Anno II – Numero 110 AVVISO 1. I Farmacisti Napoletani incontrano i farmacisti Europei Notizie in Rilievo • Stili di vita e Salute 2. Sesso e internet: una nuova dipendenza Giovedì 07 Febbraio 2013, S. Teodoro Martire I farmacisti Napoletani incontrano i Farmacisti Europei: prima tappa ISTANBUL Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo. 3. Parolacce in televisione? Proprio per questo spirito il Consiglio dell’Ordine, nel rispetto del suo programma di sviluppo triennale presentato al momento Patologie e Salute dell’insediamento, organizza una serie di viaggi Sfogare la rabbia fa “culturali e relazionali” con il duplice obiettivo: bene alla salute creare momenti di coesione e occasioni di incontro con altri Colleghi per scambiare esperienze. Prima tappa ISTANBUL, seguiranno PRAGA, STOCCOLMA, S. PIETROBURGO e LISBONA. Nell’occasione incontreremo il Nutrizione e Salute Presidente della Categoria dei paesi che visiteremo. Così gli adolescenti diventano aggressivi 4. 5. Olio, verdura e pane integrale: le 10 regole della dieta mediterranea 6. Vitamina D: se manca altera lo sviluppo polmonare Prevenzione e Salute 7. Tumore al seno: Dal virus dell’herpes una terapia contro i tumori Curiosità 8. Da cosa dipende la fossetta sul mento? IL PROGRAMMA E LE MODALITÀ DI PRENOTAZIONE SONO DISPONIBILI SULLA HOME PAGE DEL SITO ISTITUZIONALE DELL’ORDINE NELLA SEZIONE EVENTI (www.ordinefarmacistinapoli.it) Da cosa dipende la fossetta sul mento? La fossetta sul mento in pratica non ha alcuna funzione, ma è il risultato della “combinazione” tra la forma della mandibola, ossia la struttura ossea sottostante, e le parti molli che la ricoprono. La mandibola è un osso arcuato che in fase fetale è composto da due metà speculari: dopo la nascita i due rami si saldano a formare la solida base su cui cresceranno i denti inferiori. Testimonianza della divisione originaria restano la sinfisi mentale (rilievo dovuto alla saldatura che percorre il mento in senso verticale) e la punta estrema del mento che risulta, anche al tatto, composta da due parti. Dove lo spessore dei muscoli crea una depressione a livello della sinfisi e dove, nella punta inferiore dell’osso, le due parti arrotondate sono molto pronunciate, si formerà la fossetta. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 110 STILI DI VITA E SALUTE SESSO E INTERNET: UNA NUOVA DIPENDENZA Una finestra sul sesso che sta a metà fra il virtuale e il reale, dove l’anonimato apparente della rete implementa relazioni, stimoli e fantasie. Nel panorama delle dipendenze si è aggiunta quella sessuale da Internet. Trasversalmente usato a livello mondiale, da classi abbienti e meno abbienti, da uomini e da donne, da giovani e meno giovani Internet diventa una finestra sul sesso che sta a metà fra il virtuale e il reale, dove l’anonimato apparente della rete implementa relazioni, stimoli e perversioni. Le forme di cyber sex su Internet sono molteplici, dalla più comune rappresentata da scambio di foto o video pornografici via mail a newsgroup, a chat, a veri e propri siti a luce rossa. Secondo psicologi e sociologi del fenomeno, Internet non costituisce di per sé una fonte di dipendenza, ma diventa una sorta di archivio gigantesco che può portare alla progressione della dipendenza in persone che hanno già manifestato tendenza alla dipendenza sessuale. Secondo una recente ricerca esiste la “rete delle nuove dipendenze” (dal cellulare a Internet), creata dalle nuove tecnologie. Oltre il 6% dei maschi fra i 20 e i 45 anni manifesta una chiara dipendenza sessuale; è cioè ossessionato dall’idea di fare l’amore ricorrendo a ogni mezzo. Come ogni forma di dipendenza (alcol, droga, fumo ecc.) le persone dipendenti mettono in pericolo la loro vita e, essendo necessario in campo sessuale un partner, anche quella di qualcun altro a fronte di eccessi e comportamenti pericolosi. In altre parole: chi è dipendente sessualmente da Internet può manifestare poi atteggiamenti pericolosi anche nei confronti di partner reali con i quali ha relazioni sessuali. I comportamenti che i dipendenti sessuali possono mettere in atto sono molti e includono: fantasie sessuali relazioni con più partner relazioni in rapida sequenza sesso con persone sconosciute sesso con prostitute prostituzione personale voyerismo tendenze a giochi erotici, travestimenti, ecc. nessun utilizzo di preservativo o forme alternative di protezione da malattie. Il cybersex elimina tutto ciò che di reale c’è nella dipendenza sessuale “vera”; è a portata di mouse e, a differenza delle forme di dipendenza sessuale reali, è facile, pulito, comodo, praticamente gratuito. Inoltre scarica l’utente dall’ansia da prestazione e dalla necessità di dover, anche se pur minimamente, socializzare o chiacchierare prima dell’atto. Il sesso davanti al computer viene consumato a oltranza e comporta, in chi lo pratica e ne diviene dipendente, il crollo delle relazioni personali. Lo conferma anche una recente inchiesta condotta da BBC News su 43 terapisti inglesi: l’80% ha dichiarato che la dipendenza sessuale da Internet spinge le persone a stare più di 8 ore al giorno davanti al PC e a compiere fino a 10-12 atti sessuali. Consumare gli atti sessuali in silenzio e solitudine significa minare alla base la relazione di coppia (presente o futura), la stessa capacità della persona ad avere relazioni sane e, nei casi più gravi, ad affrontare e vivere la realtà. Accorgersi per tempo di scivolare in questi atteggiamenti e rivolgersi a qualcuno per interrompere il circolo vizioso, diventa fondamentale per salvare se stessi e il proprio contesto relazionale, da comportamenti pericolosi. (Fonte: il Villaggio della Salute) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 110 PATOLOGIE E SALUTE SFOGARE LA RABBIA FA BENE ALLA SALUTE Far buon viso a cattivo gioco, buttarla sullo scherzo e minimizzare? Oppure reagire d’istinto, sfogarsi e urlare? Secondo una ricerca tedesca, il temperamento latino, che accomuna italiani e spagnoli, e si concretizza in un carattere focoso che reagisce agli insulti e alle critiche avrebbe come vantaggio quello di allungare la vita e di ridurre il rischio cardiovascolare e tumorale. L’ipotesi, che fa parte di uno studio tedesco pubb. su Health Psychologies, parte dal confronto tra il carattere british, più diplomatico, meno incline a mostrare emozioni negative e quello “mediterraneo”, che, invece, è più acceso. Secondo i ricercatori, parte della longevità di spagnoli e italiani vivono due anni in più dei britannici - si deve proprio a questo atteggiamento meno propenso a reprimere le emozioni negative. Lo hanno constatato studiando lo stato di salute di 6mila persone: coloro che tendono a ingoiare il rospo hanno livelli di ansia e di pressione arteriosa più alti. Condizioni che rischiano di favorire la strada a malattie croniche, tumori e ipertensione. (Salute 24) PAROLACCE IN TELEVISIONE? COSÌ GLI ADOLESCENTI DIVENTANO AGGRESSIVI L'effetto risulta nel complesso ancora «moderato», ma la connessione sembra ormai essere certa: se il linguaggio televisivo è poco educato, i ragazzi che lo ascoltano ci si abituano e tendono, di conseguenza, a utilizzarlo con una certa facilità. E a comportarsi di conseguenza: a mettere in evidenza la relazione tra il turpiloquio televisivo, il modo di parlare sboccato e un comportamento più aggressivo dei teenager è uno studio della Brigham Young University (Usa) pubb. Pediatrics. STUDIO: i ricercatori hanno raccolto informazioni da 223 studenti delle scuole medie statunitensi rilevando che un certo tipo di programmi visti in tv è connesso a un certo modo di parlare e di relazionarsi con gli altri, in una sorta di reazione a catena: l'esposizione al turpiloquio è associata all'accettazione e all'uso di parolacce, che a loro volta influenzano l'aggressione fisica e relazionale. A sostenere i risultati della ricerca anche Brad Bushman, esperto di mezzi di comunicazione della Ohio State University (Usa). «I bambini esposti alle profanità dei media pensano che quel linguaggio sia 'normale', e quindi tendono a ridurre le loro inibizioni sull'uso stesso del turpiloquio. E i bambini che usano parolacce hanno maggiori probabilità di aggredire gli altri. Si tratta di risultati molto importanti per i genitori, per gli insegnanti e per i pediatri». (M. Cesta) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 110 NUTRIZIONE E SALUTE OLIO, VERDURE E PANE INTEGRALE: LE 10 REGOLE DELLA DIETA MEDITERRANEA La dieta mediterranea migliora davvero la salute, soprattutto se si osservano alcune regole. Il decalogo salva-benessere è stato stilato da C. Itsiopoulos del Centro di Dietologia della La Trobe University (Australia): la punta di diamante, spiega Itsiopoulos, è sempre stato e rimane l'olio d'oliva, «un grasso monoinsaturo che contribuisce a migliorare l'equilibrio del colesterolo buono e di quello cattivo». Compresa, ovviamente, la 'versione' extravergine, «ricca di antiossidanti». Diversi studi hanno dimostrato, in passato, gli effetti positivi della dieta mediterranea sulla salute e sul benessere in generale e gli effetti benefici su pazienti anche delicati, come quelli che soffrono di diabete di tipo 2. «Attualmente si sta lavorando su nuovi studi per capire gli effetti della dieta mediterranea sulla depressione e sulla steatosi epatica». Dieci sono i principi fondamentali per l'attuazione di una dieta sana in stile mediterraneo: 1) Utilizzare l'olio di oliva come grasso aggiunto principale (60 ml/giorno) 2) Mangiare verdura a ogni pasto (100 g di