Anno IV – Numero 664
AVVISO
Ordine
1. Ordine: serata con il
premio nobel per la
medicina, prof. L.
Ignarro
2. Corsi obbligatori:
salute e sicurezza sul
lavoro
3. Ordine: Istituito un
sussidio per i Colleghi
Iscritti all’ALBO in
Stato di Disoccupazione
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Se l’antidepressivo
all’inizio fa star peggio
Prevenzione e
Salute
5. 10 grammi di noci al
giorno tolgono il
Medico di torno
6. Lo iodio non va in
vacanza: al via
campagna estiva per
un'alimentazione sana
7. Parodontite: pericolo
per cuore e gravidanza
8. Rughe precoci, come
evitarle?
Martedì 16 Giugno 2015, S. Aureliano, Giuditta, Ferruccio
Proverbio di oggi………..
A' casa d''e sunature nun se portano serenate.
ORDINE: SERATA CON IL PREMIO NOBEL
PER LA MEDICINA, PROF. L. IGNARRO
Sabato 20 Giugno 2015, ore 19.00, incontro presso la
nostra sede dell’Ordine con il Prof. L. Ignarro, premio Nobel per
la Medicina 1998 “per le scoperte concernenti l’ossido
nitrico come molecola di segnale nel sistema cardiovascolareâ€.
Nel corso dell’incontro alla presenza di autorità Istituzionali e di Categoria, il
presidente Enzo Santagada consegnerà al Prof. L. Ignarro una medaglia d’oro
per i meriti scientifici e culturali e iscritto all’albo d’oro del Nostro Ordine, il
primo Ordine a costituirsi in Italia nel lontano 1912.
La cerimonia è aperta a tutti gli iscritti. Seppe di aver vinto il premio
Nobel quando atterrò all'aeroporto di Capodichino a Napoli, città dove tenne
la prima lezione dopo aver vinto il premio. Altro legame con Napoli è la sua
origine, il padre era di Torre del Greco.
10 GRAMMI DI NOCI AL GIORNO TOLGONO
IL MEDICO DI TORNO
Insieme con le arachidi esercitano uno scudo contro varie
patologie
Noci e arachidi come scudo contro le principali cause di morte. Il forte effetto
protettivo di questi alimenti conferma un legame tra la loro assunzione e tassi
di mortalità più bassi. Nessun effetto benefico, però, per il burro di arachidi.
Arachidi e noci contengono entrambe vari composti come acidi monoinsaturi
e grassi polinsaturi, varie vitamine, fibre, antiossidanti e altri composti
bioattivi, che probabilmente contribuiscono a mantenere la nostra salute.
Risultati: gli uomini e le donne che mangiano almeno 10 g. di noci o arachidi
al giorno hanno un minor rischio di morire per alcune importanti cause di
morte rispetto alle persone che non ne consumano. La riduzione della mortalitÃ
risulta più forte per malattie respiratorie, neurodegenerative e diabete,
seguite da cancro e patologie cardiovascolari. (Salute, La Stampa)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 664
PREVENZIONE E SALUTE
LO IODIO NON VA IN VACANZA:
al VIA CAMPAGNA ESTIVA per un'ALIMENTAZIONE SANA
Un'indagine rivela che nelle scuole italiane si mangia poco pesce. Tra gli alimenti
consigliati: yogurt biologico, mirtilli rossi, fagioli e alghe
Una campagna alimentare per contrastare la carenza di iodio durante l'estate. E'
l'obiettivo del progetto promosso della Società italiana di endocrinologia e
diabetologia pediatrica, che ha informato circa un milione di bambini in 3.500
scuole. I consigli per una tavola salutista indicano come ottime fonti di iodio alcuni
alimenti in particolare: yogurt biologico, mirtilli rossi, fagioli e alghe. Attenzione a
soia, spinaci e cavoli, che invece bloccano l'assunzione del prezioso elemento.
In Italia sono circa sei milioni le persone che si ammalano di gozzo - malattia legata alla carenza di iodio
che produce un ingrossamento della tiroide -, pari a oltre il 10% della popolazione totale. Ma i dati
indicano una situazione ancora più allarmante fra i giovanissimi:
 ne viene colpito almeno il 20%, cioè un bambino su cinque.
La carenza di iodio può provocare anche gravi deï¬cit cognitivi e psicomotori. Il metodo migliore per
prevenire questo rischio è optare per una dieta che includa pesce di mare, crostacei e molluschi.
L'indagine nelle scuole di 10 città : iodio sconosciuto, si mangia poco pesce - Nell'ambito del
Progetto italiano contro la carenza di iodio in pediatria è stata realizzata un'indagine i cui risultati
evidenziano che non sono molti i bambini che conoscono lo iodio.
Se 1 su 5 (22%) sa che ce ne è molto nel pesce e in minima quantità nel formaggio (9%), sono diversi a
credere che ce ne sia nella carne e nelle verdure.
In mensa, come previsto per legge, viene servito regolarmente il pesce, anche se piuttosto di rado.
A casa quasi tutti mangiano il pesce saltuariamente e solo il 14,7% lo mangia più volte alla settimana.
I nuovi alimenti per combattere la carenza di iodio in estate
1. Mirtilli rossi - Questa frutta, tipica della stagione estiva, è particolarmente ricca di iodio.
2. Yogurt biologico - Anche se lo yogurt è più noto per il suo contenuto di calcio e proteine,
questo alimento è sorprendentemente ricco di iodio. Una tazza, infatti, fornisce 90
microgrammi di iodio (60% del fabbisogno giornaliero).
3. Fagioli - I fagioli sono un alimento che, in generale è altamente nutriente ma è anche ricco di
iodio. Una tazza di fagioli bianchi cotti, per es., ci fornisce il 42% del fabbisogno quotidiano.
4. Le alghe – Questo alimento è un concentrato di iodio. Una porzione da 50 grammi di alcuni tipi
specifici (ad es. bladderwrack essiccata) contengono oltre il 100% del fabbisogno giornaliero.
Consumare solo sale iodato - Il sale marino non contiene di per sé iodio, come non lo contiene
quello nero, quello rosa dell'Himalaya e quello delle Hawaii. Serve assumere sale iodato, cioè sale cui
viene aggiunto lo iodio, che è un minerale naturale.
Attenzione a soia, spinaci, cavoli e farmaci - Attenti invece a soia, spinaci, cavoli, ravanelli,
spinaci, mandorle, pinoli, nocciole ed arachidi: bloccano l'assunzione di iodio e limitano la capacitÃ
della tiroide di regolare il metabolismo. Farmaci antiaritmici, a base di ferro, oltre ad alcuni
antiepilettici, interferiscono con il funzionamento della tiroide.
Vegetariani, vegani e intolleranti, i rischi legati a diete, allergie e intolleranze - La carenza di
iodio può essere dovuta anche all'adozione di diete "di esclusione", dettate da una scelta oppure in
caso di allergie e intolleranze. "Gli stili alimentari che escludono il pesce possono essere carenti di
iodio". "Nel caso dei vegani, poi, il rischio aumenta notevolmente dato che la loro dieta esclude
qualsiasi cibo di derivazione animale compresi latte, latticini e uova che contengono comunque una
buona quantità di iodio". Anche gli allergici vanno incontro agli stessi rischi. (salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 664
PREVENZIONE E SALUTE
PARODONTITE: PERICOLO PER CUORE E GRAVIDANZA
Gengiviti, curarle tempestivamente aiuta a prevenire problemi per il cuore e il
rischio di parodontite.
Anche in gravidanza. «L’infiammazione delle gengive si
presenta in più stadi – dice Stefano Rizzi, responsabile della
Chirurgia orale e Implantologia del Centro Odontoiatrico di
Humanitas –.
Non bisogna mai sottovalutarla, soprattutto in alcune fasi
della vita, perché la sua evoluzione può portare a problemi
ben più seri – puntualizza il medico – come un’ulcera
necrotica o la malattia parodontale, quindi indebolimento dei
denti e rischio di caduta di questi».
Soggetti più a rischio
«Sicuramente il periodo giovanile è considerato più critico – perché lo squilibrio ormonale legato alla
crescita e una modesta propensione all’igiene orale accrescono il rischio che i batteri proliferino nella
bocca.
Un rischio analogo lo corrono le donne in gravidanza che incappano più facilmente nella gengivite:
anche in questo caso l’effetto degli ormoni, una dieta sbilanciata e squilibri vitaminici, possono
incidere sulla salute dei denti».
Quale legame tra gengivite e parodontite?
E il legame tra gengivite e parodontite? «La gengivite è legata prevalentemente a una scarsa igiene
orale – risponde lo specialista –, mentre la malattia parodontale ha un’origine in prevalenza genetica
ed ereditaria».
In alcuni casi, tuttavia, ci può essere una correlazione.
«Generalmente a chi soffre di parodontite non basta pulire i denti con costanza, per cui è necessario
sottoporsi a cure dentistiche periodiche:
 una pulizia ogni 2 o 3 mesi, in base alla condizione del paziente permette di arginare la malattia
parodontale o almeno di ridurne la portata».
