Anno IV – Numero 680
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:Istituito un
sussidio per i Colleghi
Iscritti all’ALBO in
Stato di Disoccupazione
2. ORDINE: Psicologo in
Farmacia
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Pentiti del tatuaggio?
Ecco che cosa sapere
prima di farlo
rimuovere
4. Capelli, un rimedio
anti-caduta
Nuova cura contro
l'alopecia areata
Prevenzione e
Salute
5. I Consigli Contro
l'insonnia da caldo
6. Più snella e piena di
energia: ci sono erbe
che possono aiutarmi in
vista delle vacanze?
Mercoledì 08 Luglio 2015, S. Adriano
Proverbio di oggi………..
'E cchiacchiere s''e pporta 'o viento; '
e maccarune jèncheno 'a panza.
I CONSIGLI CONTRO L'INSONNIA DA CALDO
I consigli di un nutrizionista per
evitare l'insonnia da troppo caldo.
Notti insonni per una gran parte di italiani in
questi giorni di caldo torrido.
Ma oltre alle temperature che poco si
conciliano con il riposo notturno, molti pagano
con la veglia forzata anche gli errori a cena.
GRIGLIATE, CIBI PICCANTI, FORMAGGI FERMENTATI, ALCOL,
DOLCI e persino l'ottimo PESCE AZZURRO rischiano di
impegnare troppo l'organismo nella fase digestiva, aumentando
ancora di più il disagio che impedisce il riposo
"In estate - spiega Ciro Vestita, nutrizionista e fitoterapeuta dell'università di
Pisa - con le temperature elevate, è difficile utilizzare l'alimento che per
eccellenza concilia il sonno, ovvero il latte caldo con il miele (meglio se di
tiglio). Anche perché se non è caldo non ha l'effetto desiderato. E, per lo stesso
motivo, non sono proponibili nemmeno le tisane calde, sempre con il miele.
Si può però utilizzare la camomilla fredda. E' un rimedio blando ma che può
essere utile". A fare la differenza è la scelta del menù per la sera.
"Assolutamente da evitare, soprattutto per chi non è più giovanissimo, la
carne. Per digerire una bistecca ci vogliono ore. Anche il pesce azzurro, che dal
punto di vista nutrizionale è ottimo, è più difficile da digerire rispetto ai pesci a
carni bianche, che in questo periodo vanno preferiti a cena".
Per l'ultimo pasto della giornata, almeno in questi giorni torridi, meglio quindi
scegliere "oltre al pesce a carne bianca, insalate fresche e formaggi leggeri
come feta, caciocavallo o mozzarella". Al momento del dolce, poi, "la scelta
migliore sono i sorbetti al posto del gelato o di altre preparazioni, facilissimi da
digerire e buoni". (Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 680
PREVENZIONE E SALUTE
PIÙ SNELLA E PIENA DI ENERGIA: CI SONO ERBE CHE
POSSONO AIUTARMI IN VISTA DELLE VACANZE?
Servono dieta e movimento e le erbe come integratori per alcune funzioni.
Attenzione a quelle vendute per l’effetto rapido dimagrante: possono essere molto
pericolose
L’estate è arrivata, vorrei perdere qualche
chilo e vedermi meno «gonfia»
Il tutto, però, senza sentirmi priva di energia. Anzi, l’ideale sarebbe
sentirmi più pimpante, nonostante il caldo, e far miglior figura in spiaggia.
Risponde Fabio Firenzuoli, del Centro medicina integrativa dell’Azienda ospedaliera universitaria di
Careggi, Firenze
Capisco bene che la prova costume incomba… ma tutti devono anche capire che, laddove ci sia
realmente del grasso da perdere, non basta aumentare le perdite di acqua con una tisana diuretica. La
ritenzione idrica è una cosa, il grasso è un’altra, anche se talvolta possono essere associati.
Nell’immaginario collettivo sgonfiare, snellire, dimagrire, sono sostanzialmente sinonimi.
In realtà , non è affatto così. E spesso succede pure che il “gonfiore†venga correlato a forme di
“intolleranza†a certi alimenti, dal lattosio al glutine, così come la stanchezza o una certa mancanza di
energia venga idealmente associata al sovrappeso.
Tutto questo porta spesso alla ricerca di erbe energizzanti, anoressizzanti, snellenti, che compiano in
quindici giorni quel miracolo che non siamo riusciti a realizzare nei mesi precedenti con la nostra
volontà o meglio con le nostre gambe.
Già , perché per perdere massa grassa bisogna primo voler ridurre le “entrateâ€,
Cosa Usare
secondo aumentare le “uscite†muovendosi di più. Poi magari si possono utilizzare
anche le “erbeâ€, che in alcuni casi ci possono aiutare.
Quando vi sia un reale accumulo di liquidi si può ricorrere all’azione diuretica dei peduncoli del
Ciliegio, o dei fusti dell’Equiseto, o delle foglie dell’Ortica, piuttosto che degli stimmi del Mais.
Meglio in forma di decotto, sempre che non si stiano già assumendo farmaci diuretici.
Quando invece prevale realmente un accumulo di massa grassa, e le misure dietetiche insieme al
movimento non sono sufficienti, può essere utilizzata un’integrazione di estratti ricchi di polifenoli e
metilxantine ottenuti dal tè verde e/o dal caffè verde. Le evidenze scientifiche al riguardo non sono
imponenti ma ci sono, e sono sufficienti a consentirne l’uso. Questi preparati contribuiscono anche a
ridurre il senso di fame e di stanchezza che può accompagnare una dieta, specie se sbilanciata. La
sostanza più attiva contenuta nel caffè verde è l’acido clorogenico.
Quando invece servisse, durante la giornata, avere un maggior senso di sazietà , soprattutto per chi
non riesce ad assumere una grande quantità di verdura per fenomeni di vera intolleranza, potrebbe
essere raccomandabile sfruttare l’azione “snellente†dei decotti di foglie di Malva. La pianta è
conosciuta e usata nella medicina popolare come antiinfiammatorio, in realtà contiene molte
mucillagini che, a contatto con l’acqua, in un decotto, si rigonfiano, contribuendo bene al senso di
sazietà quando si arriva al momento del pasto.
Le mucillagini della Malva migliorano anche il transito intestinale, riducendo parzialmente
l’assorbimento dei nutrienti.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 680
Il paziente in sovrappeso che abbia pure una stipsi cronica, ovviamente conosciuta e indagata dal
medico, oltre alle specifiche prescrizioni dietetiche potrebbe giovarsi di piante depurative come, ad
esempio, il Rabarbaro che favorisce le funzioni epatobiliari e di conseguenza intestinali, senza
particolari rischi di effetti collaterali.
Qualora serva invece stimolare solo le funzioni delle alte vie digestive, le piante tradizionalmente
utilizzate per “snellire†sono rappresentate essenzialmente dalle foglie del Carciofo, del Tarassaco e
della Fumaria, particolarmente amare e come tali, quindi, da preferire in forma di estratti.
A cosa fare attenzione. A che cosa invece non dare credito? A tutte quelle sostanze naturali che nel
tempo hanno promesso un rapido effetto dimagrante, anoressizzante e energizzante.
E in particolare a quelle che lo avevano davvero! Si tratta, infatti, di sostanze - quali la Efedra e
l’efedrina o sostanze derivate, di tipo anfetaminico, come la Katha - oggi non più reperibili nè tra i
prodotti erboristici, né tra gli integratori, perché sempre naturali, ma molto pericolose, per i rischiosi
effetti collaterali sul cuore e sul cervello.
Merita comunque ricordarle solo perché vengono talvolta acquistate via internet, per vie illegali, senza
alcun controllo, e come tali, a fronte di un banale dimagramento, espongono il paziente anche al
rischio di morte. Mai ci stancheremo quindi di ricordare che queste piante non devono essere né
cercate né tantomeno utilizzate. (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
CAPELLI, UN RIMEDIO ANTI-CADUTA
NUOVA CURA CONTRO L'ALOPECIA AREATA
Il farmaco già esisteva. Una molecola per la cura delle malattie del sangue,
appartenente alla famiglia degli immunosoppressori. Invece la malattia era senza
cura: una delle forme più gravi di calvizie, l'alopecia areata.
Si tratta di una vera patologia su base autoimmune che comporta la perdita
parziale o totale dei capelli e spesso anche dei peli sul resto del corpo,
compresi quelli di sopracciglia e ciglia. Una condanna con pesanti contraccolpi
psicologici per chi in poche settimane vede cambiare completamente il proprio
aspetto. Per sempre. Ma forse non sarà più così, grazie alla sperimentazione
condotta da un gruppo di ricercatori che hanno messo a punto una cura che ha
permesso a un campione di volontari di veder ricrescere completamente i capelli nel giro di 4-5 mesi.
La ricerca: Lo studio promette di rivoluzionare la terapia di una malattia che coinvolge ugualmente
uomini e donne. Il 2% della popolazione, secondo le statistiche, soffre di alopecia areata, malattia
causata da un difetto immunitario:
i linfociti T, cellule-soldato che dovrebbero attaccare germi e batteri, si attivano invece contro i bulbi
piliferi. Un attacco che ne determina il danneggiamento: il bulbo pilifero è incapace di dar vita a nuovi
capelli. I ricercatori hanno cercato una terapia che potesse proteggere, come uno scudo, il bulbo da
questa aggressione.
Lo sguardo è caduto su una categoria di immunosoppressori, chiamati inibitori della chinasi, in grado
di allentare la presa sui bulbi.
Il farmaco efficace si chiama ruxolitinib e faceva già parte dell'armamentario farmacologico: viene
utilizzato per la cura della mielofibrosi. La cura è riuscita sul gruppo di partecipanti: capelli e peli sono
tornati in 16 settimane e sopratutto, dopo l'interruzione della cura, non sono più caduti. Adesso si
tenterà su numeri più grandi per valutare efficacia e soprattutto sicurezza del farmaco. Bisogna
soppesare i benefici con gli effetti collaterali, ma se la sperimentazione darà i risultati sperati, la cura,
“avrà un eccezionale impatto positivo sulla vita delle persone affette da questa malattiaâ€. (Sole 24ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 680
SCIENZA E SALUTE
PENTITI DEL TATUAGGIO? ECCO CHE COSA SAPERE
PRIMA DI FARLO RIMUOVERE
Solo nel 2014, stando ai dati dell'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica
Estetica (Aicpe), il problema ha riguardato 12mila persone
I motivi possono essere i più disparati, ma il problema, una volta che si decide, è il medesimo per tutti:
Un problema che se a molti può sembrare estremamente di nicchia, in realtà , stando ai dati
dell'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), solo nel 2014 ha riguardato 12mila
pentiti da tatuaggio.
"Togliere un tatuaggio è molto più difficile che farlo, e non sempre è
possibile riuscirci - afferma Luca Siliprandi, chirurgo plastico vice
presidente di Aicpe.
I tatuaggi si fanno spesso da giovani senza pensare che è un segno
che ci accompagnerà per sempre. Molti si stufano, cambiano gusti e
passioni e quindi decidono di cancellare il disegno o la scritta.
Alcuni lo fanno per lavoro: non avere tatuaggi o piercing è
obbligatorio per chi decide di entrare nell'esercito o corpi di polizia,
carabinieri, finanza".
Ecco allora le dieci cosa da sapere quando si decide
di dire addio al proprio tatuaggio
1) Non sempre è possibile la completa scomparsa - "Il laser
non sempre cancella del tutto il tatuaggio, così come la gomma
cancella il segno di una matita; l’efficacia del trattamento dipende da colore, profondità , densità e
tipo di pigmento e dal fototipo del paziente, cioè dal colore della sua pelle (bianca, olivastra, nera)»
afferma Siliprandi.
2) La professionalità è tutto - La strada migliore da seguire è quella di rivolgersi solo a professionisti
esperti del settore, in grado di proporre tecniche moderne.
"Al momento la tecnica più efficace è rappresentata dai laser q-switchati (laser Q-S), strumenti
che producono un impulso laser di brevissima durata (nanosecondi, alcuni miliardesimi di secondo).
Questo distrugge le cellule entro le quali sono accumulati i granuli di pigmento, spezzandoli in
frammenti più piccoli (diametro variabile da 10 a 100 millesimi di millimetro) che vengono smaltiti
nei liquidi corporei o da cellule migranti nel corso dei giorni e delle settimane successive. Ripetuti
trattamenti, distanziati da un congruo periodo di tempo (in genere 45 – 60 giorni) per consentire la
spontanea rimozione dei pigmenti, consentono di perseguire la progressiva scomparsa del
tatuaggio".
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 680
3) Scegliere bene il periodo dell'anno per farlo - E' necessario calcolare bene i tempi, perché
rimuovere un tatuaggio è un processo lungo: sono necessarie diverse sedute distanziate di circa 68 settimane. L’esposizione della cute trattata al sole o a lampade abbronzanti dev’essere evitata
almeno per un mese, avendo cura, nelle corso delle prime esposizioni, di utilizzare creme a filtro
solare ad alta protezione (filtri 30+-50+).
4) Difficile calcolare quante sedute saranno necessarie - E' difficile sapere in anticipo quante
sedute serviranno per rimuovere un tatuaggio. Nei casi più facili variano da 3 a 5, mentre in quelli
più difficili si arriva a 8-12 sedute. In una minima percentuale di casi il trattamento può essere
insoddisfacente. Dipende da diversi fattori:
 il tipo di tatuaggio (quelli professionali sono normalmente più difficili da rimuovere a causa
della maggior profondità del pigmento e della sua elevata densità );
 il colore (il verde, l’azzurro e soprattutto il giallo, sono molto difficili (a volte impossibili) da
rimuovere, mentre il rosso, in alcuni casi, può scurirsi, per effetto di eventuali materiali
ferrosi presenti nel pigmento).
 I tatuaggi più vecchi sono più facili da eliminare rispetto a quelli più recenti, perché il corpo
ha già eliminato una parte del pigmento.
5) Più è grande il tatuaggio, più tempo sarà necessario - La durata di ogni singola seduta
dipende dalla superficie del tatuaggio da rimuovere. Una superficie di 4 centimetri di lato viene
trattata in una decina di minuti. Sesto, i tatuaggi cosmetici (sopracciglia, labbra, areole,
camouflage di cicatrici) di colore rosa-marron-arancio, devono essere trattati con molta prudenza,
effettuando test su piccole aree prima di procedere al trattamento completo, in quanto
"contengono zinco e ossido di titanio e se trattati con il laser Q-S possono annerirsi
irreversibilmente", dice lo specialista di Aicpe.
6) Un lavoro lasciato a metà è un lavoro lasciato a metà - Il paziente può interrompere il
trattamento di rimozione in qualsiasi momento, consapevole però che in questo modo il lavoro
non è completato.
7) Per belli apparire, bisogna soffire ... - Il trattamento con laser Q-S è doloroso. Per ridurre il
dolore viene di norma applicata della crema anestetizzante 30 minuti prima della seduta e durante
il trattamento applicato del ghiaccio sulla cute.
8) Più la pelle è scura, più difficile sarà la rimozione - La rimozione è più problematica per chi ha
la pelle scura.
"Chi ha la pelle olivastra, mulatta o nera o comunque di colore più scuro del tatuaggio da
rimuovere corre un forte rischio di alterare la pigmentazione", spiega Siliprandi -. La rimozione è
sconsigliata anche a chi ha la tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidee, a chi
presenta infezioni attive della pelle. Attenzione invece a terapie farmacologiche o con farmaci foto
sensibilizzanti.
9) Il "post operatorio" - Dopo il trattamento si formano sulla pelle delle bollicine. È indicato trattare
la pelle con unguenti antibiotici e applicare una medicazione occlusiva con garza vaselinata per
uno o due giorni, fino alla formazione delle croste.
10) La "sindrome" da tatuaggio fantasma - Infine, si deve sapere che, in corrispondenza del
tatuaggio rimosso, potrebbe rimanere una sorta di ombra chiamata “fantasma del tatuaggioâ€.
Può durare alcuni anni o anche per sempre.
(Salute, Tgcom24)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 680
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di
solidarietà †messo a bilancio nel 2015.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento sono
chiariti: requisiti per la partecipazione; importo del fondo di solidarietà ; modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 1 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: PSICOLOGO IN FARMACIA
Da Settembre p.v. nelle farmacie di Napoli e provincia saranno promosse
iniziative per il benessere psicologico e la piena salute bio-psico-sociale.
Nel mese di Luglio sarà reso noto il “Calendario del Benessere psicologico†“Promuovere la salute per
prevenire la malattiaâ€.
Storicamente la Farmacia ha rappresentato da sempre il luogo di preparazione e distribuzione di
prodotti creati per alleviare e guarire ogni tipo di malattia o disagio. Nel corso dei secoli, è diventato
un luogo dove rivolgere le istanze di guarigione per le persone di ogni età . Oggi la farmacia non
rappresenta solo un distributore di medicinali, ma può essere considerata una “Casa della Saluteâ€,
intesa come la sintesi di tutte le misure utili per mantenersi sani ed efficienti: attinge dalla medicina
popolare, dalle terapie non convenzionali come Omeopatia, Fitoterapia, Fiori di Bach e fa dell’ascolto
delle persone un punto focale. In quest’ottica il progetto “Lo Psicologo in Farmacia†ha trovato un
terreno fertile per realizzare nella Casa della Salute, un ascolto concreto di ogni tipo di malessere che
non sempre può essere affrontato solo con il supporto farmacologico: “il disagio psichicoâ€.
Lo psicologo in Farmacia vuole accogliere e promuovere iniziative volte a divulgare la cultura del
benessere psicologico. La sempre maggiore attenzione per la qualità della vita fa registrare una
crescente richiesta di servizi volti al raggiungimento del benessere e della salute, dove per salute non si
intende assenza di malattia, ma stato di equilibrio tra le componenti bio-psico-sociali.
Il protocollo d’intesa con l’Ordine degli Psicologi della Campania nasce per la realizzazione de “Il
Calendario per il Benessere Psicologicoâ€, ovvero cicli di incontri informativi degli psicologi nelle
farmacie della nostra provincia che aderiranno, quattro settimane durante l’anno, ciascuna dedicata
ad un tema pregnante per la salute pubblica. Gli Ordini si faranno carico della pubblicità e delle attivitÃ
divulgative delle iniziative. Ad ogni farmacia saranno distribuiti depliant informativi.
L’ATTIVITÀ SARÀ COMPLETAMENTE GRATUITA PER I CITTADINI E PER LE FARMACIE
CHE ADERIRANNO ALL’INIZIATIVA.