Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
  • Home
  • Attività
    • Commissioni
    • Eventi
  • Ordine
    • Uffici
    • Storia
    • Statuto
    • Deontologia
    • Albo Professionale
    • Libro Centenario
    • Carta dei servizi
    • Giuramento del Farmacista
    • Organigramma
  • Servizi
    • ECM →
      • Prenota ECM
    • Circolari Ordine
    • Circolari FOFI
    • Iscrizione
    • farmaDAY
    • Autocertificazioni
    • Per il Cittadino →
      • Guardie Mediche
      • Distretti
      • Presidi
      • Farmacie ~ Punto Salvavita
      • Farmacie e Parafarmacie
      • Detrazione Fiscale
      • Informazioni sui Farmaci
      • Furto ricettari
    • Concorsi
    • Richieste →
      • Tesserini
    • Per il Farmacista →
      • Leggi, Decreti e Normative
      • Enpaf
      • Prenotazione corso di tutoraggio inoculazione
    • Tirocini
    • Modulistica
  • Galleria
    • Immagini
    • Video
  • News
    • Rassegna Stampa
    • News
Anno IV – Numero 773 AVVISO Ordine 1. ORDINE: un Farmaco per tutti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Così una siringa piena di spugne salverà i soldati dalle ferite di guerra 3. Eliminare l’Helicobacter pylori per evitare il cancro allo stomaco Prevenzione e Salute 4. I trucchi per imparare a mangiare meno (senza accorgersi) Meteo Napoli Mercoledì 16 Dicembre  Cielo Variabile Minima:10°C Massima: 15°C Umidità: Mattina = 64% Pomeriggio = 58% Mercoledì 16 Dicembre 2015, S. Albina Proverbio di oggi……….. Ciccio fatica.. e pizzcat magn! Così una siringa piena di spugne salverà i soldati dalle ferite di guerra Scienziati dell’azienda RevMedx hanno creato uno strumento contenente materiale capace di bloccare emorragie e permettere al ferito di raggiungere l’ospedale in tempo Un flusso di sangue inarrestabile. Solo una forte compressione nella zona della ferita può aiutare a ridurre al minimo la perdita del fluido. Quello che abbiamo sempre visto nei film di guerra è la realtà. Spesso nei combattimenti con armi da fuoco si muore per dissanguamento. L’unica soluzione è arrivare il più presto possibile in una struttura attrezzata. E’ partendo da questa difficoltà che gli scienziati dell’azienda RevMedx hanno messo a punto una siringa contenente una speciale spugna in grado di bloccare in breve tempo l’emorragia e permettere alla persona di raggiungere l’ospedale prima che sia troppo tardi. La tecnologia utilizzata è semplice quanto geniale. La speciale siringa -del diametro di 3 cm- viene riempita con oltre 90 pezzi di spugna di cellulosa compressa ricoperti da molecole anticoagulanti. Il contenuto ha la straordinaria capacità di espandersi, a contatto con il liquido, sino a 10 volte la sua dimensione originale. In presenza di una ferita le spugne vengono così riversate nella zona interessata e nel giro di venti secondi formano un vero e proprio tappo capace di bloccare l’emorragia per il tempo necessario (sino a 4 ore) a raggiungere un pronto soccorso. La speciale siringa non è più oggetto di studio bensì è realtà. L’FDA, l’ente che regola l’immissione di farmaci e tecnologie mediche sul mercato americano, ha dato il via libera alla commercializzazione. Secondo una nota grazie a questa straordinaria invenzione si potranno evitare numerose morti tra i soldati. Con l’utilizzo della siringa gli esperti stimano che almeno la metà dei casi potrebbe essere evitata. Ma le novità non finiscono qui perché il presidio, sarà disponibile anche bordo delle ambulanze. ( La Stampa) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 2 Anno IV – Numero 773 SCIENZA E SALUTE I TRUCCHI PER IMPARARE A MANGIARE MENO (SENZA ACCORGERSI) Il colore dei piatti, l’altezza dei bicchieri, il tipo di luce nella stanza dove si cena, l’identificazione del tavolo giusto al ristorante: gli studi confermano come molte scelte possano aiutarci a tagliare le calorie senza che ce ne rendiamo conto. Una serie di esperimenti ci insegna come «difenderci» senza troppe rinunce Tutti sappiamo quanto conti mangiare sano, eppure l’epidemia di obesità non accenna a diminuire, probabilmente anche per colpa dell’ambiente “ingrassante” che ci circonda. Lo spiegano bene gli studi del Food and Brand Lab della “Cornell University” di New York sul cosiddetto mindless eating, in pratica il “mangiare senza accorgersene”, secondo cui in molte occasioni ci abbuffiamo più per l’influenza di fattori esterni che per vero appetito . I trucchi per mangiare meno e meglio senza STRATEGIE AL rendercene quasi conto sono tanti, a partire da SUPERMERCATO come si fa la spesa. Confezioni di cibo “formato famiglia”, porzioni servite regolarmente “abbondanti” e piatti grandi sono fra i maggiori responsabili degli eccessi nel consumo di cibo. Sarebbe possibile ridurre l’introito energetico giornaliero dalle 279 alle 527 calorie rimpicciolendo piatti, pacchi di alimenti e porzioni. «Nessuno mangerebbe 30 mele, ma 30 biscotti sì: dobbiamo tornare ad acquistare in maggioranza cibi “interi” e non i concentrati di nutrienti di cui abbondano i supermercati, magari concedendoci un solo alimento “goloso” per carrello. Attenzione anche alle confezioni: meglio quelle di dimensioni ridotte e nel caso dei biscotti, per esempio, quelle in cui il prodotto è già in porzioni». I super-pacchi in offerta speciale, ci spingono a ritenere che debbano essere “super” anche le porzioni permesse. «Così finiamo tutto in poco tempo. Meglio comprare quantità ragionevoli di cibo e fare la spesa più spesso, magari con una lista da seguire e a pancia piena per non soccombere all’effetto fame. Stando attenti alla cassa: nell’attesa è facile cadere nella tentazione di comprare i dolci piazzati lì proprio perché è più probabile che ci facciano gola. A noi o ai nostri bimbi». VIVIAMO IN UN AMBIENTE << INGRASSANTE>> LONTANO DAGLI OCCHI Può sembrare banale ma la strategia “lontano dagli occhi, lontano dalla bocca” funziona: è stato dimostrato che basta avere delle patatine sempre a disposizione sul bancone della cucina per accumulare in un anno 3,6 kg in più. Rischio chili in più anche con i cereali da colazione: le confezioni colme di messaggi salutistici fanno pensare che non abbiano ricadute sulla linea e se li abbiamo sotto gli occhi ne mangiamo troppi. Se vogliamo aumentare il consumo di verdura dobbiamo piazzare il vassoio che la contiene in mezzo al tavolo: non doversi alzare per servirsi accresce del 19% le porzioni. Wansink consiglia poi di mettere subito da parte l’eccesso di cibo cucinato per evitare di cadere in tentazione. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 773 Pure le stoviglie incidono: «Piatti e scodelle piccoli ci sembreranno più pieni e saremo PIATTI E POSATE soddisfatti anche mangiando un po’ meno». Attenzione anche alle posate: usando un dosatore di gelato piccolo le porzioni si possono ridurre del 14%. Utili anche i piatti colorati, che oltre a rallegrare la tavola aiutano a controllare l’introito di cibo: servire una pasta al pomodoro in una scodella rossa porta a mangiarne di più: «In un nostro esperimento scegliere il piatto dello stesso colore dell’alimento ha portato a un aumento di calorie del 18%. Quando si mangiano fonti di amido “bianche” come pasta, riso e patate, caloriche meglio puntare su piatti scuri e a contrasto». Insomma, nella “ristrutturazione” delle abitudini alimentari in chiave”dimagrante” andrebbero previsti piatti e posate di colori e dimensioni adeguate alle varie “necessità” della famiglia. Per evitare eccessi dannosi per la salute, controllare l’introito di alcol e bevande zuccherate è importante perché anche loro contribuiscono all’eccesso di calorie. Anche quando beviamo, però, possiamo sfruttare semplici “trucchi” che ci aiutano a non esagerare: «La gente tende a considerare soprattutto l’altezza alla quale arriva una bevanda nel bicchiere, senza tener conto della larghezza del “contenitore”: basta usarne di alti e stretti anziché bassi e larghi per mescere il 12% di liquido in meno. Inoltre, se guardiamo un bicchiere dall’alto ci sembra più pieno, perciò meglio tenerlo sul tavolo, anziché sollevato, quando ci facciamo versare una bevanda: ne berremo un altro 12 % in meno». «Come per i piatti, anche il contrasto conta. A prescindere dalla forma del bicchiere, il vino rosso e le bevande colorate sono più facili da vedere rispetto al vino bianco o ai drink trasparenti. Morale, ne prendiamo circa il 9% in meno. Se vogliamo ridurre le quantità, meglio optare per bevande scure». Brian Wansink, direttore del Cornell Food and Brand Lab, sottolinea: «Ci focalizziamo sul fatto di mangiare meno di NESSUN un cibo, più di un altro, ci costringiamo a diete assurde o DIVIETO un’attività fisica sfiancante: tutto ciò richiede una ferrea disciplina per mantenere a lungo i buoni propositi. I nostri studi dimostrano che le “trappole” sono molte e che modificare ciò che ci circonda per rendere l’ambiente “dimagrante” è più semplice che puntare tutto sulla forza di volontà». Anche le parole contano. Essere positivi è più efficace del contrario, con i bambini e con gli adulti. Nelle campagne d’informazione ed educazione alimentare o negli incoraggiamenti da parte dei genitori è sempre meglio spiegare quanto faccia bene una mela che minacciare le conseguenze nefaste di un biscotto. «Verissimo, è molto più importante dare messaggi positivi e un ventaglio di “buone” scelte alimentari che puntare sulle proibizioni. I divieti fanno solo aumentare la voglia di consumare i cibi negati perché fanno male, spingendo a consumarne di più alla prima occasione in cui ci si senta autorizzati a farlo. Se piace concedersi una merendina una volta ogni tanto si può mangiarla, magari stando un po’ più attenti al resto». LE BEVANDE EMOZIONI POSITIVE Con il cervello sappiamo che cosa dovremmo mangiare, ma le scelte a tavola sono guidate anche dalle emozioni. C’è quindi uno “scollamento” fra i buoni propositi e il comportamento reale, secondo cui è essenziale considerare anche le sensazioni, quando ci si impone un regime alimentare. «Le diete rigide o che non tengono conto delle preferenze sono destinate a fallire perché si associano a emozioni negative. Se per ogni scelta dobbiamo investire troppe energie, le buone intenzioni dureranno poco. Inserire nella dieta cibi sani che ci facciano stare bene e allo stesso tempo suscitino belle sensazioni è uno dei modi più efficaci per rendere “automatiche” le decisioni positive a tavola». PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 773 Il luogo in cui si mangia è molto importante: mai di fronte alla TV e meglio se l’ambiente non è troppo DOVE SI MANGIA buio o troppo artificiosamente illuminato o rumoroso. «Luci troppo basse e al neon portano a mangiare di più, così come una musica di sottofondo veloce o ad alto volume: in un nostro esperimento il jazz di Miles Davis ha ridotto del 18% la quantità di cibo rispetto a un rock anni ‘70». Avete ordinato la cucina in modo diverso per aiutarvi a stare a dieta, ma poi vi trovate al ristorante, ed ecco che diversi fattori congiurano contro un’alimentazione controllata. Conoscendoli però si possono mettere in atto contromisure efficaci, fin dalla scelta dei commensali: uno studio ha dimostrato che mangiare con qualcuno magro e non è propriamente una buona forchetta ci aiuta a contenere le ordinazioni. Un effetto evidente soprattutto sulle donne ma che si verifica perfino nei bambini, segno che il contesto sociale influisce sui nostri comportamenti alimentari e che il “modello” offerto dagli altri può influenzare l’appetito, magari perché ci “vergogniamo” a ordinare un menù completo se chi è con noi si ferma a una portata. Fuori casa, poi, conta anche dove decidiamo di sederci: «Abbiamo verificato che stare vicino alle vetrate esterne o in un’area ben illuminata di un ristorante porta a scegliere piatti più salutari — spiega Brian Wansink. Chi opta per i tavoli più lontani dalle finestre - o dall’ingresso - ha una probabilità del 73% più alta di ordinare anche il dessert e saltare il contorno: in una zona buia o defilata ci si sente infatti meno osservati, stando a un tavolo in evidenza siamo più consapevoli del nostro aspetto e pensiamo di più agli effetti di cibi ipercalorici. Sedersi vicino al bar porta, ovviamente, a chiedere più drink. I tavoli migliori? Quelli alti, con gli sgabelli: da qui arrivano le maggiori richieste di insalate e piatti light, probabilmente perché per stare “appollaiati” occorre mantenere una postura ben eretta, non ci si può rilassare troppo e questo porta a esercitare un maggior controllo sulle ordinazioni». AL RISTORANTE I TRUCCHI DA USARE CON I BAMBINI Se per gli adulti poter alleviare con qualche trucco lo sforzo necessario per stare a dieta è un aiuto, per i bambini e i ragazzi è essenziale perché «Prima dei 18 anni non parliamo di dieta ma di “educazione alimentare”, lavoriamo sulle abitudini e le scelte. Rendere naturali quelle sane è perciò fondamentale, per esempio coinvolgendo i più piccoli nella preparazione del cibo o dando loro come spezza-fame verdure allettanti come le carote baby». «La frutta intera spesso viene snobbata dai bambini, ma se la prepariamo già tagliata in vassoi colorati e gradevoli sarà più apprezzata. Con i più piccoli una buona strategia di “vendita” dei cibi sani è ancora più indispensabile, per esempio creando una tavolozza di colori in tavola e aiutandosi con i profumi dei cibi freschi di stagione, che non hanno perso i loro aromi stando nei frigoriferi. Dovremmo diventare bravi a cucinare in maniera accattivante i vegetali tanto quanto lo siamo con le torte. Altrettanto utile il trucco di anticipare la verdura all’inizio del pasto, lasciando gli alimenti meno sani come “chicca” in fondo al pranzo o alla cena: se ne limiterà automaticamente la porzione. Anche coltivare assieme ai bimbi qualche verdura li aiuta a mangiare meglio: tanti oggi non sanno neppure come nascono le piante». (Salute, Corriere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 773 ELIMINARE L’HELICOBACTER PYLORI PER EVITARE IL CANCRO ALLO STOMACO Le infezioni croniche causate dal batterio sono responsabili di ulcere, gastriti e tumori Bastano pochi giorni di antibiotici e anti-acidi per limitare i rischi d’ammalarsi FAR SCOMPARIRE DEL TUTTO L’HELICOBACTER PYLORI, BATTERIO CHE VIVE NELLE MUCOSE DEL NOSTRO STOMACO, CON UNA BREVE TERAPIA A BASE DI ANTIBIOTICI PUÃ’ CONTRIBUIRE A RIDURRE L’INCIDENZA DEI TUMORI DELLO STOMACO E’ la conclusione a cui è giunta un’indagine condotta dai ricercatori che hanno voluto verificare se fosse utile andare alla ricerca del batterio nelle persone sane e asintomatiche per «eradicarlo», in quanto pericoloso nemico della nostra salute. E’ cosa nota da tempo, infatti, che questo batterio è il principale responsabile della gastrite cronica e delle ulcere gastriche, che se non debitamente curate possono poi nel tempo degenerare in un tumore. Un batterio assai comune, presente in due persone su tre L’Helicobacter pylori risiede abitualmente nelle mucose dello stomaco, tanto che nel mondo si trova in due persone su tre. Eppure la sua presenza è stata notata solo negli anni Ottanta: prima di allora si riteneva che l’ambiente dello stomaco fosse troppo acido perché ci potessero sopravvivere dei germi. Ma l’Helicobacter ha trovato il modo di sopravvivere in questa sede così ostile producendo una sostanza che riduce l’acidità presente nello stomaco. Come tutti i batteri che «abitano» il nostro corpo anche questo microrganismo ha un suo ruolo, ma un buon equilibrio fra il suo potere patogeno e le difese immunitarie della persona che ne è portatrice normalmente garantisce un’adeguata protezione. Quando l’equilibrio si rompe l’Helicobacter produce sostanze che causano danni alle cellule e con il tempo possono sopraggiungere gastrite, ulcera e persino un carcinoma gastrico. «Molto dipende anche dall’organismo ospite, ovvero dal corpo di ciascuno di noi: normalmente reagiamo alle infezioni, anche quella causate dall’Helicobacter, ma in alcune persone in cui sono presenti alcune alterazioni del sistema immunitario, l’infiammazione diventa cronica e può provocare problemi». Lo studio: meno probabilità di ammalarsi di cancro per chi elimina l’infezione Il tumore allo stomaco è la terza causa di morte più frequente per cancro in tutto il mondo. Gli studiosi si sono quindi chiesti se potesse essere utile, per ridurre incidenza e mortalità di questa malattia, sottoporre a un test per verificare la presenza dell’Helicobacter pylori tutte le persone sane per poi sottoporre a terapia tutti quelli che ne sono infettati in modo cronico. Gli studiosi hanno visto che le persone sottoposte a terapia per eliminare il batterio hanno minori probabilità di ammalarsi di carcinoma gastrico. «Prima di sottoporre a screening l’intera popolazione sana servono ulteriori conferme e verifiche, che provino efficacia di questa strategia e misurino i pro e i contro della terapia>. Un test del respiro per chi ha problemi allo stomaco «In Italia il numero di tumori allo stomaco è in diminuzione da anni – e c’è una grande attenzione verso i rischi legati all’infezione cronica da Helicobacter pylori, per cui si provvede a eradicare il virus ogni volta che rappresenta un problema. Ad es. nei pazienti che eseguono una gastroscopia per i più disparati motivi, se si appura la presenza nociva del batterio lo si elimina. La cura è semplice, si utilizzano per una o più settimane (a seconda dei casi, se l’infezione non si eradica subito si può arrivare fino a due mesi) diversi antibiotici, generalmente combinati con medicinali che riducono i livelli di acidità nello stomaco (i cosiddetti eradicatori di pompa)». «E’ importante che le persone che lamentano un problema gastrico – si sottopongano al test (rapido e non invasivo) che consente d’individuare la presenza dell’Helicobacter: l’Urea Breath Test, che analizza il respiro del paziente, o in alternativa un’analisi delle feci. Se l’esame è positivo con pochi giorni di cura si elimina il batterio e con lui, almeno in parte il rischio di cancro allo stomaco». (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 773 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine: “UN FARMACO PER TUTTI” : FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 773 2000 VOLTE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI: “Giuramento di Galeno e Medaglie alla Professione”: ALCUNI MOMENTI DELLA SERATA PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 773 PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 773 PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 773

Formati farmaDAY

  • farmaDAY PDF
  • farmaDAY iBooks
 

 

 

ORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI

Sede via Toledo, 156 - 80132 - Napoli

Tel. 081 5510648 - Fax. 081 5520961

email: info@ordinefarmacistinapoli.it

pec: ordinefarmacistina@pec.fofi.it

C.F. 00813000635

 

 

Privacy Note Legali FAQ URP Elenco siti tematici

Italian Arabic Chinese (Traditional) Danish English French German Greek Hungarian Irish Japanese Portuguese Russian Spanish Swedish Turkish Welsh
986829

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo