Anno IV – Numero 812
AVVISO
Ordine
1. Ordine:
Assistenza
legale gratuita
2. ORDINE: “Un Farmaco
per Tuttiâ€â€
3. Ordine: Visita a Matera
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Quali sono le cause
dell'artrosi?
5. I disturbi Comuni: Piedi
- PIEDE D’ATLETA
Prevenzione e
Salute
6. Come si formano i
geloni?
7. Le calorie sui menu
inducono a mangiare di
meno
8. Le «combinazioni fatali»
che accorciano la vita
9. Un
bacio
a
san
Valentino. e se avete
l’herpes sulla bocca?
Lunedì 15 Febbraio 2016, S. Faustino
Proverbio di oggi………..
'E fesse songo sempe 'e primme a parlÃ
LE CALORIE SUI MENU INDUCONO A
MANGIARE DI MENO
Mostrare sul menu di un ristorante il numero di calorie
contenute in ogni piatto può influenzare le scelte dei clienti.
Lo ha dimostrato uno studio pubb. dall'International Journal of Behavioral
Nutrition and Physical Activity, secondo cui a essere più influenzati sono i
soggetti che non penserebbero a questo aspetto.
STUDIO: coinvolto i clienti di un ristorante che
hanno ricevuto 3 tipi di menu:
 uno normale;
 uno con indicate le calorie di ogni piatto
 una in cui il conteggio era raffigurato
dalle luci di un semaforo, con il rosso per piatti sopra le 800 calorie.
 Il primo gruppo ha ordinato in media menu da 817 calorie,
 il secondo da 765
 il terzo da 696 calorie.
"Anche se la differenza sembra minima - se perpetuata nel tempo
potrebbe implicare una perdita di peso significativa, proprio nelle persone
che più' ne avrebbero bisogno". (Sn)
COME SI FORMANO I GELONI?
Meteo Napoli
I geloni colpiscono soprattutto le persone con disturbi al
sistema circolatorio o problemi di termoregolazione del corpo.
Lunedì 15 Febbraio
 Nuvoloso con
pioggia debole
Minima: 14°C
Massima: 17°C
Umidità :
Mattina = 87%
Pomeriggio =77%
La loro formazione ha infatti la stessa dinamica del
primo stadio del congelamento, quando la perdita di
calore in una parte del corpo attiva tutti i possibili
meccanismi di difesa: restrizione delle arterie e
ristagno di sangue venoso nei capillari (che dà prurito
e dolore). (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 812
SCIENZA E SALUTE
QUALI SONO LE CAUSE DELL'ARTROSI?
Gran parte delle persone sviluppa, prima o poi nella vita, l'artrosi. In Italia questa
condizione affligge almeno 4 milioni di cittadini. Le articolazioni sono usurate da chili di
troppo, malformazioni o sollecitazioni ripetute. Come fare la diagnosi e le cure possibili
Che cos’è?
L’artrosi è una malattia degenerativa della cartilagine
articolare, che ha l’importante funzione di attutire i colpi e favorire lo
scorrimento dei capi articolari. Quando si deteriora,le ossa adiacenti fanno
frizione una sull’altra e vengono danneggiate, causando dolore e possibili
limitazioni funzionali.
L’artrosi primaria
La cartilagine è costituzionalmente /geneticamente più fragile. Spesso
inizia dalle mani e poi si diffonde ad altre articolazioni, di solito a
entrambi i lati del corpo. In condizioni normali la cartilagine contiene
notevoli quantità d’acqua, che si sposta a seconda delle necessità e
funge da «cuscinetto», evitando che le forze (carichi) gravino troppo
sull’osso sottostante. Quando la cartilagine si altera perde le sostanze
che la rendono capace di scambiare l’acqua e così tende a sfaldarsi. Se la condizione peggiora le ossa si
induriscono e possono sfregarsi l’un l’altra. Si possono inoltre formare beccucci ossei, detti osteofiti,
spesso visibili a livello delle mani.
L’artrosi secondaria Particolari attività (uso del martello pneumatico, corsa di fondo ecc) o
condizioni (displasia dell’anca, obesità , traumi ecc) favoriscono una precoce usura della cartilagine.
Può essere simmetrica o interessare solo singole articolazioni, come quelle elencate sotto.
Segni e sintomi
I segni e sintomi dell’artrosi possono essere: dolore meccanico, rigidità ,
gonfiore e difficoltà a muoversi, che si articolano in modo diverso a
seconda della gravità del disturbo: lieve, moderata o grave.
Dolore meccanico
- Gravità lieve: non duraturo, presente soprattutto all’inizio del
movimento, diminuisce con il riposo.
- Gravità moderata: compare soprattutto all’inizio del movimento, e poi
diminuisce, per ripresentarsi dopo essersi mossi a lungo.
- Grave: compare anche di notte e/o dopo minimi movimenti o in
particolari posizioni, spesso persiste durante il movimento.
RigiditÃ
- Gravità lieve: assente.
- Gravità moderata: compare soprattutto al mattino, dura pochi minuti.
- Grave: è soprattutto mattutina o insorge dopo prolungata inattività , è sempre transitoria (10-15 min).
Gonfiore
- Gravità lieve: assente; - Gravità moderata: talvolta presente.
- Grave: spesso presente, la tumefazione è dura ed è dovuta alla riduzione dello spazio articolare. A
volte si sovrappone un rigonfiamento molle in caso di versamento.
Difficoltà a muoversi
- Gravità lieve: assente.; - Gravità moderata: col tempo compaiono le prime difficoltà nel compiere
attività es. vestirsi, salire e scendere le scale ecc.; - Grave: aumentano le difficoltà a svolgere le attivitÃ
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Anno IV – Numero 812
La diagnosi iniziale si basa sull’osservazione dei
sintomi, seguita dalla conferma radiografica.
La radiografia permette di evidenziare:
- la presenza di un restringimento dello spazio
articolare, legato alla riduzione della cartilagine.
- L’addensamento dell’osso (sclerosi) al di sotto della cartilagine.
- La deformazione dei bordi delle ossa e gli osteofiti, quando
l’artrosi è in fase avanzata.
Nei casi dubbi, si può ricorrere ad altre indagini, tra cui ecografia, Tac e risonanza magnetica.
La
DIAGNOSI
Le CURE
Terapia preventiva
Consiste nel correggere eventuali malformazioni (displasia
anca, ginocchio varo o valgo, ecc) o intervenire sui fattori che favoriscono o
peggiorano l’artrosi (sovrappeso, alcune attività lavorative ecc)
Fisioterapia
Rappresenta un’ottima arma per combattere l’artrosi. Gli esercizi posturali e di
tonificazione della muscolatura aiutano a dare sostegno alle articolazioni
Farmaci sintomatici
Per controllare il dolore si usano analgesici: il paracetamolo è il farmaco di prima scelta. Se è presente
un’infiammazione acuta si ricorre agli antinfiammatori. Esistono anche trattamentianalgesici per via
locale, come i preparati (creme, cerotti) a base di capsaicina.
Terapie intrarticolari
Possono giovare iniezioni di acido ialuronico. In presenza di un’infiammazione acuta, spesso dovuta
alla formazione di cristalli di calcio, si può ricorrere anche ad iniezioni intrarticolari di cortisone.
Condroprotettori
Sono farmaci che hanno un’azione analgesica a lungo termine (almeno sei mesi) che potrebbe essere
legata a effetti benefici sulla cartilagine, ma non ci sono evidenze certe.
Chirurgia
Quando il dolore e le limitazioni funzionali diventano molto invalidanti si può ricorrere al trattamento
chirurgico di sostituzione dell’articolazione danneggiata con specifiche protesi. (Salute, Corriere)
I disturbi Comuni: Piedi - PIEDE D’ATLETA
DESCRIZIONE E SINTOMI : E' una lesione della pelle fra le dita dei piedi dovuta all'azione di un
"fungo", la tigna o tinea. La zona cutanea colpita può lacerarsi e produrre piccole vescicole.
Appare più frequente nella stagione calda, quando si suda maggiormente.
E' in grado di provocare prurito e causare difficoltà a calzare correttamente la scarpa.
L'infezione è facilmente trasmissibile in ambienti comuni, come docce e spogliatoi, se le condizioni
igieniche non sono adeguate. Questi ambienti andrebbero costantemente disinfettati.
CONSIGLI TERAPEUTICI : La parte colpita va tenuta asciutta dopo essere stata lavata.
E' consigliato l'uso di biancheria strettamente personale. Può essere utile indossare sandali o calzini di
cotone così da favorire la traspirazione cutanea.
Utili sono anche le pomate locali a base di sostanze antimicotiche.
Il trattamento deve essere prolungato nel tempo.
Frequentemente si evidenziano recidive, se la terapia viene applicata in modo discontinuo.
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Anno IV – Numero 812
PREVENZIONE E SALUTE
ECCO LE «COMBINAZIONI FATALI»
CHE ACCORCIANO LA VITA
Si sa che fumare fa male, essere sedentari pure, così come bere troppo alcol; quel che
finora non si sapeva è quanto i vari «mix» di cattive abitudini incidano realmente sulla
probabilità di una morte prematura.
Lo ha chiarito una ricerca australiana pubblicata su PLOS
Medicine che ha utilizzato i dati degli oltre 230mila
partecipanti al 45 and Up Study, la più grossa indagine mai
messa in campo nel Paese per capire come cambia,
invecchiando, la salute della popolazione
La tripla (e inattesa) minaccia
 Dormire più di nove ore per notte,
 stare seduti oltre sette ore al giorno
 non raggiungere il minimo sindacale dei 150 minuti settimanali di attività fisica moderata
quadruplica il pericolo di morte prematura. «Sappiamo che la sedentarietà fa male, da tempo si è
iniziato a comprendere l'effetto del sonno sulla salute in generale ma questa è la prima volta che i due
fattori vengono considerati insieme. Ebbene, i nostri dati mostrano che quando alla sedentarietà e al
troppo tempo passato a letto si associa uno scarso esercizio fisico l'effetto è deleterio tanto quanto
quello che si ha
indulgendo
in
altre
cattive
TROPPO RIPOSO FA MALE
abitudini, dal fumo all'alcol».
Un'altra tripla minaccia arriva
dall'eccesso di ore dormite associato al fumo e all'alcol: anche in questo
caso la probabilità di morte prematura per tutte le cause quadruplica. «Se
vogliamo essere davvero efficaci nella prevenzione dobbiamo tener conto
non di un singolo fattore, ma di come i diversi elementi che compongono il
nostro stile di vita si associano e così modificano il nostro profilo di rischio
complessivo».
Non fare movimento e dormire troppo
Essere fisicamente inattivi e dormire più di nove ore per notte più che raddoppia il pericolo di morte
prematura. «La mancanza di esercizio fisico è nota per ridurre l'aspettativa di vita, ma se ci si associa
un eccesso di sonno il rischio aumenta; finora non si era mai pensato ad aggiungere all’ “equazioneâ€
per calcolare la probabilità di una morte prematura il numero di ore dormite, ma ci siamo accorti che si
tratta di un elemento non privo di effetti», sottolinea l'autrice dello studio australiano.
Non fare movimento ed essere sedentari
Non raggiungere i canonici 150 minuti a settimana di attività fisica
moderata e aggiungerci un lavoro o abitudini che portano a passare seduti
oltre sette ore al giorno fa raddoppiare il rischio di morire prima del
tempo.
Fumare e bere alcol: Anche questa “coppia†è letale, raddoppia infatti il
pericolo di morte prematura per tutte le cause. «Questi sono elementi giÃ
più noti per essere negativi, quello che ci ha sorpreso è l'effetto nefasto di parametri in genere meno
ritenuti pericolosi come dormire troppo o passare tanto tempo seduti. Capire meglio quali
combinazioni di cattive abitudini mettono più a rischio la nostra salute significa avere maggiori
possibilità per intervenire con una prevenzione che sia davvero efficace». (Salute, Corriere)
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Anno IV – Numero 812
PREVENZIONE E SALUTE
UN BACIO A SAN VALENTINO. E SE AVETE L’HERPES
SULLA BOCCA?
Il virus, contratto una volta, non andrà più via dall’organismo e rimarrà silente sul nervo
trigemino per rispuntare in situazioni di immunodepressione. Saliva e sangue i veicoli di
trasmissione
San Valentino, tempo di effusioni. Baci vietati, però, se nel
partner è in fase di «risveglio» l’infezione da herpes simplex,
il virus responsabile dell’eruzione cutanea che si manifesta
sulle labbra (raro il coinvolgimento di altre zone del viso).
La trasmissione avviene infatti soprattutto attraverso la
saliva, anche se tutte le occasioni di contatto interumano
(sangue, rapporti sessuali) rappresentano dei momenti
potenzialmente favorevoli alla trasmissione dell’agente virale.
Il primo «appuntamento» con il virus - riguarda 3,7 miliardi di persone
UN’INFEZIONE CHE
nel mondo con meno di cinquant’anni - avviene quasi sempre durante
NON VA PIÙ VIA
l’infanzia e spesso è proprio il bacio a rappresentare l’occasione di
contatto con il virus. A trasmetterlo un partner che è già stato colpito
dall’agente, la cui abitudine è quella di rimanere silente sul nervo trigemino per poi tornare alla
carica - eludendo la vigilanza del sistema immunitario - nelle situazioni di immunodepressione (in
questi casi la «riattivazione» del virus può essere più frequente), stress, forti sbalzi di temperatura,
attacchi febbrili e improvvisi sbalzi ormonali. Una volta contratto, dunque, il virus non abbandona più
l’organismo. E il contatto con una persona «portatrice» in fase di riacutizzazione espone
inevitabilmente al contagio.
COME RICONOSCERE IL VIRUS? Chi ne soffre, lo sa. Non appena la cute attorno alle labbra inizia
a «tirare» è segno che il virus dell’herpes è prossimo a riattivarsi. Nel giro di poche ore, infatti,
attorno alla bocca compaiono delle vescichette, accompagnate da una sensazione di formicolio. Le
bollicine impiegano un paio di giorni a rompersi, per poi seccarsi e lasciare cadere le croste. Senza
intervento farmacologico(antivirali in crema, da applicare prima dell’eruzione cutanea), questo
processo dura all’incirca sette giorni e può ripetersi più volte in un anno. In questa fase la malattia è
trasmissibile soltanto attraverso il liquido contenuto nelle bollicine. L’herpes simplex, dopo aver
«colpito» le labbra, torna infatti subito nei gangli nervosi.
CONSIGLI PER QUANDO L’INFEZIONE È IN ATTO In questa fase l’applicazione di prodotti locali
è inutile, poiché il virus risulta aver già abbandonato le labbra. Piuttosto, per fronteggiare il prurito,
può essere utile applicare uno specifico gel a base di cloruro d’alluminio.
Anche alcuni rimedi naturali applicati localmente - sale, ghiaccio e alcol - servono a frenare la
virulenza. Non è il caso di grattarsi, ma di evitare i baci e la condivisione di stoviglie e asciugamani.
L’INFEZIONE AI GENITALI
L’aspetto meno noto, invece, riguarda la possibile infezione a livello genitale, provocata da un virus
della stessa famiglia (l’HSV 2). Di questa, trasmissibile anche durante la fase di remissione
dell’infezione, secondo quanto emerge da un lavoro pubblicato su Plos One ne soffrirebbero 4,2
miliardi di persone nel mondo.
La prima causa? Il sesso orale, di recente emerso come problematica legata anche a un aumentato
rischio di sviluppare tumori del cavo orale. Vista la localizzazione delle vescicole, l’autodiagnosi è da
escludere. Il consiglio è quello di rivolgersi al proprio ginecologo alla comparsa del bruciore.
Contro nessuno dei due virus esiste al momento un vaccino efficace. (Salute, La Stampa)
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Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un
gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo
livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine
ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in
farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la
sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A
tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le
seguenti modalità : 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORDINE:Visita a MATERA Capitale Europea della Cultura 2019
Oggi più che mai è necessario che la Categoria dei Farmacisti entri in contatto con
gli altri Colleghi per sviluppare una rete di relazioni tali da dare alla figura del
Farmacista un ruolo sempre più unitario
Proprio per questo spirito il Consiglio dell’Ordine, nel rispetto del suo
programma di sviluppo triennale, organizza una serie di viaggi “culturali
e relazionali†con il duplice obiettivo: creare momenti di coesione e
occasioni di incontro con altri Colleghi per scambiare esperienze.
Dopo S. Pietroburgo, Lisbona e Tokio,
COME PARTECIPARE:
Prossima tappa Matera
Telefonare al seguente numero:
0823 354433 o inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Si precisa che i Colleghi partecipanti possono essere accompagnati
anche da amici e/o familiari non Farmacisti.
TERMINE PRENOTAZIONE: Lunedì 22 Febbraio p.v.
ORDINE: “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-pertutti
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