue periferico, che evidenzia: ï‚· grado di anemia, ï‚· spiccata microcitosi, cioè riduzione del volume medio dei globuli rossi ï‚· presenza nel sangue di globuli rossi di diversa dimensione, cellule a bersaglio e eritroblastosi, cioè presenza delle cellule progenitrici dei globuli rossi. Trattamento: Il trattamento attuale della beta-talassemia comprende tre processi principali: 1. la trasfusione di globuli rossi concentrati 2. la chelazione del ferro, vale a dire il metodo che sfrutta il legame chimico di un agente con il ferro 3. il monitoraggio strumentale dell'accumulo di ferro. Si ricorre all'asportazione della milza meno frequentemente rispetto al passato. Nei soggetti non adeguatamente trasfusi si hanno, come in passato, alterazioni scheletriche e fisionomiche caratteristiche, fegato e milza ingrossati e aumento di volume del cuore. Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche da un soggetto sano al soggetto malato è una terapia definitiva che consente la guarigione, ma limitata dalla disponibilità di un donatore compatibile. Il successo del trapianto dipende dalle condizioni cliniche del soggetto, i risultati sono migliori se eseguito precocemente e quando il fegato non è compromesso in modo importante. La terapia genica è tuttora in fase sperimentale. Si ricorre all'utilizzo di una parte di un virus che serve per trasportare all'interno delle cellule del paziente, il pezzo di materiale genetico necessario per la sintesi di catene globiniche con una struttura normale. Prevenzione: La prevenzione della talassemia si fonda sull'identificazione dei portatori mediante esame di screening (elettroforesi dell’emoglobina). Il test utilizzato come analisi di screening diagnostico della malattia si basa sulla differente capacità delle globine che hanno una struttura anomala di migrare verso i poli opposti di un campo elettrico. Nelle gravidanze a rischio, in corso di consulenza genetica, esiste la possibilità di ricorrere alla diagnosi prenatale (villocentesi o amniocentesi). (Min. Salute) PERCHÉ SI DICE "ESSERE A CAVALLO"? Significa essersi sistemati, aver risolto un problema o superato una difficoltà. Perché si dice così? Per rispondere a questa domanda bisogna pensare al valore del cavallo nel Medioevo: possederlo e usarlo, nelle attività agricole, per viaggiare, in guerra, era un privilegio. Dunque salire a cavallo rappresentava un passaggio di status sociale, una facilitazione nella propria esistenza. L’importanza dell’animale è ricavabile anche dal motto cinquecentesco «a caval donato non si guarda in bocca». DONATO. Il cavallo era il regalo per eccellenza e guardare in bocca si riferisce a un controllo della dentatura, uno degli elementi fondamentali, insieme alla forza dei piedi, per stabilirne lo stato di salute e dunque il reale valore del dono. (Focus) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 651 PREVENZIONE E SALUTE ACQUA E LIMONE, COSÃŒ SI DIGERISCE MEGLIO La paternità è indiana, ma la pratica s’è guadagnata il favore di molte persone a ogni latitudine. Bere al mattino un bicchiere d’acqua calda con poco succo di limone fresco è un toccasana per la salute e i benefici sono tanti. «Acqua calda, limone e miele è un rimedio della medicina ayurvedica suggerito per riequilibrare l’organismo e depurare il fegato», dice la dr.ssa Beatrice Salvioli, gastroenterologa dell’ospedale Humanitas. Perché il limone ha questo effetto benefico? «Nonostante la sua acidità, il succo di limone si trasforma in sostanza alcalina nel nostro organismo e facilita la digestione, riducendo le tossine accumulate nel tratto digerente e stimolando la funzione enzimatica. Inoltre – viene stimolata la peristalsi intestinale favorendone la regolarità». Ma i vantaggi di acqua e limone non finiscono qui. A cominciare dalla pratica dell’idratazione in sé, ogni mattina prima di aver fatto colazione, quindi a stomaco vuoto quando l’organismo è più recettivo e assorbe meglio l’acqua, passando per la vitamina C contenuta nel limone che va a rafforzare il sistema immunitario e dà energia per cominciare al meglio la giornata. La bevanda aiuta a eliminare i batteri che si sono formati in bocca durante la notte. Interrompere l’abitudine se si sente acidità di stomaco : Tuttavia, oltre a prestare attenzione alla quantità di limone che si stempera in acqua, è sempre bene consultare un medico o interrompere la consuetudine nel caso dovessero sorgere sintomi di acidità di stomaco. Questa miscela di acqua e limone può avere infatti delle controindicazioni: «In chi soffre di acidità di stomaco, e non solo in queste persone, l’utilizzo continuativo di acqua e limone è controindicato in quanto può causare o peggiorare i sintomi di gastrite o di reflusso gastroesofageo». Simile al limone per le sue proprietà antisettiche, una qualità in comune con il miele, e per il suo gusto rinfrescante, è lo zenzero. Lo zenzero, infatti, aiuta a combattere i raffreddori di stagione e ha inoltre effetti antiinfiammatori. (Salute, Humanitas) PARACETAMOLO, L'ALLARME DEGLI ESPERTI: "PROVOCA INFARTI E ICTUS" Uno studio ha posto l’accento sui rischi del principio attivo contenuto in molti farmaci, pericoloso per cuore, reni e intestino Paracetamolo, l'allarme degli esperti sui rischi per la salute. Dall'Inghilterra arriva l'allarme che avverte dei probabili rischi cui potrebbe essere esposta la salute a seguito dell'assunzione del paracetamolo. Tanti gli effetti collaterali a lungo termine e troppo pochi gli avvertimenti sui possibili rischi dell'antidolorifico, sostengono gli scienziati, considerando cuore, intestino e reni come gli organi più colpiti dal suo abuso che, lungi dall'essere dannoso nel senso proprio del termine, risulterebbe pericoloso per chi lo assume regolarmente da anni. Problemi cardiovascolari, gastrointestinali e renali sono quelli maggiormente riscontrati dai ricercatori dopo aver vagliato i dati di precedenti studi su circa 660mila pazienti che presentano:  il 63% in più di possibilità di morire; il 68% in più di avere un infarto o un ictus  il 50% in più di contrarre accusare emorragie o ulcere allo stomaco. L'autore dello studio – pubblicato sul British Medical Journal – “Crediamo che il rischio del paracetamolo sia più elevato di quanto sia invece percepito dalla comunità scientifica. Visti sia il largo utilizzo che la grande disponibilità come analgesico da banco, è auspicabile un’approfondita verifica dei suoi effetti”. (Ansa) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 651 PROSTATA, MOLTI UOMINI CORRONO POCHI RISCHI, MA VENGONO CURATI LO STESSO Troppi trattamenti in eccesso, con relativi effetti collaterali (come incontinenza o impotenza), ma la metà dei casi potrebbe essere solo tenuta controllata Niente intervento chirurgico, nessuna radioterapia o brachiterapia e neppure farmaci. Per gli uomini con un tumore alla prostata a basso rischio di progressione, ovvero in pratica di piccole dimensioni e non aggressivo, la migliore strategia è la «sorveglianza attiva». A ricordarlo sono gli esperti riuniti a Bologna per il congresso dell’Associazione Urologi Italiani che, ribadiscono la sicurezza per i pazienti di questo atteggiamento che prende sempre più piede in tutto il mondo: «Gli uomini con una neoplasia «a basso rischio», hanno elevate probabilità che il loro tumore resti «fermo» nel tempo, non cresca, non dia metastasi a distanza, non influenzi insomma la loro salute e soprattutto non causi la loro morte – chiarisce Michele Gallucci, resp. dell’Urologia all’Ist. Tumori Regina Elena di Roma. Mentre gli effetti collaterali di ognuna delle terapie possibili (dall’intervento chirurgico alle radiazioni) potrebbero essere eccessivi e non giustificati in relazione al pericolo modesto che i pazienti corrono». Metà dei nuovi casi ogni anno potrebbe non essere trattata Oggi molti tumori (oltre la metà dei quasi 48mila nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia) appartengono a una categoria di rischio basso o addirittura molto basso e quindi avranno una «storia naturale» molto lunga. Queste neoplasie indolenti possono non avere una rilevanza clinica per la vita del paziente (in pratica non incidono sul suo pericolo di morte o sulla sua salute generale) e potrebbero non necessitare di un trattamento invasivo immediato. Mentre prostatectomia radicale, brachiterapia e radioterapia possono avere conseguenze indesiderate, come incontinenza, disfunzione erettile, irritazioni della vescica e del retto. «Per questo è fondamentale – che davanti a un carcinoma della prostata in fase iniziale, ancora confinato all’interno della ghiandola, di definisca la classe di rischio del paziente. Per farlo devono essere presi in considerazione una serie di parametri (tra i quali il livello del PSA, la sua evoluzione nel tempo, il punteggio di Gleason) e poi bisogna parlare con il paziente e capire le sue necessità e desideri». «Se il rischio che la malattia evolva è molto basso, perché affrontare delle terapie che con buone probabilità influenzeranno la qualità di vita già nell’immediato? Si può invece procedere solo con controlli regolari, tenere appunto la neoplasia sotto sorveglianza, e intervenire solo se e quando sarà necessario». L’età del paziente ha un ruolo cruciale: che la sorveglianza attiva sia un sistema sicuro è già stato ampiamente dimostrato. Un’ulteriore prova arriva da uno studio che ha analizzato i dati di circa 1000 uomini con carcinoma prostatico a rischio basso o intermedia di progressione, seguiti con strategia osservazionale tra il 1995 e il 2013. Gli esiti riportano chiaramente che la sopravvivenza a 10 e 15 anni dei malati con carcinoma a basso rischio è ottima (rispettivamente 83,6% e 68,8%). Mentre servono maggiori cautele per i pazienti che rientrano nella classe di rischio intermedia che, del resto, hanno una tipologia di tumore più pericolosa, con maggiori probabilità di diventare aggressiva. «Per i carcinomi di grado intermedio l’età del malato gioca un ruolo ancora maggiore nella decisione terapeutica. Si tratta di neoplasie che possono essere più aggressive, con maggiori possibilità di evolvere o dare metastasi, ma qual è l’aspettativa di vita del paziente? Se ha 65-70 anni o più, ha senso sottoporlo a delle cure che probabilmente gli daranno fastidi immediati (specie sul fronte incontinenza e impotenza) e per gli anni che gli restano, mentre potrebbe continuare ad avere una buona qualità di vita e fare solo dei controlli». (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 651 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE CORSI OBBLIGATORI: SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO I corsi avranno inizio giorno 8 Giugno 2015, ore 13.30, sede Ordine Come è noto il D.Lgs 81/2008, oltre a prevedere gli obblighi formativi per i datori di lavoro, i rappresentanti dei lavoratori e gli addetti alla gestione delle emergenze e al primo soccorso, stabilisce che i lavoratori, in occasione della costituzione del rapporto di lavoro o del trasferimento o cambio di mansioni, devono ricevere una adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Pertanto, l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli ha organizzato i seguenti Corsi Obbligatori: Diritto alla salute e sicurezza sul lavoro in Farmacia (R.S.P.P.): Corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di Resp. del servizio di prevenzione e protezione. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.): corso obbligatorio è riservato a tutto il personale di farmacia che intende svolgere il compito di responsabile della sicurezza per i lavoratori. L’antincendio: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di addetto all’antincendio nonché per coloro che debbono ricoprire il ruolo di addetto antincendio designati dal datore di lavoro. Il primo soccorso: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di addetto al pronto soccorso nonché per coloro designati dal datore di lavoro. Formazione dei Lavoratori: corso obbligatorio per tutti i lavoratori delle farmacie. ORDINE CORSO ECM: I CONTRACCETTIVI Sabato 30 Maggio, ore 9.00, sede Ordine Il corso è accreditato per il Programma ECM (5 Crediti). COME PARTECIPARE: 1. prenotarsi sul sito istituzionale dell’Ordine nella sez. Ecm: prenota Ecm 2. presentarsi direttamente Sabato 30 Maggio, ore 9.00, presso la sede dell’Ordine. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 651 2000 VOLTE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI: MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Domenica 10 Maggio, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.

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