Anno IV – Numero 780
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: un Farmaco
per tutti
2. Cartellino identificativo
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Menarca,
l’ingresso
delle
ragazze
nella
pubertÃ
4. I disturbi Comuni:
alluce valgo
5.
6.
7.
8.
Lunedì 04 Gennaio 2016, S. Ermete
Proverbio di oggi………..
Chi buono vo' accummincia', figlia femmena hadda fà .
RIPARTIRE DOPO LE FESTE,
4 CONSIGLI PER RICOMINCIARE
Le feste sono finite e (mestamente) si torna alle
abitudini di tutti i giorni.
Ma qualche giorno prima di rientrare al lavoro, con gli ultimi
scampoli di feste, si possono gettare i semi per far fiorire un
nuovo anno. Come ripartire con il piede giusto dopo le feste ed evitare che gli
impegni e la routine tornino a essere fonte di preoccupazione?
I consigli del dr P. Amami, neuropsicologo e psicoterapeuta dell’Humanitas:
Professione e Salute  Lavoro e relax, nella giusta misura. «Per chi ne ha la possibilità , si potrebbe
evitare uno stacco completo fra vacanza e lavoro, cominciando a entrare
Ripartire dopo le feste,
4
consigli
per
nell’ottica della routine dell’ufficio gli ultimi giorni in cui si è ancora a casa:
ricominciare
controllo l’agenda, controllo la mail, ma senza che il pensiero del ritorno al
Obesometro
lavoro e le scadenze da rispettare diventino una fonte di stress e ansia».
Polveri sottili: domande
e risposte
 Nuovi propositi. «L’idea del rinnovamento è insita nell’anno nuovo. Per non
I denti del giudizio:
farne una convenzione, si può provare a pensare a qualche progetto che sia
tenerli o toglierli?
realmente realizzabile. Avere di fronte una progettualità definita, una sorta di
tabella di marcia, puntare a degli obiettivi che siano a portata di mano, con
tempi di realizzazione dalla durata ragionevole è fonte di stimoli. Tutto questo
migliora l’autostima e il senso di efficacia».
 Motivarsi. «È importante non prendere le cose in maniera passiva, bensì
avere un ruolo attivo nel cambiamento e nel miglioramento».
 Muoversi. «L’attività fisica è un ottimo strumento per rinfrancare lo spirito,
Meteo Napoli
non solo per bruciare i chili di troppo presi durante le feste. Fare sport
Lunedì 04 Gennaio
distrae, ci mette in relazione con gli altri e ci fa sentire più in forma».
 Pioggia
Minima: 13°C
Massima: 16°C
Umidità :
Mattina =92%
Pomeriggio = 95%
OBESOMETRO
Calcola il tuo indice di massa corporea
Clicca il link di seguito e potrai calcolare il tuo indice di massa
corporea:
https://www.repubblica.it/salute/2010/07/09/news/obesometro-5489145/
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 780
PREVENZIONE E SALUTE
POLVERI SOTTILI: DOMANDE E RISPOSTE
Le indicazioni del direttore del Dipartimento Ambiente dell’Istituto Superiore di
Sanità e di un farmacologo esperto di inquinamento
Molta confusione in questi giorni di super-smog. Confusione di cifre
soprattutto.
E c’è chi ha tutta l’interesse di alimentarla per motivi disparati.
Il risultato è che i cittadini ricevono informazioni contrastanti e non
comprendono fino a che punto la salute è a rischio e come devono
modificare i comportamenti individuali per proteggersi.
Cerchiamo di capirlo con Loredana Musmeci, direttore del Dipartimento Ambiente dell’Istituto
Superiore di Sanità , e Luciano Caprino, ex farmacologo dell’università La Sapienza.
Con questa formula vengono indicate le polveri sottili inferiori a un diametro di
CHE COS’È
10micrometri o millesimi di millimetro che, a loro volta, costituiscono la
milionesima parte del metro. Sono la frazione inalabile delle particelle.
IL PM10?
Ma quelle davvero capaci di superare le barriere opposte dalle mucose delle vie
respiratorie sono le PM2,5. Le più piccole in assoluto: possono raggiungere la parte più profonda dei
polmoni, gli alveoli, vale a dire il punto dove fisiologicamente il globulo rosso si carica di ossigeno e
libera anidride carbonica. In senso figurato si immagini che il raggiungimento degli alveoli polmonari è
paragonabile ad un’iniezione endovenosa di quelle particelle.
