Anno IV – Numero 668
AVVISO
Ordine
1. Ordine: serata con il
premio nobel per la
medicina, prof. L.
Ignarro
2. Ordine: Campagna di
prevenzione dai danni
generati dal sole
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Psoriasi e attività fisica:
cosa migliora o peggiora
le «chiazze»?
Prevenzione e
Salute
4. Che cosa può
provocare la sciatica?
5. Cosa si può fare per la
pressione bassa?
Lunedì 22 Giugno 2015, S. Paolino da Nola, Flavio
Proverbio di oggi………..
Chi vo' mettere 'o pede 'ncopp'a ttutt''e pprète,
nun arriva maje.
Chi vuol poggiare il piede su tutte le pietre, non arriva mai a destinazione
ORDINE: SERATA STRAORDINARIA IN
OCCASIONE DELLA CONSEGNA DELLA
MEDAGLIA D’ORO AL PROF. L. IGNARRO,
PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA
Sabato 20 Giugno 2015, si è svolta una serata
straordinaria presso la nostra sede dell’Ordine
con il Prof. L. Ignarro, premio Nobel per la
Medicina 1998 “per le scoperte concernenti
l’ossido nitrico come molecola di segnale nel
sistema cardiovascolareâ€.
Nel corso dell’incontro, in una cornice di Colleghi delle grandi occasioni e alla
presenza di autorità Istituzionali e di Categoria, il presidente Enzo Santagada
ha consegnato al Prof. L. Ignarro una medaglia d’oro per i meriti scientifici e
culturali ed iscritto all’albo d’oro del Nostro Ordine, il primo Ordine a
costituirsi in Italia nel lontano 1912.
Alla cerimonia erano presenti in tantissimi, la sala convegno stracolma e una
partecipazione attiva ha reso l’atmosfera coinvolgente soprattutto quando è
entrato il Prof. L. Ignarro. Un lungo applauso ha salutato il suo arrivo e i
partecipanti si sono tutti alzati per omaggiarlo.
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Alcuni dei Momenti della Serata
Anno IV – Numero 668
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 668
CHE COSA PUÃ’ PROVOCARE LA SCIATICA?
Il più delle volte la causa è un’ernia
discale che comprime la radice del
nervo
Meglio non sottovalutare la sciatica, anche una
volta passato il dolore, perché il rischio che il
problema si ripresenti è alto.
A che cosa è dovuta la sciatica? «Le cause
sono diverse, le più classiche sono l’irritazione o
la compressione di una radice nervosa spinale
per la presenza di un’ ernia discale che protrude
verso la parte interna del canale spinale o nei
forami intervertebrali. L’ ernia può essere
accompagnata, o favorita, da alterazioni delle vertebre, di solito legate all’artrosi - spiega Isabella
Springhetti, resp. Divisione di recupero e rieducazione funzionale Fondazione Maugeri di Pavia -.
Anche scoliosi gravi e microtraumi ripetuti possono concorrere a deformare le vertebre o a renderle
instabili, con conseguenti “spinte†o compressioni delle radici nervose.
La sciatalgia può anche avere un’origine non spinale, come nella cosiddetta sindrome del piriforme,
un piccolo muscolo nella regione del gluteo che ospita nelle sue fibre il passaggio del nervo sciatico, il
quale, a causa di contratture prolungate del muscolo in questione può rimanerne irritato o compresso.
Anche posture scorrette mantenute a lungo, come quelle di alcune categorie di lavoratori (muratori,
camionisti, dentisti) possono favorire la compressione del nervo. Più rari i casi in cui la sciatica è spia di
tumori o di malattie non muscoloscheletriche».
Quali sono i sintomi? «Il dolore tipico parte dalla zona lombare della schiena e scende lungo il corso
del nervo sciatico, passando per il gluteo e per tutta la parte posteriore e/o laterale della coscia e della
gamba, verso il calcagno, il piede, a volte fino all’alluce. Di solito riguarda un solo lato del corpo e ha
un’intensità variabile. Talvolta sono presenti formicolii, intorpidimento e difficoltà a controllare il
movimento di uno o più dita del piede.
Nei pochi casi in cui il dolore è bilaterale, soprattutto sull’esterno delle cosce, può trattarsi di stenosi
del canale lombare , restringimento del canale vertebrale, che comprime anche tratti estesi di midollo
o più radici (condizione che può essere costituzionale e aggravarsi con l’età )».
Quali esami vanno fatti? «In genere si parte dalla visita, per procedere poi, se necessario, con
indagine mirate in base alla causa sospettata. A volte non servono esami, in altri casi è utile una
radiografia. Se ci si vuole focalizzare sul tessuto nervoso si ricorre alla risonanza magnetica. La Tac è
utile per valutare l’osso, l’elettromiografia soprattutto quando, oltre al dolore, c’è difficoltà a compiere
movimenti (come alzare un piede o muovere l’alluce)».
Come si cura la sciatica? «Poiché il rischio di ricadute è alto non bisogna limitarsi a far passare il
dolore acuto, per il quale si ricorre ad antinfiammatori, antidolorifici e miorilassanti. In chi non può
assumere farmaci e in chi ha sofferenza intensa e protratta, che non risponde alle terapie per bocca,
sono utili infiltrazioni locali nel canale vertebrale con farmaci anestetici, associate o meno a
cortisonici. Può essere d’aiuto anche l’applicazione di correnti a bassa intensità (Tens). Trascorsa la
fase acuta, bisogna avviare un programma fisioterapico, al termine del quale il paziente deve
continuare
una
regolare
attivitÃ
fisica.
Da
riservare
a
casi
selezionati,
è l’intervento chirurgico, per es., in caso di ernie discali espulse od ostruenti che comprimono
completamente una radice nervosa o addirittura il sacco midollare». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 668
SCIENZA E SALUTE
PSORIASI E ATTIVITÀ FISICA:
COSA MIGLIORA O PEGGIORA LE «CHIAZZE»?
La psoriasi è una patologia cutanea autoimmune che insorge su una base genetica
in associazione a diversi fattori scatenanti molti dei quali non ancora
perfettamente chiariti.
Uno di questi sicuramente importanti è il traumatismo,
ovvero l’insorgenza delle manifestazioni psoriasiche su
cute traumatizzata o lesionata.
Questo fenomeno, detto fenomeno di Koebner, spiega
l’insorgenza di lesioni psoriasiche in sedi sottoposte a
micro-traumatismo continuo quali le ginocchia e i
gomiti.
Allo stesso modo si spiega l’insorgenza della psoriasi su
cute affetta da lesioni precedenti quali malattie
dermatologiche (dermatiti, eczemi) oppure ferite e traumi.
L’attività sportiva non può che essere di grande beneficio per il soggetto affetto da
psoriasi, soprattutto per prevenire o controllare le patologie associate ad essa come ipertensione,
diabete, dislipidemie.
Inoltre, il controllo del peso corporeo mediante l’esercizio fisico regolare permette di diminuire il
dosaggio dei farmaci in caso di terapia sistemica.
Bisogna però tenere presenti alcuni accorgimenti nella scelta dello sport preferito.
E’ infatti meglio evitare gli sport troppo «fisici» laddove ci sia la possibilità di subire traumi e graffi sulla
pelle che potrebbero consentire la comparsa delle lesioni nelle sedi interessate.
Pertanto il pugilato, la lotta, le arti marziali e simili sarebbero da scegliere con assoluta cautela, mentre
sport outodoor come il tennis, la corsa, la bicicletta potrebbero essere indicati in quanto
permetterebbero di associare l’attività fisica con anche una moderata fotoesposizione (cioè
l’esposizione ai raggi solari) che generalmente può essere utile al soggetto psoriasico.
Un discorso a parte si può poi fare per gli sport acquatici, il nuoto in primis, utile in estate all’aperto
sempre per gli stessi motivi, ma da effettuare con maggiore cautela nei mesi invernali, soprattutto per
il rischio di sviluppare irritazioni da cloro della piscina o patologie infettive o infiammatorie delle
pieghe quali intertrigini e micosi.
In conclusione comunque gli aspetti positivi di una regolare attività fisica surclassano di gran lunga
quelli negativi.
Basta un poco di attenzione, non trascurare le iniziali irritazioni della pelle e cercare di usare la
massima cura sia dal punto di vista igienico che cosmetico.
Al di là dei prodotti specifici per la patologia, è importante utilizzare lenitivi ed emollienti per tenere
la pelle protetta e morbida, protezioni solari per non scottarsi, evitare traumatismi inutili.
E non appena compaiono delle dermatiti essere consapevoli che queste in un soggetto predisposto
possono trasformarsi in psoriasi. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 668
PREVENZIONE E SALUTE
COSA SI PUÃ’ FARE PER LA PRESSIONE BASSA?
Mangiare più salato e bere molto. Un calo consistente può essere provocato da
alcune patologie fra cui diabete e allergie
La pressione bassa è una condizione abbastanza comune con cui
molti convivono, spesso senza problemi.
Tuttavia, con l'arrivo del grande caldo è facile andare incontro a
qualche disturbo.
«Nella maggior parte dei casi avere una pressione più bassa delle
norma è una caratteristica costituzionale, non patologica, che
l'organismo riesce a compensare, assicurando un adeguato apporto
di sangue agli organi vitali ed evitando lo svenimento - spiega Ciro
Esposito, responsabile dell'Unità Operativa di Nefrologia dell'IRCCS Fondazione Maugeri di Pavia -.
In genere, è più comune nelle donne, nei bambini e in chi pratica sport di resistenza. In termini
tecnici si parla di vera ipotensione se la pressione arteriosa a riposo scende sotto i 90/60 mm
Hg».
Quali sintomi può provocare? «In genere avere una pressione più bassa della norma non
comporta particolari disturbi, se non in alcune circostanze, per esempio quando fa molto caldo. Le
temperature alte favoriscono, infatti, la dilatazione dei vasi sanguigni, abbassando ulteriormente la
pressione.
Inoltre, quando fa caldo si suda di più ed è più facile disidratarsi, altra condizione che può ridurre la
pressione.
L'ipotensione può essere associata ad alcuni sintomi poco specifici come stanchezza, nausea,
debolezza muscolare e mal di testa.
Se la pressione è molto bassa, e il calo è repentino, possono comparire altri disturbi più
caratteristici come cute pallida, fredda e sudata, vertigini, annebbiamento della vista, fino ad
arrivare alla caduta a terra per uno svenimento».
Oltre al caldo che cosa può abbassare la pressione? «Il rapido passaggio dalla posizione
seduta a quella in piedi (ipotensione ortostatica), oppure la disidratazione legata alla perdita di
liquidi con le urine, come nel caso del diabete non controllato, o con l'apparato gastrointestinale
(diarrea, malattie intestinali infiammatorie croniche, ecc.).
A volte l'ipotensione è uno dei campanelli di allarme di alcune malattie, come per es. l'amiloidosi,
una patologia rara caratterizzata dalla deposizione nei tessuti di materiale proteico.
Anche alcuni farmaci usati per curare il disturbo opposto, l'ipertensione, possono causare un
eccessivo calo pressorio, soprattutto con il caldo.
Meno comuni sono i casi di ipotensione legati a problemi cardiaci, a infezioni gravi o a reazioni
allergiche estreme (shock anafilattico)».
Che cosa si può fare? «Nei mesi estivi, in caso di disturbi come quelli descritti, può essere d'aiuto
bere più acqua e consumare un po' più di sale.
In chi è iperteso, con l'arrivo della stagione calda può talvolta rendersi necessaria una riduzione del
dosaggio dei farmaci antipertensivi.
Gli anziani, particolarmente soggetti a colpi di calore con cali improvvisi della pressione, farebbero
bene a non uscire nelle ore più calde e a vestirsi più leggeri per non sudare troppo.
Infine, se ci si rende conto che la pressione sta subendo un calo repentino, è utile sdraiarsi a terra
e sollevare le gambe per evitare di arrivare allo svenimento». (A. Sparvoli, Salute)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 668
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE : PROTEZIONE SOLARE E TUMORI,
UNA GUIDA PER SCEGLIERE LE CREME PROTETTIVE
L’ordine di Napoli ha organizzato una campagna di informazione sulla
protezione dai raggi solari che possono danneggiare la pelle.
Sono state stampate 1200
locandine che saranno
distribuite nei prossimi
giorni in tutte le 800
Farmacie di Napoli e
Provincia.
Con le giornate calde è bene
scegliere un prodotto solare
adeguato che protegga la
pelle