Anno IV – Numero 667
AVVISO
Ordine
1. Ordine: serata con il
premio nobel per la
medicina, prof. L.
Ignarro
2. Ordine: Campagna di
prevenzione dai danni
generati dal sole
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. La dipendenza dal
sesso è simile a quella
da stupefacenti
4. Problemi alle gengive
più probabili per chi
soffre di psoriasi
5. Da cura a danno, gli
antinfiammatori
mettono a rischio la
fertilità delle donne
Prevenzione e
Salute
6. Dieta mediterranea ( e
tanta acqua) per evitare i
calcoli renali
7. Diarrea
8. Dimmi quali sono i
tuoi colori e ti dirò
come vestirti
Venerdì 19 Giugno 2015, S. Gervasio, Romualdo
Proverbio di oggi………..
Chi troppo s'acala, 'o culo mmòsta.
Chi troppo s'inchina, mostra il sedere
ORDINE: SERATA CON IL PROF. L. IGNARRO,
PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA
Sabato 20 Giugno 2015, ore 19.00, incontro
presso la nostra sede dell’Ordine con il Prof. L.
Ignarro, premio Nobel per la Medicina 1998 “per le
scoperte concernenti l’ossido nitrico come molecola di
segnale nel sistema cardiovascolareâ€.
Nel corso dell’incontro alla presenza di autorità Istituzionali e di Categoria, il
presidente Enzo Santagada consegnerà al Prof. L. Ignarro una medaglia d’oro
per i meriti scientifici e culturali e iscritto all’albo d’oro del Nostro Ordine, il
primo Ordine a costituirsi in Italia nel lontano 1912.
La cerimonia è aperta a tutti gli iscritti. Seppe di aver vinto il premio
Nobel quando atterrò all'aeroporto di Capodichino a Napoli, città dove tenne
la prima lezione dopo aver vinto il premio. Altro legame con Napoli è la sua
origine, il padre era di Torre del Greco.
LA DIPENDENZA DAL SESSO È
SIMILE A QUELLA DA STUPEFACENTI
Nel cervello dei pazienti il porno produce lo stesso effetto
riscontrato in quello dei tossici alla vista della droga
I meccanismi cerebrali scatenati dalla dipendenza dal
sesso sono analoghi a quelli che si attivano nelle
tossicodipendenze. In un paziente, la reazione a
stimoli sessuali come quelli della pornografia può
ricalcare quella di un tossicodipendente alla vista
della droga. Queste persone possono essere ossessionate dal sesso al punto da
non poter fare a meno di pensarci e di desiderare di fare attività sessuale in
ogni momento della giornata. (Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 667
PREVENZIONE E SALUTE
DIETA MEDITERRANEA ( E TANTA ACQUA) PER EVITARE
I CALCOLI RENALI
Meglio non eccedere con le bibite dolcificate ma anche con la frutta molto
zuccherina
Bruciore, tracce di sangue nelle urine e soprattutto
il dolore, fortissimo, delle coliche.
Sono i sintomi dei calcoli renali, una patologia
sempre più diffusa, stando ai numeri appena diffusi
al congresso dell’Associazione urologi italiani (Auro).
Ogni anno si registrano 100 mila nuovi casi e sono
circa cinque milioni gli italiani che ne soffrono,
soprattutto uomini di oltre 30 anni di età , colpiti il
doppio rispetto alle donne.
«I calcoli renali sono un disturbo invalidante: le
coliche, quando l’organismo cerca di espellerli, sono dolorosissime - osserva Pierpaolo Graziotti,
presidente AURO -. E i calcoli possono ripresentarsi più volte, ma pochi si sottopongono ai controlli per
valutarne la possibile presenza.
Le cause dell’aumento dei casi? Dieta e stile di vita scorretti».
I rischi di abitudini alimentari sbagliate
Lo confermano i dati, presentati in un convegno:
abitudini alimentari sbagliate e sovrappeso sono le cause più frequenti della deposizione nelle vie
urinarie di «pietruzze», in genere costituite da sali di calcio.