verdure a foglia verde e 100 g di pomodori, 200g per le altre verdure) 3) Includere almeno due pasti di legumi (250 g l'una) a settimana 4) Mangiare almeno 2 porzioni di pesce (150-200g l'una) a settimana, includendo il pesce azzurro 5) Mangiare carne (manzo, agnello, maiale e pollo) non più di una volta a settimana 6) Mangiare frutta fresca tutti i giorni e frutta secca come snack o dessert 7) Mangiare yogurt tutti i giorni, ma formaggio con moderazione 8) Includere nei pasti pane e cereali integrali 9) Consumare con moderazione vino (1-2 bicchieri al giorno) sempre durante i pasti 10) Riservare il consumo di dolci e bevande dolci per le occasioni speciali. (Salute 24) Vitamina D: se manca, altera lo sviluppo polmonare In tenera età, uno scarso introito di vitamina D potrebbe alterare la crescita polmonare e ridurne le funzionalità. È quanto emerge da uno studio pubb. su American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine dai ricercatori del Telethon Institute for Child Health Research di Subiaco, in Australia. La ricerca è stata condotta su due gruppi di topi, di cui uno composto da esemplari non dotati di vitamina D, dell'età di due settimane. Dopo averne analizzato lo sviluppo polmonare per mezzo di un pletismografo - uno strumento in grado di misurare la quantità e le variazioni di aria nei polmoni -, gli studiosi hanno rilevato che i polmoni dei roditori privi della vitamina risultavano più piccoli e mostravano funzionalità ridotte. "Lo studio dimostra che la carenza di vitamina D altera la crescita dei polmoni, rendendone inferiore il volume e riducendone le funzionalità. Ciò potrebbe spiegare l'associazione - già riscontrata in passato - tra la Bpco e lo scarso livello della vitamina". PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 110 PREVENZIONE E SALUTE TUMORE AL SENO: LA MAMMOGRAFIA SALVA LA VITA Lo screening mammografico riduce la mortalità per tumore al seno e salva molte vite. È quanto emerge da uno studio promosso dall’Osservatorio nazionale screening oncologici del Ministero della salute. Lo studio, realizzato con il contributo di ricercatori di nove Paesi europei, rappresenta un fondamentale contributo scientifico in una controversia pro e contro lo screening mammografico, che ha coinvolto non solo la stampa scientifica, ma anche l’opinione pubblica. I risultati dello studio, pubb. dal Journal of Medical Screening, mostrano che per ogni 1.000 donne dai 50 ai 69 anni che si sottopongono allo screening mammografico ogni due anni, tra le 7 e le 9 donne si salvano proprio grazie alle mammografie eseguite e che 4 casi di tumore della mammella potrebbero essere “sovradiagnosi” (riconoscimento di tumori a bassa capacità evolutiva, e quindi potenzialmente non pericolosi). A fronte delle 67 donne che si ammalano di tumore mammario in assenza di screening. I benefici osservati in termine di vite salvate e in rapporto agli effetti collaterali (sovradiagnosi e falsi positivi al test) rafforzano la necessità di continuare a promuovere i programmi di screening: “Questo lavoro collaborativo europeo offre la migliore informazione disponibile su potenziali danni e benefici, e permette alle donne una scelta informata e basata su solide evidenze scientifiche. Nella realtà fiorentina è stata stimata una riduzione di quasi il 40% del numero di donne decedute per tumore della mammella, tra le donne 50-69 anni che hanno partecipato dal 1990 al programma di screening: circa 200 vite salvate”. Dal virus dell’Herpes una terapia contro i tumori I Ricercatori dell'Università di Bologna stanno sperimentando una terapia oncolitica mirata contro i tumori che sfrutta il virus dell'herpes riprogrammato, capace di uccidere le cellule malate e lasciare indenni quelle sane. Lo studio, pubb. su PloS Pathogens, è stato condotto sui topi e dimostra che un virus “addestrato” può riconoscere e uccidere le metastasi tumorali degli organi addominali. Il virus, infatti, ha la capacità di riconoscere un bersaglio, il marcatore (HER2), presente anche nei tumori del seno e dell'ovaio e aggredire, neutralizzandole, le cellule neoplastiche, senza distruggere quelle sane, come invece accade con altre terapie farmacologiche. “Molti scienziati nel mondo stanno cercando di produrre virus oncolitici, cioè che distruggono le cellule tumorali. Spesso le modificazioni operate, che rendono l’agente virale innocuo per l’organismo ospite, lo rendono anche poco aggressivo nei confronti del tumore e quindi, dal punto di vista terapeutico, poco efficace. Sono i primi a essere riusciti ad ottenere un virus herpes riprogrammato in grado di colpire le cellule tumorali con marcatore HER-2, senza infettare le cellule sane, indirizzando così la sua capacità distruttiva solo sulle cellule malate”. (Sn)