Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 756 Lunedì 23 Novembre 2015, S. Clemente   AVVISO Ordine 1. ORDINE:Caduceo 2015 2. ORDINE di Napoli: apre il convegno nazionale dei farmacisti del Giappone.        Proverbio di oggi……….. Int’a vocca chiusa nun traseno mosche.             ORDINE di NAPOLI: APRE IL CONVEGNO   Notizie in Rilievo  NAZIONALE dei FARMACISTI del GIAPPONE Scienza e Salute Kagoshima – Naples Sister Cities 55th Anniversary Symposium 3. Farmaci su misura Prevenzione e Salute   4. Disfunzione erettile     Meteo Napoli  Lunedì 23 Novembre   Cielo Nuvoloso Minima: 10°C   Massima: 15°C   Umidità:   Mattina = 40% Pomeriggio = 80%   SITO WEB ISTITUZIONALE:     www.ordinefarmacistinapoli.it                        iBook Farmaday  E‐MAIL:                                  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;            Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.    SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli  PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 756 SCIENZA E SALUTE FARMACI «SU MISURA» PER OGNI MALATO La nuova medicina «di precisione» vuole individuare con l’analisi del Dna la specifica forma di patologia del singolo paziente, così da mirare ancora meglio la cura 1. Mary  Ann  Anselmo,  59  anni,  cantante  americana  di  jazz  del  New Jersey, costa Est degli Stati Uniti,  2. Marcia Stiefel, 68 anni, pensionata del North Dakota.   Due donne colpite dallo stesso tumore, un glioblastoma del cervello  (diciamo: uno dei più difficili da curare),   ma con un destino diverso.  A  Mary  Ann  i  medici  dello  Sloan  Kettering di  New  York,  uno  dei  più  famosi istituti per la cura del cancro al mondo, hanno analizzato il genoma del tumore, hanno scoperto  una  alterazione  del  Dna  (capace  di  stimolare  la  crescita  tumorale)  sensibile  a  un  farmaco  non  prescritto per il glioblastoma (si usa nel melanoma), glielo hanno somministrato, con successo.   Per Marcia non è stato così, non aveva la mutazione (non solo: nel North Dakota, gli ospedali non sono  attrezzati come a New York) e l’unica prospettiva è stata quella di continuare la chemioterapia.     Ecco, questo è un po’ il succo della nuova medicina di precisione:   la possibilità di individuare la particolare forma di malattia di cui il paziente  soffre (attraverso l’analisi del Dna) e curarla.   Con i mezzi che si hanno già a disposizione o studiandone altri.   Personalizzando, cioè, la cura in modo da somministrare il farmaco giusto al paziente giusto.   E non solo nel caso dei tumori.   Ormai da alcuni anni, però, si parla di terapie personalizzate. Che cosa sta cambiando?   «La medicina personalizzata, annunciata da tempo, — precisa Giuseppe Testa, professore di Biologia  molecolare  all’Università  di  Milano  e  direttore  del  Laboratorio  di  Epigenetica  delle  cellule  staminali  all’Istituto europeo di Oncologia — così non è stata.   Si è limitata a stratificare meglio i pazienti, riclassificandoli a livello molecolare e individuando terapie  valide per quei gruppi, non per il singolo (come, invece è accaduto per Mary Ann).   Più che di “personalizzazione” si dovrebbe parlare di “gruppizzazione”».   L’ambizione, invece, è intervenire sul singolo. «E questo comporta almeno due problemi.   Il primo riguarda le modalità con cui si dovrà dimostrare l’efficacia di un farmaco e, il secondo, i sistemi  regolatori, cioè tutto l’iter di registrazione di un medicinale».  LE PROSPETTIVE E  LE DIFFICOLTÀ  I passi da fare per arrivare alla «personalizzazione»  Questo nuovo approccio, dunque, porta a un cambiamento di mentalità nella ricerca scientifica, nella  conduzione delle sperimentazioni cliniche (oggi, per es., si comincia a parlare di trial basket:   si  sperimenta  un  farmaco  non  in  pazienti  che  hanno  la  stessa  malattia,  ma  in  coloro  che  hanno  la  stessa mutazione genetica), nei sistemi che dovranno regolare l’immissione in commercio e anche nei  rapporti fra accademia e industria. «Ne dobbiamo essere consapevoli. L’idea che la scienza va avanti e  poi le leggi si adeguano non funziona più.   È  indispensabile  che  la  scienza  si  confronti  subito  con  la  politica».  Una  rivoluzione,  dunque,  basata  anche  sulla  capacità  che  abbiamo  oggi  di  analizzare  enormi  quantità  di  dati.  «Non  solo  i  dati  del  genoma ‐ ma anche quelli che riguardano la nostra vita quotidiana, quello che mangiamo, quanti drink  beviamo. Ormai le nostre vite sono digitalizzate. Basti pensare quante informazioni passano attraverso  i  social  media,  come  Facebook  e  Twitter».  Sarà  dall’incrocio  di  questi  dati  che  potranno  emergere  indicazioni per la cura, ma anche per la prevenzione delle malattie. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 756 SCIENZA E SALUTE 6 AZIONI CONCRETE CONTRO LA DISFUNZIONE ERETTILE: COSA POTETE FARE La disfunzione erettile (DE), gergalmente chiamata impotenza, è la persistente incapacità (per almeno tre mesi) di raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto sessuale soddisfacente. Si tratta di un disturbo molto frequente, che colpisce il 13% della popolazione  maschile e che aumenta con l’età: dopo i 50 anni quasi il 50% degli uomini ne  soffre.  Il  professor  Francesco  Montorsi,  direttore  scientifico  e  primario  di  Urologia  presso  l’IRCCS  Ospedale  San  Raffaele  di  Milano  illustra  le  prime  azioni concrete che si possono mettere in atto per affrontare il problema.  1. Ditelo  al  medico:  Niente  imbarazzi: chi  soffre  di  disfunzione  C  erettile  non  è  solo.  La  DE  colpisce  oltre  100  milioni  di  uomini  al  O  mondo.  La  maggior  parte  dei  maschi  presenta  una  disfunzione  erettile  occasionale:  il  problema diventa serio quando cronicizza. Anche se è un disturbo comune, non è comunque  S una  caratteristica  “normale”  dell’invecchiamento.   Può  essere  difficile  parlarne  ma  per  A  ricevere aiuto bisogna per prima cosa informarne il proprio medico.    2. Identificate  la  causa  o  le  cause.  La  disfunzione  erettile  può  essere  causata  da fattori  F  fisiologici.  Ma  può  anche  essere  legata  a  una  circolazione  debole  o  nervi  danneggiati  dal  A  diabete.  Entrambi  questi  fattori  impediscono  un  regolare  afflusso  di  sangue  al  pene.  Un  R  buon flusso di sangue è infatti necessario per  mantenere una buona e duratura erezione.   E  È importante anche sapere che la disfunzione erettile, oltre che essere causata da un diabete  non  controllato,  può  essere  una  “spia”  precoce  di malattie  cardiache.  Alcuni  uomini  ,  invece,  vanno incontro al problema a seguito di un trattamento per il cancro alla prostata.   Il disturbo, infine, può essere un effetto collaterale di alcuni farmaci oppure essere associato a  un calo dei livelli di testosterone, l’ormone sessuale maschile.  La  disfunzione  erettile  può  essere  anche  di  origine psicologica,  cioé  essere  legata  a  problemi  di  depressione,  stress  o  di  relazione.  A  volte,  può  avere  cause  sia  fisiche  che  emotive.  Capire  che  cosa  produca la DE aiuta nella decisione sul trattamento da seguire. Ci sono molti metodi e test che aiutano il  medico a capire cosa stia realmente accadendo. A volte una semplice conversazione sugli propri stili di vita  è in grado di far luce sulla causa o le cause.  3. Modificate  il  vostro  stile  di  vita:  Vivere  in  modo  sano  migliora  tutti  gli  aspetti  della  vostra  vita,  compresi quelli della sfera sessuale. Il medico quindi, in presenza di disfunzione erettile probabilmente  suggerirà come prima cosa uno stile di vita più sano (smettere di fumare e limitare l’assunzione di alcol  eccetera).  Il  rischio  di  disfunzione  erettile  è  quasi  il  doppio  tra  gli uomini  che  fumano.  Se  si  è  in  sovrappeso o francamente obesi, perdere peso risulta spesso un toccasana anche in questa chiave: come  il  fumo,  anche  l’obesità quasi  raddoppia  il  rischio  di  disfunzione  erettile.  Anche  un  regolare  esercizio  fisico  naturalmente  aiuta:  oltre  a  contribuire  in  modo  decisivo  alla  perdita  di  peso,  riduce  lo  stress  e  aumenta il flusso di sangue in tutti gli organi, quelli sessuali compresi. Cambiare stile di vita è, quindi, in  genere  la  prima  terapia  per  la  disfunzione  erettile.  Lavorare  con  il  medico  e  con  un  nutrizionista  per  capire che cosa fare e come intervenire può dare risultati molto soddisfacenti.  4. Considerate  un  sostegno  psicologico:  Se  la  disfunzione  erettile  è  legata  a  conflitti  relazionali,  depressione o ansia da prestazione in camera da letto, la consulenza individuale o di coppia può fare la  differenza.  Il  medico  probabilmente  vi  consiglierà  un terapeuta che  sia  il  più  adeguato  alla  vostra  situazione.  PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 756    5. Capite qual è la terapia più adatta a voi:  Ci sono molti trattamenti disponibili per la disfunzione  erettile.  Se  si  hanno  livelli  patologicamente  bassi  di  testosterone,  ad  esempio,  innalzare  la  soglia  di  questo ormone potrebbe essere d’aiuto. I farmaci usati per il trattamento di altre malattie o condizioni,  come gli antidepressivi o farmaci per la pressione alta, possono causare la disfunzione erettile.   In  questo  caso,  il  medico  può  cambiare  o modificare  il  regime  farmacologico  corrente per  eliminare  questo effetto collaterale.  Normalmente la prima scelta riguarda farmaci da prendersi per via orale. Questi farmaci  migliorano la  circolazione  del  sangue  all’interno  del  pene:  sono  in  genere  ben  tollerati  e  con  un  buon  profilo  di  sicurezza. Solo i pazienti che sono già in trattamento con nitrati non possono prendere questi medicinali  poiché correrebbero il rischio di avere un calo significativo della pressione.   I  pazienti  che  non  rispondono  ai  farmaci  orali  possono  trovare  la  soluzione  della  disfunzione  erettile  con microiniezioni da  eseguire  all’interno  del  pene  oppure  con  un  nuovo  gel da  instillare  nell’uretra. Quando  queste  terapie  non  funzionano  il  paziente  può  considerare  il  posizionamento  di  protesi peniene. Si tratta di un intervento chirurgico molto efficace.   Nel  paziente  che  desidera  considerare  l’opzione  chirurgica  è  sempre  importante  coinvolgere  il/la  partner nella decisione.  6. Restate in contatto con il vostro medico:  Informate il vostro medico sul funzionamento o meno  del  trattamento.  Potrebbe  essere  infatti  necessario provare  due  o  tre  trattamenti prima  di  trovare  la  soluzione adatta. Bisogna essere “pazienti” e strutturate un “piano” per iscritto con il vostro medico.   (Salute, Corriere)    SCIENZA E SALUTE   I GIOCHERELLONI SONO PIÙ ATTRAENTI: PIACCIONO PIÙ DI LAUREATI E CREDENTI Studio europeo dimostra che la giocosità rientra fra le caratteristiche più ricercate in un potenziale partner  Questa  caratteristica  rientra,  infatti,  fra  gli  attributi  ritenuti  più  “desiderabili”  in  un potenziale partner.   È  quanto  emerge  da  uno  studio  pubblicato  sulla  rivista American  Journal  of  Play dai  ricercatori  dell'Università  di  Zurigo  (Svizzera),  secondo  cui il  marito  o  la  moglie  “ideali” dovrebbero  essere  giocherelloni  oltre  che  affabili,  intelligenti  e  dotati di senso dell'umorismo.    Nel  corso  della  ricerca,  gli  autori  hanno  chiesto  a 327  studenti tedeschi,  svizzeri  e  austriaci  di  stilare  un  elenco  delle  qualità  che  desideravano  trovare in un compagno a lungo termine.   Dall'analisi  dei  risultati  è  emerso  che  le  qualità  più  ricercate  sono  l'affabilità, l'intelligenza, l'umorismo e la voglia di divertirsi. Anche la giocosità si è rivelata importante:  si è piazzata a metà classifica, ma a poca distanza dai favoriti.   “Questo tratto della personalità sembra essere importante per la scelta del partner, almeno più del  possesso di una laurea, di un buon corredo genetico o di essere religiosi – spiega René Proyer, che ha  guidato la ricerca –. Anche se dobbiamo essere cauti nell'interpretazione dei dati, lo studio potrebbe  indicare  che  le  persone  giocose  sono  percepite  come  partner più  attraenti o  che  la  giocosità  si  manifesta sempre più nelle relazioni sentimentali”. (Salute, sole 24 ore) In Amore conta la  GIOCOSITA’ PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 756 SCIENZA E SALUTE RESVERATROLO, ASSUNTO IN PICCOLE DOSI PREVIENE CANCRO INTESTINALE La sostanza è più efficace in quantità ridotte che in misura eccessiva Bastano piccole dosi di resveratrolo per prevenire il cancro intestinale.   La  sostanza,  contenuta  nell'uva,  nei  frutti  rossi,  nelle  mele  e  nel  vino,  fa  bene  anche  se  presa  in  quantità  ridotte.   Anzi,  un  consumo  ridotto  risulta più  efficace  di  un'assunzione eccessiva.   È  quanto  sostengono,  in  uno  studio  pubblicato  sulla  rivista Science  Translational  Medicine,  i  ricercatori  delle  Università di Leicester (Usa) e di Liverpool (Regno Unito),  che  hanno  smentito  i  risultati  di  ricerche  precedenti,  secondo  cui  la  sostanza  avrebbe  effetti  benefici  solo  se  consumata in quantità spropositate.   Gli  esperti  ritengono,  invece,  che  bere  regolarmente un  bicchiere  di  vino  rosso  potrebbe  ridurre  il  pericolo  di  sviluppare il tumore all'intestino.   Durante  la  ricerca,  gli  studiosi  hanno  somministrato  il  resveratrolo  ad  alcuni  topi  affetti  da adenoma  al  colon,  un tumore benigno che, in diversi casi, può trasformarsi  in cancro intestinale.   I roditori sono stati inseriti in due gruppi.    Ai  primi  è  stata  assegnata,  quotidianamente,  una  quantità  della  sostanza  pari  a  quella  contenuta in un bicchiere di vino.    Ai secondi, invece, è stata fornita una dose 200 volte superiore.   R  Inoltre, gli animali sono stati ulteriormente suddivisi in due sottogruppi:   I   alcuni sono stati nutriti con una dieta bilanciata,   S  mentre gli altri con un'alimentazione ricca di grassi.  U L  T  A  T  I una riduzione delle dimensioni del tumore, soprattutto se assunto in piccole dosi  Al termine dell'esperimento, è emerso che il resveratrolo aveva determinato:   Nei  roditori  che  avevano  consumato  elevate  quantità  della  sostanza,  infatti,  il  tumore era diminuito del 25%.    Invece,  in  quelli  che  avevano  consumato  una  dose  di  resveratrolo  equivalente  a  quella contenuta in un bicchiere di vino, si era ridotto del 50%.    “Abbiamo  osservato  che  un  basso  consumo,  piuttosto  che  un'assunzione  ingente,  di  resveratrolo impedisce la crescita tumorale nei topi ‐ spiega Karen Brown, che ha guidato la ricerca ‐.  Per la prima volta, abbiamo visto che meno resveratrolo è meglio.   Questo  studio  dimostra  che  una  quantità  ridotta  può  aiutare  a  prevenire  i  tumori  più  di  una  dose  elevata".  (Salute, sole 24 ore)  PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 756   Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca   ORDINE: CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO         Martedì 8 Dicembre, ore 18.00 Teatro Auditorium Mediterraneo della Mostra d’Oltremare L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli consegna ai propri  iscritti che hanno conseguito 65,  60, 50, 40 e 25 anni di Laurea  una medaglia di benemerenza che rappresenta un riconoscimento della  Comunità Professionale all’impegno civile, tecnico e deontologico dei Professionisti.                                             Nelle pagine che seguono sono riportati gli ELENCHI dei Colleghi celebrati  PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 756 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Martedì 08 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 756 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare   PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 756 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare    

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