Anno IV – Numero 734
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:Lo Psicologo
in Farmacia
2. ORDINE: corsi ECM
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Il preservativo che
cambia colore in
presenza di infezioni
4. Solo gocce per
correggere la cataratta?
Prevenzione e
Salute
5. Enuresi notturna:
che fare se il bambino
bagna ancora il lettino
6. Psoriasi, quando
bisogna andare dal
dermatologo?
Curiosità e Salute
7. Come sognano i non
vedenti?
Meteo Napoli
Venerdì 23 Ottobre
 Cielo Sereno
Minima: 17°C
Massima: 21°C
Umidità :
Mattina = 55%
Pomeriggio = 54%
Venerdì 23 Ottobre 2015, S. Giovanni da Capestrano
Proverbio di oggi………..
‘O munno è munno: chi saglie e chi va a funno!
COME SOGNANO I NON VEDENTI?
Dipende dal momento in cui hanno perso la vista. Se la cecità è
congenita, o è sopraggiunta prima dei 5 anni, i sogni hanno
forti componenti olfattive, gustatorie e tattili.
Dipende dal momento in cui hanno perso la vista. Se la cecità è congenita, o è
sopraggiunta prima dei 5 anni, i sogni hanno forti componenti olfattive,
gustatorie e tattili. Non ci sono però immagini definite, semmai lampi di luce.
Dialoghi, viaggi, sensazioni di calore, rumori, emozioni provate nel corso della
giornata, sono i temi più ricorrenti. Chi invece ha perso la vista dopo i 7-8 anni
sogna come le persone vedenti, utilizzando però immagini che fanno
riferimento ai ricordi. Con una particolarità : sono differenti anche i contenuti
dei sogni, che contengono per esempio meno scene di aggressione. (Focus)
IL PRESERVATIVO CHE CAMBIA COLORE IN
PRESENZA DI INFEZIONI
Inventato da tre adolescenti inglesi e premiato per l'idea, rileva
la presenza di infezioni sessualmente trasmissibili e le segnala
in base ai colori.
Daanyaal Ali (14 anni), Muaz Nawaz (13) e Chirag Shah
(14),
studenti,
hanno
inventato
un
preservativo che cambia colore quando entra in
contatto con patogeni di infezioni sessualmente
trasmissibili. Grazie all'inserimento nel condom di
molecole che si attaccano a specifici batteri o virus, si ottiene un colore verde
in presenza di clamidia, giallo con l'herpes, viola con il papillomavrius e blu con
la sifilide. Lo scopo, confessa Ali, è incoraggiare le persone a essere ancora
più responsabili nei confronti della salute propria e dei propri partner, e di
accorgersi il prima possibile dell'esistenza di un problema in modo da poter
intervenire tempestivamente. Lo S.T.EYE, questo il nome del preservativo, non
è in commercio. È un progetto ancora nella sua fase concettuale. (Focus)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 734
PREVENZIONE E SALUTE
ENURESI NOTTURNA:
CHE FARE se il BAMBINO BAGNA ANCORA il LETTINO
Se passati i cinque anni il bambino bagna ancora il letto di notte meglio affrontare
il problema: eviterete che le perdite di urina durante il sonno, l’enuresi notturna,
creino grave disagio al bimbo facendolo sentire a disagio o in colpa. In realtà il
fenomeno è molto frequente: riguarda infatti il 5-10 % dei piccoli in età scolare.
Le cause psicologiche sono molto meno frequenti di quanto si pensi.
CHE COSA È L’ENURESI NOTTURNA:
l’enuresi notturna è la perdita di urine durante il sonno in
una fase dello sviluppo (4-5 anni) in cui il controllo degli
sfinteri dovrebbe essere acquisito.
Può essere primaria, quando il bimbo non ha mai acquisito il controllo notturno, o secondaria, quando il
bambino, dopo avere raggiunto il controllo della vescica per almeno 6 mesi, ha ripreso a fare la pipì a letto.
In questo caso in genere la causa è psicologica o legata ad altri fattori urologici.
