Anno IV – Numero 770
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Concerto di
Natale, Caduceo d’oro e
Giuramento di Galeno
2. ORDINE: un Farmaco
per tutti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Nati i primi cani in
provetta, la tecnica usata
aiuterà a curare l'uomo
4. Emicranie,
la
mini
pillola cancella il rischio
di ictus
5. I cerotti del futuro sono
fatti di gel ultraresistente
Prevenzione e
Salute
6. Di sera aumentano le
dosi di cibo necessarie a
ottenere
gratificazione
Così si mangia di più, e
si ingrassa
7. Psoriasi, con la gravitÃ
delle lesioni cresce anche
l’infiammazione dei vasi
Meteo Napoli
Venerdì 11 Dicembre
 Cielo Variabile
Minima:11°C
Massima: 16°C
Umidità :
Mattina = 61%
Pomeriggio = 60%
Venerdì 11 Dicembre 2015, S. Damaso Papa
Proverbio di oggi………..
Dice sì, ca nun è peccato (Dì di si, che non è peccato)
Nati i primi cani in provetta, la tecnica
usata aiuterà a curare anche l'uomo
Il risultato, pubblicato sulla rivista Plos One e ottenuto nella
Cornell University, è inseguito da almeno 40 anni per le sue
importanti ricadute
il divertimento del
Sono nati i primi cani in provetta. E' vento e la carta
una cucciolata di sette fra beagle e
cocker spaniel. Il risultato, pubblicato
sulla rivista Plos One è inseguito da
almeno 40 anni perché le ricadute sono
importanti: da un lato si apre :
 la possibilità di tutelare il patrimonio genetico dei canidi minacciati di
estinzione
 dall'altro si forniscono nuove armi per combattere le malattie
genetiche anche nell'uomo.
Fecondazione artificiale e tecnica di "riscrittura" del Dna per far
nascere i cuccioli - Traguardo inseguito per 40 anni –
Quest'ultima tecnica, chiamata Crispr (Clustered Regularly Interspaced Short
Palindromic Repeats), sta sollevando un forte dibattito internazionale per i
benefici che offre, ma anche per i problemi etici che pone, visto che permette
di per rimuovere le sequenze di informazione genetica già nell'embrione.
Da 40 anni si tentava senza successo la fecondazione artificiale nei cani. Con
questa tecnologa, spiega il direttore del laboratorio, Alex Travis, "saremo in
grado di conservare il patrimonio genetico di specie minacciate".
Grazie alla "riscrittura" del Dna sarà possibile eliminare alcune
malattie - Ma non solo. La prospettiva futura è ancora più ambiziosa e
consiste nell'utilizzare la tecnica del taglia-incolla del Dna per studiare con più
accuratezza le malattie genetiche e per eliminarle. E' una via interessante
anche per l'uomo, considerando che con il cane condivide ben 350 malattie
ereditarie: circa il doppio rispetto a quelle che ha in comune con altre specie.
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 770
PREVENZIONE E SALUTE
Di sera aumentano le dosi di cibo necessarie a ottenere
gratificazione Così si mangia di più, e si ingrassa
Un meccanismo ancestrale ci spinge a cercare alimenti calorici a fine giornata per
accumulare riserve energetiche durante il riposo. Deleterio aprire il frigo di notte
Il cioccolatino da gustare dopo cena leggendo un libro sul divano, uno snack mentre navighiamo su
internet prima di dormire. A volte pare che tutta la golosità di cui
siamo capaci si concentri quando sta per arrivare la notte. Ora una
ricerca pubblicata su Brain Imaging and Behavior spiega che cosa
succede nel nostro cervello alla sera, quando ci troviamo di fronte
uno spuntino goloso: stando ai dati raccolti su alcuni volontari
LA TENDENZA A MANGIUCCHIARE A TARDA SERA
DIPENDEREBBE, ALMENO IN PARTE, DA UNA
DIVERSA REAZIONE CEREBRALE AGLI STIMOLI
ALIMENTARI NELLE VARIE ORE DEL GIORNO
CIÒ CHE SI MANGIA LA SERA È MENO GRATIFICANTE
Per arrivare a queste conclusioni gli autori hanno presentato ai partecipanti allo studio 360 immagini di
cibi a basso contenuto calorico (come frutta, verdura, pesce) o iperenergetici (dalle caramelle ai cibi
da fast food, dai gelati ai dolci) in due momenti della giornata: al mattino e dopo cena;
i test sono stati svolti mentre i soggetti erano sottoposti a una risonanza magnetica funzionale per
valutare quali aree cerebrali si attivassero nelle diverse situazioni.
I risultati hanno sorpreso non poco i neuroscienziati:
«Ci aspettavamo che di fronte al cibo il cervello si “accendesse†maggiormente quando fuori è buio,
perché la maggioranza delle persone tende a mangiare di più nella seconda parte della giornata e di
notte – osserva il coordinatore dello studio. Invece accade l’opposto:
le immagini di cibo, soprattutto ipercalorico, generano picchi di risposta cerebrale inferiori dopo
cena rispetto al mattino, come se passata una certa ora non si riuscisse più a trarre godimento dal
nutrirsi. Ciò che si mangia alla sera, in altre parole, sarebbe meno gratificante: la conseguenza
paradossale è però che si tende a introdurne di più per averne sufficiente soddisfazione».
Morale: se al mattino un cioccolatino può bastare per tirarsi su, dopo
cena ne servono un paio per avere lo stesso effetto “antidepressivoâ€,
da cui la tendenza di molti ad aprire il frigo di notte, con effetti più che
deleteri su dieta e salute.
«Il nostro orologio biologico prevede il riposo, con il buio.
Le cellule, ad es., sono programmate per utilizzare meno energia: se mangiamo di notte il loro
metabolismo cambia e tendono ad accumulare grassi, così chi ha l’abitudine a spuntini notturni a
parità di calorie ingerite ingrassa di più ed è pure più a rischio di diabete. Accade per es. a chi fa turni
notturni di lavoro perché è quasi inevitabile mangiucchiare qualcosa se si deve stare svegli la notte:
così i turnisti hanno una maggiore probabilità di sovrappeso e malattie metaboliche».
BISOGNA
“COMPENSARE†E SI
MANGIA DI PIÙ
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 770
Questa «organizzazione» dell’orologio biologico che ci fa immagazzinare maggiormente le calorie
assunte quando è l’ora di andare a dormire, stando a uno studio pubblicato su Obesity, dipende dal
fatto che questo orologio si è evoluto in tempi in cui non era certo che il mattino dopo si sarebbe
trovato qualcosa da mangiare. Lo stesso meccanismo ancestrale ci spingerebbe alla sera a cercare cibi
molto calorici, come i dolci, che durante il riposo notturno vengono accumulati come riserva
energetica. Cervello e metabolismo quindi reagiscono diversamente al cibo nei vari momenti della
giornata: le calorie introdotte quando è già buio non vengono consumate, la tolleranza al glucosio
cambia, la sazietà e il senso di gratificazione sono inferiori e tutto rema nella direzione dell’accumulo
di energia. «La tendenza ad andare a letto tardi peggiora le cose – sottolinea Steven Shea,
responsabile dello studio –. Stare alzati in un momento in cui si ha più desiderio di cibo calorico
aumenta la probabilità di mangiucchiarne immagazzinando troppa energia. In più si dorme meno, un
altro fattore associato all’incremento di peso». (Salute, Corriere)
PSORIASI, CON LA GRAVITÀ DELLE LESIONI CRESCE
ANCHE L’INFIAMMAZIONE DEI VASI
Uno studio conferma il legame fra la malattia della pelle e i rischi di patologie
cardiovascolari. Consigli pratici ai pazienti, che vanno tenuti sotto controllo
Chi soffre di forme particolarmente gravi o estese di
psoriasi potrebbe anche patire una maggiore
infiammazione dei vasi sanguigni e dunque essere
esposto a più alti rischi di malattie cardiocircolatorie.
E’ la conclusione a cui giungono scienziati americani in uno
studio pubblicato sulla rivista Arteriosclerosis, Thrombosis and
Vascular Biology.
NON È SOLO UNA
MALATTIA DELLA PELLE
La psoriasi è una patologia cronica della pelle di cui soffre circa il 3%
degli italiani, vale a dire più o meno due milioni di connazionali in
tutto. Le sue cause sono ancora in parte da comprendere, ma è
ormai certo che si tratti una patologia infiammatoria in cui un ruolo di primo piano è certamente
svolto dal sistema immunitario. Tecnicamente le chiazze rosse e biancastre che compaiono sulla pelle
sono dovute a un ricambio troppo veloce delle cellule della pelle, che così «si sfoglia» in continuazione,
creando spesso prurito e non di rado dolore.
Diverse ricerche hanno ormai anche dimostrato che non è una patologia esclusivamente
cutanea bensì sistemica, ovvero che è associata a diverse altre malattie quali artrite, obesità , diabete
ed è anche legata a un maggio rischio di eventi cardiovascolari.
Lo studio: In quest’ultima indagine è emerso che i pazienti con psoriasi avevano livelli superiori
d’infiammazione dei vasi sanguigni, tanto più elevati quanto più estesa era la malattia cutanea.
«In pratica – quanto più era estesa la psoriasi sulla pelle tanto più elevata era l’infiammazione. Quello
che vediamo all’esterno si rispecchia sulla situazione interna dei vasi sanguigni. Quindi si conferma
ulteriormente l’ipotesi di meccanismi e cause comuni. Per questo i medici dovrebbero tenere sotto
sorveglianza i pazienti anche per altri fattori di rischio noti, come diabete, colesterolo e obesità e
consigliare loro di seguire una dieta equilibrata, evitare di fumare e fare attività fisica. Tutte cose che
migliorano la qualità di vita dei malati e limitano il pericolo di altre malattie». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 770
SCIENZA E SALUTE
EMICRANIE, la MINI PILLOLA CANCELLA il RISCHIO di
ICTUS
A Torino studiato l’anticoncenzionale senza estrogeni: evita i picchi ormonali,
combatte il mal di testa da ciclo
PILLOLA CONTRACCETTIVA ED EMICRANIA
È UN BINOMIO DA SEMPRE CONSIDERATO
AD ALTO RISCHIO
Ma dal Centro Cefalee della Donna dell’Università di Torino
arriva una scoperta importante, che non solo rassicurerà tutte coloro che vogliono assumere
contraccettivi orali, ma sarà anche in grado di fornire un aiuto concreto a chi soffre di cefalee
ricorrenti.
Merito del dottor Giovanni Battista Allais del Sant’Anna di Torino, che ha pubblicato sull’Expert Review
of Neurotherapeutics - lo studio portato avanti negli ultimi cinque anni nel centro specialistico sulle
interferenze fra mini-pillola e cefalee.
PILLOLA SICURA : I risultati clinici evidenziano che chi soffre di emicrania può assumere la pillola
progestinica in tutta sicurezza, azzerando il rischio di ictus cerebrale rispetto alla pillola di vecchia
generazione. In più, chi è soggetto ad «aura», ovvero quei sintomi neurologici visivi e tattili che
precedono l’episodio, ha ottenuto un beneficio. E lo stesso vale per chi soffre di mal di testa in
concomitanza con il ciclo mestruale.
«La contraccezione sicura ed efficace è essenziale per tutte le donne in età fertile, ma sino ad oggi i
contraccettivi orali combinati sono stati associati a un peggioramento di attacchi e ad alti rischi
cardiovascolari. Abbiamo quindi analizzato caratteristiche, effetti e benefici dell’uso del solo
progestinico, come possibile alternativa per la contraccezione nelle donne con emicrania, e i risultati
sono stati più che soddisfacenti». Assumendo la mini-pillola - ovvero quella senza estrogeni, che si
prende sempre, senza i sette giorni di interruzione fra un ciclo e l’altro - non si scatenano i picchi
ormonali che si celano dietro i mal di testa di una donna su quattro.
PATOLOGIA FREQUENTE : L’emicrania è una delle patologie più frequenti nella donna. È per questo
«importante definire questo tipo di interazione e soprattutto informare pazienti e medici - continua
Allais. L’emicrania senza aura ha spesso una stretta relazione mestruale. E la prevalenza della patologia
nelle donne suggerisce che questa differenza di sesso deriva proprio dalla fluttuazione ormonale».
PERICOLO ICTUS. A mettere in guardia sull’uso della pillola se si ha l’emicrania era stata la stessa
OMS, nel 2004, «a causa dell’ictus: diversi studi hanno infatti dimostrato che nelle donne con
emicrania con aura il rischio aumentava di 6-8 volte; se fumatrice, di ben 34.
Questi dati hanno portato molti medici a non prescrivere più la pillola anticoncezionale, orientando le
pazienti verso altre precauzioni. Oggi invece possiamo star tranquilli: la mini-pillola è senza estrogeni,
non causa problemi a chi soffre di cefalee croniche e nel 60% dei casi migliora anche i sintomi»,
spiega l’esperto.
La scelta del tipo di contraccettivo orale varia a seconda delle caratteristiche della paziente: ciò
significa che in ogni caso per l’assunzione della pillola sono necessari la consulenza del medico e
periodici controlli specialistici.
(Salute, La Stampa)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 770
SCIENZA E SALUTE
I CEROTTI DEL FUTURO SONO FATTI DI GEL
ULTRARESISTENTE
È un materiale innovativo che si lega alla pelle favorendo la cicatrizzazione delle
ferite, e che può contenere farmaci e componenti elettronici di monitoraggio.
