Anno IV – Numero 696
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:Istituito un
sussidio per i Colleghi
Iscritti all’ALBO in
Stato di Disoccupazione
2. ORDINE: Lo
Psicologo in Farmacia
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Tablet e bambini,
limite di mezz'ora per
evitare danni cronici al
collo
4. L'oleo è il sesto gusto:
quello dei cibi grassi
5. Meglio fare il portiere:
troppi colpi di testa
possono danneggiare il
cervello.
Prevenzione e
Salute
6. Lavarsi i denti, gli 8
errori da evitare
7. I virus che si prendono
(e portano!) in aereo e
le strategie di
prevenzione
8. Integratori di creatina,
energia immediata per i
muscoli
9. Sfogare la rabbia fa
bene alla salute
Giovedì 30 Luglio 2015, S. Donatella
Proverbio di oggi………..
Ddio ce ne libera d' 'e mali vicine e princepiante 'e viulino
TABLET E BAMBINI, LIMITE DI MEZZ'ORA
PER EVITARE DANNI CRONICI AL COLLO
Secondo una ricerca australiana superare i 30 minuti di utilizzo
continuativo dei dispositivi elettronici può causare problemi
muscolo-scheletrici in età avanzata
L'uso dei dispositivi elettronici da parte di
bambini in età scolare continua ad essere fonte
di dibattito. A fronte di chi li considera un valido
aiuto didattico c'è infatti chi sostiene che non
portino ad un effettivo beneficio accademico,
sebbene vengano ormai utilizzati in quasi il 70%
delle scuole primarie e secondarie britanniche, come ha scoperto una ricerca.
Ma al di là della loro presunta utilità in classe, c'è un aspetto legato ad iPad e
simili che non va sottovalutato a prescindere: ovvero, le potenziali
ripercussioni fisiche sui loro giovani utilizzatori, soprattutto a lungo
termine.
Un pericolo da cui mette in guardia Stephanie Cassidy, ergonoma posturale di
Melbourne, che ha quantificato in 30 minuti il limite massimo di utilizzo
continuativo dei dispositivi elettronici da parte dei più giovani, per evitare
che in età adulta quella cattiva postura infantile possa tradursi in dolori cronici
a collo e schiena.
E a sostegno delle convinzioni
Dispositivi elettronici come la TV:
della specialista australiana basta
per tenere a bada i figli
citare la ricerca condotta che ha
evidenziato l'inquietante trend
delle famiglie Down Under di ricorrere all'elettronica quale "babysitter" per
tenere i bambini calmi e tranquilli per lunghi periodi. Non a caso, un quarto dei
giovanissimi intervistati ha detto di avere il permesso di guardare la tv per
oltre un'ora di fila durante la settimana, che diventa un'ora e mezza nel
weekend, mentre il 60% ha ammesso che può restare incollato al tablet per
un'ora intera al giorno durante la settimana e quasi il 10% di superare il limite
orario di un pezzo nei fine settimana. (Salute, Corriere)
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 696
PREVENZIONE E SALUTE
LAVARSI I DENTI, GLI 8 ERRORI DA EVITARE
Sembra un gesto quasi banale, eppure lavarsi i denti è un rito assai più complesso
di quanto si potrebbe pensare, perchè bastano poche abitudini sbagliate per
causare danni anche significativi. Ne sono state individuate otto, assolutamente da
evitare se non si vuole rischiare di mettere a repentaglio la salute dei denti.
Risciacquare subito i denti Contrariamente alla convinzione comune, risciacquare i denti
subito dopo averli spazzolati non va affatto bene. «In questo modo non si permette al
dentifricio di ricreare un ambiente ottimale all'interno della bocca - ed è meglio perciò
limitarsi a sciacquare e sputare se volete che il fluoro resti sui denti almeno 30 minuti dopo
averli spazzolati».
Spazzolare i denti dopo aver mangiato: Anche se i frenetici ritmi moderni
potrebbero renderlo un tantino complicato, è bene aspettare almeno 30 minuti dalla fine
del pasto prima di lavarsi i denti. «Cibo e bevande acide indeboliscono lo smalto dei
denti, pertanto prima di lavarli è meglio aspettare che si ripristini il pH naturale della
bocca. Ma nel caso in cui non fosse possibile, si può ricorrere a bevande più alcaline come
il latte, che vanno senz'altro meglio per i denti».
Usare lo spazzolino con troppa violenza Il proverbiale "olio di gomito" è bene usarlo
per le pulizie casalinghe piuttosto che per i denti. «Un eccesso di foga nello spazzolarsi ha
un effetto abrasivo sui denti che, a lungo andare, si rovinano. Ecco perchè vanno sempre
preferiti degli spazzolini a setole morbide, che agiscono in maniera più delicata,
ricordandosi di non esagerare con la pressione esercitata».
Spazzolare i denti per meno di due minuti Numerosi test scientifici hanno
stabilito che il tempo medio di un'efficace spazzolatura dei denti è di due minuti).
«Metterci di meno significa lasciare sui denti dei possibili residui di tartaro e cibo o
rischiare di macchiarli, senza contare che la fretta spinge ad aumentare la pressione
sullo spazzolino per finire prima, rovinando lo smalto».
Esagerare con gli snack Troppi spuntini durante la giornata fanno diminuire il Ph
all'interno della bocca, che diventa più acido e può così danneggiare lo smalto. «In
genere, la saliva ci mette cinque minuti per ristabilire l'equilibrio del pH all'interno
della bocca, ma se si passa la giornata a sgranocchiare si finisce per lasciare i denti in
un ambiente acido molto più a lungo di quanto si dovrebbe, aumentando così le
probabilità che si danneggino», dice ancora l'esperto.
Bere acqua filtrata o in bottiglia Il floruro (ovvero il fluoro in forma attiva) si trova generalmente
nell'acqua del rubinetto, e garantisce ai denti una protezione extra. «Bere acqua filtrata significa disperderne
gli importanti sali minerali che contiene, fra cui appunto il floruro, privando così i denti di un valido alleato».
Spazzolare solo i denti davanti: D'accordo che un sorriso luminoso mette in risalto
soprattutto i denti davanti, ma ciò non significa che quelli posteriori vadano trascurati.
«La placca si accumula anche nella parte posteriore dei denti, non solo davanti, pertanto
è fondamentale spazzolarli per bene tutti, raggiungendo ogni angolo», raccomanda il
dentista delle celebrità .
Spazzolare i denti sotto la doccia Quella che potrebbe sembrare la perfetta soluzione
multi-tasking, a maggior ragione se i minuti sono contati e si vogliono ottimizzare i tempi, è
in realtà una delle scelte peggiori che si possa fare, perchè spinge a dedicare meno
attenzione all'intero processo. «Al contrario, invece, spazzolarsi i denti davanti allo specchio
rende consapevoli di quello che si sta facendo e aiuta anche a correggere gli eventuali errori,
soprattutto per quanto riguarda l'angolazione dello spazzolino», conclude il dottor Tam.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 696
SCIENZA E SALUTE
I VIRUS CHE SI PRENDONO (E PORTANO!) IN AEREO E LE
STRATEGIE DI PREVENZIONE
I controlli funzionano solo se i passeggeri sono onesti, ma solo il 25% degli
interpellati ha detto il vero
Alla fine del 2014, quando il mondo occidentale era terrorizzato da Ebola, li abbiamo visti in molti
aeroporti: termometri a infrarossi per intercettare
la febbre, questionari per segnalare l’eventuale
contatto con persone infette.
Ma i controlli funzionano?
Solo se eseguiti nel modo e al momento giusto,
come spiega una ricerca sulla rivista eLife: Katelyn
Gostic dell’Università della California a Los
Angeles, analizzando 6 fra i virus più temuti
(Ebola; Sars, Sindrome acuta respiratoria grave;
«Marburg»; virus influenzali H1N1 e H7N9 e virus
della «Mers», Sindrome respiratoria mediorientale
da coronavirus) ha infatti concluso che per
ciascuno serve una strategia diversa, altrimenti la
metà degli infetti sfugge agli screening.
«Misurare la febbre ai passeggeri all’inizio di un’epidemia di virus
Il periodo di incubazione
con un lungo periodo di incubazione, come Ebola o Marburg, non
e la febbre
serve; meglio i questionari. È utile invece quando l’epidemia si è
stabilizzata o per virus con breve incubazione, come l’influenza
H1N1 - dice Gostic -. Il test va ripetuto alla partenza e all’arrivo: durante il viaggio i sintomi possono
progredire, inoltre due esami sono meglio di uno».
Il vero scoglio per uno screening efficace è l’onestà dei viaggiatori: ai
Viaggiatori “Onesti�
questionari, con domande studiate a seconda del virus che si cerca di
identificare, bisogna rispondere con sincerità , altrimenti è inutile.
solo il 25%
«Durante l’epidemia di influenza H1N1 del 2009 si stima che non più del
25% dei viaggiatori abbia dichiarato il vero, molti hanno nascosto i sintomi - ammette Gostic -. La
sincerità dei passeggeri è determinante perché le autorità possano seguire chi potrebbe essere stato
esposto» L’obiettivo della massima onestà non è facile, ma è l’unico comportamento sensato, per
tutelare la salute e quella di tutta la popolazione. (Salute, Corriere)
L'OLEO È IL SESTO GUSTO: QUELLO DEI CIBI GRASSI
Il grasso ha un proprio sapore specifico, non solo una consistenza, per questo
potrebbe iniziare ad essere annoverato come sesto gusto, insieme a dolce, agro,
salato amaro e umani (quello tipico del glutammato).
A dimostrarlo, uno studio dove i ricercatori hanno testato miscele simili con gusti diversi, isolando la
capacità del palato umano di rilevare il grasso come sapore distinto, cui propongono di dare il nome, di
origini latine, “oleogustoâ€. Precedenti ricerche avevano mostrato che il grasso provocava una specifica
sensazione in bocca, ma i ricercatori hanno rimosso la consistenza e l'odore per togliere ogni indizio
che potesse orientare la differenza e verificato che il 64% dei partecipanti poteva distinguere un
campione di acido grasso dagli altri gusti. (Salute, Il Mattino)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 696
PREVENZIONE E SALUTE
MEGLIO FARE IL PORTIERE: TROPPI COLPI DI TESTA
POSSONO DANNEGGIARE IL CERVELLO
Secondo uno studio americano che ha analizzato quasi un milione mezzo di partite
si rischiano traumi cranici e disturbi neurologici anche gravi
Il sogno di tutti i ragazzini è quello di diventare un grande calciatore, magari uno di quelli che fanno
tanti gol. Ma secondo una ricerca americana, farebbero
molto meglio a mettersi in porta.
Uno studio della Colorado School of Public Health di Aurora
ha infatti rivelato che troppi e ripetuti colpi di testa possono
provocare traumi cranici e disturbi neurologici anche gravi.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Jama Pediatrics.
I ricercatori hanno analizzato i dati delle
LO STUDIO
stagioni dei campionati di calcio
giovanili degli Stati Uniti dal 2005 al 2014.
"Lo scopo era quello di esaminare quali fossero le variazioni temporali di frequenza delle commozioni
cerebrali, cercando di capirne i meccanismi e le attività più a rischio specifiche del calcioâ€, spiega Dawn
Comstock, leader del team di ricerca.
QUANDO IL GIOCO SI FA
DURO….
L'analisi ha preso in esame quasi un milione e mezzo di partite, nel
corso delle quali si sono verificate 627 commozioni cerebrali fra le
ragazze, con un tasso di 4,5 traumi per 10mila esposizioni.
Fra i ragazzi, invece, il tasso di traumi cranici era di 2,78 per 10mila esposizioni.
Secondo lo studio il modo più comune per procurarsi un trauma cranico è lo scontro con un altro
giocatore, anche se l'attività più rischiosa in campo è proprio il colpo di testa.
Un problema che ha ben poche soluzioni, perché "ovviamente non è immaginabile aspettarsi l'assenza
di contatto fra giocatori o colpire la palla di testa durante una partita di calcio", osserva Comstock. A
meno che non si partecipi a un match di calcio camminato.
La commozione cerebrale "da pallone" può mostrare i suoi sintomi
immediatamente o provocare effetti a lungo termine come demenza,
I RISCHI E LE
sclerosi laterale amiotrofica (Sla) o altri disturbi neurologici.
CONSEGUENZE
Non solo: gli esperti spiegano che in alcuni casi i sintomi esterni
possono essere del tutto invisibili.
Una situazione "doppiamente" pericolosa che può indurre calciatori come il difensore uruguaiano
Ãlvaro Pereira a ignorare il consiglio dei medici tornando a giocare dopo un trauma cranico durante la
Coppa del Mondo Fifa 2014. (Salute, Tgcom24)
PERCHÉ SI DICE “SOLO COME UN CANE�
La frase deriva dall’osservazione che un cane tenuto isolato, lontano dai propri
simili (come spesso succede ai cani da guardia), è sofferente e
bisognoso di compagnia.
Il cane è, infatti, al pari dell’uomo, un animale sociale.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 696
PREVENZIONE E SALUTE
Integratori di creatina, energia immediata per i muscoli
Gli integratori possono contribuire al fabbisogno di creatina? La creatina è un
aminoacido prodotto dall’organismo importante per il metabolismo
energetico cellulare in particolare dei muscoli che si può assumere anche
attraverso l’alimentazione.
«La creatina
è contenuta
in alimenti
come
la
carne o il
pesce.
Insieme a quella sintetizzata dall’organismo, quella proveniente
dalla dieta è in grado di assicurare il fabbisogno quotidiano pari a circa 2 grammi».
«Per questo motivo – prosegue – l’impiego di integratori alimentari contenenti creatina può integrare
l’assunzione di questa sostanza soprattutto per quegli atleti che sopportano intensi allenamenti».
La creatina, dopo aver subito un processo chimico, viene trasformata in una molecola con una forte
carica energetica che garantisce la contrazione dei muscoli.
È infine, una fonte immediata di energia, ragione per cui gli integratori contenenti creatina sono usati
dagli atleti di discipline in cui è richiesto uno sforzo fisico massimo e rapido, ma dovrebbero essere
sempre assunti seguendo il consiglio di uno specialista.
GLI INTEGRATORI POSSONO
CONTRIBUIRE ALL’ASSUNZIONE
DI CREATINA?
In alcuni integratori, la creatina è presente insieme
a minerali e vitamine. Tra questi il magnesio, un
minerale che contribuisce a mantenere una buona
potenza muscolare, e il potassio, importante per la
contrazione dei muscoli e l’equilibrio idrosalino dell’organismo.
Tra le vitamine, quelle del gruppo B sono coinvolte nel metabolismo energetico.
«Tuttavia l’integrazione di creatina deve essere limitata nel tempo e sempre sotto stretto controllo
medico per evitare i possibili effetti indesiderati», conclude la dottoressa. (Salute, Humanitas)
CON LA CREATINA, A VOLTE
ANCHE MAGNESIO E POTASSIO
SFOGARE LA RABBIA FA BENE ALLA SALUTE
Far buon viso a cattivo gioco, buttarla sullo scherzo e minimizzare? Oppure reagire
d’istinto, sfogarsi e urlare?
Secondo una ricerca tedesca, il temperamento latino, che accomuna italiani e spagnoli, e
si concretizza in un carattere focoso che reagisce agli insulti e alle critiche avrebbe come
vantaggio quello di allungare la vita e di ridurre il rischio cardiovascolare e tumorale.
L’ipotesi, parte dal confronto tra il carattere british, più diplomatico, meno incline a
mostrare emozioni negative e quello “mediterraneoâ€, che, invece, è più acceso.
Secondo i ricercatori, parte della longevità di spagnoli e italiani - vivono due anni in più
dei britannici - si deve proprio a questo atteggiamento meno propenso a reprimere le
emozioni negative. Lo hanno constatato studiando lo stato di salute di 6mila persone: coloro che
tendono a ingoiare il rospo hanno livelli di ansia e di pressione arteriosa più alti. Condizioni che
rischiano di favorire la strada a malattie croniche, tumori e ipertensione. (Salute 24)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 696
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di
solidarietà †messo a bilancio nel 2015.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento sono
chiariti: requisiti per la partecipazione; importo del fondo di solidarietà ; modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 1 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: PSICOLOGO IN FARMACIA.
FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA
Dopo l’estate nelle farmacie di Napoli e provincia saranno promosse iniziative per
il benessere psicologico e la piena salute bio-psico-sociale.
Al seguente link il servizio andato in onda:
https://www.youtube.com/watch?v=UU9NRFcl5QM
COME PARTECIPARE:
Nei prossimi giorni sul nostro
farmaDAY le MODALITÀ DI
PARTECIPAZIONE ed il CALENDARIO
delle “Settimane del Benessereâ€
L’ATTIVITÀ SARÀ
COMPLETAMENTE
GRATUITA PER I CITTADINI
E PER LE FARMACIE CHE
ADERIRANNO
ALL’INIZIATIVA.