Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 783 AVVISO Ordine 1. ORDINE: un Farmaco per tutti 2. Cartellino identificativo 3. Video della Cerimonia: “Caduceo d’ORO, Giuramento di Galeno e Medaglie alla Professione Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Contraccezione: arriva l'interruttore che blocca il liquido seminale 5. I disturbi Comuni del piede: distorsione 6. Perché le persone anziane sono pelose? 7. Dietro ai miti sulla salute ci sono spesso interessi economici e poca cultura scientifica Prevenzione e Salute 8. I trucchi per imparare a mangiare meno Meteo Napoli Venerdì 08 Gennaio  Variabile Minima: 14°C Massima: 16°C Umidità: Mattina = 87% Pomeriggio = 89% Venerdì 08 Gennaio 2016, S. Severino Proverbio di oggi……….. "nun vò correre e nun vò cammenà (non vuole far nulla) CERIMONIA: “Caduceo d’ORO, Giuramento di Galeno e Medaglie alla Professione 2015 Puoi visualizzare il video e le immagini della serata sul sito dell’Ordine. Vedi la registrazione e le immagini della serata Collegandoti al link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/cerimonia-08-12-2015 CONTRACCEZIONE:Arriva l'INTERRUTTORE che BLOCCA il LIQUIDO SEMINALE Inventato da un falegname tedesco, promette di mandare in pensione pillola e preservativi. Al via la sperimentazione su 25 uomini Si chiama Bimek SLV e promette di rivoluzionare la contraccezione mandando in pensione pillola e preservativi. Si tratta di una valvola impiantata sotto pelle, una sorta di interruttore, in grado di bloccare il flusso di liquido seminale. Inventata da un falegname tedesco, nei prossimi mesi sarà sperimentata da 25 uomini. Ma il mondo della medicina si divide tra sostenitori e scettici. Due le posizioni dell'interruttore, grande 2,5cm: acceso o spento. E' l'uomo stesso che lo aziona all'occorrenza. "L'idea risale a circa 20 anni fa. Stavo guardando un documentario sulla contraccezione quando mi sono chiesto: 'non è possibile controllare il flusso di liquido seminale?'. I medici, all'inizio, non mi hanno preso sul serio. Altri mi hanno incoraggiato e supportato". E anche ora che l'invenzione sta per essere sperimentata, il mondo della medicina appare diviso. C'è chi storce il naso e chi, come l'urologo Hartwig Bauer, la sostiene: "Un terzo degli uomini che si sottopongono a vasectomia, dopo qualche tempo ci ripensano. Ma la reversibilità non sempre funziona a dovere. Meglio impiantare la valvola". (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 783 PREVENZIONE E SALUTE I TRUCCHI PER IMPARARE A MANGIARE MENO (SENZA ACCORGERSENE) Il colore dei piatti, l’altezza dei bicchieri, il tipo di luce nella stanza dove si cena, l’identificazione del tavolo giusto al ristorante: gli studi confermano come molte scelte possano aiutarci a tagliare le calorie senza che ce ne rendiamo conto. Una serie di esperimenti ci insegna come «difenderci» senza troppe rinunce 1.Viviamo in un ambiente «ingrassante» Tutti sappiamo quanto conti mangiare sano, eppure l’epidemia di obesità non accenna a diminuire, probabilmente anche per colpa dell’ambiente “ingrassante” che ci circonda. Lo spiegano bene gli studi del Food and Brand Lab della “Cornell University” di New York sul cosiddetto mindless eating, in pratica il “mangiare senza accorgersene”, secondo cui in molte occasioni ci abbuffiamo più per l’influenza di fattori esterni che per vero appetito. 2.Strategie al supermercato: I trucchi per mangiare meno e meglio senza rendercene quasi conto sono tanti, a partire da come si fa la spesa. Confezioni di cibo “formato famiglia”, porzioni servite regolarmente “abbondanti” e piatti grandi sono fra i maggiori responsabili degli eccessi nel consumo di cibo. Lo ha confermato uno studio, stimando che sarebbe possibile ridurre l’introito energetico giornaliero dalle 279 alle 527 calorie rimpicciolendo piatti, pacchi di alimenti e porzioni. «Nessuno mangerebbe 30 mele, ma 30 biscotti sì: dobbiamo tornare ad acquistare in maggioranza cibi “interi” e non i concentrati di nutrienti di cui abbondano i supermercati, magari concedendoci un solo alimento “goloso” per carrello. Attenzione anche alle confezioni: meglio quelle di dimensioni ridotte e nel caso dei biscotti, per es., quelle in cui il prodotto è già in porzioni». I super-pacchi in offerta speciale, ci spingono a ritenere che debbano essere “super” anche le porzioni permesse. «Così finiamo tutto in poco tempo. Meglio comprare quantità ragionevoli di cibo e fare la spesa più spesso, magari con una lista da seguire e a pancia piena per non soccombere all’effetto fame. Stando attenti alla cassa: nell’attesa è facile cadere nella tentazione di comprare i dolci piazzati lì proprio perché è più probabile che ci facciano gola. A noi o ai nostri bimbi». 3.Lontano dagli occhi: Può sembrare banale ma la strategia “lontano dagli occhi, lontano dalla bocca” funziona: è dimostrato che basta avere delle patatine sempre a disposizione sul bancone della cucina per accumulare in un anno 3,6 Kg in più. Rischio chili in più anche con i cereali da colazione: le confezioni colme di messaggi salutistici fanno pensare che non abbiano ricadute sulla linea e se li abbiamo sotto gli occhi ne mangiamo troppi. Se vogliamo aumentare il consumo di verdura dobbiamo piazzare il vassoio che la contiene in mezzo al tavolo: non doversi alzare per servirsi accresce del 19% le porzioni. Si consiglia poi di mettere subito da parte l’eccesso di cibo cucinato per evitare di cadere in tentazione. 4.Piatti e posate: Pure le stoviglie incidono: «Piatti e scodelle piccoli ci sembreranno più pieni e saremo soddisfatti anche mangiando un po’ meno». Attenzione anche alle posate: usando un dosatore di gelato piccolo le porzioni si possono ridurre del 14%. Utili anche i piatti colorati, che oltre a rallegrare la tavola aiutano a controllare l’introito di cibo: servire una pasta al pomodoro in una scodella rossa porta a mangiarne di più: «In un’esperimento scegliere il piatto dello stesso colore dell’alimento ha portato a un aumento di calorie del 18%. Quando si mangiano fonti di amido “bianche” come pasta, riso e patate, caloriche meglio puntare su piatti scuri e a contrasto». Insomma, nella “ristrutturazione” delle abitudini alimentari in chiave”dimagrante” andrebbero previsti piatti e posate di colori e dimensioni adeguate alle varie “necessità” della famiglia. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 783 5.Le bevande: Per evitare eccessi dannosi per la salute, controllare l’introito di alcol e bevande zuccherate è importante perché anche loro contribuiscono all’eccesso di calorie. Anche quando beviamo, però, possiamo sfruttare semplici “trucchi” che ci aiutano a non esagerare: «La gente tende a considerare soprattutto l’altezza alla quale arriva una bevanda nel bicchiere, senza tener conto della larghezza del “contenitore”: basta usarne di alti e stretti anziché bassi e larghi per mescere il 12% di liquido in meno. Inoltre, se guardiamo un bicchiere dall’alto ci sembra più pieno, perciò meglio tenerlo sul tavolo, anziché sollevato, quando ci facciamo versare una bevanda: ne berremo un altro 12 % in meno». «Come per i piatti, anche il contrasto conta. A prescindere dalla forma del bicchiere, il vino rosso e le bevande colorate sono più facili da vedere rispetto al vino bianco o ai drink trasparenti. Morale, ne prendiamo circa il 9% in meno. Se vogliamo ridurre le quantità, meglio optare per bevande scure». 6.Nessun divieto: Brian Wansink, direttore del Cornell Food and Brand Lab, sottolinea: «Ci focalizziamo sul fatto di mangiare meno di un cibo, più di un altro, ci costringiamo a diete assurde o un’attività fisica sfiancante: tutto ciò richiede una ferrea disciplina per mantenere a lungo i buoni propositi. I nostri studi dimostrano che le “trappole” sono molte e che modificare ciò che ci circonda per rendere l’ambiente “dimagrante” è più semplice che puntare tutto sulla forza di volontà». Anche le parole contano. Come dimostra uno studio su Nutrition Reviews , essere positivi è più efficace del contrario, con i bambini e con gli adulti. Nelle campagne d’informazione ed educazione alimentare o negli incoraggiamenti da parte dei genitori è sempre meglio spiegare quanto faccia bene una mela che minacciare le conseguenze nefaste di un biscotto. «Verissimo, è molto più importante dare messaggi positivi e un ventaglio di “buone” scelte alimentari che puntare sulle proibizioni. I divieti fanno solo aumentare la voglia di consumare i cibi negati perché fanno male, spingendo a consumarne di più alla prima occasione in cui ci si senta autorizzati a farlo. Se piace concedersi una merendina una volta ogni tanto si può mangiarla, magari stando un po’ più attenti al resto». 7.Dove si mangia: Il luogo in cui si mangia è molto importante: mai di fronte alla TV e meglio se l’ambiente non è troppo buio o troppo artificiosamente illuminato o rumoroso. «Luci troppo basse e al neon portano a mangiare di più, così come una musica di sottofondo veloce o ad alto volume: in un nostro esperimento il jazz di Miles Davis ha ridotto del 18% la quantità di cibo rispetto a un rock anni ‘70», spiega Brian Wansink. 8.Al ristorante: avete ordinato la cucina in modo diverso per aiutarvi a stare a dieta, ma poi vi trovate al ristorante, ed ecco che diversi fattori congiurano contro un’alimentazione controllata. Conoscendoli però si possono mettere in atto contromisure efficaci, fin dalla scelta dei commensali: uno studio ha dimostrato che mangiare con qualcuno magro e non è propriamente una buona forchetta ci aiuta a contenere le ordinazioni. Un effetto evidente soprattutto sulle donne ma che si verifica perfino nei bambini, segno che il contesto sociale influisce sui nostri comportamenti alimentari e che il “modello” offerto dagli altri può influenzare l’appetito, magari perché ci “vergogniamo” a ordinare un menù completo se chi è con noi si ferma a una portata. Fuori casa, poi, conta anche dove decidiamo di sederci: «Abbiamo verificato che stare vicino alle vetrate esterne o in un’area ben illuminata di un ristorante porta a scegliere piatti più salutari. Chi opta per i tavoli più lontani dalle finestre - o dall’ingresso - ha una probabilità del 73% più alta di ordinare anche il dessert e saltare il contorno: in una zona buia o defilata ci si sente infatti meno osservati, stando a un tavolo in evidenza siamo più consapevoli del nostro aspetto e pensiamo di più agli effetti di cibi ipercalorici. Sedersi vicino al bar porta, ovviamente, a chiedere più drink. I tavoli migliori? Quelli alti, con gli sgabelli: da qui arrivano le maggiori richieste di insalate e piatti light, probabilmente perché per stare “appollaiati” occorre mantenere una postura ben eretta, non ci si può rilassare troppo e questo porta a esercitare un maggior controllo sulle ordinazioni». (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 783 PREVENZIONE E SALUTE I DISTURBI COMUNI DEL PIEDE: DISTORSIONE : La distorsione è una lesione articolare di origine traumatica. Frequentissima nell'età adulta, colpisce più spesso il DESCRIZIONI E ginocchio, il collo del piede, il gomito, le dita e la SINTOMI colonna vertebrale. E' provocata da un trauma sempre indiretto, cioè che non agisce direttamente sulla parte lesa, ma impone all'articolazione un movimento esagerato e anomalo. Si manifesta con dolore e gonfiore della articolazione. Nei casi gravi, in cui i legamenti siano stati strappati, sono presenti anche movimenti e atteggiamenti non caratteristici di quella articolazione. Le forme gravi, specie se non trattate in modo tempestivo e adeguato,possono predisporre a futuri cedimenti, ad ulteriori distorsioni o alla comparsa di artrosi. Le distorsioni lievi guariscono, di solito, senza CONSIGLI complicazioni. TERAPEUTICI Borsa di ghiaccio sull'articolazione colpita e assoluto riposo. Creme e lozioni a base di farmaci antiinfiammatori per ridurre il dolore ed il gonfiore. NOTE :Consultare il medico se si notano movimenti ed atteggiamenti impropri dell'articolazione. PERCHÉ LE PERSONE ANZIANE SONO COSÃŒ PELOSE? Peli del naso, delle orecchie e delle sopracciglia che basterebbero a tessere un tappeto. La colpa è forse di una prolungata esposizione al testosterone, ipotizzano gli esperti. Guardando i vostri nonni o un anziano vicino di casa ve ne sarete accorti: il suo grado di saggezza ed esperienza sarà direttamente proporzionale alla lunghezza della sua peluria. Ma perché, con l'età, i peli si prendono sempre più spazio, invadendo cavità delle orecchie, narici e formando folti ciuffi tra le sopracciglia? Gli scienziati non hanno ancora una risposta precisa ma David Liebovitz, prof. di medicina alla Northwestern University ha una teoria: PERCHÉ LE CIGLIA SONO CORTE, MENTRE I CAPELLI SONO LUNGHI? la crescita smisurata di questa "pelliccia" potrebbe avere a che fare con gli ormoni e con il ciclo di vita dei peli. Lo sviluppo di un pelo attraversa tre fasi: anagena, catagena e telogena. La prima è la fase di crescita che per alcuni peli, come per es. i capelli, può durare anche diversi anni. La seconda, catagena, rappresenta il periodo in cui il pelo cessa di crescere: i peli delle braccia, per es., una volta nati raggiungono la fase catagena nell'arco di poche settimane. Nella fase telogena, il pelo che ha cessato di crescere ha anche maggiori probabilità di cadere o essere cambiato. Alcuni tipi di pelo, svilupperebbero, con l'avanzare dell'età, una sensibilità alla fase anagena. La prolungata esposizione dei follicoli agli ormoni come il testosterone interferirebbe con il loro periodo di crescita allungandolo ad oltranza. E questo accadrebbe solo in alcune parti del corpo (orecchie, naso, sopracciglia) mentre non interessa altre zone come lo scalpo, che - tende invece a perdere gran parte dei propri peli, portandoci a sviluppare la "piazza" con l'avanzare dell'età. (Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 783 SCIENZA E SALUTE DIETRO AI MITI SULLA SALUTE CI SONO SPESSO INTERESSI ECONOMICI E POCA CULTURA SCIENTIFICA Dietro ai miti sulla salute interessi economici e poca cultura scientifica. Convinzioni dure a morire, anche da generazioni  Mangiare l’ananas dopo i pasti perché brucia le calorie.  Guai, invece, a portare una mela in tavola come dessert: farebbe gonfiare o addirittura ingrassare.  Disintossicarsi da scorie, inquinamento e sostanze nocive con digiuni regolari, magari pulendo “a fondo” l’intestino con un lavaggio del colon di tanto in tanto.  Ingurgitare antiossidanti a volontà per allungarsi la vita.  Proibire lo zucchero ai bambini perché li rende iperattivi. Sono solo alcuni dei miti che riguardano la salute di cui abbonda internet, la versione moderna della saggezza popolare e del passaparola: a volte si tratta di vere e proprie leggende metropolitane oppure di luoghi comuni tramandati da generazioni, ma non mancano teorie con una parvenza di verità scientifica. PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 783 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine: “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuo vo/news/1097-un-farmaco-per-tutti CARTELLINI IDENTIFICATIVI AVVISO Si ha cura di informare gli iscritti che, presso gli Uffici di Segreteria dell’Ordine, sono disponibili, per chi né ha già fatto richiesta, i CARTELLINI IDENTIFICATIVI con NOME e COGNOME. Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice Deontologico, riporta che una delle principali funzioni dell’Ordine è quello di Organo preposto alla tutela della dignità e del decoro della professione di Farmacista. Pertanto, nell’attività professionale al pubblico, riteniamo che il Farmacista oltre ad indossare il camice bianco munito di distintivo professionale debba anche, al fine di una maggiore garanzia di qualità, tracciabilità e sicurezza verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino identificativo con il logo dell’Ordine e la indicazione del nome e cognome. Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo nominativo e quello dei tuoi collaboratori Farmacisti, Ti chiediamo cortesemente di farlo tramite posta elettronica all’indirizzo : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tramite fax al n. 081 5520961.

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