La prevenzione passa quindi dalla tavola.
La scarsa idratazione, come è noto, facilita la formazione di calcoli, perciò, per ridurre la probabilitÃ
che si formino - e per scongiurare che ingrossino, finendo per provocare una colica perché si sono
«incastrati» nelle vie urinarie - la prima regola è bere molta acqua, a maggior ragione in estate
quando tanti liquidi vengono persi sudando.
Evitare sale e fruttosio: «Anche l’eccesso di sale, di fruttosio (da bibite dolcificate o frutta molto
zuccherina, come banane, uva o fichi) e di proteine animali contribuisce allo sviluppo dei calcoli aggiunge Giovanni Gambaro, coordinatore della Stone Clinic al Columbus -.
Occorre perciò limitare i cibi molto salati, gli zuccheri e soprattutto la carne.
La dieta mediterranea ricca di vegetali e cereali è ottima, così come un’alimentazione vegetariana.
Per anni si è detto di evitare latte e latticini, ma è un errore, perché a lungo andare si introduce troppo
poco calcio e si può indebolire lo scheletro.
La dieta vegana che elimina tutti i cibi di origine animale, presenta qualche rischio:
oltre a fornire poco calcio, abbondando di vegetali può apportare molto sale, che per essere “digeritoâ€
a livello intestinale dovrebbe interagire proprio col calcio.
Se il calcio non c’è, il sale viene assorbito liberamente nell’intestino e passa nel rene dove, se è in
grande quantità , aumenta la probabilità che si formino i calcoli».
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 667
SCIENZA E SALUTE
PROBLEMI ALLE GENGIVE PIÙ PROBABILI PER CHI
SOFFRE DI PSORIASI
Nuova conferma del possibile legame fra periodontite e il disturbo della pelle:
entrambe patologie legate al malfunzionamento del sistema immunitario
Se dolore e gengive che sanguinano sono diventate parte
integrante della normale prassi di igiene orale è bene parlarne
con il dentista.
Potrebbe anche essere che il problema sia legato alla psoriasi,
visto che secondo una recente ricerca le persone che soffrono di
questa malattia della pelle sono anche più predisposte ad avere
problemi di periodontite, disturbo dei tessuti di sostegno ai denti
che può avere anche gravi conseguenze.
Due malattie infiammatorie croniche
La psoriasi è una malattia non trasmissibile (non è infettiva né contagiosa) che si manifesta come
un’infiammazione della pelle, solitamente di carattere cronico:
 sulla pelle compaiono chiazze rossastre, rotondeggianti, sulle quali si formano delle squame di
colore argenteo, dovute a un ricambio cellulare a livello dell’epidermide che nel paziente
psoriasico è molto più veloce rispetto al turn over normale.
La periodontite (anche detta periodontite o piorrea) è invece un’infiammazione dei tessuti periodontali
(quelli di sostegno del dente) che determina una perdita d’attacco dei denti rispetto all’alveolo, con
conseguente formazione di tasche, mobilità dentale, sanguinamento gengivale, ascessi e suppurazioni,
fino alla perdita di uno o più denti.
Un processo che risulta reversibile se viene diagnosticato nelle sue prime fasi e curato.
Mentre le origini della psoriasi non sono ancora del tutto chiare, ma si sa che esistono vari fattori
responsabili (genetici, immunitari e ambientali), la causa di gran lunga più frequente della malattia
parodontale è di origine batterica.
Quando per un eccesso di accumulo di questi batteri, o per una diminuzione nella difesa
dell’organismo, si rompe il normale equilibrio che mantiene in salute i tessuti, si ha una gengivite,
ovvero un’infezione limitata alla zona superficiale, che in mancanza di adeguato trattamento, si
estende col tempo ai tessuti parodontali.
Lo studio
Che cosa hanno in comune le due patologie? «Si tratta in entrambi i casi di infiammazioni croniche.
Inoltre entrambi i disturbi sono il risultato di una risposta esagerata del sistema immunitario a normali
agenti patogeni e diverse ricerche hanno già messo in evidenza un legame fra le due malattie».
In quest’ultima analisi, condotta su quasi 200 persone norvegesi fra sane e malate di psoriasi di grado
moderato o severo, è emerso chiaramente che i problemi gengivali sono molto più frequenti in chi
soffre delle lesioni cutanee e che anche la perdita dell’osso alveolare (l’apparato d’attacco dei denti) si
verifica più frequentemente in chi ha problemi alla pelle.
 Infatti il 24% dei pazienti psoriasici aveva anche un forma piuttosto avanzata di periodontite
 mentre il disturbo gengivale riguardava solo il 10%.
«Certo servono maggiori conferme, ma il legame è piuttosto evidente. Anche considerando altri
possibili fattori di rischio per la malattia periodontale, come il fumo, la scarsa igiene orale o visite
troppo sporadiche dal dentista, risulta comunque che chi soffre di psoriasi ha maggiori probabilità di
avere problemi alle gengive, che compaiono solitamente in età adulta e avanzata». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 667
SCIENZA E SALUTE
DA CURA A DANNO, GLI ANTINFIAMMATORI METTONO
A RISCHIO LA FERTILITÀ DELLE DONNE
Secondo uno studio dell'Università di Baghdad, i Fans (non steroidei) alterano i
livelli ormonali e riducono la capacità ovulativa
Assumere farmaci antinfiammatori per alleviare mal di testa o mal di schiena
potrebbe mettere a rischio la fertilità di una donna.
Secondo una ricerca dell'Università di Baghdad, infatti, i farmaci non steroidei
chiamati "Fans" provocherebbero un calo significativo dei livelli di progesterone e
altri ormoni che intervengono nelle varie fasi della riproduzione, dall'ovulazione
all'impianto dell'unità fecondata nella mucosa uterina.
Lo studio - I test effettuati dai ricercatori hanno preso in esame 39 donne affette
da mal di schiena, monitorando gli effetti provocati da tre diversi farmaci:
 il diclofenac, il naprossene; l'etoricoxib.
RISULTATI: è emerso che una percentuale minima di donne, che va dal 6 al 27%, riusciva a portare a
termine l'ovulazione in maniera corretta.
Possibile uso come contraccettivi - "Dopo soli sei giorni di trattamento con Fans abbiamo
osservato un calo significativo dei livelli di progesterone, un ormone essenziale per l'ovulazione",
hanno spiegato i ricercatori.
Parliamo di un effetto così "potente" da aver indotto gli autori dello studio a ipotizzare un utilizzo degli
antinfiammatori non steroidei come contraccettivi.
Prima degli esami per la fecondazione assistita - Il consiglio degli esperti, nei casi di infertilitÃ
dovuta a cause sconosciute, è quindi quello di verificare fin da subito se la paziente sia stata sottoposta
a lunghe terapie a base di antinfiammatori. Attenzione: si tratta di una valutazione clinica che va
assolutamente effettuata prima di avviare una qualsiasi serie di esami diagnostici per la fecondazione
assistita. (salute, Tgcom24)
DIARREA
DESCRIZIONE E SINTOMI: La diarrea è un disturbo caratterizzato dalla evacuazione di un maggior
volume di feci a consistenza ridotta (a volte anche liquide o semiliquide), più volte al giorno e talora
anche durante la notte.
Le cause possono essere numerose:
 un'infezione provocata dall'ingestione di cibi contenenti germi;
 un'accelerazione delle contrazioni naturali dell'intestino provocata da un colpo di freddo o da
ingestione di sostanze chimiche tossiche
 dall'assunzione di alimenti avariati,
 spesso anche dall'ingestione di alimenti ai quali si è allergici
 da una eccessiva assunzione di alcol.
Possono essere presenti altri sintomi come crampi intestinali, bruciore anale al passaggio delle feci,
sensazione di malessere generale. Nei casi più gravi possono essere presenti febbre, indice di
infezione, e disidratazione dovuta a perdita di liquidi con le feci.
CONSIGLI TERAPEUTICI : La terapia dipende dalla causa: se la diarrea è data dall'ingestione di cibi
avariati o da un colpo di freddo, di norma cessa spontaneamente. In alcuni casi possono risultare utili
farmaci ad azione astringente.
NOTE : Consultare il medico in presenza di febbre, tracce di sangue o se il disturbo dura più di 2 giorni.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 667
PREVENZIONE E SALUTE
Dimmi quali sono i tuoi colori e ti dirò come vestirti
Non tutto quel che ci piace o è di moda può fare per noi: scegli il look in base alle
tue nuances
Vestirsi non è solo una questione di stile o di tendenze. Potreste anche indossare l’ultima stupenda
collezione e avere sbagliato ugualmente tutto. Perché? Perché una cosa fondamentale da tenere a mente è
che non tutto quel che ci piace o è di moda può fare per noi. Questo vale per alcuni modelli di abiti, che
sono sicuramente bellissimi e di tendenza e ugualmente non sono per tutti, ma vale soprattutto per i
colori. In che senso?
Vi ricordate il principio dei colori complementari? Quelli che stanno bene insieme e quelli che devono stare
separati? Ecco, se non volete sbagliare, tenete sempre presente quali sono i vostri colori di capelli, occhi e
incarnato in modo da scegliere sempre le giuste tonalità di colore per i vostri outfit. Ecco qualche esempio:
CAPELLI MORI, PELLE E OCCHI CHIARI
l’incarnazione
perfetta
della
donna mora con
gli occhi azzurri
e la pelle chiara
è la stupenda
attrice
statunitense
Megan Fox. A lei
starebbe bene
anche un sacco
di iuta, ma se
siete così potete
ritenervi fortunate: tutti i colori possono starvi bene,
anche se ce ne sono alcuni che possono valorizzarvi
maggiormente come il rosso acceso, il bianco e
ovviamente il nero.
CAPELLI ROSSI, PELLE CHIARA E OCCHI
CHIARI prendete spunto dall’attrice Emma Stone, che
ha capelli rossi e
occhi chiarissimi.
I colori perfetti e
che non creano
discromia
con
questa tonalitÃ
così particolare
di capelli sono
quelli
accesi
come il blu, il
verde brillante,
l’avorio
e
il
bianco puro. Da
evitare sono invece il fucsia, il rosa e l’arancione, che
hanno una pigmentazione troppo simile ai vostri capelli
e rischiano di creare un effetto ottico poco piacevole.
CAPELLI CASTANI, PELLE OLIVASTRA E CAPELLI BIONDI, OCCHI AZZURRI E PELLE
OCCHI SCURI
CHIARA: sono
esattamente come
le
sembianze
la
showgirl
angeliche di Rosie
argentina
Belen
HuntingtonRodriguez.
Le
Whiteley. Se i
tonalitÃ
che
vostri colori sono
valorizzano questi
chiarissimi,
tipi di incarnato
valorizzateli
sono l’avorio, il
indossando abiti
burro, i colori
blu
o
rosa,
cammello e cuoio
assolutamente
ma anche il pesca,
promosso il rosso
l’arancione e il corallo. Evitate invece i colori scuri e e il color fragola,
ma anche la scala di grigi. Banditi invece colori come
freddi come il verde bosco e il bianco assoluto.
l’ocra, il biscotto o l’arancione, che rischiano di
spegnere la vostra aura luminosa.
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 667
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE : PROTEZIONE SOLARE E TUMORI,
UNA GUIDA PER SCEGLIERE LE CREME PROTETTIVE
L’ordine di Napoli ha organizzato una campagna di informazione sulla
protezione dai raggi solari che possono danneggiare la pelle.
Sono state stampate 1200
locandine che saranno
distribuite nei prossimi
giorni in tutte le 800
Farmacie di Napoli e
Provincia.
Con le giornate calde è bene
scegliere un prodotto solare
adeguato che protegga la
pelle