Quale percentuale di polveri PM2,5 compone le polveri sottili? È un calcolo difficile. Dipende
dalla sorgente dell’inquinamento. Da un quinto a un decimo delle polveri sottili entrano in circolo. Le
particelle portano con sé al loro interno sostanze tossiche o cancerogene, o ambedue, emesse dai
prodotti della combustione: automobili e caldaie.
La maggior parte sono tarate per raccogliere i dati del PM10. Per fare un
CHE COSA RILEVANO
es., a Roma solo 3 su 13 rilevano a parte anche il PM2,5. Q
LE CENTRALINE?
Qual è la stima della mortalità per eccesso di inquinamento dell’aria? Il dottor Forastiere,
che ha condotto la ricerca si è basato solo sui risultati scientifici presi dalle centraline di monitoraggio,
prendendo come riferimento soprattutto il PM2,5. Gli eccessi di morti per malattie cardiovascolari e
respiratorie stimati in base a modelli matematici sono stati 30 mila nel 2005 e 21 mila nel 2010.
Significa che la qualità dell’aria in 5 anni è migliorata? Sì, la qualità dell’aria negli ultimi 15-20
anni è migliorata grazie agli interventi strutturali ad esempio la trasformazione di una parte di caldaie
da gasolio a metano. L’Oms però afferma che anche il rispetto del limite di 50 microgrammi di polveri
sottile per metro cubo di aria non è protettivo per la salute e che bisognerebbe dimezzarlo.
Sempre l’Oms stima che ogni incremento di 10 microgrammi oltre il limite stabilito aumenta fino al 7%
la mortalità . Quindi il rischio per la salute permane nonostante l’aria sia meno inquinata. Non
basteranno le piogge annunciate per sentirci a posto. Servono interventi strutturali più decisi su
trasporto pubblico e sulle auto private incentivando il passaggio da benzina e gasolio a elettricità e
idrogeno. Se i valori dello smog scendono ancora la salute ci guadagna.
Non effettuare all’aria aperta attività che aumentano la frequenza
COME PROTEGGERSI A
respiratoria, come pedalare, correre, fare sforzi sportivi. Evitare di
LIVELLO INDIVIDUALE?
rimanere a lungo all’aperto nelle giornate inquinate. Chi abita e si
muove nelle zone verdi è favorito. Niente mascherine, sono inutili.
(Salute, Corriere)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 780
PREVENZIONE E SALUTE
MENARCA, L’INGRESSO delle RAGAZZE nella PUBERTÀ
Il menarca è il nome con cui si indica la prima mestruazione che arriva quando
l’apparato genitale femminile è giunto alla sua completa maturazione: la ragazza
entra nella pubertà .
Cosa significa entrare nella pubertà dopo il menarca?
«Con il menarca la donna entra nella vita riproduttiva. Si avviano quei
processi che portano all’ovulazione: la donna è diventata quindi fertile»,
spiega la dottoressa Annamaria Baggiani, responsabile del Servizio di
Infertilità Femminile e Procreazione Medicalmente Assistita di
Humanitas Fertility Center. «Il tessuto che riveste internamente l’utero,
l’endometrio, inizia a ispessirsi e si avvia ad accogliere le uova
eventualmente fecondate».
Il momento in cui parte il ciclo mestruale è variabile: in genere il menarca arriva tra gli 11 e i 13 anni.
Ma l’età della prima mestruazione risente di una serie di condizioni, tanto genetiche quanto
ambientali. Può essere infatti precoce o più ritardata. Secondo una recente indagine, l’età media
del menarca è 11,5 anni.
Il dato arriva da una ricerca del 2014 su oltre 1000 studentesse di terza media, in media 13enni. Per un
terzo il menarca arriva a 12 anni compiuti, per il 4% sotto i 10 anni.
Con la pubertà , in particolare nei primi due anni dopo il menarca, il ciclo mestruale è piuttosto
irregolare. Lo è per il 44% del campione.
«Le ragazze vanno incontro a una serie di modificazioni
fisiche. Con la pubertà s’incrementa la produzione di
COME CAMBIA IL CORPO DELLE
ormoni, in molte parti del corpo, come pube e ascelle,
RAGAZZE CON LA PUBERTÀ?
comincia a comparire la peluria, si modificano i caratteri
sessuali secondari e il corpo delle ragazze si modella insieme all’aumento della statura.
Alle modificazioni fisiche si possono accompagnare anche delle modificazioni di natura psicologica. Se
tutto ciò – conclude la dottoressa – si verifica prima degli 8-9 anni, allora la pubertà si definisce
precoce ed è consigliato rivolgersi a uno specialista per valutare eventuali anomale associate a questo
processo anticipato. (Salute, Humanitas)
I DISTURBI COMUNI: ALLUCE VALGO
DESCRIZIONE E SINTOMI: E' una deformità del primo dito del piede. L'articolazione tra la prima
falange e l'osso del piede corrispondente (il metatarso) è deviata all'esterno.
L'anomalia (più frequente fra le donne) è spesso dovuta all'uso incongruo di
tacchi alti e calzature strette. Talvolta si tratta di una condizione di debolezza
congenita dell'articolazione. Il continuo sfregamento della calzatura contro la
sporgenza esterna anomala dell'articolazione può produrre una borsite, cioè un
rigonfiamento localizzato, pieno di liquido e di consistenza dura oppure un'artrosi articolare.
CONSIGLI TERAPEUTICI: Usare scarpe morbide e a pianta larga ed eventualmente ricorrere a
"distanziatori" o "infradito". La terapia chirurgica è legata ad un aumento della borsite o ad una
infiammazione persistente oppure al blocco del movimento prodotti dal processo artrosico.
NOTE : E' necessaria la valutazione ortopedica per l'ipotesi d'intervento. Il raddrizzamento può
avvenire per asportazione di una falange, riallineando le estremità o attraverso la fusione delle ossa
articolari. (Salute, Repubblica)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 780
PREVENZIONE E SALUTE
PERDITE BIANCHE: COSA SONO E QUANDO CI
DOBBIAMO PREOCCUPARE
Spesso creano imbarazzo e preoccupazione, ma raramente se ne parla: le perdite
bianche vaginali.
Sono secrezioni, nella maggior parte dei casi, assolutamente
fisiologiche, più o meno dense, che si verificano soprattutto prima del
ciclo mestruale, durante il periodo dell’ovulazione o se si è incinta,
quando c’è una gravidanza in corso.
Se solitamente è un’eventualità che non deve spaventare, in alcuni casi
le perdite bianche continue sono il sintomo di un’infezione
vaginale che è meglio non sottovalutare, la candida.
Fisiologiche, spesso, preoccupanti, in alcuni casi,
COSA SONO
ma le perdite biancastre con cui le donne, prima o poi si trovano a dover fare i
conti, cosa sono esattamente? Non è altro che muco, prodotto dal canale
cervicale con uno scopo preciso quanto nobile: proteggere le zone genitali, ripulendole da eventuali
“aggressoriâ€, come batteri, funghi o germi, per impedire loro di risalire indisturbati fino all’utero. Da
ricordare che le perdite bianche, più o meno gelatinose e dense, in molti casi si presentano in pessima
compagnia, cioè sono accompagnate da fastidi più o meno accentuati,prurito e cattivo odore.
Soprattutto quando sono poco dense, sottili, quasi trasparenti e collose, le
LE CAUSE
perdite bianche sono da attribuire a un fenomeno fisiologico. Sono le secrezioni
tipiche dell’ovulazione e dei giorni prima del ciclo mestruale, sintomo di fertilità .
Spesso e volentieri, le perdite biancastre si verificano quando c’è il pancione, come uno dei sintomi dei
primi mesi di gestazione.
Anche in questo caso, è tutto normale, perché il canale cervicale, all’inizio e durante la gravidanza,
aumenta la produzione di muco per proteggere l’utero e soprattutto il feto da pericolose incursioni di
germi & co.
E’ possibile, però, che queste perdite siano una vera e propria anomalia
SE È COLPA
causata dalla presenza di una malattia sessualmente trasmissibile o di
DELLA CANDIDA
un’infezione. Un esempio su tutti, la candida. Si tratta di una micosi, cioè
un’infezione scatenata da un fungo (Candida albicans).
Tutta colpa dello squilibrio della flora vaginale, legata a numerosi fattori, dalla scarsa igiene intima,
fino allo stress e alla stanchezza, con conseguente abbassamento delle difese immunitarie, fino alle
cure antibiotiche.
Oltre alle perdite biancastre, dall’aspetto poco invitante simile a quello del latte cagliato, si verificano
anche prurito ai genitali, dolore durante i rapporti e bruciore alla minzione.
Per diagnosticare la presenza di questa micosi, oltre alla visita specialistica può essere necessario
un tampone vaginale.
La candida si cura con i prodotti dall’azione antifungina, da applicare localmente o da assumere per via
orale; allo scopo possono essere utili anche alcuni rimedi naturali. (Salute, Pour Femme)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 780
PREVENZIONE E SALUTE
I DENTI DEL GIUDIZIO: TENERLI O TOGLIERLI?
A volte non fuoriescono dalle gengive, altre fanno male e il viso si gonfia, altre
ancora crescono in direzione sbagliata. L'esperto di Ok Marco Baldoni spiega
quando toglierli
Focus a cura di Marco Baldoni, professore ordinario
di
odontoiatria all’Università di Milano Bicocca.
I denti del giudizio sono i terzi molari, gli ultimi dell’arcata
dentaria. Sono definiti così a causa dell’età d’eruzione, che
generalmente avviene intorno ai 18-20 anni. La loro funzione
è la medesima degli altri molari, ossia di triturare il cibo.
LE PROBLEMATICHE
Molto spesso può accadere che uno o più denti del giudizio non
erompano e, per mancanza di spazio, rimangano parzialmente o
totalmente sommersi nell’osso o nella gengiva, come ha
raccontato Lorena Bianchetti, crescendo a volte in direzione scorretta.
Se accade, questi denti 
sono inutili alla masticazione e possono causare i seguenti problemi:
 infiammazioni gengivali con dolore, gonfiore, difficoltà ad aprire la bocca;
ï‚· carie;
ï‚· masticazione scorretta;
 cisti che, col tempo, si possono ingrandire a spese dell’osso circostante;
ï‚· dolori nevralgici facciali.
In presenza di tali disturbi o per prevenirne la loro comparsa, è necessario
L’ESTRAZIONE
procedere alla loro estrazione.
A causa della crescita della radice e dell’addensamento osseo, l’estrazione dei
denti del giudizio è sempre più difficile con l’aumentare dell’età , mentre nei giovani il rischio di
complicazioni è molto basso:
grazie alla buona capacità di guarigione, osso e gengive saranno presto rigenerati. Prima
dell’estrazione, che avviene ambulatorialmente in anestesia locale, viene eseguito un esame
tomografico approfondito del cavo orale e vengono date istruzioni sul comportamento e i farmaci da
assumere durante il decorso post-operatorio.
Normalmente il dolore è sopportabile e scompare dopo pochi giorni, ma
DOPO
intensità e durata dipendono dalla complessità dell’intervento, oltre che dalla
L’INTERVENTO
tolleranza individuale.
In molti casi sono indicati farmaci antidolorifici.
Nei primi giorni dopo l’operazione l’apertura della bocca può essere limitata e per questo è bene
effettuare della ginnastica masticatoria al fine di ridurre il gonfiore e migliorare il decorso postoperatorio. I punti di sutura vengono rimossi dopo una settimana.
(OK, Salute e Benessere)
.
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 780
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui
confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi
dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e
dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende
farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine
terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il
form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna
del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuo
vo/news/1097-un-farmaco-per-tutti
CARTELLINI IDENTIFICATIVI
AVVISO
Si ha cura di informare gli iscritti che,
presso gli Uffici di Segreteria dell’Ordine,
sono disponibili, per chi né ha già fatto
richiesta, i CARTELLINI IDENTIFICATIVI con
NOME e COGNOME.
Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice
Deontologico, riporta che una delle principali funzioni
dell’Ordine è quello di Organo preposto alla tutela
della dignità e del decoro della professione di
Farmacista. Pertanto, nell’attività professionale al
pubblico, riteniamo che il Farmacista oltre ad
indossare il camice bianco munito di distintivo
professionale debba anche, al fine di una maggiore
garanzia di qualità , tracciabilità e sicurezza verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino
identificativo con il logo dell’Ordine e la indicazione del nome e cognome.
Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo nominativo e quello dei tuoi collaboratori
Farmacisti, Ti chiediamo cortesemente di farlo tramite posta elettronica all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tramite fax al n. 081 5520961.