Chi lava bene i denti soffre meno di cuore
C’è poi un altro nesso da non sottovalutare:
quello tra cuore e parodontite.
«È stato dimostrato il legame tra la scarsa frequenza con cui si lavano i denti e problemi cardiaci – dice
il medico –.
Uno studio giapponese ha dimostrato che chi pulisce i denti cinque volte al giorno diminuisce fino al
30% la probabilità di malattie cardiovascolari.
Il nesso è chiaro: i batteri – spiega il dottor Rizzi – proliferano nel cavo orale, area molto vascolarizzata,
e da qui entrano nel circolo sanguigno depositandosi nei tessuti cardiaci con rischi seri come quello
della pericardite e problematiche valvolari». (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 664
PREVENZIONE E SALUTE
RUGHE PRECOCI, COME EVITARLE?
Pieghe sulla superficie della pelle che si formano a causa di un cedimento delle
strutture cutanee, generalmente dovuto a un invecchiamento cellulare e dei tessuti,
che è a sua volta connesso a una diminuzione delle fibre di collagene ed elastina,
che regolano tono ed elasticità della cute.
In una parola “rugheâ€. Un’alterazione del derma che
con l’avanzare dell’età diventa fisiologica, ma che a
causa di tutta una serie di fattori genetici,
microcircolatori, costituzionali e fototossici, può
presentarsi anche in fase precoce su soggetti molto
giovani.
Secondo il Prof. Marcello Monti, Responsabile di
Dermatologia in Humanitas e docente di
Dermatologia all’Università di Milano, il fattore che
più influisce sulla comparsa delle rughe precoci è
il fotoinvecchiamento, un stato particolare di invecchiamento cutaneo non dovuto all’età bensì al
danno cronico provocato dall’esposizione al sole o alle lampade UV.
Quest’azione dannosa ripetuta nel tempo produce un invecchiamento più rapido, soprattutto a carico
della fibre del derma da cui deriva quella perdita di elasticità della pelle che determina la comparsa
di rughe profonde.
«Con l’età assistiamo a una degradazione del collagene e delle fibre elastiche, per cui le rughe non
sono altro che naturali inestetismi legati all’invecchiamento della pelle, ci sono però altri fattori che
possono anche anticipare di molto questa azione fisiologica di degrado.
Nello specifico la causa principale delle rughe precoci è l’esposizione al sole e in particolare ai raggi
UVA, che sono quelli che, più di tutti gli altri, fanno a far perdere elasticità alla pelle perchè penetrano
profondamente nel derma.
Questo tipo di invecchiamento viene appunto chiamato fotoinvecchiamento:
 non ha nulla a che vedere con l’età dell’individuo, e quindi non è raro che anche una giovane
donna in età precoce possa avere qualche ruga.
A contribuire inoltre alle rughe precoci c’è anche il fototipo: quanto più chiari siamo e meno melanina
produciamo tanto più il fotoinvecchiamento si presenta precocemente.
Il fototipo è determinato da fattori individuali quali il grado dio pigmentazione della pelle, il colore
degli occhi e dei capelli, la presenza o meno di efelidi, e la capacità del soggetto di abbronzarsi.
La dermatologia distingue 6 differenti fototipi che vanno dal più chiaro al più scuro».
Come possiamo prevenire le rughe precoci provocate dal sole?
«L’errore più comune è pensare che utilizzando una crema con alto fattore di protezione ci si protegga
da tutti gli effetti collaterali del sole sulla pelle.
Il fotoinvecchiamento non si previene con i filtri solari, che proteggono dai raggi UVB ma poco dai raggi
UVA, che sono quelli che entrano in causa in questo caso.
Un’alternativa valida alle creme solari tradizionali potrebbero essere i fotoriflettenti solari minerali in
polvere, adatti però a proteggere aree limitate della pelle, come viso, orecchie o il dorso delle mani.
Il resto del corpo va protetto con indumenti, meglio quelli certificati come proteggenti solari totali.â€
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 664
SCIENZA E SALUTE
SE L’ANTIDEPRESSIVO ALL’INIZIO FA STAR PEGGIO
Alcuni farmaci possono dare un effetto paradosso i primi tempi e i pazienti vanno
preavvertiti. Una ricerca tedesca ora spiega il perché: si liberano serotonina e
acido glutammico che hanno tempi d’azione diversi
Può succedere che un antidepressivo, che poi si rivelerà efficace nel risollevare l’umore, nei primi
giorni crei l’effetto contrario: un peggioramento dei sintomi.