«La maggior parte dei bambini impara a controllare volontariamente la vescica intorno ai 2-3 anni; le
femminucce prima, i maschietti un po' dopo. I meccanismi che sono alla base di questo processo di
maturazione sono molto complessi e non ci si deve preoccupare se fino ai 4-5 anni ci sono alti e bassi. È
sempre sbagliato colpevolizzare i piccoli. Piuttosto è fondamentale tranquillizzarli, dicendogli che il
fenomeno è comune, e cogliere l'occasione per insegnare subito le buone abitudini che li aiuteranno nel
controllo» spiega Mario De Gennaro, responsabile di Urologia, chirurgia robotica e urodinamica
all'Ospedale Bambino Gesù di Roma.
Mancato risveglio
L’enuresi primaria può essere distinta in monosintomatica: la perdita di urine non si associa ad altri sintomi
vescicali durante il giorno. Le cause principali sono il mancato risveglio o l’ eccessiva produzione di urina
di notte a causa della carenza di un particolare ormone detto antidiuretico.
In pratica il bambino ha un sonno così profondo che i segnali che la vescica piena invia al cervello per
indurre il risveglio e il suo svuotamento non sono sufficienti.
«A volte invece il problema - sta nel meccanismo che , in condizioni normali, fa sì che di notte la
produzione di urina diminuisca per l'azione dell'ormone antidiuretico.
Nel bambino con enuresi, per ragioni genetiche, la secrezione di questo ormone potrebbe essere ridotta
durante la notte, aumentando così la produzione di urina e di conseguenza le possibilità di bagnare il letto»
Sintomi presenti anche di giorno
Oppure l’enuresi primaria può essere non monosintomatica: sono presenti sintomi durante il giorno, tra
cui minzioni troppo frequenti o rare; urgenza a urinare; mutandine bagnate;saltelli o posizioni forzate
per contenere le perdite di pipì. In genere la causa principale è legata a un’anomala attività della
vescica (per esempio vescica iperattiva o minzione disfunzionale).
In genere la causa principale è legata a un’anomala attività della vescica (per esempio vescica iperattiva o
minzione disfunzionale). L’enuresi notturna può anche avere una componente psicologica «ma è molto
meno frequente di quanto si pensi.
In genere si verifica a seguito di particolari situazioni emotive e stressanti, come, per esempio, la nascita di
un fratellino, l'inserimento a scuola, tensioni familiari, lutti. Il sospetto sorge nei casi in cui, dopo avere
raggiunto il controllo della vescica per almeno 6 mesi, il piccolo riprende a fare la pipì a letto».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 734
La diagnosi
Se dopo i 4-5 anni il bambino continua a bagnare il letto di notte conviene approfondire con il pediatra. Per
una corretta diagnosi bisogna:
Quantizzare il fenomeno con un semplice calendario «notti asciutte», registrando a casa il numero di notti
bagnate nell’arco di due settimane e gli episodi per notte.
1. Verificare se l’enuresi è presente da sempre o meno e se c’è una familiaritÃ
2. Misurare la diuresi notturna (pesando il pannolino)
3. Far compilare un diario minzionale per verificare la presenza o meno di altri sintomi diurni (enuresi
monosintomatica o non monosintomatica)
4. Verificare se il bambino è stitico: la stitichezza è spesso associata ai disturbi urinari e favorisce o
peggiora le infezioni urinarie
5. Cercare di capire con un attento colloquio o specifici test quanto le perdite di urina influenzino lo
stato emotivo del bambino
6. Non è necessario fare a indagini particolari ma test urodinamici non invasivi per i sintomi vescicali
«L'enuresi notturna è quasi sempre un fenomeno temporaneo che, in genere, si risolve con la crescita, ma
questo non significa che sia giusto ignorarla».
Le cure
 In buona parte dei casi l’enuresi notturna si risolve in modo spontaneo, ma questo non deve spingere
a trascurarla.
 Il primo passo per affrontarla in modo corretto è tranquillizzare il bambino e quindi dargli indicazioni
utili per prevenire la perdita di urina (si vedano i consigli preventivi)
 Se dopo i 5-6 anni l’enuresi notturna persiste si può prendere in considerazione un trattamento mirato
La terapia se il problema è solo notturno: La terapia più utilizzata nei bambini dai 5-6 anni prevede
la somministrazione di desmopressina, un farmaco che riduce la produzione di urina durante la notte. Nei
bambini più grandi (8-9 anni) si può valutare l’opportunità di ricorrere all’allarme notturno
Nei casi più ostinati si può agire su più fronti con farmaci e allarme.
La terapia se la vescica è iperattiva
Se il problema è la vescica iperattiva, il primo obiettivo è aumentarne la capacità ricorrendo all’uroterapia:
rieducazione vescicale o biofeedback in caso di problemi di svuotamento. Se non si ottengono i risultati
sperati, si può passare all’uso di farmaci antimuscarinici (es. ossibutinina) che attenuano lo stimolo
continuo e impellente di urinare. Risolto il problema dell’iperattività vescicale, si può trattare l’eccessiva
produzione di urina notturna con la desmopressina o l’allarme notturno.
Che cosa è l’allarme notturno
L’allarme notturno è una specie di orologio, collegato al pigiama, che suona o
vibra e sveglia il bambino quando si bagna. Lo scopo è determinare un
condizionamento a svegliarsi quando la vescica è piena. Per avere successo è
importante che il bambino lo accetti e i genitori lo aiutino a usarlo
La prevenzione
Ecco alcune semplici regole per educare i bambini sin da piccoli a urinare in
modo corretto:
Essere regolare e non avere fretta. Non andare in bagno all’ultimo minuto,
quando lo stimolo è imperioso, ma con un orario periodico
Abituarsi a bere durante il giorno per distendere e allenare la vescica e per non
avere troppa sete la sera
Le bambine si devono abituare ad avere una posizione corretta sul water
(sedute con gambe ben aperte e piedi appoggiati), per permettere ai muscoli di rilasciarsi bene e
consentire il completo svuotamento.
I maschietti devono abituarsi da subito a urinare in piedi.
Fare in modo che non ci siano problemi di stitichezza con una dieta corretta, ricca di fibre. (Salute, Corriere)
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Anno IV – Numero 734
PREVENZIONE E SALUTE
PSORIASI, QUANDO BISOGNA
ANDARE DAL DERMATOLOGO?
Se esiste una malattia per la quale il «fai da te» è
largamente diffuso, questa è la psoriasi
Infatti gli approcci terapeutici spesso deludenti scoraggiano il paziente psoriasico portandolo ad
affidarsi a rimedi che di medico hanno ben poco, con conseguente aumento della propria
insoddisfazione.
Questo è un circolo vizioso che va spezzato attraverso una corretta informazione su quali siano le
differenti terapie oggi disponibili per le diverse forme di psoriasi. Ecco, quindi, la necessità di rivolgersi
ad un dermatologo per un inquadramento generale della malattia su cui operare con diverse opzioni
disponibili.
Bisogna innanzitutto ricordare che il paziente psoriasico diventa obbligatoriamente un paziente
«cronico», visto l’andamento della malattia che una volta comparsa tende a restare in modo
permanente e solo in rarissimi casi scompare del tutto senza più ripresentarsi.
Da qui la necessità che si instauri un rapporto pienamente fiduciario con lo specialista, considerando
che ciascun malato di psoriasi dovrebbe essere visitato mediamente 5 o 6 volte per anno, per
verificare se le terapie funzionano in modo efficace e il suo state di salute anche psicologico.
I malati di psoriasi, se approcciati correttamente, sono sensibili, aperti e anche molto collaborativi,
visto che sanno di dover convivere con la loro patologia per sempre: ecco perché le informazioni che il
dermatologo fornisce devono essere dettagliate, a volte scomode, ma cucite sul singolo interlocutore.
Spesso la mancata aderenza alla terapia e il ricorso ai cosiddetti «rimedi naturali» è il frutto di una
scarsa attenzione dello specialista alle esigenze di un paziente che va inquadrato anche come profilo
psicologico: non tutte le psoriasi sono uguali e, a maggior ragione, non tutti i malati presentano le
stesse necessità .
Codificare una terapia standard da applicare su tutti i malati è l’errore più grosso che un medico possa
fare, in special modo quando si parla di psoriasi.
Questa malattia prevede estensioni e coinvolgimenti differenti (interessamento articolare) che
alterano la qualità della vita del malato, in modi differenti a seconda dell’età del soggetto, dell’attivitÃ
lavorativa e della localizzazione (chiazze sulle mani o sugli organi genitali).
Nelle forme localizzate, cioè con un coinvolgimento limitato della superficie corporea, le terapie
topiche permettono un ottimo controllo della malattia, magari utilizzate con schemi rotazionali per
alternare i differenti principi attivi.
I controlli periodici servono proprio per valutare il decorso della malattia e capire quando è
necessario fare un salto di qualità nella cura e passare ai farmaci sistemici, quando le pomate non
garantiscono più un controllo accettabile.
Seguire un paziente psoriasico vuol dire creare un rapporto personale differente da quelli che
normalmente si creano con altre malattie cutanee, significa prospettargli sempre nuovi orizzonti da
percorrere per combattere la psoriasi, orizzonti che in questi ultimi anni si sono enormemente allargati
con l’avvento dei farmaci biologici, che permettono un controllo pressoché totale della malattia nelle
sue forme più gravi. Se un malato di psoriasi ha scarsa aderenza alle cure e non si presenta dal
dermatologo periodicamente o affatto, preferendo affidarsi a rimedi estemporanei inutili, la
responsabilità del medico è di non aver compreso le esigenze di chi deve convivere con una patologia
cronica, oggi curabile con ottimo successo. Tutto passa per un rapporto fiduciario stretto tra medico e
paziente e nella consapevolezza, da parte di quest’ultimo, che la sua guarigione non può prescindere
dal dermatologo, unico referente per i malati di psoriasi. (Salute, Corriere)
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Anno IV – Numero 734
SCIENZA E SALUTE
SOLO GOCCE PER CORREGGERE LA CATARATTA?
Uno studio apre la prospettiva del trattamento farmacologico al posto
dell'intervento chirurgico per intervenire su uno dei disturbi della vista più diffusi e
tipici dell'età .
Sarà un giorno possibile trattare la cataratta e restituire una vista
limpida con un semplice collirio? È la potenziale strada aperta da
unostudio che ha identificato una molecola in grado di restituire
trasparenza al cristallino. Per ora il trattamento è stato
sperimentato soltanto su animali, cani affetti da una forma di
cataratta congenita, ed ha dato buoni risultati.
MUTAZIONE. I ricercatori, di centri di ricerca cinesi e americani,
sono partiti dall’identificazione di una particolare mutazione genica nei membri di alcune famiglie
colpite da una grave forma di cataratta congenita.
Gli scienziati hanno trovato una particolare mutazione del gene che codifica un enzima
chiamato lanosterolo sintasi.
Questo enzima prodotto nel cristallino avvia a sua volta la produzione dellanosterolo, molecola che,
con meccanismi ancora non completamente chiari, svolge un ruolo importante nell’impedire la
cataratta.
CHE COS'È LA CATARATTA. Questo disturbo, nelle sue forme non congenite, è tipico dell’etÃ
avanzata. In pratica consiste
nella progressiva perdita di
trasparenza del cristallino,
la
lente
naturale
dell’occhio, costituito da
proteine
trasparenti
chiamate alphacristalline e beta-cristalline.
Con l’età , queste proteine si
ossidano, il cristallino si
opacizza, e la visione
diviene offuscata fino a
portare nei casi più gravi, alla cecità vera e propria.
ANTI-AGGREGAZIONE. I ricercatori hanno verificato il ruolo del lanosterolo somministrando
l’enzima in gocce ad alcuni cani affetti da cataratta, che è notevolmente migliorata.
L’ipotesi è che questo enzima faccia regredire la tipica aggregazione delle proteine in fibrille che dÃ
luogo al fenomeno della cataratta. La versione mutata della proteina, invece, identificata nei casi di
cataratta congenita, non riuscirebbe a svolgere questa funzione.
Oggi l’intervento di rimozione e sostituzione del cristallino per correggere la
IN FUTURO
cataratta è uno dei più eseguiti al mondo, e ci si aspetta che con
l’invecchiamento della popolazione il numero delle operazioni raddoppierà in
vent’anni.
E, nonostante abbia raggiunto notevoli livelli di precisione e sicurezza, rimane pur sempre una piccola
operazione chirurgica, con possibili effetti collaterali.
Per questo la prospettiva di trattare la cataratta con un trattamento farmacologico a base di gocce
oculari viene visto come una prospettiva interessante. (Salute, Focus)
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Anno IV – Numero 734
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine:Corsi ECM–SESSIONE AUTUNNALE
E’ possibile prenotare sul sito istituzionale dell’ordine i Corsi ECM Gratuiti 2015.
DATA
TITOLO DEL CORSO
CF
24 Ottobre
Giovedì 29 Ottobre
Ore 9.30
Ambiente e Salute
Farmaci oppiacei: aspetti normativi sicurezza terapie, efficienza e sostenibilitÃ
economica del percorso di cura per la dipendenza da oppiacei
Corso ECM:“XII ed. (BLS-D) I° Parte:
“Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e defibrillazione
cardiaca precoce SE II° Parte: Sabato 5 Dicembre
La politica sanitaria in oncologia
Deficit Neurocognitivi
L'Omeopatia per tutta la vita: Integrazione del medicinale omeopatico nella
pratica quotidiana del Farmacista (II^ Parte)
Farmaci Innovativi
5
Sabato 7 Novembre
13 novembre
Sabato 14/11/ore 9.00
Domenica 15 Novembre ore
9.00
Sabato 28/11/ore 9.00
7,5
10
7,5
5
10
5
COME PRENOTARSI:
1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it
2. recarsi direttamente in sede il giorno dell’evento
ORDINE: LO PSICOLOGO IN FARMACIA
Da novembre lo psicologo in farmacia
Tale iniziativa, completamente gratuita sia per i farmacisti che per i cittadini, si articolerà in cinque
settimane durante l’anno, ciascuna dedicata ad un tema pregnante per la salute pubblica, che di seguito si
elencano:
COME ADERIRE:
Adesione
il farmacista che
Periodo
Argomento
(barrare X)
intenda aderire, anche
Stili di vita e salute: il fumo e le cattive abitudini
solo parzialmente per 9 – 14 Novembre 2015
L’alimentazione nell’equilibrio mente-corpo
18 – 23 Gennaio 2016
alcune delle settimane
La nascita e il benessere nella relazione genitori/figli
sopra riportate, ne
21 – 26 Marzo 2016
dovrÃ
dare
La lunga vita, malattia cronica e sostegno ai caregiver
16 – 21 Maggio 2016
comunicazione tramite
Cura di se nell’equilibrio mente corpo
12 – 17 Settembre 2016
le seguenti modalità ,
entro il 22 Ottobre:
1. Inviando una e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
2. Restituendo la presente timbrata e firmata a mezzo fax al numero 081/5520961.
Nella pagina successiva l’elenco delle farmacie che ad oggi hanno aderito
al progetto “Lo psicologo in Farmaciaâ€.
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 734
ADESIONI PROGETTO "LO PSICOLOGO IN FARMACIA" – CITTÀ NAPOLI
ACAMPORA
AL DUOMO Ciardiello
ALFANI
ANNECCHINO
AUGUSTEO
BOCCHETTI
BORDOGNI
BOSCIA
CALABRESE Fuorigrott
CALABRESE - Soccavo
CALICCHIO
CANNONE Del Vecchio
CARELLA RUSSO
CARNOVALE
CARRATURO
CARRATURO
CARRATURO
CARRATURO
CAUTIERO
Anna
Raffaele
Errico
Bianca
Salvatore
Flavia
Pierluigi
Carlo
Eleonora
Eleonora
Giovanna
Domenico
Simona
Emilia
Davide
Renato
Paola
Giuseppe
CIAMILLO
DE ANGELIS MIANO
DE ANGELIS MIANO
DE FALCO
DE NIGRIS
DI LULLO-LORITO
FIGURELLI
FLORIO
GRECA
GUARINO
IORIO
LAMAGNA-STAIANO
LEONE
MAZZONE
MEROLA
MINELLA
MONACO
MORRA
NATALE
Simona
Ornella
Eva
Giovanni
Raffaele
Giuseppe
