Anno IV – Numero 752
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: farmexpo
2. ORDINE:Caduceo
2015
3. ORDINE di Napoli:
apre
il
convegno
nazionale dei farmacisti
del Giappone.
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Vietati i colpi di testa
sotto i 10 anni
La Federcalcio Usa:
«Sono pericolosi»
Prevenzione e
Salute
5. Tumore al seno, più
casi fra le donne giovani
(ma anche più
guarigioni)
6. Il tuo bambino ha la
febbre: 10 cose che devi
fare
Mercoledì 17 Novembre 2015, S. Alda
Proverbio di oggi………..
Vivere non è un piacere ma un dovere.....
ORDINE di NAPOLI: APRE IL CONVEGNO
NAZIONALE dei FARMACISTI del GIAPPONE
Intervento del presidente dell’Ordine all’apertura dei lavori del
Kagoshima – Naples Sister Cities 55th Anniversary
Symposium
“E’ per me un onore e piacere introdurre a
nome dell’Ordine di Napoli questo incontro
di cultura professionale tra farmacisti di due
paesi le cui vicende storico, politico-culturali
sono molto distanti tra loro anche se
recentemente si sono incrociate con un
reciproco arricchimento culturale“ – ha detto Vincenzo Santagada Presidente
dell’Ordine in una intervista rilasciata per la stampa locale dei giornali di
Kagoshima†in programma il 22 Novembre, a Kagoshima, città GEMELLATA
con Napoli.
Oltre al Presidente dell’Ordine Vincenzo Santagada, parteciperanno i
consiglieri Silvio Colesanti e Raffaele Marzano,
Kagoshima – Naples Sister Cities 55th Anniversary Symposium
Meteo Napoli
Mercoledì 18 Novembre
 Cielo Nuvoloso
Minima: 15°C
Massima: 19°C
Umidità :
Mattina = 83%
Pomeriggio = 77%
Napoli
Kagoshima
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 752
PREVENZIONE E SALUTE
TUMORE AL SENO, PIÙ CASI FRA LE DONNE GIOVANI
(MA ANCHE PIÙ GUARIGIONI)
Negli ultimi 15 anni, grazie a diagnosi precoce e farmaci sempre più efficaci,
693mila italiane hanno avuto la neoplasia e due terzi di loro se la sono lasciata alle
spalle
Aumentano i casi di tumore del seno nelle under 50:
negli ultimi 15 anni nel nostro Paese si è registrato un
incremento di casi del 27%, mentre la mortalità è scesa
quasi del 30%
Grazie a diagnosi precoce e farmaci sempre più efficaci sono così circa 693mila le donne italiane che
dal 2000 a oggi hanno avuto la neoplasia e circa due terzi di loro si sono ormai lasciate la malattia alle
spalle, avendo ricevuto la diagnosi da oltre un quinquennio.
I nuovi trattamenti contro la forma di cancro femminile più frequente fra sono state al centro del
dibattito all’International Meeting on New Drugs in Breast Cancer appena con concluso all’Istituto
Tumori Regina Elena di Roma con la partecipazione di più di 200 esperti da tutto il mondo.
« Si è registrato negli ultimi 20 anni un aumento costante e progressivo dell’incidenza di carcinoma
mammario, ma la mortalità , dopo il picco negli anni Ottanta, è diminuita - spiega Francesco Cognetti,
direttore dell’Oncologia Medica del Regina Elena.
Purtroppo molte di queste donne, nonostante i passi in avanti e l’incremento della durata della loro
vita, non ce la fanno:
è quindi necessario ottimizzare i trattamenti disponibili e individuare nuove soluzioni».
Mammografia gratis dai 45 anni ai 74
Un primo passo da compiere, secondo gli esperti, è migliorare le strategie a disposizione per scoprire il
tumore in fase precoce, quando le possibilità di guarigione sono altissime (superano il 90%).
«Lo screening con mammografia è lo strumento migliore di cui disponiamo - continua Cognetti -:
nelle donne dai 50 ai 69 anni ha contribuito in maniera determinante a ridurre di quasi il 40% la
mortalità nell’ultimo ventennio.
Alla luce dei numeri di cui disponiamo (nel 2000 erano meno di 8mila le nuove diagnosi nelle donne
con meno di 50 e quest’anno se ne stimano oltre 10mila) appare importante estendere il test a tutte le
italiane a partire dai 45 anni.
E i controlli devono proseguire fino ai 74 anni, ma oggi solo Emilia-Romagna e Piemonte hanno
ampliato le fasce d’età da coinvolgere nello screening».
Nel 2015 sono stimati in Italia circa 48mila nuovi casi di tumore del seno.
«Le terapie target hanno determinato benefici evidenti, in termini di riduzione della mortalità ma
soprattutto di miglior qualità di vita.
Le molecole a bersaglio, inoltre, possono essere impiegate in pazienti selezionate, con un utilizzo
estremamente mirato e appropriato delle risorse.
Va quindi affinata la ricerca sui marcatori biologici così da trattare solo chi sappiamo ha maggiori
possibilità di rispondere».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 752
Gli oncologi hanno poi ricordato come sia
ormai improprio parlare di tumore del seno:
bisogna invece utilizzare il plurale, perché ne
esistono molte varianti diverse e le differenze biologiche sono tali da configurare vere e proprie
patologie differenti.
«Il carcinoma della mammella è fra quelli che più hanno beneficiato della target therapy e si stanno
aprendo prospettive importanti anche grazie all’immunoncologia - dice Massimo Cristofanilli, Direttore
del Translational Research and Precision Medicine al Robert Lurie Comprehensive Cancer Center della
Northwestern University di Chicago -.
Senza dimenticare che un miglioramento consistente della sopravvivenza, anche nelle pazienti con
malattia avanzata può essere ottenuto grazie alla ottimizzazione di trattamenti già in uso».
Per esempio recentemente è stato dimostrato che i farmaci ormonoterapici (inibitori dell’aromatasi),
già utilizzati in donne in menopausa, possono essere utili anche nella terapia adiuvante di pazienti che
non hanno ancora raggiunto lo stato menopausale.
Importanti risultati evidenziati anche dallo studio GIM2 del Gruppo Italiano Mammella (pubblicati
recentemente sulla rivista scientificaLancet), condotto in Italia e coordinato dal Regina Elena di Roma e
dall’Istituto Tumori di Genova, che ha coinvolto in tutto il Paese più di 2.200 pazienti ad alto rischio di
recidiva dopo l’intervento chirurgico. « È verosimile - aggiunge Angelo Di Leo, Direttore del
Dipartimento oncologico dell’Usl 4 di Prato, che fa parte dell’Istituto Toscano Tumori - che la
valutazione di specifici marcatori biologici effettuata direttamente sul tumore potrà in un prossimo
futuro consentirci di usare in modo molto mirato i nuovi farmaci biologici, in particolare gli inibitori di
PI3K, il gene più frequentemente alterato nei casi di tumore della mammella».
USARE AL MEGLIO I FARMACI DISPONIBILI
IMMUNOTERAPIA, la nuova
arma contro i tumori
Attualmente gli oncologi hanno già a disposizione un
significativo numero di opzioni terapeutiche sia nella malattia in
fase iniziale, prima o dopo l’intervento chirurgico per prevenire
le recidive o le metastasi, che in quella più avanzata.
Il trattamento viene ora sempre deciso sulla base di complesse valutazioni sulle caratterizzazioni
biologiche di ogni singolo tumore (per questo di parla si parla di medicina personalizzata), mentre
nuovi farmaci potenziano l’attività dell’ormonoterapia o integrano l’efficacia della chemioterapia,
che rimangono i capisaldi del trattamento dei tumori della mammella.
«C’è poi in arrivo l’immunoterapia anche per cura dei tumori del seno, che apre per il futuro tre grandi
argomenti di ricerca:
 innanzitutto come rendere immunogenici i tumori che non lo sono (ovvero come rendere
riconoscibili dal sistema immunitario i tumori che meglio si mimetizzano);
 come potenziare la risposta immunitaria attraverso la combinazione di più anticorpi che
attivano in modo più efficace il sistema immunitario;
 come identificare i pazienti che rispondono alle cure identificando e analizzando specifici
marcatori nel sangue periferico».
«È evidente quanto sia importante il ruolo del sistema immunitario nell’insorgenza e nella
progressione delle malattie neoplastiche, comprese quelle della mammella - conclude Giuseppe Viale,
Direttore del Dipartimento di Patologia all’Università di Milano.
Gli attuali approcci immunoterapeutici sono proprio intesi da una parte a stimolare la reazione
immunitaria individuale contro il tumore, dall’altra a ridurre le capacità di inibire la reazione
immunitaria, che è il modo con cui alcuni tumori sfuggono al controllo immunitario.
Il ruolo del patologo in questo contesto sembra diventare sempre più importante nell’indirizzare le
scelte terapeutiche, basate sulle caratteristiche della reazione immunitaria presente nel tumore o sulla
sua assenza». (Salute, Corriere)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 752
PREVENZIONE E SALUTE
VIETATI I COLPI DI TESTA SOTTO I 10 ANNI
LA FEDERCALCIO USA: «SONO PERICOLOSI»
La nuova regola in risposta a una class action dei genitori dei giovani calciatori.
Per gli esperti il rischio di traumi cranici con lesioni cerebrali è alto
è la nuova regola introdotta dalla
Federcalcio americana e che riguarda i
bambini al di sotto dei 10 anni. Mentre
per quelli tra i 10 e i 13 anni si raccomanda agli allenatori di
limitarne il ricorso.
Motivo: troppo pericolosi, troppi rischi di provocare trauma
cranici. Tra le nuove normative ce ne sarà una anche relativa alle
sostituzioni con la possibilità di far uscire temporaneamente un
calciatore che abbia avuto un sospetto trauma cranico.
VIETATI I COLPI
DI TESTA
La class action
Traumi - spiegano gli esperti - che possono lesionare aree cerebrali importanti e portare a malattie
letali, come il morbo di Lou Gerigh, o invalidità di vario tipo.
Tanto che i colpi di testa sono stati addirittura al centro di una «class action» intentata da genitori di
giovani giocatori contro i dirigenti calcistici. Proprio in risposta a questa azione legale, la Federcalcio
statunitense ha deciso il divieto nelle accademie giovanili nazionali e nei club di soccer Usa.
«È un buon passo in avanti l’aver almeno stabilito un’età minima sino a cui non si può giocare con colpi
di testa, ma c’è ancora molto da fare», ha osservato Christopher Nowinski, direttore della NGO
«Concussion legacy Foundation», sottolineando come gli adolescenti rimangono anche con la nuova
misura una categoria a rischio di infortuni cerebrali.
Secondo uno studio, ben 50mila ragazzi sono stati vittime di trauma cranico dal 2010 durante partite di
calcio, più che in basket, baseball, softball e lotta messi insieme.
IL RISCHIO di COMMOZIONI CEREBRALI
Per Robert Cantu, neurologo ed esperto di fama di
danni causati dai trauma cranici, proprio i ragazzini
tra i 10 ed i 12 anni sono i più vulnerabili agli effetti delle commozioni cerebrali, in quanto sia la loro
materia grigia che i muscoli del collo non sono ancora del tutto sviluppati.
Michael Kaplen - avvocato che rappresenta le vittime di trauma cranici - è in favore di un bando totale
dei colpi di testa al calcio per i giovani: a suo avviso le regole introdotte sono una cattiva idea e i limiti
di età imposti «sembrano arbitrari e sciocchi».
Con la diffusione di calcio, football e rugby negli Stati Uniti è cresciuta l’attenzione per una possibile
connessione tra l’impatto con colpi di testa e l’insorgenza di malattie neurodegenerative.
Due recenti studi della Boston University avevano rivelato che i:
traumi cranici subiti prima dei 12 anni possono avere un impatto
negativo sull’integrità neurologica negli anni successivi
 e che il 95% dei giocatori di football americano ha danni al cervello
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 752
Il TUO BAMBINO HA LA FEBBRE: 10 cose che devi fare
Le indicazioni stilate dagli esperti riuniti al Congresso Nazionale di Antibioticoterapia in etÃ
pediatrica. Attenzione alle dosi dei farmaci e consultare sempre il medico
Nei bambini qual è la temperatura dopo la quale si può parlare di febbre?
Qual è il metodo migliore per misurarla? La TACHIPIRINA va data ogni quante ore?
Sono queste le domande più gettonate dei genitori ai pediatri italiani. Risposte non sempre unanimi.
A QUALE TEMPERATURA SI PUÓ PARLARE DI FEBBRE : La febbre è definita
come un incremento della temperatura corporea centrale e, secondo l’OMS,
la temperatura è considerata normale se è compresa fra 36,5 e
37,5°C. In generale, secondo i dati di uno studio, risulta che i genitori, se pur
abbastanza informati su come gestire la febbre nei bambini, nella realtÃ
adottano invece comportamenti errati affidandosi al passaparola o alla saggezza popolare.
Tra gli errori più comuni, i dati evidenziano per es. che quasi
 il 60% dei genitori somministra farmaci antipiretici senza il consulto con il pediatra
 oltre il 60% utilizza mezzi per ridurre la temperatura come panni imbevuti di acqua fredda.
 il 50% dei genitori ritiene che il dolore sia uno strumento educativo per la crescita del proprio
figlio e che per questo un dolore anche lieve debba essere sopportato.
Come spiega la prof.ssa Susanna Esposito, Dir. dell’Unità di Pediatria del Policlinico dell’UniversitÃ
degli Studi di Milano, «La febbre è uno dei più frequenti motivi di richiesta di visita pediatrica ma
spesso non viene gestita nel modo più raccomandato da parte dei genitori che tendono a
somministrare farmaci non adatti o addirittura espongono i loro figli a sottodosaggi o sovradosaggi.
