Anno IV – Numero 702
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Istituito un
sussidio per i Colleghi
Iscritti all’ALBO in Stato
di Disoccupazione
2. ORDINE: Informazioni
ENPAF
3. ORDINE: Lo Psicologo
in Farmacia
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Il sale: scrub fai da te
per piedi sensuali e
perfetti
5. Cisti infundibolare,
cos’è e come si tratta
Prevenzione e
Salute
6. Camminare a piedi
nudi: pro e contro
7. I 9 sintomi che un
uomo non dovrebbe mai
ignorare
Meteo Napoli
Lunedì 7 Settembre
Cielo Variabile
Minima: 22°C
Massima: 27°C
Umidità :
Mattina = 62%
Pomeriggio =37%
Lunedì 07 Settembre 2015, S. Regina, Guido
Proverbio di oggi………..
Dicette Pulicenella:
"'Nu maccarone va ciènto vermicielle".
Disse Pulcinella:"Un maccherone vale cento vermicelli"
IL SALE: SCRUB FAI DA TE PER PIEDI
SENSUALI E PERFETTI
Un ingrediente low cost per levigarli e tonificarli a prova di sandali e
infradito
L’estate, si sa, è il tripudio di sandali, infradito e
piedi nudi. Ecco quindi un rimedio naturale a
base di sale per piedi morbidi e super sexy.
Avete capito bene, sale. Lo avreste mai
considerato un vero e proprio alleato di bellezza?
Sempre presente sulla nostra tavola, mescolato
con acqua o altri ingredienti, il sale vi permette di
levigare e tonificare la pelle, eliminando le cellule
morte e contrastandone così gli inestetismi.
SCRUB FAI DA TE - Mescolare mezza tazza di sale marino fino con un
cucchiaio di olio d’oliva extravergine e uno di argilla, sino ad ottenere un
ottimo scrub casalingo Eseguite con regolarità il trattamento e in poco tempo
ridarete morbidezza ai vostri piedi. Se volete estendere il trattamento alle
gambe, vi sconsigliamo di effettuare invece uno scrub al caffé.
MASCHERA DI BELLEZZA PER MANI E PIEDI – Per dire addio alla pelle
secca e screpolata dai vostri piedi, mescolate in un recipiente un cucchiaio di
sale fino, un cucchiaio di sale grosso, uno di bicarbonato, uno di yogurt bianco
naturale e uno di olio d’oliva extravergine. Dopo aver mescolato il tutto,
massaggiare con movimenti delicati il composto sui piedi. Risciacquare con
abbondante acqua tiepida e applicare la vostra crema idratante usuale.
NON SOLO PER I PIEDI, MA ANCHE COME RIMEDIO ANTICELLULITE –
Ebbene sì, il sale contrasta anche gli effetti antiestetici della cellulite. Come?
Provare per credere! Basterà preparare un composto a base di sale grosso e
olio d’oliva extravergine, e massaggiare gambe e glutei energicamente.
(Salute, Donna, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 702
PREVENZIONE E SALUTE
CAMMINARE A PIEDI NUDI: PRO E CONTRO
Quando sintonizzarsi con la natura e camminare a piedi nudi, recuperando così i
benefici biologici, e quando utilizzare l’adorato tacco alto?
Ne parliamo con la dottoressa Myriam Cecchi, specialista del Centro di
Chirurgia del Piede di Humanitas Mater Domini.
“Barefoot†significa camminare a piedi nudi. Julia Roberts lo ha fatto
conoscere a Richard Gere nell’indimenticabile film Pretty Woman nella
scena dove lui, scalzo e un po’ titubante, cammina sul prato. Oggi le star di
Hollywood come Uma Thurman, Lindsay Lohan, Nicole Kidman, Kim Kardashian e tante altre
esercitano consapevolmente il barefooting – detto anche scalzismo – per recuperare i benefici del
rapporto con la natura.
“Praticare il barefoot è efficace per il benessere e l’equilibrio di tutto il
corpo. Camminare a piedi nudi significa in pratica “mettersi a terraâ€, dove il
Tacchi alti o
corpo assorbe elettroni negativi attraverso la pianta dei piedi, recuperando
Piedi nudi?
energia e riattivando la circolazione, contribuendo a migliorare i dolori cronici e,
in alcuni casi, i disturbi del sonnoâ€, afferma la dottoressa Cecchi.
