Anno II – Numero 107 AVVISO Ordine Farmacisti Napoli: segui le attività dell’Ordine oltre che sul sito Istituzionale anche su Facebook Lunedì 04 Febbraio 2013, S. Gilberto La scomparsa di ANNA DI IORIO ELIFANI, DECANA dei FARMACISTI NAPOLETANI Aveva compiuto 106 anni. Si era laureata nel 1924; si è spenta sabato la Farmacista più longeva d'Italia. Lascia 3 figli: due Farmacisti, Michele presidente di Federfarma Napoli. La Categoria La saluta con affetto. Notizie in Rilievo • Governo e Salute 1. Sequestrati 70 mila flaconcini di nicotina per sigarette elettroniche Stili di vita e Salute 2. L’ictus potrebbe essere provocato dall’intestino 3. 4. 5. I farmacisti Napoletani incontrano i Farmacisti Europei: prima tappa ISTANBUL Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo. Proprio per questo spirito il Consiglio dell’Ordine, nel rispetto del suo programma di sviluppo Nutrizione e Salute triennale presentato al momento Il rosmarino fa bene dell’insediamento, organizza una serie di viaggi alla vista “culturali e relazionali” con il duplice obiettivo: Prevenzione e creare momenti di coesione e occasioni di Salute incontro con altri Colleghi per scambiare esperienze. Ascoltiamo i segni del Prima tappa Istanbul, seguiranno Praga, Stoccolma, S. Pietrburgo e Lisbona corpo Curiosità Operativo voli Turkish Airlines da Napoli Come mai sbattiamo (confermabile con minimo 40 persone) spesso le palpebre? 1 Marzo 2013: Napoli – Istanbul p. 13.55 - a. 17.10 3 Marzo 2013: Istanbul – Napoli p. 11.40 - a. 13.05 Quota individuale adulti in doppia euro 490,00 tasse aeree incluse Operativo voli speciali da Napoli (confermabile con minimo 170 persone) 15 Marzo 2013: Napoli – Istanbul p. 12.00 - a. 15.20 17 Marzo 2013: Istanbul – Napoli p. 17.30 - a. 19.00 Quota individuale adulti in doppia euro 440,00 tasse aeree incluse Il programma e le modalità di prenotazione saranno fornite nell’edizione di DOMANI. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 107 GOVERNO E SALUTE SEQUESTRATI 70MILA FLACONCINI DI NICOTINA PER SIGARETTE ELETTRONICHE L'azione è stata condotta dai Nas e ha riguardato prodotti per un valore complessivo pari a 380mila euro. Solo a Torino nell'ultimo bimestre sono state sequestrate sigarette elettroniche e liquidi per le stesse per un valore di circa mezzo milione di euro. Un’ingente quantità di liquidi per sigarette elettroniche, contenenti nicotina in due percentuali differenti (9ml/l e 18 ml/l) e variamente aromatizzate, è stata sequestrata dai militari del Nas di Torino presso la sede operativa di una società operante nel settore della produzione di liquidi per sigarette elettroniche e la commercializzazione di componentistica per le stesse. La principale violazione contestata riguarda l’inadeguata etichettatura di prodotti pericolosi, così come disciplinato da un decreto del 2003 che prevede una serie di obblighi, fra i quali la necessità di indicare in etichetta la denominazione del prodotto in lingua italiana ed il n° di telefono del responsabile della immissione in commercio e/o produttore del composto chimico. L’indicazione del recapito telefonico è ritenuta fondamentale per orientare i sanitari che dovessero intervenire nei possibili casi di incidenti o intossicazioni. “La nicotina sintetica liquida è estremamente pericolosa (venefica) nei casi di ingestione o contatto con la pelle – per cui la manipolazione del prodotto, ad es. nel momento della ricarica di una sigaretta elettronica, è un momento critico per il quale è consigliabile l’utilizzo di guanti protettivi in lattice”. Le problematiche relative alle sigarette elettroniche si riferiscono all’assenza della marchiatura CE che garantisce la qualità costruttiva della stesse, mentre le irregolarità riscontrate sulle etichette dei liquidi riguardano i “consigli di prudenza” obbligatori, spesso mancanti, le “frasi di rischio” necessarie e non riportate, le dimensioni dei “pittogrammi di pericolo”. Secondo i Nas, si stima che le principali società operanti in Italia nel settore della produzione di liquidi per sigarette elettroniche riescano a produrre giornalmente circa 150.000 flaconi, a fronte di un fabbisogno giornaliero corrispondente a circa il doppio, per gli oltre due milioni di “svapatori” italiani. “Questo fenomeno crea la necessità per il consumatore di acquistare i liquidi on line, dalla Cina o da siti che - comunque commercializzino prodotti cinesi, ovvero di rifornirsi presso negozi specializzati che acquistino anch’essi con le stesse pericolose modalità, in quanto i prodotti acquistati on line, non offrono le garanzie obbligatorie per la normativa vigente in Italia”. Solo a Torino – sono state sequestrate sigarette elettroniche e liquidi per le stesse per un valore di circa mezzo milione di euro. Nella Provincia di Torino sono sorti ed operano circa 130 negozi specializzati, che si occupano esclusivamente dell’approvvigionamento e della vendita di quanto necessario per le esigenze dello “svapatore”. Un flacone di liquido da dieci millilitri con o senza nicotina e variamente aromatizzato costa mediamente sul mercato dai 5,5 ai 6 euro “a fronte di un costo di produzione irrisorio, atteso che l’ingrediente più caro utilizzato, la nicotina liquida, ha un costo variante dai 70 ai 500 euro al chilo (a seconda che si tratti di produzione cinese europea o di produzione europea). È evidente - il vantaggio economico di una attività imprenditoriale che si occupi di produrre liquidi per sigarette elettroniche con o senza nicotina”. (Farmacista online) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 107 STILI DI VITA E SALUTE L’ictus potrebbe essere provocato dall’intestino L’alterazione della flora batterica intestinale è stata associata all’aterosclerosi sintomatica ed eventi cardiocircolatori come l’ictus da un nuovo studio pubblicato sul prestigioso Nature Communications Dietro all’aterosclerosi e l’ictus potrebbe esserci un’alterazione della flora batterica intestinale, suggerisce un nuovo studio svedese dell’Università di Göteborg e pubb. su Nature Communications. L’aterosclerosi è una patologia a carico delle arterie che si caratterizza per un’infiammazione cronica e per la presenza al loro interno di pericolose placche di grassi, proteine e fibre. Questa sgradita presenza può essere causa di restringimento delle pareti delle arterie e trombi. Le complicazioni più diffuse sono proprio gli eventi cardiocircolatori come l’infarto del miocardio, l’angina pectoris e l’ictus. Tra le cause più comuni dell’aterosclerosi si ritiene vi sia una dieta scorretta, la sedentarietà, lo stress e altri fattori di cui non si è ancora del tutto certi. A queste, oggi, con il nuovo studio si aggiunge la possibilità che vi sia una causa intestinale, un’alterazione della flora batterica (o microbiota) che popola questo grande organo del corpo umano. Se si tiene conto che il corpo umano contiene dieci volte più cellule batteriche che non normali cellule, e che la maggioranza di queste si trova proprio nell’intestino, è facile comprendere come quest’ultimo possa avere una grande influenza sulla salute in generale. Detti batteri, poi, contengono un enorme numero di geni oltre al genoma dell’ospite. Questa comunità batterica è nota con il nome di “metagenoma batterico”, ed è oggetto di studio da parte degli scienziati in una branca che prende, a sua volta, il nome di “metagenomica”. La metagenomica si occupa principalmente di analizzare il genoma di tutti i microrganismi presenti nell’organismo e, in questo specifico caso, nell’intestino. I ricercatori svedesi sono partiti proprio dall’idea che molte malattie sono collegate alle modifiche del metagenoma, per arrivare alla conclusione che il metagenoma batterico intestinale sia correlato all’aterosclerosi e l’ictus. Per far ciò hanno coinvolto un gruppo di pazienti colpiti da ictus e un altro gruppo di persone sane, per poi confrontare le condizioni della flora batterica intestinale. Le analisi hanno permesso di scoprire che proprio nei pazienti colpiti dall’ictus vi era un’alterazione del microbiota. Nello specifico, ciò che hanno scoperto i ricercatori era che nei soggetti sani si trovavano in maggior numero i geni necessari per la produzione