Anno IV – Numero 749
AVVISO
Ordine
Venerdì 13 Novembre 2015, S. Diego
Proverbio di oggi………..
1. ORDINE: farmexpo
2. Ordine: Corsi ECM
3. ORDINE:Caduceo2015
E mort a criatur e nu'n simm chiu cumbare
Notizie in Rilievo
QUELLE INVOLONTARIE PERDITE DI
URINA
Scienza e Salute
4. Tumore del polmone,
radioterapia IMRT
tollerata meglio dai
pazienti
5. Endometrio: se la
diagnosi è precoce basta
un intervento chirurgico
Prevenzione e
Salute
6. Occhio alla lingua:
i consigli per mantenerla
in salute
7. La frutta a fine pasto
riduce i danni causati
dalle abbuffate
CuriositÃ
8. La fisica della pipì
Meteo Napoli
Venerdì 13 Novembre
 Cielo Nuvoloso
Minima: 15°C
Massima: 20°C
Umidità :
Mattina = 72%
Pomeriggio = 74%
Un argomento che coinvolge molte donne: quelle piccole
perdite di urina involontarie. È un problema che riguarda
anche le giovanissime, dai 30-35 anni, che soffrono di
incontinenza, perlopiù in forma leg
Il problema può essere causato da fattori
diversi, fisici, per esempio durante la gravidanza
o dopo il parto, per il sovrappeso, ma a volte
anche per motivi psicologici, legati all’ansia.
L’incontinenza leggera è certamente più facile
da gestire, può comunque creare non pochi
problemi psicologici.
L'incapacità di controllare la minzione si associa,
intanto, a un giudizio negativo di chi ci circonda,
legato soprattutto a mancanza di igiene, odori
sgradevoli, a poca cura della persona.
Ecco perché chi ne soffre si vergogna di
parlarne, anche con il proprio medico.
Non sentirsi a posto con se stessi può
modificare le proprie abitudini di vita quotidiana.
Anche le relazioni sociali vengono compromesse.
Chi non si sente a posto nel proprio intimo ha paura e vergogna di incontrare
nuove persone.
Oggi esistono fortunatamente numerosi prodotti per gestire il problema,
assorbenti minuscoli e potentissimi che assorbono perfettamente i liquidi e
antiodore per non sentirsi a disagio con chi ci circonda e soprattutto star bene
con se stessi.
(Salute, Sani e Belli)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 749
PREVENZIONE E SALUTE
SPORT SICURO PER I BAMBINI:
IMPORTANZA DELL’ELETTROCARDIOGRAMMA NELLA
PREVENZIONE
Durante le sessioni scientifiche del XXI Congresso Nazionale GIEC che si è svolto a
Napoli il 26 settembre è stata presentato il testo del Decreto Balduzzi inerente la
disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e le
linee guida sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici.
Il decreto ha sancito l’OBBLIGO dei defibrillatori per tutte le SocietÃ
sportive anche amatoriali e dilettantistiche (GU n. 169 del 20 Luglio 2013)
In relazione ai certificati per l’attività sportiva non agonistica, il decreto AVEVA introdotto l’obbligo
per gli STUDENTI CHE SVOLGONO ATTIVITÀ FISICO-SPORTIVE
 organizzate dalle scuole nell’ambito delle attività parascolastiche,
 i partecipanti ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale
 le persone che svolgono attività organizzate dal Coni o da società affiliate alle
Federazioni o agli Enti di promozione sportiva che non siano considerati atleti agonisti
CONTROLLO MEDICO ANNUALE effettuato da un medico di medicina
generale, un pediatra di libera scelta o un medico dello sport
La visita prevedeva la misurazione della pressione arteriosa e un elettrocardiogramma (ECG) a riposo.
Regole più stringenti erano previste per chi partecipa ad attività ad
elevato impegno cardiovascolare come manifestazioni podistiche
oltre i 20 km o le gran fondo di ciclismo, nuoto o sci:
in questo caso erano previsti anche accertamenti supplementari.
Il Decreto in definitiva prevedeva tre classi di soggetti per l’attivitÃ
ludico motoria con conseguente rilascio di tre modelli di certificato:
 certificato di idoneità alla pratica di attività ludico-motoria,
 certificato di idoneità alla pratica sportiva di tipo non agonistico
 certificato di idoneità alla pratica di attività sportiva di particolare ed elevato impegno
cardiovascolare ex art 4 DM.
Successivamente il 7 agosto 2013 con il Decreto del fare, è stato ABROGATO L’OBBLIGO DI
CERTIFICAZIONE per l’attività ludico-motoria e amatoriale previsto dall’art.7, comma 11, del DL 158
del 2012.
Rimane così l’OBBLIGO di certificazione presso il medico o pediatra di base per L’ATTIVITÀ SPORTIVA
NON AGONISTICA previsto dal 1982.
La certificazione attuale per queste attività non ha mai previsto l’ECG a riposo.
QUESTO RITORNO ALLA VECCHIA CERTIFICAZIONE HA RIPORTATO TUTTO COME
PRIMA, RISERVANDOLO SOLO ALLE ATTIVITÀ AGONISTICHE
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 749
Allo stato attuale le Linee guida del ministero stabiliscono che il certificato è obbligatorio per gli alunni
che svolgono attività fisico-sportive parascolastiche, organizzate cioè dalle scuole al di fuori dall'orario
di lezione e per chi fa sport presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali ed al Coni.
Quindi, i vari corsi di calcetto, basket, rugby, karate, judo, nuoto o ginnastica artistica sono tra quelli
per i quali serve la certificazione quando le strutture che li organizzano sono affiliate alle Federazioni
di competenza che consentono poi anche lo svolgimento delle gare non agonistiche.
"Anche chi partecipa ai Giochi sportivi della gioventù fino alle selezioni regionali e i tesserati Coni sotto
i 12 anni e sopra i 45 devono presentare un certificato medico che però in questi casi è gratuito perché
è a fini scolastici.
Con cio’ è stato vanificato tutto il lavoro della Commissione che aveva invece messo in evidenza la
necessità di eseguire un ECG a riposo anche per coloro che si apprestavano a svolgere una attivitÃ
motoria di tipo ludico-dilettantistico.
Proprio in questo ambito dello sport si verifica il maggior numero di morti improvvise elettriche che
spesso passano del tutto sotto silenzio.
Il caso piu’ recente si è verificato sabato 28 settembre a Bari dove Pierpaolo Dentico di 30 anni è morto
mentre giocava a calcetto con degli amici nell’impianto di Santa Caterina.
L’ECG rappresenta tuttora il primo approccio strumentale a disposizione del cardiologo clinico, sia che
operi in strutture ambulatoriali che in ospedale.
Negli ultimi 30 anni sono comparse altre e più complesse tecnologie che hanno affinato le nostre
capacità diagnostiche. Ciononostante l’ECG non ha perso di importanza ma al contrario grazie alle
correlazioni ottenute con le nuove metodiche ha migliorato la sua performance e utilità clinica.
L’ECG è particolarmente sensibile nei giovani che sono affetti da canalopatie asintomatiche ma ad alto
rischio di morte improvvisa elettrica.
Viceversa la sensibilità e specificità è piu’ bassa per slatentizzare una cardiopatia ischemica silente
anche negli atleti master.
Secondo uno studio condotto dal prof Domenico Corrado dell’Università di Padova i giovani che
praticano sport agonistico presentano un rischio di morte improvvisa 2,5 volte superiore rispetto ai
coetanei meno sportivi.
In Italia, ogni anno 2 atleti ogni 100.000 muoiono improvvisamente.
La causa è quasi sempre una malattia silente ma pericolosa come la cardiomiopatia ipertrofica non
rilevata che puo’ essere presente sia in atleti che svolgono attività agonistica sia in quelli che svolgono
attività amatoriale.
Da oltre 30 anni in Italia le visite medico sportive per l'idoneità alla pratica agonistica si basano sulla
raccolta della storia clinica, sull'esame obiettivo e in aggiunta un ECG a 12 derivazioni a riposo e dopo
test di Master.
A seguito della abolizione della visita scolastica e della visita militare obbligatoria oggi andrebbe
sempre consigliato un ECG a riposo prima di eseguire attività sportiva anche amatoriale.