Quest’esito paradossale riguarda gli inibitori della ricaptazione della serotonina, i farmaci più
largamente prescritti, ed è un fenomeno noto da tempo, ma
gli studiosi solo adesso sembrano averne trovato la
spiegazione (se non la soluzione, per ora).
A DUE VELOCITA’ - La ricerca, pubblicata su Trends in
Cognitive Sciences, punta il dito sul fatto che l’attivazione
dei neuroni serotoninergici, oltre a liberare serotonina,
libera anche un altro neurotrasmettitore, l’acido
glutammico.
La somministrazione acuta di SSRI potenzia la trasmissione
serotoninergica, ma non quella glutamatergica che anzi
viene
ridotta attraverso
un
meccanismo
che
progressivamente viene desensibilizzato con il proseguire del trattamento.
«Mentre la componente serotoninergica viene subito amplificata dalla somministrazione
dell’antidepressivo, l’acido glutammico, invece, inizialmente è fortemente soppresso e si normalizza
dopo diversi giorni di trattamento», facendo notare che alcuni sintomi depressivi possono sparire
prima di altri e altri possono invece riacutizzarsi in quanto la serotonina ha più a che fare con i
sentimenti di demotivazione mentre la componente glutamatergica è più correlata al piacere e
all’apprendimento.
«Questi possibili esiti iniziali vanno illustrati ai pazienti, perché non si scoraggino o disorientino»,
sottolinea la professoressa Nicoletta Brunello, ordinario di farmacologia all’Università di Modena e
Reggio Emilia.
«Il miglioramento per effetto dell’antidepressivo si deve aspettare dopo un periodo di 2-3
settimane, anche se a volte la depressione allenta un po’ la presa in anticipo con la sparizione di alcuni
sintomi.
La ricerca tedesca indica che tutto dipenderebbe dalla diversa sequenza temporale dell’effetto degli
SSRI sui due neurotrasmettitori dei neuroni serotoninergici».
UNA VIA PER NUOVI FARMACI? - Queste osservazioni, se confermate, potrebbero aprire la strada a
una nuova classe di psicofarmaci, osserva la professoressa Brunello, come pure a individuare il modo
di superare quel periodo iniziale di peggioramento dei sintomi creato dalla desincronizzazione delle
due sostanze chimiche cerebrali.
«Tra l’altro – aggiunge la farmacologa – l’acido glutammico è stato riconosciuto come
neurotrasmettitore molto dopo tutti gli altri (acetilcolina, dopamina, noradrenalina, serotonina),
nonostante sia quello più diffuso nel cervello, addirittura presente nel 50 per cento delle sinapsi
(i collegamenti tra neuroni)».
(Salute, Fondazione Veronesi)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 664
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE CORSI OBBLIGATORI:
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
I corsi avranno inizio giorno 8 Giugno 2015, ore 13.30, sede Ordine
Come è noto il D.Lgs 81/2008, oltre a prevedere gli obblighi formativi per i datori di lavoro, i
rappresentanti dei lavoratori e gli addetti alla gestione delle emergenze e al primo soccorso, stabilisce
che i lavoratori, in occasione della costituzione del rapporto di lavoro o del trasferimento o cambio di
mansioni, devono ricevere una adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Pertanto, l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli ha organizzato i seguenti Corsi Obbligatori:
Diritto alla salute e sicurezza sul lavoro in Farmacia (R.S.P.P.): Corso obbligatorio per tutti i datori di
lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di Resp. del servizio di prevenzione e protezione.
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.): corso obbligatorio è riservato a tutto il personale
di farmacia che intende svolgere il compito di responsabile della sicurezza per i lavoratori .
L’antincendio:
corso
obbligatorio per tutti i datori
di lavoro che intendono
svolgere in prima persona il
compito
di
addetto
all’antincendio nonché per
coloro che debbono ricoprire
il
ruolo
di
addetto
antincendio designati dal
datore di lavoro.
Il primo soccorso: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il
compito di addetto al pronto soccorso nonché per coloro designati dal datore di lavoro.
Formazione dei Lavoratori: corso obbligatorio per tutti i lavoratori delle farmacie.
ORDINE CORSO ECM
“DISLIPIDEMIE ED EVENTI CORONARICI:
INCIDENZA ED APPROPRIATEZZAâ€
Giovedì 18 Giugno, ore 9.00, sede Ordine
Il corso è accreditato per il Programma ECM (9 Crediti).
COME PARTECIPARE:
1. prenotarsi sul sito istituzionale dell’Ordine nella sez. Ecm; prenota ECM;
2. presentarsi direttamente Giovedì 18 Giugno, ore 9.00, presso la sede dell’Ordine.