Raccomandiamo sempre di non impiegare nel bambino farmaci per gli
FATE ATTENZIONE alle adulti e ricordiamo che i farmaci per contenere la febbre, come gli
antipiretici, vanno somministrati sempre in base al peso e non all’età ».
DOSI dei FARMACI
In accordo con le Linee guida sulla gestione della febbre in etÃ
pediatrica, di seguito le 10 raccomandazioni che i pediatri rivolgono ai genitori per gestire
correttamente la febbre nei bambini.
1) Per i bambini fino a 4 settimane si raccomanda la misurazione ascellare con termometro elettronico; per i
bambini oltre le 4 settimane, si può utilizzare la misurazione ascellare con termometro elettronico o quella
timpanica con termometro a infrarossi.
2) La via di misurazione rettale della temperatura corporea non dovrebbe essere impiegata di routine nei
bambini con meno di 5 anni a causa della sua invasività e del disagio che comporta.
3) La misurazione orale della temperatura corporea è da evitare.
4) L’impiego di mezzi fisici per la terapia della febbre (spugnature con liquidi tiepidi, bagno, esposizione a
correnti di aria fresca, applicazione di borse del ghiaccio, frizione della cute con alcool) è generalmente
sconsigliato, ad eccezione dei casi di ipertermia.
5) Paracetamolo e ibuprofene sono gli unici antipiretici raccomandati in età pediatrica, sono farmaci
generalmente sicuri ed efficaci e devono essere utilizzati a dosaggi standard.
6) I farmaci antipiretici devono essere impiegati nel bambino febbrile solo quando alla febbre si associ un
quadro di malessere generale.
7) L’uso combinato o alternato di ibuprofene e paracetamolo non è raccomandato sulla base delle scarse
evidenze scientifiche disponibili riguardo la sicurezza rispetto alla terapia con un singolo farmaco.
8) Il paracetamolo od ibuprofene non devono essere utilizzati nei casi di convulsioni febbrili.
9) L’acido acetilsalicilico non è indicato in età pediatrica per il rischio di Sindrome di Reye.
10) Non è raccomandato considerare l’entità della febbre come fattore isolato per valutare il rischio di infezione
batterica grave, tuttavia la febbre di grado elevato può essere considerata predittiva di infezione batterica
grave in particolari circostanze. (Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 752
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
PHARMEXPO: L’UNICO SALONE FARMACEUTICO DEL
CENTRO SUD ITALIA
Anche quest’anno l’Ordine sarà presente insieme a Fedefarma con il proprio stand
e con l’organizzazione di corsi ECM e convegni (vedi Tabella).
Appuntamento per la 8° edizione di Pharmexpo, alla
Mostra d’Oltremare di Napoli dal 20 al 22 novembre 2015.
DATA
Sabato 21 Novembre
ore 9.00 Sala Capri Pad. 6
Sabato 21 Novembre
ore 10.00 Sala Ischia Pad. 6
Sabato 21 Novembre
ore 11.00 Sala Capri Pad. 6
Sabato 21 Novembre
ore 14.00 Sala Sorrento Pad. 6
Sabato 21 Novembre
ore 14.00 Sala Capri Pad. 6
Sabato 21 Novembre
ore 14.00 Sala Ischia Pad. 6
Domenica 22 Novembre
ore 9.00 Sala Capri Pad. 6
Domenica 22 Novembre
ore 11.00 Sala Capri Pad. 6
EVENTO
Sintomi in Farmacia:
il bruciore di stomaco
Farmacia e Capitale: orientarsi nel
cambiamento
Un antiemetico per ogni occasione
Credifarma 2.0: nuovi Strumenti finanziari
per la farmacia
Lo sviluppo dei farmaci con le
biotecnologie
Malattie sessualmente trasmissibili: ruolo
del Farmacista – (Farmacisti Cattolici UCFI)
Il Farmacista: un professionista che rispetta
le regole e ne valorizza i contenuti
La contraccezione d’emergenza:
il ruolo del Farmacista
CREDITI
Corso FAD 30 CF
Corso FAD 30 CF
Corso FAD 30 CF
Corso FAD 30 CF
Corso FAD 30 CF
Corso FAD 30 CF
Corso FAD 30 CF
Corso FAD 30 CF
CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN:
“GALENICA MAGISTRALE ED OFFICINALE - 2015/2016â€
Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
Come partecipare: per aderire al Concorso per la partecipazione al Corso di Perfezionamento
bisogna presentare:
a. domanda d’iscrizione, intestata al Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II";
b. fotocopia dell'attestato di versamento del contributo di euro 1500,00 (millecinquecento/00 euro);
c. I partecipanti saranno selezionati attraverso la valutazione dei titoli presentati;
Scadenza di partecipazione: 27.11.2015;
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 752
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Martedì 08 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 752
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 752
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare