Anno IV – Numero 657
AVVISO
Ordine
1. Corsi obbligatori:
salute e sicurezza sul
lavoro
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
2. Cuore in salute? A
dirlo sono una stretta di
mano e la pressione di
braccio e caviglia
3. Anoressia, bulimia,
disfagia e food
avoidance: è allarme
giovanissimi
Prevenzione e
Salute
4. Occhio ai trucchi
d’estate: consigli
(salutari) su come usarli
e conservarli
5. Sms o chiamate sul
fisso ricorderanno di
prendere la medicina
Venerdì 05 Giugno 2015, S. Bonifacio vescovo
Proverbio di oggi………
Suonno porta suonno. (Sonno porta sonno)
Cuore in salute? A dirlo sono una stretta di
mano e la pressione di braccio e caviglia
Una presa debole è associata a un maggiore rischio di eventi
cardiovascolari, mentre i pazienti con una media pressoria
hanno un maggior grado di aterosclerosi
Basta misurare la forza della stretta di mano e fare una "media" fra la
pressione alla caviglia e al braccio per valutare lo stato di salute del nostro
cuore e dei reni. E' quanto emerge da due studi distinti.
Una presa debole è stata associata a una
maggiore probabilità di eventi fatali, mentre
i pazienti con un indice pressorio
caviglia/braccio inferiore a 0,9 hanno un
maggior grado di aterosclerosi e soprattutto
una riduzione consistente della funzionalitÃ
dei reni.
Stretta debole o stretta forte? - Dai risultati dello studio è emerso che per
ogni 5 chili in meno di forza, il rischio di morte prematura sale del 16%, quello
di mortalità causata da ictus del 9% e da altri eventi cardiovascolari fatali del
17%. In genere una donna giovane, tra 20 e 30 anni, può esercitare una forza
di 34 chili, che scende a 24 intorno ai 70 anni.
Negli uomini la presa è più vigorosa: alla stessa età è pari a 54 chili, destinata
a calare a 38.
Facile come misurare la pressione - Il rapporto tra pressione del braccio e
della caviglia serve soprattutto per individuare i pazienti con fibrillazione
atriale su cui intensificare i controlli: un individuo su cinque ha un indice troppo
basso e ciò aumenta di una volta e mezzo il pericolo di insufficienza renale. Gli
esperti della Simi circa 900 pazienti per valutare se vi sia un'associazione fra la
pressione arteriosa registrata in diversi distretti corporei e il pericolo di danni
renali e cardiovascolari.
Il risultato? Solo il 23% dei pazienti con fibrillazione atriale - l'aritmia cardiaca
più diffusa - ha una funzione renale normale, mentre uno su tre accusa almeno
un lieve deficit. (salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 657
PREVENZIONE E SALUTE
OCCHIO AI TRUCCHI D’ESTATE:
CONSIGLI (SALUTARI) SU COME USARLI E CONSERVARLI
Con l’arrivo del primo caldo e dell’estate non si rinuncia a un velo di trucco sugli
occhi, ma temperature elevate, vento e sole possono creare qualche problema in più
ai nostri occhi.
Per un make up sicuro, perciò, bisogna usare qualche accortezza, come
consigliano il dr Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico
dell’ospedale Humanitas di Milano, e i suoi collaboratori, che ci guidano
nella scelta dei trucchi, ci suggeriscono il modo corretto per conservarli
con riguardo particolare verso chi porta le lenti a contatto o chi ha subito
un intervento agli occhi.
1. Conservare i trucchi al fresco per evitare i batteri. I prodotti che si impiegano per il make up
agli occhi hanno una base grassa per poter aderire bene alla cute. E questo non è altro che un terreno
di coltura ideale per i batteri. Spesso questi prodotti vengono conservati per un periodo molto lungo e
il movimento ripetuto del pennello o dello scovolino che vanno dalla confezione del trucco alla pelle
degli occhi e alle ciglia, fa aumentare la probabilità di trasmissione dei batteri. Un altro fattore di
rischio è l’umidità degli ambienti in cui si conservano i trucchi, spesso il bagno. L’umidità stimola la
biocrescita, favorisce cioè la proliferazione dei germi. Per evitare il loro sviluppo,
basterebbe conservare i trucchi a basse temperature.
2. Quali accorgimenti è bene avere nell’acquisto dei trucchi
Il trucco non fa male agli occhi, ma è opportuno acquistare cosmetici che non
contengano sostanze allergeniche, come il nichel, una delle cause principali di
irritabilità e dermatite da contatto. I trucchi più utilizzati sono in genere la matita, gli ombretti e il
mascara. La matita contiene sostanze grasse ed è idrorepellente.