Vito
Ettore e Patrizia
Mario e Fabio
Vincenzo
Riccardo
Flora
Gaetano
Bianca
Ornella
Francesca
Rosaria
Fulvio
PALMIERO
Panarea Sud ESPOSITO
PANTANO
PELUSO
RAGNO
RAUCCI
RICCIARDI
ROMANO
RUSSO DI RUSSO
San CARLO
S. GERARDO di De Angelis
SALVATI
SOLLO
STABILE - Flegrea
STABILE
TALIENTO
TERRANOVA BARBERIO
TRANFAGLIA
VITALE
Nicola
Agostino
Daniela
Luigi
Roberto
Carmengilda
Michele
Vincenzina
Lidia
sas
Giuseppina
Veronica
Vincenzo
Maria Luisa
Nicola
Francesca
Riccardo
Natalia
Consiglia
ADESIONI PROGETTO "LO PSICOLOGO IN FARMACIA" - PROVINCIA
AFRAGOLA
AFRAGOLA
ARZANO
ARZANO
BACOLI
BACOLI
BACOLI
BACOLI
BAIA
BOSCOREALE
BRUSCIANO
CALVIZZANO
CALVIZZANO
CAMPOSANO
CASALNUOVO
CASAMARCIANO
CASANDRINO
CASORIA
CASORIA
CICCIANO
CICCIANO
CRISPANO
ERCOLANO
ERCOLANO
ERCOLANO
FORIO D'ISCHIA
FRATTAMINORE
GIUGLIANO
GIUGLIANO
GRAGNANO
GRAGNANO
LIVERI
MARANO
MARANO
MARANO
MARIGLIANO
MASSALUBRENSE
MASSA SOMMA
MELITO
RENTA
DI GIACOMO
CANTONE
ZUCCONELLI
COLESANTI
GUARDASCIONE
NUZZO
PECCERELLA
DEL PORTO
SORRENTINO
COMUNALE
CACCIAPUOTI
DE FALCO
NAPOLITANO
CANTONE
CAVACCINI
VIVO
CERCIELLO
MEROLA
CELENTANO
DE PALMA
AGATIELLO
CUNETTA
DE SANCTIS
OLIVIERO
CIRILLO
BARBATO LETIZIA
CONTE
DI RUSSO
SCHETTINO
VINGIANI
DE LUCA
DI RUSSO
IANNACCHERO
MORRICA
AURIEMMA
CELENTANO
PISANO
SGRAVO
Emmanuel
S. Matteo
Raffaele
Mariateresa
Laura
Ermelinda
Claudio
Aldo
Catello
Pesce
Giuseppe
Giuseppe
Giovanna
Domenico
Ciro
Gabriella
San Pio
Carmela
Erminia
Antica
Francesca Maria
Silvana
Mariarosaria
Maria Elisabetta
Annunziata
Mariarosaria
Annabella
Francesco
Michele
Giovanni
Raffaella
Nicola
Marcella
Patrizia
Enrico
Giovanni
Maria
MELITO
META
MUGNANO
MUGNANO
MUGNANO
NOLA
OTTAVIANO
PALMA CAMPANIA
PALMA CAMPANIA
PIANO SORRENTO
POLLENA TROCCHIA
POMIGLIANO D.
POMIGLIANO D.
POMIGLIANO D.
PORTICI
PORTICI
PORTICI
PORTICI
PORTICI
POZZUOLI
POZZUOLI
S.ANTIMO
S. ANTONIO ABATE
S. GENNARO
S. GENNARO
S. GIORGIO Cremano
S. SEB. VESUVIO
SANT'ANASTASIA
SANT'ANASTASIA
SERRARA FONTANA
SORRENTO
SORRENTO
STRIANO
Torre ANNUNZIATA
Torre ANNUNZIATA
TORRE DEL GRECO
TORRE DEL GRECO
TORRE DEL GRECO
VILLARICCA
TANCREDI
DE SIMONE
PALOSCHI
MARRONE
S. BIAGIO SCIORIO
VISCONTI
LEONE
MORRA
MORRA
IROLLA
DI SAPIO
ALFA
PAGLIARULO
SAN FELICE
ALDI
BRIGNOLA
BRIGNOLA
DI FRAIA
ROTOLI
ANDREOZZI
AURISICCHIO
VERDE
DI MAGGIO
LAURI
DICHIARANTE
ARIEMMA
LOPEZ
CERCIELLO
DE LUCA
IACONO
FARFALLA
LIMONE
DEL CORE
Centrale PALOMBA
Rovigliano PALOMBA
PETTO
PISANO
PISANO
GALDIERO
Chiara
Giuseppe
Maria Rosaria
Rosaria
Angela
Pietro
Nicola
Lucio
Lucio
Rita
Antonio
Sas
Oreste
sas
Gaia
Giovanni
Sergio
Patrizia
Brigida
Elisa
Giuseppe
Margherita
Annamaria
Maria Luisa
sas
Elena
Ciro
San Pio
Armando
Mariella
…
Renata
Grazia
Maria
Maria
Giovanna
Giovanni
Giovanni
Sara