Anno IV – Numero 704
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Nota AIFA
2. ORDINE: Corso ECM
Mercoledì 09 Settembre 2015, S. Sergio
Proverbio di oggi………..
Quanno 'a zita è mmaretata, tutte 'a vònno.
Quando la giovane ha preso marito, tutti la vogliono in sposa.
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Un farmaco anti diabete
potrebbe funzionare
contro la leucemia
4. Le tecnologie che
cambieranno la
medicina
5. Perché sotto stress la
dieta fallisce e cediamo
alle tentazioni
Prevenzione e
Salute
6. Antidepressivi in
menopausa: utili, ma
attenzione alle ossa
7. Cellulare a letto per 6
ragazzi su 10, l’insonnia
è in aumento
8. Sudorazione eccessiva,
antitraspirante o
deodorante: cosa
scegliere?
Meteo Napoli
Mercoledì 9 Settembre
 Cielo Nuvoloso
Minima: 22°C
Massima: 27°C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio =33%
ANTIDEPRESSIVI IN MENOPAUSA:
UTILI, MA ATTENZIONE ALLE OSSA
Uno studio suggerisce che gli inibitori della ricaptazione della
serotonina aumentano il rischio di fratture. Sono efficaci contro
caldane e sudorazioni notturne, per precauzione si suggeriscono
terapie più brevi
Gli antidepressivi Ssri vengono impiegati a volte contro i disturbi provocati
dalla menopausa: come la sindrome dell’intestino irritabile, le vampate di
calore, le improvvise sudorazioni notturne.
Ora un ampio studio alimenta il sospetto che questo trattamento aumenti il
rischio di frattura delle ossa. E tale rischio accresciuto sembra perdurare negli
anni, per cui un gruppo di ricercatori ha pubblicato sul British Medical
Journal il suggerimento precauzionale di abbreviare le terapie con gli inibitori
del reuptake della serotonina (Ssri). Gli psicofarmaci usati spaziavano dal
citalopram alla sertralina, dall’escitalopram alla fluoxetina, dalla
fluvoxamina alla paroxetina. Da tempo questa classe di antidepressivi si è
rivelata un’alternativa valida alla terapia ormonale sostitutiva per donne che
non hanno problemi psichiatrici, ma soltanto gli spiacevoli disturbi generati
dalla fine della fertilità . (Salute, Fondazione Veronesi)
CELLULARE A LETTO PER 6 RAGAZZI SU
10, L’INSONNIA È IN AUMENTO
il 62,9% dei ragazzi dai 12 ai 20 anni porta il telefono cellulare
nel letto alla sera e dorme meno.
L’indagine è stata condotta su un campione di 454
ragazzi e ragazze che hanno compilato un sondaggio
mentre erano nelle sale d’attesa degli ambulatori medici.
 Il 57% dei giovani lo tiene acceso e il 45,7% lo usa some sveglia.
 Il 36,7% messaggia durante la notte e circa l’8% viene svegliato dal suono
degli sms in arrivo e fa fatica a riprendere sonno. (Salute, Il Secolo XIX)
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 704
PREVENZIONE E SALUTE
UN FARMACO ANTI DIABETE POTREBBE FUNZIONARE
CONTRO LA LEUCEMIA
Il pioglitazone, combinato al trattamento standard, ha dato buoni risultati in alcuni
pazienti con leucemia mieloide cronica, ma la questione va approfondita
Un farmaco usato per trattare il diabete potrebbe aiutare nella lotta
contro la leucemia mieloide cronica, un tumore del sangue che
colpisce ogni anno in media due persone su 100 mila (ogni anno in
Italia colpisce circa 650 uomini e 500 donne, soprattutto anziani).
Lo suggeriscono i risultati di una ricerca preliminare pubblicata sulla
rivista Nature e condotta da un team di scienziati internazionali.
A 24 pazienti che non avevano avuto riscontro con i farmaci
convenzionali, i ricercatori hanno somministrato, insieme al trattamento standard, il pioglitazone, un
principio attivo che appartiene alla classe dei tiazolidindioni, antidiabetici in grado di aumentare la
sensibilità all’insulina nei tessuti.
Dopo 12 mesi, più del 50% dei pazienti trattati in questo modo era in via di miglioramento. Inoltre, i
primi tre pazienti a cui era stata somministrata la cura non hanno visto ripresentarsi il tumore nei
cinque anni successivi.
La leucemia mieloide cronica è un cancro che ha origine nelle cellule
ematopoietiche del midollo osseo che provoca lo sviluppo di globuli
bianchi anomali, ovvero con una mutazione genetica.
Il trattamento standard, a base di farmaci come imatinib, pur avendo notevolmente migliorato le
condizioni e le prospettive di vita per i malati, in alcuni casi provoca elevato tasso di resistenza. La
ricerca, guidato da Philippe Leboulch, professore di medicina e biologia cellulare presso l’Università di
Parigi, è stata condotta solo un piccolo numero di pazienti.
Dovrà dunque essere confermata da studi clinici di maggiori dimensioni.
GLOBULI BIANCHI
ANOMALI
CONTRO ALTRI
TUMORI
La speranza dei ricercatori è che il trattamento combinato possa essere
utile per combattere altre forme di tumori simili, anche se devono ancora
essere indagati a fondo gli effetti collaterali del pioglitazone nei pazienti
oncologici. Peter Johnson, della charity Cancer Research Uk, commenta alla Bbc online:
«Questo studio è la dimostrazione di come la conoscenza della biologia delle cellule tumorali possa
contribuire a migliorare le terapie per i pazienti.
Tuttavia - precisa l’esperto - si tratta di una ricerca preliminare basata su un piccolo numero di
pazienti.
Sarà interessante scoprire se questo trattamento combinato funziona anche in trial clinici più ampi».
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 704
SCIENZA E SALUTE
LE TECNOLOGIE CHE CAMBIERANNO LA MEDICINA
Quando si dice la tecnologia al servizio della salute.
Dalle lenti a contatto ‘intelligenti’ di Google, alla Stampa 3D
biologica che permette di costruire organi per i trapianti, ai tatuaggi
medici in grado di misurare temperatura e frequenza cardiaca.
Il futuro della medicina sta cambiando e sta andando sempre più in
direzione hi-tech.
Grazie ai progressi nella biotecnologia e nella scienza dei materiali,
oggi siamo in grado di affrontare molte patologie in modo
rivoluzionario.
La lotta al diabete, per es., si fa con nuovi alleati,
quali microdispositivi indossabili e, in futuro, digeribili, attraverso cui
monitorare i valori del sangue e la lente a contatto di Google che misura il livello di glucosio nelle
lacrime e trasmette i dati ad uno smartphone, da cui possono essere visualizzati da un medico.
La lente cambia colore se i livelli di glucosio scendono o salgono troppo grazie a un sensore che si trova
tra due strati di vetro.
Sembra un francobollo ma è biologico il tatuaggio medico che misura temperatura, frequenza
cardiaca e ossigenazione. Una nuova versione può essere addirittura posizionata sul tessuto cerebrale
per controllare crisi epilettiche o avvolta intorno al cuore per rilevare aritmie.
La previsione per il 2025 è che ogni bambino nel mondo in via di sviluppo avrà un tatuaggio
medico alla nascita al posto del braccialetto dell’ospedale, permettendo agli infermieri di monitorare
il neonato costantemente.
Per non parlare poi dei trapianti in cui sta entrando sempre più consistentemente la stampa 3D.
Il primo orecchio bionico è stato stampato a Princeton e a Cambridge le cellule della retina.
Ma le prospettive sono rivoluzionarie per i trapianti di cuore e fegato che, a breve, potrebbero
essere stampati a progetto.
Ad Harvard, infatti, hanno risolto il dilemma di come costruire tessuti con apporto di sangue (essenziali
per creare organi funzionali), facendo un passo avanti verso la stampa di un rene.
Altra innovazione deriva dall’optogenetica, scienza che combina tecniche ottiche e genetiche, per
sondare circuiti neuronali all’interno del cervello.
Nei prossimi anni, vedremo lo sviluppo di procedure sempre più raffinate di stimolazione del sistema
nervoso centrale per migliorare la cura della depressione.
Fino ad ora sono state utilizzate, infatti, forme di stimolazione diretta al cervello (con elettrodi) ma si
studia l’utilizzo di proteine genetiche codificate per stimolare aree specifiche in modo non invasivo,
come le nanoparticelle d’oro sviluppate dall’Università di Chicago che permettono la modifica di
cellule utilizzando luci infrarosse a bassissima intensità .
Infine, è già realtà negli Stati Uniti e in Svizzera, un dispositivo a basso costo che monitora in tempo
reale le funzioni del corpo attraverso sensori multipli che rende inutile fare un test di stress artificiale
per vedere come si comporta il cuore sotto sforzo.
Questo infatti permette a chiunque di controllare h24 temperatura, pressione, frequenza di respiro e
di battito. Valutando le proprie reazioni fisiologiche in circostanze come stress da lavoro, eccesso di
cibo o mancanza di sonno, si potrà avere uno specchio delle situazioni e dei comportamenti che fanno
male alla nostra salute.
(Popular Science)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 704
SCIENZA E SALUTE
PERCHÉ SOTTO STRESS LA DIETA FALLISCE
E CEDIAMO ALLE TENTAZIONI
Si è scoperto che anche un lieve disagio può modificare immediatamente il funzionamento
del nostro cervello in modi che minano la nostra forza di volontÃ
Attenersi a una dieta richiede autocontrollo e la volontà di
rinunciare a piaceri presenti per benefici futuri.
Non sorprende che quasi tutti cedano alla tentazione,
almeno qualche volta, di scegliere un biscotto anziché una
mela.
Per capire il motivo per cui così spesso abdichiamo alla
nostra determinazione, gli scienziati del Social and Neural
Systems Research presso l’Università di Zurigo hanno
recentemente studiato il ruolo dello stress, che è legato a
differenti problemi di salute, tra cui l’aumento di peso.
L’immagine dell’amante respinto che si attacca al gelato mangiandolo direttamente dalla confezione è
un classico, ma come lo stress possa guidarci verso i dolci non era ancora del tutto chiaro.
Si è scoperto che anche uno stress lieve può modificare immediatamente il funzionamento del
nostro cervello in modi che minano la nostra forza di volontà .
Per il loro studio, pubblicato su Neuron, i ricercatori hanno reclutato 51
giovani uomini che hanno detto che cercavano di mantenere una dieta
sana e un salutare stile di vita.
Gli uomini sono stati divisi in due gruppi, uno dei quali “di controlloâ€, e
poi tutti sono stati invitati a guardare le immagini di diversi tipi di cibo sullo schermo di un computer e
a dare un voto in base al gusto e a quanto quell’alimento fosse reputato sano.
Successivamente, è stato detto loro di immergere una mano in una ciotola di acqua ghiacciata per
tutto il tempo che fossero riusciti:
un test noto per indurre un lieve stress fisiologico e psicologico.
Risultati: Rispetto al gruppo di controllo, le persone che l’avevano fatto avevano sviluppato livelli più
elevati di cortisolo, un ormone dello stress. Dopo di che, tutti sono stati sottoposti a risonanza
magnetica funzionale mentre guardavano immagini di coppie di cibi.
Uno dei due alimenti mostrato sullo schermo era più salutare rispetto all’altro. I soggetti dovevano
cliccare rapidamente sullo schermo mostrando quale cibo avrebbero scelto di mangiare.
IL
FUNZIONAMENTO
DEL TEST
La scelta di cibi gustosi e sfiziosi
Quando sono stati confrontati i due gruppi, si è riscontrato che gli uomini che avevano da poco
sperimentato il lieve stress erano molto più propensi a scegliere alimenti poco salutari ma ritenuti
gustosi rispetto alle persone del “gruppo di controlloâ€.
E maggiore era stato lo stress - determinato dai livelli di cortisolo - maggiore era l’attrazione verso
questi cibi e gli spuntini “sfiziosiâ€.
Gli uomini sottoposti a stress mostravano anche una maggiore attività in alcune parti del cervello
legate al godimento dei cibi e meno in quelle deputate alla pianificazione a lungo raggio.
Il piccolo disagio provato solo con un po’ di acqua ghiacciata aveva da solo minato il loro autocontrollo.
(Salute, Corriere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 704
PREVENZIONE E SALUTE
SUDORAZIONE ECCESSIVA, ANTITRASPIRANTE O
DEODORANTE: COSA SCEGLIERE?
Per una sudorazione eccessiva è meglio un deodorante o un antitraspirante?
In primo luogo bisogna sapere qual è la differenza e non sembra che tutti sappiano distinguere
facilmente tra deodoranti e antitraspiranti.
Da uno studio condotto dall’Università di Catania su 3mila soggetti,
dalla compilazione di un questionario è emerso che un intervistato su
due crede che i due prodotti siano assolutamente identici.
Ancora, secondo lo studio dell’università catanese,
 il
54%
degli
individui
“normaliâ€
con sudorazione
eccessiva utilizza deodoranti (sbagliando),
 il 31% antitraspiranti e il 10% entrambi.
«Antitraspiranti e deodoranti sono due prodotti diversi perché hanno
una funzione diversa.
ï‚· Gli antitraspiranti sono dei prodotti cosmetici che bloccano temporaneamente le ghiandole
sudorali che così si disattivano. Il sudore non riesce a uscire anche per un paio di giorni», spiega
il professor Marcello Monti, responsabile di Dermatologia dell’ospedale Humanitas.
«Ma l’antitraspirante, impedendo la sudorazione, riesce di conseguenza a eliminare i cattivi odori
scatenati dal contatto del sudore con la pelle. Per annullare unicamente i cattivi odori – aggiunge – si
può far ricorso a un semplice deodorante che ha una funzione antibatterica o antisettica. Le proteine
odorose vengono disattivate dal deodorante che elimina le componenti volatili solforose».
QUALI SONO GLI ANTITRASPIRANTI IDEALI PER FERMARE
LA SUDORAZIONE ECCESSIVA?
«La base di molti antitraspiranti è il sale di alluminio, una sostanza astringente capace di disattivare
temporaneamente le ghiandole sudorali», risponde il professore.
Roll on, stick o spray. Ci sono differenze tra i diversi tipi di deodoranti?
«Sono prodotti molto simili. Solo i roll on hanno un problema, quello delle sostanze grasse che lo
compongono e che possono ungere: sono comodi ma poco adatti alle ascelle».
«Di sostanze naturali ad azione antibatterica o
antisettica ce ne sono diversi, tra questi l’olio
essenziale di eucalipto, l’estratto di lavanda o
bergamotto ad esempio, ma in moltissimi casi la
pelle non li tollera. In più i deodoranti naturali sono anche irritanti».
Le irritazioni, appunto: come nascono e come possono essere trattate?
«L’eccesso di umidità dovuto alla sudorazione può irritare la pelle.
Combinare l’uso di un antisudorale di giorno e di una crema lenitiva a base di ossido di zinco o
magnesio silicato alla sera può essere un buon trattamento.
Queste creme lenitive – conclude il professore – assorbono il sudore, sono astringenti e anche
antiinfiammatorie». (salute, Humanitas)
I PRODOTTI NATURALI SONO EFFICACI
CONTRO LA SUDORAZIONE?
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 704
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: Nota Informativa AIFA
Modalità prescrittive e di dispensazione dei medicinali generici
Nota informativa importante
AIFA – Modalità prescrittive e di dispensazione dei medicinali generici
a base di pregabalin per il trattamento del dolore neuropatico.
si trasmette il comunicato dell’AIFA, pubblicato sul sito internet dell’Agenzia, concernente
alcune precisazioni sulle modalità prescrittive e di dispensazione dei medicinali generici a
base di pregabalin per il trattamento del dolore neuropatico.
In particolare si evidenzia che, in applicazione dei vincoli di copertura brevettuale per
l’indicazione “dolore neuropatico periferico e centrale†del medicinale Lyrica fino al 15 luglio 2017, i
medicinali generici a base di pregabalin non sono prescrivibili a carico del Servizio Sanitario
Nazionale per le indicazioni di cui alla NOTA AIFA n. 4 “Nevralgia post-erpetica correlabile
clinicamente e topograficamente ad infezione da herpes zoster; neuropatia associata a malattia
neoplastica; dolore post-ictus o da lesione midollare; polineuropatie, multineuropatie,
mononeuropatie dolorose, limitatamente ai pazienti nei quali l'impiego degli antidepressivi triciclici
(amitriptilina, clomipramina) e della carbamazepina sia controindicato o risulti inefficace. Principi
attivi:gabapentin, pregabalin. Neuropatia diabetica. Principi attivi: duloxetina, gabapentin, pregabalin.
Il medico potrà unicamente prescrivere a carico del SSN il farmaco “Lyricaâ€, a base di
pregabalin, per le indicazioni sopra riportate, coperte da valido brevetto,
e non il principio attivo PREGABALIN genericoâ€.
ORDINE: CORSO ECM
Il corso è diviso in due parti e si terrà presso la sede dell’Ordine
Data
Argomento
CF
I° Parte
Sabato 26 Settembre, ore 9.00
L’ELASTO COMPRESSIONE: IL PILASTRO
DELLA TERAPIA FLEBOLINFOLOGICA
5
II° Parte
Sabato 17 Ottobre, ore 9.00
L’ELASTO COMPRESSIONE: IL PILASTRO
DELLA TERAPIA FLEBOLINFOLOGICA
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