Ha dunque un’ottima tenuta e va rimossa bene. Nell’applicarla occorre prestare attenzione alla parte
interna del contorno occhi, il bordo della palpebra inferiore può essere sede di abrasioni o irritazioni
della congiuntiva e della cornea.
L’ombretto può essere in polvere o in crema; quello in polvere contiene microparticelle che possono
penetrare nell’occhio dando luogo a irritazioni e causando fastidio.
Spesso a causa di queste infiltrazioni, si tende a strofinare gli occhi con conseguenti possibili abrasioni
dei tessuti oculari. Il mascara, che si applica sulle ciglia, va utilizzato con attenzione, cercando di
evitarne il contatto con gli occhi. Ricordate che i cosmetici hanno una “scadenza†e che con il passare
del tempo tendono a deteriorarsi, e considerato che rimangono aperti per molto tempo possono
anche contaminarsi. Quindi quando acquistate un prodotto nuovo ricordate che potete utilizzarlo
mediamente dai 3 ai 6 mesi, e sarebbe anche il caso di non utilizzare i trucchi di altre persone,
specialmente quelli che vanno a contatto con gli occhi.
3. I consigli per struccarsi senza rischi: In primo luogo è importante lavarsi
le mani con attenzione, strofinandole per 10-15 secondi, magari togliendosi
anche eventuali anelli dalle dita. È preferibile poi utilizzare prodotti struccanti
specifici per occhi; ottime dalla farmacia le salviette oculari monouso contenenti
sostanze naturali (calendula, aloe) che detergono ed evitano reazioni di
ipersensibilità e allergia. Anche se dovessero entrare in contatto con gli occhi poi non bruciano e non
creano problemi. I principali danni possono essere irritazioni della congiuntiva e della cornea ed
erosioni.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 657
4. Matite ed eyeliner, rischio irritazioni e rossori per gli occhi
Alcune particelle dell’eyeliner (o matita), se applicato nella parte interna delle palpebre,
possono “migrare†nell’occhio e causare dei problemi alla vista. Sulle partecipanti alla
ricerca è stato applicato l’eyeliner in diversi punti: lungo il contorno occhi e dietro la
linea delle ciglia, all’interno delle palpebre. E proprio in quest’ultimo caso, le particelle
di trucco entravano in contatto più velocemente e in maggior numero con il film lacrimale, la pellicola
fluida e trasparente che riveste le strutture esterne dell’occhio, come la cornea, la superficie interna delle
palpebre e la sclera. In 5 minuti una quantità compresa tra il 15 e il 30% in più delle particelle penetrava
nell’occhio. Tuttavia, nell’arco di due ore i residui di trucco venivano eliminati dal dotto lacrimale e le
particelle rimaste erano praticamente trascurabili.
Ma quali effetti può avere sugli occhi? Le complicazioni vanno dall’irritazione al rossore,
all’introduzione di batteri pericolosi dall’eyeliner, in particolare se le matite sono usate da
un po’.
A prestare maggior attenzione, devono essere le persone che hanno gli occhi secchi o più
sensibili. I possibili rischi arrivano dal glittering, che rende l’eyeliner più cremoso, usato per dare maggiore
brillantezza agli occhi e costituito da minerali come la mica o le lamelle di alluminio. Basta fare la punta alla
matita prima di ogni applicazione, provare a togliere qualche residuo e, naturalmente, lavarsi bene prima
di andare a letto.
5. Lenti a contatto e trucco: come fare: Non esiste alcuna controindicazione al trucco per chi porta
le lenti a contatto, anche se chi le utilizza dovrebbe seguire delle norme igieniche più attente e rigide e fare
una particolare attenzione alla scelta dei cosmetici. E’ molto importante come norma igienica generale,
anche per chi non porta lenti a contatto, lavarsi le mani bene prima di truccarsi, ma soprattutto è bene
ricordare che le lenti a contatto vanno applicate prima. La zona del contorno occhi è molto delicata, motivo
per cui si raccomanda sempre a chi porta le lenti a contatto di utilizzare prodotti ipoallergenici, e di
scegliere con molta cura mascara, ombretti, matite occhi e eyeliner.
Per quanto riguarda la scelta degli ombretti, quelli compatti o in crema sono da preferire rispetto a quelli
in polvere, le cui micro-particelle possono facilmente penetrare nell’occhio e infilarsi tra la lente a contatto
e la cornea, creando abrasioni corneali, o irritazioni della congiuntiva o della cornea.
Per quanto concerne invece matita ed eyeliner bisogna avere l’accortezza di non metterla a livello della
rima palpebrale – spazio compreso tra le ciglia e l’occhio. La linea andrebbe tracciata o al di sopra o al di
sotto delle ciglia, per evitare ancora una volta che i pigmenti possano penetrare all’interno dell’occhio.
Fate molta attenzione anche alla scelta del mascara. Sebbene molte donne possano pensare che il mascara
waterproof possa essere migliore poiché più resistente, in realtà è controindicato
soprattutto per chi porta le lenti a contatto, poiché tende a seccarsi più velocemente,
dunque è più probabile che qualche particella o residuo possa penetrare nell’occhio.
Chi porta le lenti a contatto inoltre dovrebbe applicare il mascara non vicino all’attaccatura
delle ciglia, ma partendo con lo scovolino da metà ciglia verso l’esterno.
6. Intervento agli occhi: quali precauzioni: Come regola generale il consiglio è
sempre quello di non truccarsi prima di una visita dall’oculista. A maggior ragione qualche giorno prima di
un intervento. Dopo l’intervento, il trucco è un elemento di rischio da non sottovalutare. Sia che ci si
trucchi sia che si opti per un viso acqua e sapone, è consigliabile detergere al mattino il contorno occhi con
un tonico o con soluzione fisiologica. Evitare di utilizzare saponi o detergenti irritanti o aggressivi. La stessa
procedura la si può fare la sera prima di andare a dormire. Questo pulisce gli occhi che, anche se non ci
pensiamo, sono esposti tutto il giorno a polvere e particelle dannose.
Seguire dei piccoli accorgimenti, come ad es. sospendere il make up per un certo periodo dopo
l’intervento, e prestare la massima cautela quando si ricomincerà ad armeggiare con matite e mascara,
minimizzerà il rischio di infezioni. L’ombretto in polvere non è consigliabile nei soggetti con ipersensibilitÃ
oculare o che hanno subito interventi agli occhi. (salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 657
PREVENZIONE E SALUTE
SMS O CHIAMATE SUL FISSO RICORDERANNO DI
PRENDERE LA MEDICINA
Il progetto «Segui la terapia»: promemoria per malati cronici o con più patologie
che non assumono le terapie prescritte dal dottore
Un sms sul cellulare o una chiamata al numero fisso di casa per ricordare al paziente di assumere le
medicine prescritte dal dottore o che la confezione del farmaco sta per finire.
In pratica, un «servizio di promemoria» per chi ha una malattia cronica o soffre di più patologie e, per
questo, deve prendere più pasticche ogni giorno.
Si chiama Segui la terapia il progetto - presentato il 4 giugno
al Ministero della Salute - avviato grazie alla collaborazione
di medici e farmacisti, proprio per fornire un ulteriore
supporto ai pazienti in modo che assumano correttamente i
farmaci prescritti, rispettando tempi, dosaggi e modalitÃ
raccomandate. Secondo l’Aifa, «la scarsa aderenza alle
prescrizioni del dottore è la principale causa di non efficacia
delle terapie farmacologiche ed è associata ad un aumento
degli interventi di assistenza sanitaria, della morbilità e della
mortalità , rappresentando un danno sia per i pazienti che per il sistema sanitario».
Come funziona
Il progetto pilota, reso possibile dal contributo non condizionato di Mylan, durerà due anni e
coinvolgerà circa 20 mila pazienti, che potranno scegliere un servizio di “promemoria digitale†(sms o
l’alert tramite apposita App sul cellulare) oppure telefonico, con una chiamata vocale registrata che
arriva al numero fisso di casa.
I promemoria saranno generati in base alle informazioni relative alle terapia, date dai medici di
famiglia, poi registrate in un’area riservata sulla piattaforma www.seguilaterapia.it utilizzata dai
farmacisti che aderiscono al progetto.
A loro si possono chiedere informazioni per aderire all’iniziativa.
Fino a 9 pasticche al giorno
«Chi soffre di più malattie croniche, soprattutto anziani, arriva ad
assumere fino a 9 pasticche al giorno – ricorda Annarosa Racca,
presidente di Federfarma.
Capita che i pazienti dimenticano di prendere qualche medicinale, o
sbagliano il dosaggio o i tempi di assunzione; spesso chiedono consigli al
farmacista.
Del resto, – prosegue Racca – anche il Patto per la Salute assegna un ruolo importante sul territorio a
medici di famiglia e farmacisti nella prevenzione e nella gestione delle cronicità ».
Aggiunge Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg, Federazione italiana medici di medicina
generale:
«Usare le tecnologie a disposizione è una delle soluzioni per far “viaggiare†i servizi in direzione del
paziente, che però ha bisogno della “relazione†di fiducia con medico di famiglia e farmacista».
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 657
SCIENZA E SALUTE
ANORESSIA, BULIMIA, DISFAGIA E FOOD AVOIDANCE:
È ALLARME GIOVANISSIMI
Quando compaiono e come riconoscere i sintomi dei disturbi del comportamento
alimentare che riguardano 2 milioni di ragazzi e possono colpire sin dagli 8 anni di
etÃ
Come se non bastassero anoressia e bulimia a
spaventare adolescenti e genitori, sono arrivati
nuovi disturbi del comportamento alimentare,
dalla disfagia alla "food avoidance", che fanno si' che
i primi problemi arrivino sempre prima, già a otto
anni, e colpiscano sempre di più, con due milioni di
adolescenti interessati.
L'allarme viene dal congresso della Società Italiana di Pediatria.
A rilevare l'esordio sempre più precoce è stata, insieme ad altri studi, anche una ricerca del ministero
della Salute su 1.380 preadolescenti e adolescenti.
Già a 8 anni sono state trovate anoressia e bulimia, insieme a disordini alimentari più difficili da
interpretare, come la disfagia, cioè la difficoltà a deglutire o l'alimentazione selettiva passando per il
food avoidance emotional disorder (disturbo emotivo da evitamento del cibo).
Ma quali sono i sintomi e come riconscerli?
"Tra gli 8 e i 10 anni si manifestano i primi segni del problema - spiega Giampaolo De Luca,
Vicepresidente della Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza -.
Se si riesce a intercettarli subito i ragazzi recuperano. Questo è compito del pediatra, che con quattro
semplici domande, ("ritieni che dovresti metterti a dieta?", "quante diete hai fatto nell'ultimo anno?",
"ti senti insoddisfatto del peso del tuo corpo?", "Il peso influenza l'idea che hai di te stesso?"),
potrebbe individuare i casi sospetti e monitorarli nel tempo".
Nel complesso in Italia sono due milioni i giovani interessati da questi disturbi, in metà dei casi
classificati come parziali, che nel 40% dei casi si presentano tra i 15 e i 19 anni.
Anche per i genitori ci sono dei campanelli d'allarme.
"Il genitore deve preoccuparsi - spiega - se nota ansia, oppure la tendenza a chiudersi in se stessi, se
nascondono le cose che fanno. L'isolamento è un indizio, mentre un'altra evidenza sono gli episodi di
autolesionismo. Alcuni segnali vengono dal modo in cui si mangia, ad esempio lo sminuzzare il cibo, la
lentezza del pasto, l'esclusione di alcuni alimenti".
Una volta individuato il problema la guarigione, dicono le statistiche, è possibile: allo stato attuale la
remissione a 5 anni dell'anoressia è del 66,8% contro il 45% della bulimia.
"Il pediatra ha il compito fondamentale di fare da sentinella - spiega il presidente Sip Giovanni
Corsello.
Una volta individuato il problema serve pero' una gestione multidisciplinare, dal neuropsichiatra al
nutrizionista. Il disturbi alimentare infatti è solo la manifestazione di un problema più profondo".
(Salute, Panorama)
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Anno IV – Numero 657
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE CORSI OBBLIGATORI:
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
I corsi avranno inizio giorno 8 Giugno 2015, ore 13.30, sede Ordine
Come è noto il D.Lgs 81/2008, oltre a prevedere gli obblighi formativi per i datori di lavoro, i
rappresentanti dei lavoratori e gli addetti alla gestione delle emergenze e al primo soccorso, stabilisce
che i lavoratori, in occasione della costituzione del rapporto di lavoro o del trasferimento o cambio di
mansioni, devono ricevere una adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Pertanto, l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli ha organizzato i seguenti Corsi Obbligatori:
Diritto alla salute e sicurezza sul lavoro in Farmacia (R.S.P.P.): Corso obbligatorio per tutti i datori di
lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di Resp. del servizio di prevenzione e protezione.
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.): corso obbligatorio è riservato a tutto il personale
di farmacia che intende svolgere il compito di responsabile della sicurezza per i lavoratori .
L’antincendio: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il
compito di addetto all’antincendio nonché per coloro che debbono ricoprire il ruolo di addetto antincendio
designati dal datore di lavoro.
Il primo soccorso: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il
compito di addetto al pronto soccorso nonché per coloro designati dal datore di lavoro.
Formazione dei Lavoratori: corso obbligatorio per tutti i lavoratori delle farmacie.