Anno II – Numero 113 AVVISO 1. Corsi ECM 2013: prenotazione da lunedì 2. Il Papa si dimette: le mie forze non sono più adatte Notizie in Rilievo • Patologie e Salute 3. Quando la cistite non passa… 4. Testosterone e rischio cardiovascolare Martedì 12 Febbraio 2013, S. Eulalia Venerdì 15 Febbraio p.v. ore 20.30 L'accudimento Dermocosmetologico del Paziente in Chemioterapia l’Ordine in collaborazione con Federfarma ha organizzato per il 15 Febbraio p.v. l’evento formativo, che si terrà presso la Nostra Sede, dal titolo: L'accudimento Dermocosmetologico del Paziente in Chemioterapia (Prof.ssa G. Fabbrocini – Università degli Studi di Napoli “Federico II”) Introdurrà l’evento il Prof. R. Calabrò che terrà una relazione su: “L’importanza del miglioramento della qualità della vita in sanità” Prevenzione e Salute AVVISO 5. Le nuove frontiere della prevenzione per l’Alzheimer Si informa che da oggi è possibile prenotare i Corsi ECM Gratuiti 2013 Nutrizione e Salute 6. Interazioni tra glucidi e lipidi 7. Stress sui denti senza micronutrienti Farmaci e Salute 8. Potrebbe esserci una associazione tra insufficienza renale e FANS Domanda e Risposta 9. Carnevale: significato COME PRENOTARSI: 12345- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it home page del sito dell’Ordine/sezione ECM Prenotazioni Accesso all’area riservata mediante username e password Scegliere i corsi da prenotare CARNEVALE: SIGNIFICATO Il termine Carnevale, a livello nozionistico, deriva da carnem levare, abolire la carne. Tradizionalmente nei paesi cattolici, il Carnevale ha inizio con la Domenica di Settuagesima (la prima delle nove che precedono la Settimana Santa secondo il calendario Gregoriano); finisce il martedì precedente il Mercoledì delle Ceneri che segna l'inizio della Quaresima. Il momento culminante si ha dal Giovedì grasso fino al martedì, ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso). Questo periodo, essendo collegato con la Pasqua (festa mobile), non ha ricorrenza annuale fissa ma variabile. In realtà la Pasqua Cattolica può cadere dal 22 marzo al 25 aprile (Calcolo della Pasqua) e intercorrono 46 giorni tra il mercoledì delle Ceneri e Pasqua. Ne deriva che in anni non bisestili martedì grasso cade dal 3/2al 9/3. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 113 IL PAPA SI DIMETTE. "LE MIE FORZE NON SONO PIÙ ADATTE" Il Papa ha annunciato oggi la sua rinuncia al ministero petrino. "Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando". Dal 28 febbraio la sede di San Pietro sarà vacante. Benedetto XVI ha deciso di rinunciare al "ministero di Vescovo di Roma, Successore di san Pietro". Lo ha annunciato lui stesso in un messaggio al Concistoro svoltosi oggi in Vaticano, in occasione della canonizzazione di tre martiri. Joseph Ratzinger era salito al soglio pontificio il 19 aprile 2005. Il suo mandato cesserà, come da lui stesso specificato, il prossimo 28 febbraio. Ecco il messaggio integrale del Papa. Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio. (Benedetto XVI) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 113 PREVENZIONE E SALUTE Le nuove frontiere della prevenzione per l'Alzheimer Negli Stati Uniti si sperimentano nuovi esami che permettono di diagnosticare la malattia almeno 20 anni prima È opinione comune che eventuali terapie per la malattia di Alzheimer dovrebbero essere proposte anticipatamente, addirittura anni prima della comparsa delle tipiche alterazioni patologiche, quali placche senili e grovigli neurofibrillari, al fine di influenzare il decorso clinico. Fino a oggi bisognava aspettare l’arrivo dei sintomi conclamati per fare una diagnosi, che si otteneva attraverso la risonanza magnetica morfometrica e la puntura lombare per l’esame liquorale. Ma dall’America arrivano notizie incoraggianti: si può stanare prima il nemico. L’ente preposto per la sanità (FDA), ha infatti approvato una serie di metodiche attraverso le quali è possibile fare una diagnosi prodromica, ovvero prima della comparsa dei sintomi conclamati. Ciò è possibile attraverso l’esame PET-FDG, un metodo diagnostico di medicina nucleare per immagini, che viene utilizzato in maniera specifica per l’Amiloide e per il Glucosio. Accanto a questo esame, anche la determinazione dei livelli liquorali di beta-amiloide e della proteina Tau è risultata accurata non solo per la diagnosi della malattia di Alzheimer in pazienti con demenza, ma anche nell’individuare individui a rischio. Questi marcatori, risultano alterati almeno 20 anni prima dalla comparsa dei primi segni correlati alla demenza. Ma c’è da sottolineare che non si tratta di esami di routine destinati a tutti: sono indicati per chi ha ereditarietà e familiarità con queste malattie. Convivere con un malato: Guardare negli occhi una madre e non ricevere in cambio quello stesso sguardo d’amore. Addirittura non essere riconosciuti. Parlare con un marito e ritrovarsi a trattare con un bambino con il viso d’anziano. Quando in casa si convive con un malato di Alzheimer, all’improvviso è l’intera famiglia che si ammala. È una partita che non si può giocare da soli, si è destinati a perdere. ALCUNI IMPORTANTI CONSIGLI SU COME AIUTARE IL MALATO A VIVERE MEGLIO Non emarginarlo: Il malato non deve sentire di essere un peso per la famiglia. Bisogna spronarlo a tirare fuori il meglio di sé e delle proprie capacità residue. Amava disegnare, cucinare, scrivere, ricamare? Bisogna metterlo in condizioni di praticare queste attività, ovviamente in sicurezza. Non lasciarlo solo: Un paziente non controllato può farsi male o allontanarsi da casa. È la paura che lo fa scappare: all’improvviso non riconosce l’ambiente in cui si trova e per paura si allontana. Non essere aggressivi: Parlare ponderando bene le parole e dosando il tono di voce, anche quando la situazione fa perdere la pazienza. Non dimenticare mai che si tratta di persone con un disagio. Quando si parla con un malato di Alzheimer guardarlo sempre negli occhi, fargli capire che stiamo parlando proprio con lui. Vigilare a distanza: Un malato va controllato, ma non oppresso. Ha il terrore di essere controllato a vista e tende per questo a liberarsi dell’oppressione, anche scappando. Aiutarlo con l’igiene: Spesso questi malati non si lavano. Hanno paura di farsi la doccia o un bagno in vasca, perché si sentono instabili e insicuri. È come avere in casa un portatore di handicap. Aiutarlo a vestirsi: Lentamente, fare in modo che l’armadio sia pieno di vestiti che si possono indossare, allacciare e slacciare con comodità. Ma anche consigliarlo a mettere un maglione quando fa freddo o una maglietta a maniche corte se fa caldo. Senza imposizioni, senza sgridarlo. Non fare tutto da soli: L’assistenza a questi malati è un peso che una famiglia non può portare da sola. Anche perché spesso ricade su una sola persona. Sia il peso fisico che psicologico. Bisogna farsi aiutare e non vergognarsi a chiedere un sostegno. (Sani - Belli) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 113 NUTRIZIONE E SALUTE INTERAZIONI TRA GLUCIDI E LIPIDI L’importanza della reciprocità tra il metabolismo lipidico e quello glucidico, durante il digiuno. L’organismo umano dispone di strumenti, fondamentali per la sopravvivenza, per far fronte a problemi metabolici come quello della fame. Alcuni servono a proteggere contro l’erosione eccessiva della massa magra proteica, come la lipolisi, l’ossidazione dei lipidi, la sintesi dei corpi chetonici, e provvedono alla riduzione su misura, dell’assunzione e dell’assorbimento del glucosio endogeno, che è il fornitore predominante di catene di carbonio per la resintesi del glucosio neoformato. La risposta al digiuno prolungato dimostra che l’adeguamento al deficit energetico è molto efficace e si coordina con adattamenti in diversi organi. Da un punto di vista evolutivo, questa ossidazione del glucosio, indotta dall’ossidazione lipidica, è molto efficace, e può aiutare a capire perché la resistenza all’insulina che si verifica nell’obesità e nel diabete mellito tipo 2 è difficile da trattare. Questa reciprocità, tra il metabolismo dei lipidi e quello dei glucidi, vanno attentamente valutate in tutte le condizioni fisiopatologiche, e anche nella decisione di pianificare una dietoterapia personalizzata. (E. Geremia) TESTOSTERONE E RISCHIO CARDIOVASCOLARE Il ruolo del testosterone nei confronti del rischio cardiovascolare è stato riconsiderato in uno studio condotto da ricercatori dell’università di Parma. L’ipogonadismo maschile è classicamente associato ad effetti avversi noti tra i quali: diminuzione della libido, disfunzione erettile, osteoporosi cambiamenti nella composizione corporea Di recente si è evidenziato che la riduzione dei livelli sierici di testosterone derivante da invecchiamento, malattia cronica o da terapia di deprivazione androgenica, ha conseguenze simili a quelle viste nel classico ipogonadismo maschile che includono: un aumento della massa grassa, una riduzione della massa magra e della forza muscolare accompagnate da disfunzioni sessuali. E’ dunque probabile che bassi livelli di testosterone possano rappresentare un fattore di rischio cardiometabolico. Tuttavia questa ipotesi è ancora in discussione e necessitano ulteriori studi. (J Endocrinol Invest. 2011) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 113 NUTRIZIONE E SALUTE STRESS SUI DENTI SENZA MICRONUTRIENTI L’igiene orale e la qualità della vita migliorano coi micronutrienti, anche in caso di stress. L’igiene orale e la qualità della vita degli studenti universitari sottoposti a forte stress migliorano con una dieta più sana e arricchita con micronutrienti. Lo confermano i risultati di uno studio pilota condotto in Germania su 40 studenti sani (28 femmine, 12 maschi) con un’età media di 27 anni. STUDIO: Gli studenti sono stati suddivisi in 2 gruppi: primo gruppo: (n = 19) riceveva una miscela supplementare di micronutrienti per 3 mesi, secondo gruppo: (n = 21) venivano utilizzati come gruppo di controllo. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti, al tempo 0 e dopo 3 mesi, a un esame odontoiatrico e salivare con determinazione di 10 agenti patogeni parodontali e a un’analisi del sangue. Inoltre, hanno compilato un questionario sulle abitudini alimentari, la qualità della vita e il grado di stress sperimentato durante gli esami finali. RISULTATI: Si è così evidenziato che tutti gli studenti mostravano un lieve peggioramento dell’igiene orale e un aumento del consumo di cibi non salutari. L’assunzione di micronutrienti ha portato a un lieve miglioramento del grado d’infiammazione gengivale nel primo gruppo rispetto al gruppo di controllo. E sempre nel primo gruppo si osservava un aumento delle concentrazioni plasmatiche di alcune vitamine (C ed E ) e di zinco. E’ dunque possibile che le supplementazioni con questi micronutrienti siano utili sia per l’igiene orale, sia per il benessere generale in caso di stress psicologici come avviene per molti studenti in attesa di discutere la tesi finale. (Fonte: Eur J Med Res. 2011 Nov 10;16(11):514-8). POTREBBE ESSERCI UN'ASSOCIAZIONE TRA INSUFFICIENZA RENALE E FANS Un studio pubblicato sul Journal of Pediatrics riporta i risultati di un'indagine svolta sui bambini ricoverati in ospedale, nell'arco temporale di 11 anni e mezzo, a cui e' stata diagnosticata insufficienza renale causata dai FANS, i farmaci antiinfiammatori non steroidei, come l'ibuprofene e il naprossene, comunemente utilizzati per il trattamento del dolore e della febbre nei bambini. Dei 1015 pazienti considerati, 27 presentavano la patologia in associazione all'assunzione di FANS. Dei 27 pazienti affetti, il 78% aveva utilizzato FANS per meno di 7 giorni ed il 75% ne aveva assunto un dosaggio corretto. Nel 67% dei casi, la famiglia ha riferito che il bambino mostrava segni di disidratazione. I bambini al di sotto dei 5 anni di età sono risultati i più colpiti, presentando più spesso la necessità di essere sottoposti a dialisi. Gli scienziati ipotizzano che tale frequenza sia dovuta ad una loro maggiore predisposizione agli effetti tossici dei medicinali FANS. Nessuno dei pazienti e' deceduto, nè ha sviluppato condizioni gravi permanenti, ma il 30% di essi ha mostrato il persistere di lievi danni renali cronici. I costi delle cure associate all'insufficienza renale dovuta all'uso di FANS sono significativi, soprattutto considerato che si tratta di una condizione evitabile. (Sn) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 113 PATOLOGIE E SALUTE QUANDO LA CISTITE NON PASSA... Farmaci, lavande, tisane, ma il bruciore e il fastidio persistono. Succede se diagnosi e cure sono sbagliate Una donna su quattro soffre di cistite almeno una volta l’anno dall’età della pubertà fino alla maturità, con dolori e disagi che pesano sulla qualità della vita e che spesso non vengono affrontati in modo corretto. Si apre così lo spazio per continue, esasperanti recidive. Come prevenire il problema e, in caso di necessità, eliminarlo radicalmente e definitivamente. Che cosa è: La cistite è un’infiammazione della vescica, l’organo dedicato alla raccolta dell’urina, con eventuali (e aggravanti) coinvolgimenti dell’uretra, il piccolo condotto che convoglia l’urina dalla vescica verso l’esterno (uretrocistite). Rappresenta circa l’80% delle infezioni delle vie urinarie e colpisce prevalentemente le donne con l’avanzare dell’età. I sintomi: Nella cistite comune i sintomi sono forti bruciori e necessità di urinare continuamente. Dolori, pesantezze o fastidi vari possono dipendere da altri problemi, ed essere fuorvianti. Due, in particolare, le possibili “finte cistiti”: DONNE PIÙ GIOVANI, irritazioni legate a rapporti sessuali particolarmente prolungati DONNE IN MENOPAUSA la secchezza vaginale dovuta al calo degli estrogeni, che può coinvolgere, in termini di fragilità e quindi irritabilità, anche una parte della vescica (trigono), con conseguente comparsa di sintomi dolorosi (“disendocrinia”). È ricorrente?: Le cistiti sono recidive quando la diagnosi è sbagliata o l’infezione non è stata debellata, per l'effetto “ping pong” con il partner (che non cura l'infezione) o perché non si risolvono i problemi intestinali. In alcuni casi, invece, non è vera cistite: succede in menopausa quando si somministrano antibiotici invece di una cura ormonale sostitutiva. Le cause: La cistite è un’infezione in genere causata da batteri vari. Alcuni di questi possono sopraggiungere per via vaginale, tramite rapporto sessuale, e poi risalire verso l’uretra scatenando il dolore. Altri si contraggono per via intestinale. In questo caso, si tratta di batteri (Escherichia coli è il più comune) usualmente presenti nell’intestino, che in particolari condizioni (colite, stipsi severa) possono diventare più “virulenti”, cioè più “cattivi”, e propagarsi, attraverso le vie linfatiche, alla vescica. In altri casi non vi è un’origine batterica, ma altre sono le cause che devono essere individuate. Diagnosi e cure: Stabilire l'antibiotico giusto: siccome i sintomi sono ingannevoli, accade spesso che le donne scambino per cistite quel che cistite non è, ricorrendo a cure sbagliate non portano a una completa guarigione. Per risolvere il problema, occorre una precisa diagnosi. Ecco come fare: al primo accenno di dolore, fare urinocultura e tampone vaginale, per accertare l’eventuale presenza di germi. In attesa dei risultati delle analisi è utile assumere un antinfiammatorio o un antibatterico. Se l’esame è positivo, un antibiogramma potrà indicare l’antibiotico mirato. Attenzione: se l’infezione è di provenienza vaginale, è necessario coinvolgere il partner nella cura, proteggendo i rapporti fino alla guarigione di entrambi. Dopo una settimana, ripetere gli esami di urinocoltura e tampone. Se l’infezione permane, si può fare un'ecografia renale o vescicale per verificare la presenza di situazioni che favoriscono la recidiva. Per es. i calcoli renali a volte sono un rifugio per i batteri, che diventano più difficilmente aggredibili; attenzione ai prolassi, o a qualunque altro fattore in grado di favorire ristagni urinari. (Sani-Belli)