Ma certamente, camminare con un tacco alto, ci pone in una diversa dimensione emotiva e di
autostima. Piacere estetico, simbolo atavico della femminilità , sensuale e inimitabile accessorio di ogni
donna ed elemento di seduzione. Come rinunciare a tutto questo ed anche di più! Come sempre la
soluzione sta nel mezzo, in medio stat virtus già insegnavano i latini.
Trovare l’equilibrio, sociale e comportamentale, che si pone tra i due estremi:
con scarpe e senza scarpe, è lo spunto proposto affinché ognuna trovi la sua armonia.
“Camminare a piedi nudi è molto salutare. Nei bambini risulta addirittura indispensabile per la
stimolazione sensoriale della pianta dei piedi, sia per quanto riguarda lo sviluppo della propriocettivitÃ
(la capacità di riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei
muscoli anche senza il supporto della vista. Ad es. le ginnaste e ballerine come per la strutturazione
dell’arcata plantare. Diventa quindi essenziale per il corretto sviluppo delle cavità dei piedi, della
postura e della colonna vertebrale.
Per gli adulti, invece, contribuisce a mantenere quanto acquisito da piccoliâ€. Da adulti si circoscrivono
tutta una serie di possibili problematiche, come l’alluce valgo, dolori alla schiena e alle ginocchia.
Praticare il barefooting appena possibile rappresenta senz’altro un buon esercizio da seguire.
Sconsigliato invece nel caso siate sofferenti di particolari patologie del piede come la fascite
plantare, la tallonite o la spina calcaneare.
Barefoot: come
Prima di togliersi le scarpe, tenete presente che la vostra andatura sarÃ
praticarlo?
diversa, ascoltate il vostro corpo e cercate di entrare in sintonia permettendo
ai vostri piedi, caviglie, ginocchia e fianchi di modificare naturalmente la
risposta al terreno.
Questo non significa che, improvvisamente, tutte sceglieremo lo stile delle dive americane, già servite
e riguardate da autisti e guardie del corpo che le depositano amabilmente da un luogo all’altro, senza
nessun problema di socialità e pulizia delle strade. Dobbiamo, anche qui, trovare il giusto equilibrio
nell’adottare una pratica certamente utile al nostro benessere senza scordare però di portarsi dietro
delle infradito (in borsa) da utilizzarsi nei percorsi più critici e scomodi.
Praticando il barefooting apprezzerete maggiormente i momenti in cui indosserete gli adorati tacchi
alti, scoprirete un nuovo e diverso rapporto con i vostri piedi, non più cenerentola del corpo, ma un
importante elemento strutturale sul quale si regge la vostra persona. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 702
PREVENZIONE E SALUTE
I 9 SINTOMI CHE UN UOMO NON
DOVREBBE MAI IGNORARE
Dal bisogno di andare in bagno nel cuore della notte a un improvviso e violento dolore
all’alluce, sono nove i sintomi che un uomo non dovrebbe mai ignorare.
Segnali che potrebbero rivelare problemi ben più seri. Ecco dunque i campanelli d’allarme che
dovrebbero spingere i maschi a un controllo dal medico, commentati e illustrati insieme al professor
Francesco Montorsi, primario dell’Unità di Urologia e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale San
Raffaele – Milano.
Disfunzione erettile: La disfunzione erettile potrebbe essere una spia di
malattia cardiaca. «Gia’ nel 2003 fu condotto uno studio al San Raffaele che fece
storia e dimostrò che circa il 70% dei pazienti maschi giunti in pronto soccorso
per un infarto cardiaco soffrivano di disfunzione erettile e che nella maggior
parte di questi casi i problemi di difficoltà nell’erezione erano insorti
mediamente tre anni prima dei sintomi cardiaci», spiega il prof. Montorsi. «In tutti i pazienti che oggi
lamentano difficoltà nell’ottenere o mantenere l’erezione e che abbiano uno o più dei seguenti fattori di
rischio associati (età superiore ai 50 anni, diabete mellito, fumo di sigaretta, ipertensione arteriosa) si
raccomanda di eseguire visita specialistica cardiologica con elettrocardiogramma sotto sforzo.
Nell’esperienza del San Raffaele, ogni anno facciamo diagnosi di cardiopatia ischemica occulta in pazienti
che vengono a farsi visitare per un problema di disfunzione erettile. Quindi a fronte di una disfunzione
erettile associata ai fattori di rischio elencati sopra è necessario consultare un medico specialista».
Gonfiore dei pettorali: Il gonfiore dei pettorali che arrivano a somigliare a un
seno può essere spia di un sovrappeso da correggere o di uno squilibrio ormonale
nel caso in cui si tratti di ginecomastia. Possibile anche che riveli problemi al fegato.
Insomma, è opportuno fare una serie di controlli. «Nel maschio la ginecomastia non
è un problema frequente ma se è presente deve essere indagato», spiega il prof.
Montorsi. «Gli specialisti di riferimento sono “senologo†e “endocrinologoâ€. La malattia più grave da
escludere è il tumore del seno che, seppure raramente, si trova anche nel maschio».
Andare in bagno di notte: Necessità di andare in bagno di notte: può svelare
un’ipertrofia prostatica o un tumore alla prostata. «Dopo i 50 anni sono tanti gli
uomini che iniziano ad alzarsi una o più volte per notte per urinare. Questo disturbo
è tipicamente indicativo di un ingrossamento della ghiandola prostatica. Di per sé
non è correlato direttamente al tumore prostatico - spiega il professor Montorsi - .
La diagnosi precoce del tumore della prostata si basa sul dosaggio dell’antigene
prostatico specifico, marcatore sanguigno del tumore, che deve essere eseguito a partire dai 40 anni di
età . E’ inoltre importante eseguire la visita prostatica con lo specialista “urologoâ€Â».
Noduli testicolari: Noduli testicolari. Nella maggioranza dei casi si tratta di condizioni benigne, ma
potrebbe anche trattarsi di un tumore al testicolo. E’ bene consultare il medico.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 702
Calo del desiderio sessuale: Nessun senso dell’olfatto o alterazione nella
libido: potrebbero rivelare problemi endocrini, ormonali e disturbi della
fertilità . «Il calo della libido o desiderio sessuale può essere dovuta o ad un
problema ormonale (alterazione di testosterone e/o prolattina) oppure ad un
problema emotivo (calo del tono dell’umore o depressione)», ci dice il dottor
Montorsi. «Il dosaggio degli ormoni sessuali nel sangue permette di acquisire
informazioni importanti. La visita specialistica con “urologoâ€, “andrologo†o
“endocrinologo†permetterebbe di capire l’origine del problema».
Sangue nelle urine: La presenza di sangue nelle urine potrebbe essere
spia di un tumore della vescica. «La presenza di sangue nelle urine si chiama
“ematuria†e non deve mai essere trascurata», ammonisce il professor
Montorsi. «Può essere prevalentemente dovuta a tre problemi diversi delle
vie urinarie : infiammazione/infezione, calcolosi, tumori. In presenza di
sangue nelle urine è necessario rivolgersi allo specialista “urologo†che
utilizzerà i seguenti esami per identificare la causa del problema: esame
delle urine comprensivo di citologia urinaria; ecografia addominale o se necessario tomografia
computerizzata dell’addome; cistoscopia flessibile (esame del tutto non invasivo)».
Bere in modo
eccessivo:
Dolore acuto all’alluce: Dolore
violento all’alluce in assenza di traumi.
Abitudine a bere in Potrebbe essere gotta, una malattia tre
volte più comune negli uomini rispetto
modo pesante.
alle donne. E’ il caso di parlarne con il
Potrebbe celare
proprio medico.
una depressione, avverte il medico.
Noduli intorno ai capezzoli: Noduli intorno ai capezzoli. Potrebbe trattarsi di
carcinoma mammario, un tumore più raro negli uomini ma che solo in Gran
Bretagna viene diagnosticato in 350 pazienti l’anno. Gli specialisti di riferimento
sono “senologo†e “endocrinologoâ€. (Salute, Corriere)
PERCHÉ I GIORNI LAVORATIVI SI CHIAMANO FERIALI,
SE FERIE È SINONIMO DI VACANZE?
Sono in ferie ma lavoro nei giorni feriali. AIUTO! Si lavora in ferie? Questa lingua italiana
a volte non si capisce proprio!
All’epoca dell’impero romano il termine “feria†indicava il giorno dedicato a celebrare le divinità , nel
quale era proibito esercitare il potere giudiziario (tenere processi) e convocare comizi: da qui è derivato
ferie, cioè la vacanza, il periodo di riposo dal lavoro.
Il sostantivo “feria†ha assunto, col cristianesimo, una variazione di significato ed è passato ad indicare i
giorni della settimana (esclusi il sabato e la domenica) dedicati alla celebrazione di un santo. Onde evitare i
consueti nomi, di origine pagana, i giorni vennero distinti con un numero progressivo dal lunedì (feria
secunda) al venerdì (feria sexta), mentre il sabato mantenne la denominazione ebraica e la domenica,
primo giorno della settimana, venne indicata come "giorno del Signore".
L'uso odierno del sostantivo al femminile plurale ferie mantiene il significato originario di 'periodo festivo,
di riposo per lo più estivo'.
L'aggettivo feriale (dal latino ferialis) ha seguito, semanticamente, la via del calendario ecclesiastico e
indica i giorni della settimana non festivi (non dedicati cioè alla celebrazione di solennità di Gesù o della
Madonna) quindi giorni lavorativi»
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 702
SCIENZA E SALUTE
CISTI INFUNDIBOLARE, COS’È E COME SI TRATTA
La cisti infundibolare, conosciuta comunemente come cisti sebacea, è la più
comune cisti che può insorgere sulla pelle.
«Si chiama infundibolare perché deriva dai dotti delle ghiandole
sebacee. Si forma a partire da un condotto della ghiandola sebacea
che si ostruisce, si forma poi un rigonfiamento che solleva la pelle di
dimensioni variabili da un pisello fino a una pallina da golf.
Di solito non causa dolore ma se la cisti che si è formata si infetta,
cosa frequente, compare rossore, e dolore», spiega il prof. Marcello
Monti, responsabile di Dermatologia dell’ospedale Humanitas.
«Le cisti infundibolari sorgono più spesso sulla pelle degli
Le cisti infundibolari interessano
uomini che posseggono un maggior numero di ghiandole
più le donne o gli uomini?
sebacee.
L’età in cui possono sorgere va dallo sviluppo fino ai 45-50
anni. Nei bambini le cisti infundibolari non si formano perché le ghiandole sebacee non sono ancora
attive».
Dove possono comparire queste cisti?
«In particolare su volto, busto e cuoio capelluto. Raramente altrove, come sugli arti, perché qui c’è
una concentrazione inferiore di ghiandole sebacee.
Bene sottolineare che sono manifestazioni cutanee assolutamente benigne», risponde lo specialista.
È un errore cercare di intervenire da soli sui punti neri?
«Se è un semplice punto nero si può spremere senza problemi.
Ma se il punto nero è il tappo di una cisti, spremendolo si rischia d’infiammare o infettare
la cisti stessa.
Se la cisti ci causa fastidi è meglio rivolgersi al proprio medico per una valutazione».
«Il primo procedimento a cui si ricorre è quello della infiltrazione
terapeutica.
In genere – illustra l’esperto – sono due iniezioni a distanza di 15-20
giorni di un mix di antibiotico e cortisone.
Si usano piccole siringhe per iniettare al centro della cisti questo
insieme di farmaci: l’antibiotico serve a disinnescare la carica batterica, il cortisone a inibire la crescita
della cisti stessa».
«Se questo trattamento non fosse sufficiente, o se c’è infezione, allora si ricorre alla rimozione
chirurgica. È un’operazione piuttosto delicata perché occorre eliminare tutte le aderenze che la cisti ha
con il tessuto sano in modo da poterla estrarre integra. Se si rompe c’è il rischio recidiva», conclude il
professore.
(Salute, Humanitas)
Cosa prevede il
trattamento delle
cisti infundibolari?
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 702
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di
solidarietà †messo a bilancio nel 2015.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento sono
chiariti: requisiti per la partecipazione; importo del fondo di solidarietà ; modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 1 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: SCADENZE ENPAF
• Il contributo previdenziale obbligatorio ridotto, come pure il contributo di solidarietà , non vengono
riconosciuti d’ufficio, occorre un’apposita domanda, se non viene presentata la domanda, la quota
contributiva è applicata in misura intera.
• La domanda di riduzione deve essere presentata entro il 30 settembre dell’anno per il quale si chiede la
riduzione, ovvero entro il 31 dicembre nel caso in cui l’evento che dà diritto alla riduzione si sia
verificato dopo il 30 settembre ed entro il 31 dicembre. Il termine è perentorio ed il suo superamento
comporta il mancato riconoscimento della riduzione.
• Se il farmacista è neoiscritto, la domanda deve essere presentata entro il 30 settembre dell’anno
successivo a quello di iscrizione, il termine è perentorio e il suo superamento comporta l’attribuzione
della quota intera per almeno un biennio (il I° anno di iscrizione e il successivo).
ORDINE: PSICOLOGO IN FARMACIA.
FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA
Dopo l’estate nelle farmacie di Napoli e provincia saranno promosse iniziative per
il benessere psicologico e la piena salute bio-psico-sociale.
COME PARTECIPARE:
Nei prossimi giorni sul nostro
farmaDAY le MODALITÀ DI
PARTECIPAZIONE ed il CALENDARIO
delle “Settimane del Benessereâ€