I cerotti del futuro saranno fatti di idrogel. È questa
la nuova invenzione del MIT: un materiale ultra elastico,
colloso e trasparente da applicare sulle ferite per
velocizzarne la guarigione. La particolarità di questo gel,
oltre alla sua resistenza formidabile, è che al suo interno
possono essere inseriti medicinali, chip, sensori e altri
componenti elettronici.
SIAMO FATTI DI IDROGEL
Non è la prima volta che i ricercatori dell'istituto
americano tentano di riprodurre in provetta il materiale che
costituisce gli animali, ovvero un gel composto da reti polimeriche legate a molecole di acqua. Dopo
tanti fallimenti - mancanza di resistenza e di elasticità - i ricercatori ci sono riusciti sfruttando le
caratteristiche del poliacrilammide per creare l'idrogel. Si tratta di un copolimero, ovvero di una
macromolecola la cui catena polimerica contiene unità ripetitive di tipo diverso.
La caratteristica fondamentale del gel, composto per il 90%
RESISTENTE E VERSATILE
d'acqua, è la sua resistenza: una volta applicato sulla pelle, la
forza che lo lega alla ferita è paragonabile a quella che tiene uniti
cartilagine e tendine. Questo permette di proteggere anche i punti più scomodi, come gomiti e
ginocchia, senza che il cerotto si stacchi.
MEDICAZIONI HI TECH
Gli eventuali chip inseriti nel gel permetteranno di effettuare
"medicazioni intelligenti", ad hoc, a seconda delle condizioni fisiche rilevate dal sensore. Ad es., il
dispositivo si occuperà di gestire il rilascio locale dei farmaci in base alla temperatura corporea e alle
necessità del paziente, «Il nostro idrogel funziona come una perfetta interfaccia tra il corpo umano e i
componenti elettronici». (Salute, Focus)
COME SI PRODUCE LA LIQUIRIZIA?
Le radici della pianta di liquirizia (Glycyrrhiza glabra) sono lavate e fatte essiccare
e, una volta rimosse le fibre, vengono macinate, pressate e messe
a contatto con acqua bollente per estrarne il succo.
Questo viene chiarificato e concentrato tramite bollitura per ottenere una
pasta nera, densa e profumata, che è fatta passare attraverso macchine che
le danno la forma desiderata. Nei dolciumi a base di liquirizia possono essere
aggiunti aromi e altri additivi, ma è vietato l’uso di coloranti.
La migliore? In Calabria!: La pianta della liquirizia cresce nell’Asia sudoccidentale e nell’Europa
mediterranea, ma la migliore al mondo si trova in Calabria, lungo la costa ionica. Qui infatti il clima
esalta il contenuto in glicirrizina, la sostanza che dà il sapore. Nota fin dall’antichità per il sapore
dolce e le proprietà medicamentose, la liquirizia era usata 5.000 anni fa in Cina contro la tosse e le
malattie del fegato.
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 770
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: “UN FARMACO PER TUTTI†:
FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie
resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale
dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 770
2000 VOLTE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI:
“Giuramento di Galeno e Medaglie alla Professioneâ€:
ALCUNI MOMENTI DELLA SERATA
Con una solenne e
affollatissima cerimonia
al Teatro e Auditorium
Mediterraneo
della
Mostra d’Oltremare di
Napoli, l’Ordine dei
Farmacisti
della
provincia di Napoli ha
consegnato ai propri
iscritti
che
hanno
conseguito 65, 60, 50,
40 e 25 anni di laurea
una
medaglia
che
rappresenta
un
riconoscimento
della
Comunità professionale
all’impegno
civile,
tecnico e deontologico
dei Professionisti. La
cerimonia si apre con il
Concerto di Natale
tenuto dall’Orchestra
dei San Carlini del
Teatro San Carlo di Napoli. Sono stati premiati:
 2 Colleghi per i 65 anni di laurea; 7 per i 60 anni; 13 per i 50 anni; 40 per i 40 anni
 98 per i 25 anni.
La cerimonia si è svolta con la presenza di circa 250 giovani
neo Iscritti che hanno pronunciato il giuramento
professionale di osservanza ai principi deontologici.
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FARMACISTA
Anno IV – Numero 770
PAGINA 9
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FARMACISTA
Anno IV – Numero 770
PAGINA 10
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FARMACISTA
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PAGINA 11
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FARMACISTA
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PAGINA 12
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