Infatti con questo esame si possono
 identificare i casi di ipertrofia del miocardio, che sono la causa più frequente di morte
cardiovascolare negli sportivi;
 intercettare anche altre malattie cardiologiche potenzialmente fatali come le canalopatie
eredo-familiari (ad es. la sindrome del Q-T lungo, la sindrome di Brugada).
Per dimezzare le morti in campo l'ECG dovrebbe dunque diventare lo standard in Italia per tutti gli
sportivi come aveva previsto il Decreto Balduzzi.
In questo modo si potrebbero ridurre del 50-70% le morti cardiache anche tra gli sportivi non agonisti.
Dott Maurizio Santomauro
Presidente Associazione Scientifica GIEC
Dirigente Medico Cardiologo - Dipartimento di Cardiologia, Cardiochirurgia ed Emergenze Cardiovascolari
Università Federico II Napoli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Anno IV – Numero 749
CERTIFICAZIONE ATTIVITÀ SPORTIVA NON AGONISTICA E AMATORIALE
ATTIVITÀ AMATORIALE
Fa riferimento ad un’attività ludico-motoria
praticata da soggetti non tesserati a Federazioni
sportive ed Enti riconosciuti dal CONI,
caratterizzata dall’essere individuale o collettiva
non occasionale, finalizzata al raggiungimento e
mantenimento del benessere psico-fisico della
persona (per esempio: nuoto libero o palestra).
NON VI È OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE,
NÉ OBBLIGO DI CONTROLLI MEDICI PERIODICI
ATTIVITÀ SPORTIVA NON AGONISTICA
Fa riferimento a quella praticata da:
 ALUNNI che svolgono attività sportive
organizzate dalla scuola nell’ambito delle
attività para-scolastiche;
 coloro che svolgono attività organizzate
dal CONI e dagli Enti e Federazioni
riconosciute dal CONI, ma non devono
essere riconosciuti come atleti agonisti
(secondo criteri del D.M. 18 febbraio
1982);
 coloro che partecipano ai giochi sportivi
studenteschi nelle fasi precedenti a quella
nazionale.
L’idoneità può essere rilasciata
ï‚· dal medico di medicina generale
ï‚· dal pediatra di libera scelta, relativamente
ai propri assistiti,
ï‚· o dal medico specialista in medicina dello
sport,
ovvero
dai
medici
della
Federazione medico sportiva italiana del
CONI.
AI FINI DEL RILASCIO DELLA CERTIFICAZIONE, È
NECESSARIO QUANTO SEGUE:
– anamnesi ed esame obiettivo, completo di
misurazione della pressione arteriosa (per
tutti)
– ECG a riposo, effettuato almeno una volta
nella vita (per tutti)
– ECG basale, debitamente refertato, eseguito
con periodicità annuale,
1) per ultrasessantenni con ulteriori fattori di
rischio cardiovascolare
2) per coloro i quali sono affetti da patologie
croniche comportanti un aumentato rischio
cardiovascolare (indipendentemente dall’età ).
Spetterà al medico certificatore valutare,
secondo il proprio giudizio clinico, se avvalersi
di un test da sforzo massimale o di ulteriori
accertamenti mirati in base alle patologie del
paziente, oltre che della consulenza
specialistica del medico dello sport o dello
specialista di branca.
Il medico certificatore è tenuto a conservare
copia di tutti i referti delle indagini
diagnostiche eseguite, per la durata di validitÃ
del certificato.
La validità della certificazione è annuale.
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Anno IV – Numero 749
SCIENZA E SALUTE
LE NUOVE FRONTIERE DELL’ARTROSCOPIA:
SARÀ ANCHE “RIGENERATIVAâ€
Impiegata per ricucitura di legamenti e saldatura di fratture, adesso diventa
funzionale per migliorare le condizioni di tessuti ossei minati dall’età avanzata
Dagli Anni 90 l’avvento dell’artroscopia ha rappresentato
l’ultima svolta dell’ortopedia. Tutto ciò che è successo dopo non
ha condizionato nello stesso modo l’approccio chirurgico né i
vantaggi per il paziente.
Oggi sono quasi 300mila gli interventi realizzati in questo modo
ogni anno lungo la Penisola.
LA SVOLTA NEL TIPO DI INTERVENTI
Vent’anni fa, di fronte ai primi riscontri, c’era chi si interrogava per capire se fosse una moda o una
necessità . Nel tempo, invece, l’artroscopia s’è rivelata per quel che è:
 un’opportunità alla ricucitura di legamenti alla saldatura di alcune fratture senza dover aprire
il distretto interessato.
Menischi, legamenti crociati, caviglie, polsi e gomiti: in tutte queste sedi oggi si interviene in tempi
ridotti e con la garanzia di poter assicurare recuperi più veloci.
Se la svolta all’inizio fu messa a disposizione quasi esclusiva degli atleti, sciatori e calciatori in primis,
oggi è a disposizione dell’intera popolazione.
Il motivo del successo si spiega con un dato: un atleta che si infortunava a un ginocchio un tempo
rischiava la fine della carriera. Oggi, se trattato con le nuove tecniche chirurgiche artroscopiche, nel
90% dei casi recupera la funzionalità in modo vicino alla normalità e dopo un periodo di
convalescenza e riabilitazione può ritornare come prima.
«Ma i benefici non sono uguali per tutti. In seguito a una caduta sugli sci, a un infortunio stradale o
riportato durante una partita di calcetto cui segue un danno alle articolazioni di braccia e gambe,
l’artroscopia permette di ritornare in pieno possesso delle proprie capacità fisiche.
Fondamentale, però, è far seguire all’intervento un’adeguata riabilitazione».
Per una svolta già acquisita, ce n’è un’altra che a breve potrebbe fare capolino nei reparti di
ortopedia: la medicina rigenerativa.
Si tratta di novità che in un prossimo futuro promettono di
diventare un modo per conservare articolazioni ben funzionali
Verso l’era della medicina
anche col passare degli anni, permettendo una buona efficienza
RIGENERATIVA?
fisica anche in età matura. Un “lifting†che consentirà di
ringiovanire legamenti e cartilagini.
«Ci sono diverse vie per riparare o rigenerare questi tessuti. Le più interessanti sono almeno due:
 l’utilizzo delle cellule mesenchimali prelevate dal midollo osseo
 l’utilizzo del plasma ricco di piastrine».
Le prime si differenziano in tessuto osseo e cartilagineo e potranno dunque trovare impiego per la
rigenerazione di difetti contenuti della cartilagine articolare.
Il plasma, invece, viene iniettato nel distretto della malattia (ginocchio, spalla, caviglia, anca, tendine,
muscolo o legamento), all’interno del quale vengono rilasciati i fattori di crescita che stimolano la
rigenerazione e la guarigione del tessuto lesionato richiamando le staminali mesenchimali adulte.
Opportunità di “autorigenerazione†che potranno trovare impiego anche nella popolazione adulta
colpita da osteoartrosi precoce, una forma degenerativa che colpisce le cartilagini già dopo i
quarant’anni e compromette lo svolgimento anche di una blanda attività sportiva. (Salute, La Stampa)
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Anno IV – Numero 749
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: CORSI ECM
Il corsi si terranno Venerdì e Sabato p.v., sede ordine, ore 9.30
Venerdì 13 Novembre La Politica Sanitaria in Oncologia 8,5 crediti
Sabato 14 Novembre Deficit Neurocognitivi
5 crediti
PHARMEXPO 2015
La più grande fiera del centro sud Italia dedicata al settore farmaceutico
ORDINE: CADUCEO D’ORO,
MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA
PROFESSIONE E GIURAMENTO DI
GALENO
Martedì 8 Dicembre, ore 18.00 Teatro Auditorium
Mediterraneo della Mostra d’Oltremare
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli consegna ai propri
iscritti che hanno conseguito 65, 60, 50, 40 e 25 anni di Laurea una
medaglia di benemerenza che rappresenta un riconoscimento della
Comunità Professionale all’impegno civile, tecnico e deontologico
dei Professionisti.
Nelle pagine che seguono sono riportati
gli ELENCHI dei Colleghi celebrati
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 749
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Martedì 08 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
PAGINA 8
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Anno IV – Numero 749
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 749
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare