Anno I – Numero 11 Lunedì 17 Settembre 2012, S. Roberto B. SALUTE E STILI DI VITA Notizie in Rilievo • Salute e stili di vita 1. Che cosa è l’onicofagia? • L’angolo dello Specialista 2. Grazie alle staminali ricostruite le vene di una bambina svedese 3. Efficacia e tollerabilità di un gel a microsfere di Tretinoina 0,04% per l’acne • Scienze e vaccini 4. Vaccino stile Pacman contro il fumo • Sanità pubblica 5. Allarme super gonorrea resistente ai farmaci CHE COSA È L’ONICOFAGIA? L’onicofagia è l’abitudine di rosicchiarsi le unghie. Deriva da uno stato di ansietà alla quale il soggetto reagisce inconsapevolmente con un gesto ripetitivo e irrefrenabile di tipo autodistruttivo. È frequente nell’età compresa tra 6 e 18 anni, ma è provato che questo comportamento è diffuso anche nel 10 per cento circa degli studenti universitari. "PASTI" DISTRUTTIVI. A seconda del grado di ansietà, le unghie possono essere appena rosicchiate oppure danneggiate, con la pelle circostante. Nei casi più gravi può essere necessario ricostruire l’unghia. Nei bambini l’abitudine si scoraggia con l’uso di smalti di gusto sgradevole, altre volte si sfrutta il senso di vanità sottolineando l’inestetismo dell’unghia rosicchiata. È sbagliato reprimere il gesto sgridando il bambino. La tendenza a mangiarsi le unghie è segno di disagio, è perciò più corretto cercare di scoprire e rimuovere i motivi che causano l’ansietà (fonte:Focus) PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 11 L’ANGOLO DELLO SPECIALISTA GRAZIE ALLE STAMINALI RICOSTRUITE LE VENE DI UNA BAMBINA SVEDESE A Stoccolma i medici dell'University of Gothenburg hanno portato a termine la ricostruzione di uno dei vasi sanguinei principali di una bambina di 10 anni. L'interesse per la notizia sta nel fatto che i chirurghi svedesi sono partiti dalle cellule staminali della piccola. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista specialistica Lancet. La bambina soffriva per un malfunzionamento del flusso sanguineo tra l'intestino e il fegato. TECNICA UTILIZZATA: è stata quella di impiegare la vena di un donatore deceduto, successivamente messa in coltura con le cellule staminali derivanti dal midollo osseo della piccola paziente. Il procedimento spiegato dai medici svedesi è quello della decellularizzazione. Le cellule del donatore " vengono effettivamente lavate via tramite l'utilizzo di enzimi e detergenti, questo consente di evitare il fenomeno del rigetto". Il passaggio successivo consiste nel rivestire il tessuto di trapianto con le staminali della bambina "in modo da renderlo identico a quello dell'organismo ospite".In questo modo, hanno aggiunto i chirurghi, "non solo la nuova vena aveva un flusso migliore, ma la qualità della vita per la ragazza è decisamente migliorata". In sintesi, la vena del donatore è stata lavata in modo da asportare tutto il materiale vivente. Alla fine del procedimento è rimasta unicamente la struttura proteica sulla quale sono state iniettate le cellule staminali della bambina ricavate dal midollo osseo. Dopo due settimane la vena era pronta per il trapianto senza rischi di rigetto. (Fonte: Sn) EFFICACIA e TOLLERABILITÀ di un GEL a MICROSFERE di TRETINOINA 0.04% per l’ACNE PRE-ADOLESCENZIALE Uno studio ha valutato il grado di miglioramento dell’acne facciale dopo trattamento con un gel a microsfere di Tretinoina 0.04% in pazienti di età compresa tra 8 e 12 anni e la tollerabilità e la sicurezza del farmaco. Lo studio ha coinvolto 40 pazienti (età media: 10.7 anni) con acne lieve/moderata, definita come valori compresi tra 2 e 3. TRATTAMENTO: I pazienti sono stati trattati con il gel a microsfere di Tretinoina 0.04% per 12 settimane e sono stati valutati al basale e alle settimane 3, 6 e 12. Il gel a microsfere di Tretinoina 0.04% è risultato efficace e sicuro per il trattamento dell’acne vulgaris in questa popolazione di bambini di età compresa tra 8 e 12 anni, e la terapia è risultata in ben tollerata, ma sono necessari ulteriori studi in questa popolazione per confermare i risultati. EVENTI AVVERSI: sono risultati minimi (leggera irritazione della pelle). (Fonte: Pediatrics) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 11 SCIENZE E VACCINI VACCINO STILE PACMAN CONTRO IL FUMO "UN'INIEZIONE PER DIRE ADDIO ALLE SIGARETTE" Testato dai ricercatori della Cornell: mangia la nicotina nel sangue e impedisce che arrivi al cervello. Punta a spezzare il meccanismo della dipendenza. Smettere di fumare è un po' come trovarsi in un videogioco. "Pensiamo a Pacman. Gli anticorpi dell'organismo viaggiano ovunque nei vasi sanguigni. Se ogni volta che incontrano una molecola di nicotina riescono a bloccarla, possono impedirle di raggiungere il cervello e produrre i suoi effetti nocivi". Ronald Crystal, genetista della Cornell University di New York, sintetizza così la sua visione di un vaccino capace con una singola iniezione di liberare per sempre dal vizio del fumo. Il rimedio contro il tabagismo oggi viene sperimentato sui topi. Prima che arrivi in farmacia occorreranno ancora i test sull'uomo. Il fumo è considerato responsabile di un decesso su sei: più di 70mila persone/anno solo in Italia. MECCANISMO: il vaccino punta a spezzare il meccanismo della dipendenza. L'anticorpo-Pacman, dopo aver abbracciato la molecola di nicotina, forma un agglomerato ingombrante, incapace di superare quel filtro assai selettivo che protegge il cervello dall'ingresso di sostanze estranee. La nicotina da sola non fa fatica a superare la barriera, uscire dal circolo sanguigno, entrare nel cervello e legarsi ai recettori del piacere, creando quella dipendenza da cui meno di un individuo su tre - tra coloro che decidono di smettere - riesce a liberarsi nel corso della vita. "Ogni boccata di fumo contiene più di 4mila sostanze chimiche diverse. Ma è la nicotina il vero responsabile del meccanismo della dipendenza". Una sigaretta ne rilascia tra 1 e 1,5 milligrammi, meno del 3 per cento del suo peso. In circa 15 secondi questa sostanza passa dai polmoni al sangue fino a raggiungere il cervello. Da lì, innesca piacere, senso di riduzione dello stress, ma anche la necessità di accendere un'altra sigaretta dopo aver spento la prima. Convincere gli anticorpi ad attaccare la nicotina nel sangue prima che raggiunga il cervello non è impresa semplice. Le molecole rilasciate dal fumo sono infatti troppo piccole perché il sistema immunitario le riconosca come nemiche. E i vaccini sperimentati finora, a base di anticorpi già maturi e addestrati a identificare e distruggere la nicotina, sono risultati efficaci per periodi troppo brevi. "In alternativa, si usano comunemente prodotti sostitutivi del tabacco somministrati attraverso cerotti, inalatori o pasticche, un antidepressivo chiamato bupropione o un farmaco detto vareniclina, che si lega ai recettori della nicotina nel cervello. Tutti questi prodotti alleviano i sintomi dell'astinenza, ma non bastano a smettere di fumare se manca la forza di volontà". A differenza dei vaccini tradizionali, questo contiene una sequenza di geni con tutte le istruzioni necessarie alle cellule per sintetizzare l'anticorpo-Pacman. I topolini che hanno ricevuto il vaccino hanno visto il livello di nicotina circolante nel sangue ridursi al 15 per cento della dose normale. E il fatto che l'anticorpo fosse prodotto direttamente dal fegato ha reso l'effetto di una singola iniezione permanente nel tempo. "Per il momento abbiamo svolto gli esperimenti solo nelle cavie" precisa Crystal. "Ma abbiamo fiducia che questa strategia possa aiutare i milioni di fumatori che hanno deciso di liberarsi dal vizio ma non hanno la forza per riuscirci". (Fonte: Salute Rep.) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 11 SANITA’ PUBBLICA ALLARME SUPER-GONORREA RESISTENTE AI FARMACI MOLTI CASI SEGNALATI IN FRANCIA E GRAN BRETAGNA L'Oms: «Serve un intervento urgente contro l'emergenza sanitaria». Negli Usa si stimano 700 mila casi ogni anno Allarme «super-gonorrea» e carenza di terapie efficaci per chi si infetta. A lanciarlo l'Oms, che evidenzia l'importanza di un intervento urgente contro questa nuova emergenza sanitaria. Già diversi Paesi, tra cui Australia, Francia, Giappone, Norvegia, Svezia e Regno Unito, stanno infatti segnalando casi di resistenza alle cefalosporine, l'ultima opzione di trattamento contro questa malattia sessualmente trasmessa, che ogni anno colpisce 106 milioni di persone. I TRATTAMENTI - «La gonorrea sta diventando una sfida importante di sanità pubblica a causa dell'elevata incidenza di infezioni accompagnata da una diminuzione delle opzioni di trattamento. I dati disponibili mostrano solo la punta dell'iceberg. Senza un'adeguata sorveglianza non conosceremo mai l'entità della resistenza alla gonorrea e senza la ricerca di nuovi agenti antimicrobici, potrebbero presto non essere più disponibili trattamenti efficaci per i pazienti». Nella nota diffusa l'Oms chiede dunque una maggiore vigilanza sul corretto uso di antibiotici e più ricerca su regimi terapeutici alternativi per le infezioni gonococciche. Il Piano d'azione globale per controllare la diffusione e l'impatto della resistenza antimicrobica del batterio Neisseria gonorrea richiede un aumento del monitoraggio e della notifica dei ceppi resistenti, nonché migliore prevenzione, diagnosi e controllo delle infezioni gonococciche. LA DIFFUSIONE - La gonorrea è una delle malattie più comuni trasmesse sessualmente nel mondo ed è diffusa soprattutto nel sud e sud-est asiatico e nell'area sub-sahariana. Solo negli Stati Uniti, si stimano 700 mila casi nuovi ogni anno. (Fonte: Salute - Corriere) CURIOSITA’ LA CICOGNA SUL TETTO CHE SCOTTA In primavera, le cicogne prediligono i tetti con alti comignoli per fare il loro nido. Se sono caldi tanto meglio. Un tempo quando nasceva un bambino veniva acceso il camino per riscaldare l'ambiente: questi uccelli erano dunque attirati dalle case dove era avvenuto il lieto evento e da qui il binomio cicogna-neonato è diventato indissolubile. Alle cicogne comunque non mancavano luoghi per nidificare. Gli stessi contadini infatti costruivano piattaforme ideali per la nidiata: l'arrivo di questo uccello è infatti da sempre considerato di buon auspicio.