di carotenoidi; gli stessi carotenoidi, e uno in particolare, era presente in livelli maggiori nel sangue dei soggetti sani, rispetto a coloro che avevano subìto un ictus. La presenza pertanto di carotenoidi nel sangue, prodotti dai batteri intestinali, potrebbe spiegare una maggiore protezione dalle malattie indotte dall’ossidazione. I ricercatori ritengono che, in questi casi, sebbene siano molto diffusi gli integratori a base di carotenoidi come antiossidanti, è preferibile assumere probiotici per favorire un corretto sviluppo della flora batterica intestinale e lo sviluppo di batteri che producono carotenoidi. «I nostri risultati indicano che l’esposizione a lungo termine ai carotenoidi, attraverso la produzione da parte dei batteri nel sistema digestivo, ha importanti benefici per la salute. Questi risultati dovrebbero permettere di sviluppare nuovi probiotici». «Riteniamo inoltre che le specie batteriche contenute nei probiotici si possano stabilire come coltura permanente nell’intestino e abbiano un effetto a lungo termine. Esaminando la microflora batterica del paziente, poi, si dovrebbe essere in grado di sviluppare previsioni di rischio per le malattie cardiovascolari». PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 107 NUTRIZIONE E SALUTE IL ROSMARINO FA BENE ALLA VISTA Un composto contenuto nell’erba aromatica promuove la salute degli occhi proteggendo la retina dalla degenerazione maculare, secondo un nuovo studio statunitense Un composto tutto naturale e contenuto in una comune pianta da giardino, il rosmarino, secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori del Sanford-Burnham Medical Research Institute in Florida (Usa) può proteggere la retina dai disturbi e le malattie che possono colpirla come, per es., la degenerazione maculare. È l’acido carnosico – un diterpenoide contenuto anche nella salvia – a essere risultato attivo nel contrastare la degenerazione e la tossicità indotta nei confronti della retina. E di cui i ricercatori coordinati hanno testato l’efficacia nel loro studio su cellule in laboratorio e modello animale, e pubb. su Investigative Ophthalmology & Visual Science. La degenerazione maculare, un disturbo diffuso che colpisce in genere con l’avanzare dell’età, si contraddistingue per una riduzione graduale della visione centrale, che può portare alla cecità. Precedenti studi avevano suggerito come la progressione di questa patologia oculare potesse essere rallentata, o si potesse migliorare la situazione, contrastando i radicali liberi e l’ossidazione dell’organismo. Lo stesso dottor Lipton, qualche anno fa, aveva scoperto come l’acido carnosico fosse attivo contro i danni causati al cervello dai radicali liberi. Il passo successivo, intrapreso con questo nuovo studio, ha inteso valutare gli effetti di questo composto nel proteggere le cellule retiniche dall’azione ossidante. RISULTATI: I test e le osservazioni hanno permesso ai ricercatori di scoprire che l’acido carnosico aveva attivato la produzione di un enzima antiossidante, il quale ha poi ridotto i livelli di ossigeno reattivo e specie azotate. La stessa azione protettiva si è dimostrata nei confronti di una retina danneggiata dalla luce nei modelli animali. La possibilità di utilizzare questo composto apre nuove prospettive nella cura della degenerazione maculare ritengono il dottor Lipton e colleghi. «Stiamo sviluppando derivati dell’acido carnosico e composti correlati migliorati per proteggere la retina e altre aree cerebrali da un numero di condizioni degenerative, tra cui la degenerazione maculare senile e varie forme di demenza», conclude Lipton. Le piante, anche quelle più comuni come rosmarino e salvia, riservano sempre belle sorprese. (Salute-Rep) COME MAI BATTIAMO SPESSO LE PALPEBRE? Gli occhi sono costituiti da tessuti molto delicati, con un’alta percentuale di acqua. Quindi c’è la necessità di mantenerli costantemente umidi, per evitare che si inaridiscano e si danneggino. Per questo motivo le ghiandole lacrimali secernono di continuo un liquido, cioè le lacrime, che mantiene l’occhio lubrificato. Questo liquido ha anche un alto potere disinfettante e difende l’occhio dall'attacco dei germi. Le palpebre, che sono attivate da muscoli in grado di contrarsi indipendentemente dalla nostra volontà, hanno la funzione di distribuire in modo uniforme le lacrime sul bulbo oculare. Ma il loro battito - in media ogni dieci secondi - ha anche un altro scopo: proteggere gli occhi dalla polvere e dalle impurità. Infatti, se qualche corpo estraneo si attacca all’occhio, quasi sempre riusciamo a liberarcene proprio sbattendo le palpebre ripetutamente. (Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 107 NUTRIZIONE E SALUTE ASCOLTIAMO I SEGNALI DEL CORPO Mal di testa, bruciore di stomaco, dolori alle ossa, ma anche labbra screpolate, bocca secca e palpebre che tremano. Non sono i sintomi di una sconosciuta malattia tropicale ma, molto più semplicemente, alcuni dei segnali che il nostro corpo ci lancia allo scopo di avvisarci che “qualcosa” non va. Si tratta di messaggi importanti, utili nel prevenire, riconoscere e curare problemi di salute, o di natura psicologica, più o meno gravi. Sempre che impariamo ad ascoltarli e interpretarli correttamente. Esistono segnali fisici come il mal di testa. Di per sé non è una malattia, bensì un sintomo dietro a cui si può nascondere una causa di tipo psicologico, come una rabbia repressa, un blocco che non si risolve, uno stress emotivo o uno stato di tensione, o di tipo fisico, come una errata combinazione alimentare, un disturbo alla vista, un problema alle vie respiratorie. A chi non è mai capitato di percepire una sorta di tremore alle palpebre? Ebbene, dietro questo frequente disturbo si cela spesso uno stato di nervosismo, ma a volte potrebbe indicare una carenza di magnesio, soprattutto se al tremore si accompagnano crampi muscolari diffusi. Anche lo stato delle labbra può lanciarci dei messaggi. È vero che si screpolano quasi sempre a causa del clima (troppo freddo o troppo secco) e del sole, ma a volte le labbra rovinate indicano carenza di vitamina B2 (riboflavina), soprattutto quando anche gli angoli della bocca sono particolarmente secchi o irritati. Un altro segnale del corpo è l’alito cattivo: spesso dipende da ciò che mangiamo o arriva quando siamo a digiuno da un po’, ma nel caso si presentasse più frequentemente potrebbe essere il segnale di una parodontosi o di un’ infiammazione della mucosa dello stomaco. E anche la bocca secca è un problema molto frequente quando siamo stressate o agitate, ma che potrebbe segnalare anche una carenza di vitamina PP (niacina). Il nostro corpo, però, è in grado di mandarci anche messaggi di diverso tipo, non strettamente “fisici”. Qualche esempio? DORMIRE POCO, male o addirittura non riuscire a dormire affatto. I fattori che possono provocare disturbi del sonno sono principalmente di origine psicologica: stress sul lavoro, problemi economici o sentimentali. Anche l’abitudine di mangiare prima di dormire o guardare la televisione troppo tardi la sera possono causare insonnia. Un altro segnale tipico che il corpo ci lancia per comunicarci qualcosa è l’affaticamento. Quando ci sentiamo stanchissime, ma non siamo ammalate. All’origine di questo disturbo ci sono diversi fattori: sicuramente lo stress, ma anche una perdita di peso, uno sforzo fisico prolungato ed eccessivo. Ma fate attenzione che il senso di spossatezza può essere causato anche da una carenza di vitamine e sali minerali, o da un’alimentazione scarsa. La febbricola persistente, infine, accompagnata proprio da stanchezza, può avere diverse cause. È del tutto fisiologica se compare nelle donne in età feconda, nella seconda fase del ciclo mestruale. Va invece monitorata più attentamente sui soggetti in età più avanzata, nei quali la febbricola può essere una spia importante. Ma se tutti gli esami eseguiti non mostrano segni di malattia, bisogna considerare la possibilità che la febbricola persistente possa avere una causa psicogena: in alcune persone uno stato di stress emotivo può indurre un generale aumento del metabolismo che si manifesta con una maggiore produzione di calore. (Salute)