Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 763 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Concerto di Natale, Caduceo d’oro e Giuramento di Galeno 2. ORDINE: un Farmaco per tutti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Quali erbe possono aiutare dopo un intervento per tumore al colon? Prevenzione e Salute 4. Come si affrontano le piaghe da decubito Domande e Risposta 5. Perché soltanto alcune persone sono sonnambule? 6. Perché le pellicole iniziano con un conto alla rovescia? Meteo Napoli Mercoledì 2 Dicembre  Cielo Nuvoloso Minima: 14°C Massima: 18°C Umidità: Mattina = 84% Pomeriggio = 80% Mercoledì 02 Dicembre 2015, S. Savino, Viviana Proverbio di oggi……….. Tutt''o llassato è perduto. Tutto ciò che si lascia è perso.… PERCHÉ SOLTANTO ALCUNE PERSONE SONO SONNAMBULE? È una questione di familiarità: nell’80% dei casi chi soffre di questo disturbo ha un parente stretto che allo stesso modo, di notte, si aggira per casa come in trance. L’immagine del sonnambulo che al calar delle tenebre passeggia sui tetti in pigiama è comunque da sfatare: in genere la persona compie movimenti limitati all’ambiente immediatamente circostante. Più raramente esce dalla stanza o in giardino o compie azioni complesse. In questo stato, il grado di vigilanza è molto basso ma i cinque sensi sono più acuìti rispetto allo stato di veglia: il sonnambulo, muovendosi in uno spazio conosciuto è di solito in grado di evitare gli ostacoli, anche se talvolta capita che si faccia male o si ferisca. Certo, è sempre bene che durante gli attacchi di sonnambulismo la persona sia “protetta” per evitare che si metta nei guai. Non va però svegliata (cosa peraltro molto difficile da fare), Lasciatelo perché potrebbe reagire con violenza e restare poi in stato confusionale per qualche minuto, fino a risveglio completo. È dormire! meglio piuttosto accompagnarla a letto o dirle: “torna a dormire”. Spesso sarà in grado di eseguire l’ordine. Il fenomeno è più frequente nei bambini e nei ragazzi. La sua comparsa in età adulta, piuttosto rara, può essere sintomo di un disturbo neurologico. Le cronache descrivono casi-limite Ma quali sono i comportamenti di sonnambulismo sessuale tipici del sonnambulo? (approcci intimi o addirittura violenti), ma in genere la persona cammina, parla, va in bagno, mangia, pizzica le coperte, si lava, si veste. Gli uomini, durante le crisi, sono più spesso violenti rispetto a quanto facciano le donne, le quali, dal canto loro, preferiscono alla lotta un succulento spuntino notturno. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli il divertimento del vento e la carta PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 763 PROFESSIONE E SALUTE Ordine: Un farmaco per tutti Lunedì 7 Dicembre, ore 11.00 Ospedale Annunziata, presentazione del Progetto di solidarietà “Un farmaco per tutti”, promosso dall’Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe, realizzato in sinergia con l’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli, con Federfarma, con l’Azienda Ospedaliera Santobono Pausilipon e con la generosità di tanti”; Il progetto ha come finalità il riutilizzo di farmaci, le cui CONFEZIONI SIANO INTEGRE, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa. COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti Nei prossimi giorni i rappresentanti delle farmacie che hanno aderito al progetto saranno convocati presso la sede dell’Ordine per chiarire tutti gli aspetti legati alla raccolta dei farmaci e dei dispositivi medico - sanitari PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 763 PREVENZIONE E SALUTE QUALI ERBE POSSONO AIUTARE DOPO UN INTERVENTO PER TUMORE AL COLON? Esistono piante che aiutano il sistema immunitario, ma a non bisogna esagerare ed è importante farsi ben consigliare. Attenzione alle «bufale» Mio marito, di 62 anni, è stato da poco operato per occlusione intestinale, gli è stato asportato il colon a causa di un tumore substenosante, e adesso è portatore di stomia Gli potrebbe essere d’aiuto la medicina alternativa, oltre a quella «classica»? Risponde Fabio Firenzuoli, direttore del centro medicina integrativa azienda ospedaliera Careggi, Firenze In questo caso il termine «medicina MEDICINA alternativa», come lei stessa lascia intendere, ALTERNATIVA non è quello corretto, è meglio usare l’aggettivo «complementare» e la medicina «convenzionale» è, e rimane, assolutamente, la medicina di riferimento. In ambito oncologico le piante medicinali, e nemmeno in tutti i casi, né in tutti i momenti, possono avere solo un ruolo complementare o di prevenzione. Ma andiamo per ordine. L’argomento di per sé è complesso e lei ha posto un caso ben preciso: quello di suo marito, appena operato di colectomia totale, quindi con postumi di un intervento importante, demolitivo, dalle conseguenze permanenti anche dal punto di vista nutrizionale. Nel caso specifico ritengo sia opportuno, in attesa che gli PIANTA oncologi inizino il loro programma di terapie farmacologiche, ANTINFIAMMATORIA un’adeguata assistenza nutrizionale per non avere carenze. In questa fase le piante utilizzabili a corollario sono quelle che sostengono il sistema immunitario. Una potrebbe essere l’Astragalus membranaceus, pianta cinese ricca di sostanze che hanno dimostrato anche attività antinfiammatoria e anti-angiogenica proprio su modelli sperimentali di tumore del colon. Nel caso invece di pazienti oncologici che stiano effettuando la chemio-radioterapia il discorso si fa molto più delicato perché dobbiamo stare attenti al rischio di interazioni farmacologiche con le erbe. I farmaci utilizzati sono tossici di per sé, ed è facile turbare un equilibrio già precario introducendo erbe contemporaneamente come talvolta capita di veder suggerito, seppure in buona fede, pensando che più sostanze naturali si utilizzano più aumentano le opportunità di guarigione. UNA SOLA PIANTA ALLA VOLTA Meglio una sola pianta per volta, solo quando strettamente necessaria e «cum grano salis», fondamentalmente per gestire sintomi come nausea, vomito, ansia, depressione, stanchezza, insonnia o diarrea. Certe piante lassative potenzialmente utili contro la stipsi dovuta ad alcuni chemioterapici, devono essere prescritte con parsimonia perché in questi pazienti potrebbero facilmente avere un’azione irritante sull’intestino. In alcuni casi specifici possiamo anche integrare la chemioterapia con estratti di piante ad attività sinergica alla terapia dell’oncologo, allo scopo di migliorarne addirittura l’efficacia nei casi in cui siamo in presenza di resistenza ai farmaci. Infine, superata la fase della terapia oncologica, chemio o radioterapica, ci si confronta con la prevenzione secondaria, quella delle recidive, per la quale oltre l’alimentazione e lo stile di vita, alcune piante, spesso conosciute solo come spezie ed erbe ad uso alimentare, possono costituire dei veri e propri medicinali. Curcuma longa e Tè verde, ad esempio, ma non solo, possono essere sapientemente dosate e utilizzate per venire assorbite e metabolizzate al meglio. (salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 763 PREVENZIONE E SALUTE COME SI AFFRONTANO LE PIAGHE DA DECUBITO Tra le complicazioni più temute per chi è costretto a letto o in carrozzina per tempi lunghi ci sono le piaghe da decubito, che, se trascurate, possono arrivare a intaccare i tessuti sottocutanei, con conseguenze gravi, fino al decesso. «Le piaghe da decubito, o ulcere da pressione, sono lesioni cutanee che di solito si verificano in corrispondenza di una sporgenza ossea, nell’area di contatto della pelle con una superficie solida d’appoggio — spiega Nicola Ferrara, presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria e direttore della scuola di specializzazione in geriatria dell’Università Federico II di Napoli. All’inizio riguardano gli strati più esterni, della pelle, cioè epidermide e derma, ma se non si interviene possono raggiungere muscoli, cartilagine e ossa. Le ulcere si formano per una pressione prolungata sulla cute, con conseguente riduzione del flusso sanguigno e dell’ossigenazione locale, che può portare alla morte del tessuto (necrosi). Alla loro formazione può contribuire lo sfregamento sulle aree di appoggio, che rimuove lo strato corneo della pelle, rendendola più vulnerabile» Cosa sono le ulcere da decubito Le piaghe da decubito sono lesioni cutanee che si formano in punti del corpo nei quali la pelle viene sfregata a lungo e/o è sottoposta a pressioni prolungate. Possono riguardare sia gli strati superficiali della cute (epidermide e derma) sia, nei casi più gravi, i muscoli e le ossa sottostanti. Si tratta di un problema frequente in chi è costretto a lunghe permanenze a letto o su una sedia a rotelle. Il processo che porta alla necrosi Le piaghe da decubito sono legate all’immobilità prolungata. La posizione statica provoca un aumento della pressione sui tessuti, che può, a sua volta, compromettere il flusso sanguigno locale, provocando l’ostruzione dei vasi, la coagulazione e la morte del tessuto(necrosi). Le forze di attrito sulle aree di appoggio (sfregamento, trascinamento e stiramento dell’epidermide che si verificano quando si compiono spostamenti e sollevamenti del paziente allettato) possono anch’esse contribuire allo sviluppo delle lesioni. I sintomi e la diagnosi - I sintomi e la diagnosi Stadio 1: La diagnosi delle - Stadio 2 ulcere da decubito si basa su un’attenta osservazione della cute. In base all’aspetto e alla gravità delle piaghe da decubito si possono distinguere quattro stadi: La pelle è arrossata nel punto di pressione tra il corpo e la superficie solida su cui appoggia. Si forma una vescica e poi una piccola ulcera. L’area circostante appare arrossata. I sintomi e la diagnosi - Stadio 3 I sintomi e la diagnosi Stadio 4 L’ulcera si espande in larghezza e profondità, formando il cosiddetto cratere, con danni ai tessuti sottocutanei. L’ulcera peggiora fino a coinvolgere muscoli e ossa e, a volte, tendini e articolazioni. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 763 Quali sono le aree a rischio - Posizione sul Quali sono le aree a rischio - Posizione fianco prona Le lesioni da decubito si sviluppano soprattutto in corrispondenza di prominenze ossee: 1/Orecchio - 2/Processo dell’acromion 3/Gomito - 4/Trocantere - 5/Condilo medio-laterale 6/Malleolo medio-laterale - 7/Talloni. Quali sono le aree a rischio - Posizione supina 1/Gomito 2/Orecchio, guancia, naso 3/Seno (donne) - 4/Genitali (uomini) 6/Rotula - 7/Dita dei piedi 1/Occipite - 2/Scapola 3/Sacro - 4/Talloni. La prevenzione La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di lesioni della pelle, ma anche per non peggiorare quelle ormai formatesi. I principali provvedimenti da mettere in atto nel momento in cui il paziente è costretto a letto o su una carrozzina per lunghi periodi sono: - Ispezionare ogni giorno la pelle, valutando eventuali arrossamenti. - Garantire un’adeguata igiene della cute, usando detergenti delicati, poco schiumogeni e non profumati, che rispettano il film idrolipidico e il grado d’idratazione dell’epidermide. - Dopo il lavaggio asciugare molto bene la pelle, per evitarne la macerazione e prevenire eventuali micosi. -Nei casi d’incontinenza proteggere l’epidermide con paste a base di ossido di zinco. - Nel letto cambiare posizione almeno ogni due ore, sulla sedia a rotelle ogni 15-20 minuti per alternare le zone sottoposte a compressione e minimizzare il tempo in cui il soggetto giace sull’area già arrossata o lesionata. -Utilizzare presidi antidecubito come materassi per ridurre la pressione sulla cute. - Favorire una corretta alimentazione e idratazione. Le cure - Se si sospetta che una macchia rossa sia dovuta a decubito, occorre innanzituttorimuovere la possibile fonte di pressione o di attrito e proteggere la parte dolente (a volte è sufficiente un cuscino antidecubito). - In caso di lesioni non gravi (I, II stadio), bisogna innanzitutto mettere in atto alcuniprovvedimenti preventivi (si veda la scheda sopra, ndr.) per favorire la guarigione ed evitare peggioramenti (le piaghe da decubito non regrediscono in modo spontaneo). - L’ulcera va poi mantenuta pulita seguendo le indicazioni fornite dal medico. Al suo interno in genere si applica un unguento cicatrizzante e poi si copre la ferita con una garza di cotone traspirante. - Nel caso di lesioni gravi (III e IV stadio) l’intervento è più complesso e può comprendere l’uso di antidolorifici e antibiotici nei casi di infezione della ferita fino ad arrivare alla chirurgia plastica e ricostruttiva. (Salute, Corriere) PERCHÉ LE PELLICOLE INIZIANO CON UN CONTO ALLA ROVESCIA? Il countdown, conto alla rovescia (in genere dal numero 10 in giù), indica i secondi esatti che mancano all’inizio del film e serve a segnalare al proiezionista il punto esatto in cui fermare la pellicola, per poter proiettare in sala soltanto il vero inizio del film. PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 763 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Martedì 8 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare - Napoli Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso. Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione News, Medaglie alla Professione – Consegna delle Medaglie trovi il regolamento sulle: CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE Ad oggi hanno già contribuito con patrocinio volontario le aziende riportate nel panel. Man mano che aderiranno altre aziende il panel sarà aggiornato. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 763 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Martedì 08 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 763 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 763 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare

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