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Anno IV – Numero 656 AVVISO Ordine 1. Corsi obbligatori: salute e sicurezza sul lavoro 2. Ordine: Assemblea Ordinaria 2015 Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Settanta buoni motivi per mangiare alimenti integrali 4. Più bassi di statura, più a rischio di infarto? Prevenzione e Salute 5. Cioccolato amaro contro l'ipertensione dilata le arterie e abbassa la pressione 6. Vitamine per prevenire i tumori della pelle più frequenti 7. Epilazione e depilazione per gambe a prova di carezza. Curiosità e Salute 8. È vero che mangiare la punta delle banane fa male alla salute? Giovedì 04 Giugno 2015, S. Quirino, Isabella Proverbio di oggi……….. A' casa d''o puveriello nun manca maje 'a tuzzella. In casa del povero non manca mai il tozzo di pane. CIOCCOLATO AMARO CONTRO L'IPERTENSIONE DILATA LE ARTERIE E ABBASSA LA PRESSIONE Da alcune sostanze nel cioccolato amaro un aiuto contro l'ipertensione, dalla curcumina, un derivato della curcuma un alleato anti-Alzheimer, mentre il succo di barbabietola funziona nello sport. Per verificare l'efficacia di questi prodotti, proprio come si fa per i farmaci di sintesi, sono state condotte ricerche che ne hanno scientificamente dimostrato l'azione su diverse patologie, dall'ambito cardiovascolare alla neurologia. «Cresce il numero di molecole che si rivelano efficaci in diverse patologie: prevediamo sviluppi sempre più interessanti di un settore in grande espansione» spiega il presidente della Società italiana di nutraceutica Cesare Sirtori. L'attenzione dei ricercatori si è focalizzata su alcuni prodotti, tra cui il cioccolato amaro. Da oltre 10 anni questo alimento è noto come un potente antipertensivo. Il motivo è la presenza di molecole note come flavonoli nel cioccolato amaro. Questi dilatano le arterie e riducono la pressione. (Salute, Il Messaggero) È VERO CHE MANGIARE LA PUNTA DELLE BANANE FA MALE ALLA SALUTE? Non esistono prove scientifiche che la parte finale delle banane sia nociva alla salute, ma questa credenza popolare è diffusa. Nell’estremità del frutto tropicale opposta a dove la banana è legata al “casco”, spesso si verifica l’imbrunimento dell’apice calicino del fiore. Questo processo dipende dagli enzimi e non è dovuto al proliferare di parassiti o di sostanze nocive. Il luogo comune che mangiare la punta delle banane fa male alla salute potrebbe nascere proprio da questo difetto, che comunque non ne compromette la salubrità. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 656 SETTANTA BUONI MOTIVI PER MANGIARE ALIMENTI INTEGRALI Non è solo merito della fibra se i cereali non raffinati sono vantaggiosi per il nostro benessere. Contengono anche sostanze bio-attive antiossidanti e protettive per il cuore Chi finora non ha voluto saperne di mangiare pane nero, pasta marroncina, riso dal colore scuro, insomma di nutrirsi con tutti quei prodotti a base di cereali integrali che si trovano sempre nei supermercati, oggi ha più di settanta buoni motivi per convertirsi, almeno in parte, a un’alimentazione più salutare, ricca, appunto, di cereali integrali. Perché, secondo i nutrizionisti, tanti sono, se non di più, i composti nascosti nelle parti più esterne dei chicchi che vengono sottratti all’alimentazione quotidiana dalla raffinazione del riso e delle farine usate per pane e pasta, e che vengono buttati praticamente via. Un grave spreco per la salute, dato che queste sostanze, nel loro insieme, possono avere un così gran numero di effetti benefici da farci addirittura vivere più a lungo. Non solo fibre, anche composti bio-attivi protettivi. Lo conferma una miriade di ampie indagini epidemiologiche. La più recente, pubblicata sulla rivista medica Jama conferma che una dieta sana a base di cereali integrali, capace di diminuire il rischio cardiaco, può essere collegata addirittura a una significativa riduzione della mortalità. A puntare sull’ipotesi che i cereali integrali non facciano bene solo perché ricchi di fibre, come si è creduto fino a poco tempo fa, ma anche, e forse soprattutto, perché contengono molte decine di importanti composti bio-attivi. Secondo il suo autore, Anthony Fardet: «I risultati di studi recenti, uniti a un esauriente inventario dei costituenti bio-attivi e della loro concentrazione, hanno permesso di formulare nuove ipotesi per spiegare l’effetto protettivo dei cereali integrali. Si è visto, per es., che un solo composto può esplicare numerose attività protettive, mentre più composti possono concorrere alla protezione di una stessa funzione fisiologica». Ecco allora che sono oltre 70 i buoni motivi per mangiare alimenti integrali. Basti pensare che oltre 34 costituenti del seme di grano intero contribuiscono a proteggere cuore e circolazione. E almeno una trentina hanno una sinergica azione antiossidante. Per es.:  alcuni polifenoli, lignine e acido fitico, possono proteggere l’apparato digerente;  l’acido ferulico si occupa del colon;  colina e betaina possono proteggere fegato e salute cardiovascolare e così via. Insomma, l’abbinata fibre-biocomposti può essere un’importante arma protettiva per cuore, apparato digerente, funzioni cerebrali e agire contro depressione, ansia, diabete, tumori. I cereali integrali: Da notare, che il consumo di integrali può aiutare a tenere il peso sotto controllo non solo perché la fibra di cui sono ricchi riempie lo stomaco senza apportare calorie, ma anche perché: «Questi alimenti, rispetto ai raffinati, contengono una quota maggiore di amidi-resistenti meno aggredibili da parte dei succhi intestinali e quindi meno capaci di elevare la glicemia. Questo spiega, almeno in parte, anche perché i cereali integrali possono ridurre il rischio di diabete». «Recentemente si è visto che i cereali completi, mangiati nella prima colazione, aiutano a tenere a bada la glicemia del dopo pranzo. E questo vale anche per il dopo cena, purché si mangi una porzione di integrali anche a pranzo». Quando si parla di cereali integrali ci si riferisce a frumento e riso, ma anche a mais, avena, orzo, segale, e anche a sorgo e miglio. Questi semi sono composti da diverse parti. Per es., un chicco di grano comprende: la crusca, che lo protegge; il germe che è l’embrione del seme; l’endosperma ricco di amidi. I cereali integrali, in chicchi, in farine o in fiocchi, comprendono tutte e tre le componenti del chicco. Le farine raffinate e i chicchi brillati, come riso e orzo perlato, sono invece ottenuti usando solo l’endosperma del seme. Quindi sono privati sia delle fibre, sia di gran parte dei sali minerali, vitamine, grassi e sostanze bio-attive di cui le componenti del seme sono ricche. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 656 PREVENZIONE E SALUTE Vitamine per prevenire i tumori della pelle più frequenti Studio australiano presentato al congresso Asco di Chicago: due pastiglie al giorno riducono nei pazienti a rischio (pelle e occhi chiari) la comparsa di nuovi carcinomi Una pillola di vitamina B due volte al giorno per non ammalarsi di cancro alla pelle. Una strategia molto semplice e poco costosa, che appare efficace nel ridurre il numero di tumori della pelle soprattutto nelle persone che sono più a rischio di svilupparli. La buona notizia arriva dal congresso annuale della Società Americana di Oncologia Clinica in corso in questi giorni a Chicago, dove un team di ricercatori australiani, da sempre particolarmente attenti al tema visto che nel loro continente si riscontra la maggiore incidenza mondiale di queste neoplasie, ha presentato gli esiti del proprio studio. I tumori più frequenti e legati alle radiazioni solari La sperimentazione ha coinvolto 386 pazienti che erano già stati operati per asportare almeno due tumori cutanei di tipo non-melanoma nei precedenti cinque anni, ed erano quindi considerati ad elevato rischio di svilupparne altri. Studio: per 12 mesi i partecipanti hanno ricevuto 2 compresse al giorno contenenti:  un placebo  nicotinammide, una forma di vitamina B3: Risultati: mostrano una riduzione del 23% nella comparsa di nuovi tumori nel gruppo che aveva assunto le pastiglie vitaminiche. «E’ sicuramente una notizia rilevante per la prevenzione del cancro della pelle e in particolare delle due forme più frequenti: il carcinoma basocellulare (o basalioma) e il carcinoma squamocellulare (o spinalioma) - commenta Paolo Ascierto, oncologo della Fondazione Pascale Istituto Nazionale Tumori di Napoli. Si tratta di tumori che sono dovuti soprattutto all’esposizione eccessiva ai raggi solari e alle scottature che, negli anni, provocano danni al Dna che possono evolvere nella formazione di un tumore. Non sono neoplasie letali come il melanoma e spesso basta l’asportazione chirurgica per eliminarle, ma lo squamocellulare è un po’ più aggressivo e nei casi più avanzati può metastatizzare. Mentre il basalioma colpisce spesso il viso, tende spesso a ripresentarsi e nei casi più gravi può arrivare a sfigurare i malati». Prevenzione riservata a chi è più a rischio d’ammalarsi I ricercatori del dipartimento di Dermatologia all’Università di Sydney hanno sottolineato che mentre l’acido nicotinico (una forma differente di vitamina B3) può provocare effetti collaterali come mal di testa, arrossamenti e pressione bassa, la nicotinammide non ha mostrato nel trial serie controindicazioni. Anzi, l’assunzione regolare di due pastiglie al giorno ha dato risultati benefici anche sulla cheratosi attinica, altra patologia tipicamente legata al sole e che col tempo può evolvere in basalioma o in carcinoma squamocellulare. Le conclusioni dello studio suggeriscono di prescrivere la cura, che peraltro è molto ben tollerata e poco costosa, a tutte le persone a rischio, «ovvero principalmente chi già avuto precedenti asportazioni di questi tumori - chiarisce Ascierto. Si tratta soprattutto di persone con fototipo a rischio: chi ha pelle, occhi e capelli chiari ha maggiori probabilità di scottarsi, deve sempre usare protezioni solari ed evitare di esporsi troppo ai raggi ultravioletti». (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 656 PREVENZIONE E SALUTE EPILAZIONE e DEPILAZIONE PER GAMBE A PROVA DI CAREZZA Creme, lamette, strisce e laser per una bellezza al sicuro, seguendo il parere degli esperti ï‚· Il rasoio taglia, ï‚· la ceretta tira, ï‚· la crema brucia, ï‚· il laser “scuote”: quale tecnica è la migliore per dire addio ai peli? Il tema è di scottante attualità all’inizio dell’estate, quando le gambe si scoprono, gli abiti si fanno più leggeri e presentarsi in condizioni perfette è un vero e proprio obbligo. Partiamo da una premessa, semplice e apparentemente banale, ma non proprio scontata: tra depilazione ed epilazione c'è una grossa differenza. DEPILAZIONE: consiste nell‘eliminazione parziale del pelo mediante rasoi o creme, dischetti o altre tecniche; EPILAZIONE: rimuove il pelo completamente, o almeno così si spera. I risultati sono immediati in entrambi i casi, ma la durata dell’'effetto è molto diversa. Scopriamo perché. Quanto dura? - La durata della depilazione è modesta e dopo qualche giorno i peli cominciano a ricrescere e a ricomparire con un “angolo di taglio vivo” che rende la pelle pungente e un po' fastidiosa al tatto. La durata dell’epilazione è invece maggiore: i tempi di ricrescita dipendono dall’area che si tratta, da pochi giorni fino a qualche settimana. Depilazione: rasoi o creme? - La ceretta è la tecnica migliore, ma deve essere eseguita solo con prodotti di qualità professionale. E si consiglia di richiedere l'intervento di personale qualificato, per evitare la rottura del pelo. I rasoi sono veloci e indolori, ma alla lunga possono essere controproducenti perché il pelo, con il tempo, ricresce più forte e robusto. Creme e prodotti chimici sono efficaci, ma possono causare sensibilizzazione e reazioni allergiche, quindi non sono adatti ai soggetti dalla pelle molto delicata. In ogni caso, fatevi consigliare dal vostro medico di fiducia, perché ogni caso può essere diverso. Via i peli con l'elettricità - Particolarmente consigliata, ma più costosa, è l'estirpazione del pelo tramite laser. In genere si effettua con il laser (diodo) o con la luce pulsata: in questo modo il follicolo viene distrutto dall'energia che si converte in calore. "Le parti del corpo più frequentemente trattate - ci spiega la Dr.ssa Cinzia Forestiero, Direttrice Didattica ASPEM - sono: gambe, inguine, ascelle, torace, baffetti. Le sedute hanno cadenza mensile. Questo intervento ha costi che variano dai 100 ai 400€ circa a seduta in base all'ampiezza delle zone da trattare”. Le controindicazioni del laser - Anche in questo caso qualche cautela è d’obbligo. Si possono infatti avere effetti indesiderati se il paziente si espone al sole nella settimana successiva al trattamento o se si è esposto nella settimana precedente. “Meglio riferirlo al medico - continua la Dr.ssa Forestiero - per essere tranquilli. Si rischiano anche arrossamenti e eritemi se non è stata fatta un'attenta valutazione del fototipo, del colore dei peli, della profondità e della dimensione”. (Salute, Tgcom24) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 656 SCIENZA E SALUTE PIÙ BASSI DI STATURA, PIÙ A RISCHIO DI INFARTO? Uno studio che ha analizzato i profili genetici di quasi 200mila persone ha trovato conferma (inaspettata) del legame tra altezza e malattie delle coronarie. Altezza mezza bellezza, afferma il detto. Ma se non garantisce l’avvenenza, l’alta statura sembra almeno contribuire a rendere più remoto il rischio di infarto. L’associazione inversa tra statura e malattie delle coronarie era un dato noto agli esperti, anche se preso assai poco sul serio. Un consorzio internazionale di ricercatori che ha analizzato la questione ha invece scoperto che c’è davvero un legame di tipo genetico tra altezza e predisposizione alle malattie di cuore, anche se quale possa essere il meccanismo comune che incide sia sulla statura sia sulle arterie rimane ancora poco chiaro. ALTO RISCHI PER I PICCOLI. I ricercatori, hanno riportato secondo quanto pubblicato nell’articolo sul New England Journal of Medicine,  ogni 6,5 cmi di altezza in più è risultata una diminuzione del rischio cardiovascolare del 13,5%. In altre parole, «una persona alta un metro e cinquanta ha circa il 30% di possibilità in più di andare incontro a malattie di cuore di una alta 1,67». VALE SOLO PER GLI UOMINI. L’associazione tra statura più bassa e rischio per il cuore è risultata assai più significativa per gli uomini che per le donne, forse per differenze reali, o forse perché il campione di donne considerato era meno numeroso di quello degli uomini. C’è anche da dire che l’aumento di rischio collegato alla bassa statura è piccolo, quasi insignificante se confrontato con altri fattori che influiscono sulle altre malattie cardiovascolari, dal fumo al diabete all’ipertensione: però a quanto pare esiste. STRANA OSSERVAZIONE. Già negli anni cinquanta era stato osservato che i più alti sembravano meno colpiti da infarto e altre malattie: un medico del Massachusetts General Hospital aveva osservato che i pazienti ammessi in ospedale per infarto sotto i 40 anni erano in media 5 cm più bassi di loro coetanei sani. Più avanti si è visto che anche considerando altri fattori di rischio come il fumo o il diabete l’associazione resisteva, ma si era pensato che si trattasse di una delle tante curiose associazioni che risultano dagli studi epidemiologici, e che la statura più bassa fosse solo il segnale più evidente di qualche altro fattore che contribuiva anche alle malattie cardiovascolari, per esempio infezioni oppure malnutrizione durante l’infanzia. Quello che invece i ricercatori hanno trovato è una forte correlazione tra i geni legati alla statura più bassa e le malattie coronariche. IL MISTERO CONTINUA. Ma qual è il legame? I geni che controllano l’altezza hanno anche influenza su fattori come l’obesità, il diabete o la pressione sanguigna? In realtà l’unica connessione trovata è con livelli leggermente più alti di colesterolo cattivo, quello che aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, e di trigliceridi, i grassi del sangue che a loro volta costituiscono un rischio. Secondo i ricercatori, questo legame spiega poco. È probabile che gli stessi geni che influiscono sull’altezza regolino, per vie ancora poco note, altri meccanismi, magari la crescita dei vasi sanguigni: arterie di calibro più piccolo sarebbero più a rischio di “intasarsi” e di portare a un infarto. (Focus) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 656 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE CORSI OBBLIGATORI: SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO I corsi avranno inizio giorno 8 Giugno 2015, ore 13.30, sede Ordine Come è noto il D.Lgs 81/2008, oltre a prevedere gli obblighi formativi per i datori di lavoro, i rappresentanti dei lavoratori e gli addetti alla gestione delle emergenze e al primo soccorso, stabilisce che i lavoratori, in occasione della costituzione del rapporto di lavoro o del trasferimento o cambio di mansioni, devono ricevere una adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Pertanto, l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli ha organizzato i seguenti Corsi Obbligatori: Diritto alla salute e sicurezza sul lavoro in Farmacia (R.S.P.P.): Corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di Resp. del servizio di prevenzione e protezione. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.): corso obbligatorio è riservato a tutto il personale di farmacia che intende svolgere il compito di responsabile della sicurezza per i lavoratori. L’antincendio: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di addetto all’antincendio nonché per coloro che debbono ricoprire il ruolo di addetto antincendio designati dal datore di lavoro. Il primo soccorso: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di addetto al pronto soccorso nonché per coloro designati dal datore di lavoro. Formazione dei Lavoratori: corso obbligatorio per tutti i lavoratori delle farmacie. ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2015 E’ convocata L’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo. Il giorno 04 Giugno 2015 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la sede dell’Ordine sita in Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione del seguente Ordine del giorno: 1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2014; 2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2014; 3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2015; 4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.

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