Anno IV – Numero 724
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Lo Psicologo
in Farmacia
2. ORDINE: Corsi ECM
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Tumori: aspirina aiuta
sistema immunitario a
combattere cancro
4. 6 azioni concrete contro
la disfunzione erettile:
cosa potete fare
5. I giocherelloni sono più
attraenti: piacciono più
di laureati e credenti
Prevenzione e
Salute
6. Menorragia: cos'è,
origini e terapie
7. Skinny jeans: salute a
rischio?
Meteo Napoli
Mercoledì 07 Ottobre
 Cielo Nuvoloso
Minima: 20°C
Massima: 24°C
Umidità :
Mattina = 87%
Pomeriggio =66%
Mercoledì 07 Ottobre 2015, Beata Vergine Maria del Rosario
Proverbio di oggi………..
'A carna fa carna,'o vino fa sango e 'a fatica fa jettà 'o
sango; La carne dà carne, il vino dà sangue e il lavoro fa morire.
TUMORI: ASPIRINA AIUTA SISTEMA
IMMUNITARIO A COMBATTERE CANCRO
Lo rivela uno studio, pubblicato su Cell. Il medicinale
antinfiammatorio più usato al mondo può aiutare l'immunoterapia
a scovare i tumori e farli aggredire dalle difese dell'organismo
L'aspirina potrebbe essere in grado di aumentare l'efficacia delle nuove cure
anti-cancro che agiscono rafforzando il
sistema immunitario, dicono gli scienziati.
A firmare un nuovo studio sono gli esperti
del Francis Crick Institute, che sulla rivista
Cell assicurano di avere le prove che il
medicinale antinfiammatorio più usato al
mondo può aiutare l'immunoterapia a
scovare i tumori e farli aggredire dalle difese
dell'organismo.
Il team ha dimostrato che le cellule neoplastiche della pelle, della mammella e
dell'intestino producono alti livelli di una sostanza chimica, chiamata
prostaglandina E2, in grado di smorzare la risposta immunitaria e di far
dunque 'nascondere' il tumore.
Tuttavia, secondo i risultati dello studio, farmaci come l'aspirina possono
cambiare i percorsi chimici all'interno delle cellule tumorali che portano alla
produzione della prostaglandina E2.
I risultati sono entusiasmanti, nel contesto di un rinnovato interesse per
l'immunoterapia.
Certo, quello che abbiamo scoperto non è una rivoluzione, ma un'evoluzione
che ci potrebbe aiutare a cercare di ottenere un tasso di remissione ancora
maggiore dalla malattia tumorale".
(Salute, La repubblica)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 724
PREVENZIONE E SALUTE
MENORRAGIA: COS'È, ORIGINI E TERAPIE
Durante il periodo mestruale, un'abbondante e prolungata perdita di
sangue potrebbe segnalare la presenza di menorragia.
Si tratta di un disturbo piuttosto diffuso, caratterizzato da un flusso
mestruale doloroso, che dura più di una settimana. Spesso chi ne soffre
diventa incapace di far fronte alle normali attività quotidiane. Chi sospetta
di esserne affetta dovrebbe rivolgersi al proprio medico, perché in alcune
circostanze la menorragia può provocare l'anemia.
Le origini di questo disturbo risultano sconosciute nel 40CAUSE
60% dei casi.
Tuttavia, generalmente è causato dalle seguenti cause:
 squilibri ormonali;
 disfunzioni ovariche;
 presenza di fibromi o polipi uterini;
 uso della spirale (dispositivo contraccettivo intrauterino);
 complicazioni legate alla gravidanza (come aborto spontaneo o gravidanza extrauterina);
 cancro alla cervice e tumori ovarici;
 disturbi della coagulazione ereditari (come la malattia di von Willebrand o difetti della funzione
piastrinica);
 assunzione di farmaci antinfiammatori e anticoagulanti;
 malattia infiammatoria pelvica;
 disturbi della tiroide;
 endometriosi;
 adenomiosi;
 malattie epatiche o renali.
Il principale segno di menorragia è la presenza di un abbondante
SINTOMI
sanguinamento vaginale: chi ne soffre perde in media 60-80 ml di sangue, a
fronte dei 30-40 ml che caratterizzano un flusso normale. Il disturbo, inoltre,
è caratterizzato dalla lunga durata del periodo mestruale, che supera i 7 giorni, dall'impossibilità di
eseguire regolari attività quotidiane e dall'espulsione di coaguli di sangue di grandi dimensioni. Infine,
chi ne soffre sperimenta stanchezza, affaticamento, fiato corto, dolore addominale e pelvico.
Per curare la menorragia si può ricorrere a un trattamento farmacologico o
TERAPIE
chirurgico.
Il medico saprà indicare la terapia più adatta alla paziente.
Le cure farmacologiche possono prevedere l'assunzione di
 contraccettivi ormonali,
 integratori di ferro,
 farmaci antiinfiammatori,
 acido tranexamico,
 progesterone,
 dispositivo contraccettivo intrauterino ormonale
 desmopressina.
Gli interventi chirurgici, invece, sono costituiti da dilatazione e raschiamento, embolizzazione
dell'arteria uterina, isteroscopia, ablazione con ultrasuoni focalizzati, miomectomia, ablazione
endometriale, resezione endometriale e isterectomia. (Salute, sole 24 ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 724
PREVENZIONE E SALUTE
SKINNY JEANS: SALUTE A RISCHIO?
Indossarli quando ci si deve muovere piegandosi spesso può avere conseguenze più
gravi di quanto si potrebbe immaginare
Abbigliamento e movimento possono essere una miscela fatale, soprattutto se si indossano jeans
troppo stretti mentre si ripetono piegamenti per molte ore di seguito.
L'avvertimento arriva dall'Australia, dove un gruppo di esperti del Royal Adelaide Hospital e del
Dipartimento di Medicina dell'Università di Adelaide si sono ritrovati
a prendersi cura di una donna trasportata in ospedale dopo aver
trascorso diverse ore a terra, incapace di muovere caviglie e dita
dei piedi, prima che qualcuno la soccorresse.
La sventura della trentacinquenne - raccontata sulle pagine Journal
of Neurology Neurosurgery & Psychiatry - era iniziata il giorno
precedente, quando aveva aiutato un parente in un trasloco.
Per farlo aveva però scelto l'abbigliamento sbagliato:
dei jeans skinny che, come ha raccontato la donna, hanno iniziato a
stringere sempre più tra un piegamento e l'altro fatto per svuotare
gli armadietti. La situazione è precipitata sulla via del ritorno verso
casa: i piedi hanno iniziato a intorpidirsi, camminare è diventato
sempre più difficile e la donna è caduta a terra senza più riuscire ad
alzarsi.
Le sue gambe erano talmente gonfie che i medici sono riusciti a toglierle i jeans solo tagliandoli. La
diagnosi è stata poi piuttosto precisa: sindrome compartimentale.
“I suoi polpacci erano evidentemente edematosi da entrambi i lati, di più dal lato destro – raccontano
gli esperti –
C'era una grave debolezza globale bilaterale dei movimenti della caviglia e delle dita dei piedi,
lievemente più marcata sulla destraâ€.
Anche e ginocchia non presentavano nessun problema, ma lo stesso non si poteva dire di polpacci e
piedi, entrambi alle prese con una evidente riduzione della sensibilità .
“Probabilmente indossare i jeans skinny ha potenziato la neuropatia tibiale – spiegano gli esperti –
causando una sindrome compartimentale nel momento in cui il polpaccio si è gonfiatoâ€.
In altre parole, la gamba si è gonfiata, i jeans l'hanno stretta e i muscoli hanno compresso
ulteriormente i nervi già provati dall'esercizio, portando a insensibilità e caduta.
“Casi precedentemente riportati di neuropatie associate all'uso di jeans stretti si sono limitati a lesioni
del nervo cutaneo laterale della coscia, probabilmente causati dalla compressione del nervo a livello
del legamento inguinale. Il presente caso – concludono gli autori del report – rappresenta una nuova
complicazione neurologica dell'uso di jeans strettiâ€.
(Salute e Benessere)
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Anno IV – Numero 724
SCIENZA E SALUTE
6 AZIONI CONCRETE CONTRO LA DISFUNZIONE
ERETTILE: COSA POTETE FARE
La disfunzione erettile (DE), gergalmente chiamata impotenza, è la persistente
incapacità (per almeno tre mesi) di raggiungere e/o mantenere un’erezione
sufficiente a condurre un rapporto sessuale soddisfacente.
Si tratta di un disturbo molto frequente, che colpisce il 13% della popolazione
maschile e che aumenta con l’età : dopo i 50 anni quasi il 50% degli uomini ne
soffre. Il professor Francesco Montorsi, direttore scientifico e primario di
Urologia presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano illustra le prime
azioni concrete che si possono mettere in atto per affrontare il problema.
1. Ditelo al medico: Niente imbarazzi: chi soffre di disfunzione
C
erettile non è solo. La DE colpisce oltre 100 milioni di uomini al
O
mondo. La maggior parte dei maschi presenta una disfunzione erettile occasionale: il
problema diventa serio quando cronicizza. Anche se è un disturbo comune, non è comunque
S
una caratteristica “normale†dell’invecchiamento. Può essere difficile parlarne ma per
A
ricevere aiuto bisogna per prima cosa informarne il proprio medico.
2. Identificate la causa o le cause. La disfunzione erettile può essere causata da fattori
F
fisiologici. Ma può anche essere legata a una circolazione debole o nervi danneggiati dal
A
diabete. Entrambi questi fattori impediscono un regolare afflusso di sangue al pene. Un
R
buon flusso di sangue è infatti necessario per mantenere una buona e duratura erezione.
E
È importante anche sapere che la disfunzione erettile, oltre che essere causata da un diabete
non controllato, può essere una “spia†precoce di malattie cardiache. Alcuni uomini , invece,
vanno incontro al problema a seguito di un trattamento per il cancro alla prostata.
Il disturbo, infine, può essere un effetto collaterale di alcuni farmaci oppure essere associato a
un calo dei livelli di testosterone, l’ormone sessuale maschile.
La disfunzione erettile può essere anche di origine psicologica, cioé essere legata a problemi di
depressione, stress o di relazione. A volte, può avere cause sia fisiche che emotive. Capire che cosa
produca la DE aiuta nella decisione sul trattamento da seguire. Ci sono molti metodi e test che aiutano il
medico a capire cosa stia realmente accadendo. A volte una semplice conversazione sugli propri stili di vita
è in grado di far luce sulla causa o le cause.
3. Modificate il vostro stile di vita: Vivere in modo sano migliora tutti gli aspetti della vostra vita,
compresi quelli della sfera sessuale. Il medico quindi, in presenza di disfunzione erettile probabilmente
suggerirà come prima cosa uno stile di vita più sano (smettere di fumare e limitare l’assunzione di alcol
eccetera). Il rischio di disfunzione erettile è quasi il doppio tra gli uomini che fumano. Se si è in
sovrappeso o francamente obesi, perdere peso risulta spesso un toccasana anche in questa chiave: come
il fumo, anche l’obesità quasi raddoppia il rischio di disfunzione erettile. Anche un regolare esercizio
fisico naturalmente aiuta: oltre a contribuire in modo decisivo alla perdita di peso, riduce lo stress e
aumenta il flusso di sangue in tutti gli organi, quelli sessuali compresi. Cambiare stile di vita è, quindi, in
genere la prima terapia per la disfunzione erettile. Lavorare con il medico e con un nutrizionista per
capire che cosa fare e come intervenire può dare risultati molto soddisfacenti.
4. Considerate un sostegno psicologico: Se la disfunzione erettile è legata a conflitti relazionali,
depressione o ansia da prestazione in camera da letto, la consulenza individuale o di coppia può fare la
differenza. Il medico probabilmente vi consiglierà un terapeuta che sia il più adeguato alla vostra
situazione.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 724
5. Capite qual è la terapia più adatta a voi: Ci sono molti trattamenti disponibili per la disfunzione
erettile. Se si hanno livelli patologicamente bassi di testosterone, ad esempio, innalzare la soglia di
questo ormone potrebbe essere d’aiuto. I farmaci usati per il trattamento di altre malattie o condizioni,
come gli antidepressivi o farmaci per la pressione alta, possono causare la disfunzione erettile.
In questo caso, il medico può cambiare o modificare il regime farmacologico corrente per eliminare
questo effetto collaterale.
Normalmente la prima scelta riguarda farmaci da prendersi per via orale. Questi farmaci migliorano la
circolazione del sangue all’interno del pene: sono in genere ben tollerati e con un buon profilo di
sicurezza. Solo i pazienti che sono già in trattamento con nitrati non possono prendere questi medicinali
poiché correrebbero il rischio di avere un calo significativo della pressione.
I pazienti che non rispondono ai farmaci orali possono trovare la soluzione della disfunzione erettile
con microiniezioni da eseguire all’interno del pene oppure con un nuovo gel da instillare
nell’uretra. Quando queste terapie non funzionano il paziente può considerare il posizionamento di
protesi peniene. Si tratta di un intervento chirurgico molto efficace.
Nel paziente che desidera considerare l’opzione chirurgica è sempre importante coinvolgere il/la
partner nella decisione.
6. Restate in contatto con il vostro medico: Informate il vostro medico sul funzionamento o meno
del trattamento. Potrebbe essere infatti necessario provare due o tre trattamenti prima di trovare la
soluzione adatta. Bisogna essere “pazienti†e strutturate un “piano†per iscritto con il vostro medico.
(Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
I GIOCHERELLONI SONO PIÙ ATTRAENTI:
PIACCIONO PIÙ DI LAUREATI E CREDENTI
Studio europeo dimostra che la giocosità rientra fra le caratteristiche più ricercate
in un potenziale partner
Questa caratteristica rientra, infatti, fra
gli attributi ritenuti più “desiderabili†in
un potenziale partner.
È quanto emerge da uno studio
pubblicato sulla rivista American Journal of Play dai ricercatori
dell'Università di Zurigo (Svizzera), secondo cui il marito o la moglie
“ideali†dovrebbero essere giocherelloni oltre che affabili, intelligenti e
dotati di senso dell'umorismo.
Nel corso della ricerca, gli autori hanno chiesto a 327 studenti tedeschi,
svizzeri e austriaci di stilare un elenco delle qualità che desideravano
trovare in un compagno a lungo termine.
Dall'analisi dei risultati è emerso che le qualità più ricercate sono
l'affabilità , l'intelligenza, l'umorismo e la voglia di divertirsi. Anche la giocosità si è rivelata importante:
si è piazzata a metà classifica, ma a poca distanza dai favoriti.
“Questo tratto della personalità sembra essere importante per la scelta del partner, almeno più del
possesso di una laurea, di un buon corredo genetico o di essere religiosi – spiega René Proyer, che ha
guidato la ricerca –. Anche se dobbiamo essere cauti nell'interpretazione dei dati, lo studio potrebbe
indicare che le persone giocose sono percepite come partner più attraenti o che la giocosità si
manifesta sempre più nelle relazioni sentimentaliâ€. (Salute, sole 24 ore)
In Amore conta la
GIOCOSITA’
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 724
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: LO PSICOLOGO IN FARMACIA
Da novembre lo psicologo in farmacia
Tale iniziativa, completamente gratuita sia per i farmacisti che per i cittadini, si articolerà in cinque
settimane
durante
Adesione
l’anno,
ciascuna
Periodo
Argomento
(barrare X)
dedicata ad un tema
Stili di vita e salute: il fumo e le cattive abitudini
9 – 14 Novembre 2015
pregnante
per
la
L’alimentazione nell’equilibrio mente-corpo
18 – 23 Gennaio 2016
salute pubblica, che di
La nascita e il benessere nella relazione
21 – 26 Marzo 2016
seguito si elencano:
genitori/figli
Chi intende aderire sarÃ
La lunga vita, la malattia cronica e il sostegno ai
16 – 21 Maggio 2016
contattato dagli Uffici
caregiver
Cura di se nell’equilibrio mente corpo
dell’Ordine e dallo 12 – 17 Settembre 2016
Psicologo che sarÃ
assegnato alla singola farmacia per poter definire l’organizzazione.
COME ADERIRE: il farmacista che intenda aderire, anche solo parzialmente per alcune delle settimane
sopra riportate, ne dovrà dare comunicazione tramite le seguenti modalità :
1. chiamando il n. 081/5510648, entro il 9 Ottobre, dal Lunedì al Venerdi, dalle ore 16:30 alle 17:30.
2. Inviando una e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
3. Restituendo la presente timbrata e firmata a mezzo fax al numero 081/5520961.
L’ORDINE DEI FARMACISTI della PROVINCIA di NAPOLI
e i FARMACISTI CATTOLICI Sez.- NAPOLI
Sono lieti di invitarVi alla celebrazione Eucaristica in occasione della festività del Santo Patrono dei
Farmacisti San Giovanni Leonardi, presieduta da
Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio SEPE
La celebrazione si terrà Domenica 11 Ottobre, ore 18,30 presso la Chiesa di
Santa Brigida, Via Santa Brigida, 72 Napoli
Ordine: Corso ECM
Sabato 10 Ottobre, ore 9.00 – Sede Ordine
Il corso è rivolto alle Malattie Infettive Emergenti, Crediti formativi : 5
COME PRENOTARSI:
1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it
2- oppure recarsi direttamente presso la sede il giorno previsto per l’evento