Anno IV – Numero 823
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: “Corsi ECMiâ€â€
2. Ordine: Quota sociale
3. Ordine:Circolare tabella
stupefacenti, Farmaci a
base di Testosterone
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Se si dorme poco si
mangia
di
più
(soprattutto cibi grassi e
calorici)
5. Flop del 'VIAGRA
ROSA' a 6 mesi dalla sua
approvazione
6. Endometriosi, ecco tutte
le possibili cure
Prevenzione e
Salute
7. Sudorazione eccessiva:
le giuste mosse per
combatterla
8. Quelle luci blu dei tablet
che rovinano il sonno
Meteo Napoli
Mercoledì 02 Marzo
 Nuvoloso
Minima: 12°C
Massima: 15°C
Umidità :
Mattina = 65%
Pomeriggio =72%
Mercoledì 02 Marzo 2016, S. Basileo
Proverbio di oggi………..
E mo' te prore 'o mazzo!
Ed ora ti prude il sedere - Adesso sei nervoso!
QUELLE LUCI BLU DEI TABLET CHE
ROVINANO IL SONNO
Sotto accusa le luci blu-verdi di pc, tablet e smartphone:
inibiscono i neuroni del cervello che facilitano il sonno
Forse la colpa è
dell’iPad che vi
siete portati a
letto, giusto per
controllare le ultime e-mail della giornata, dare
un’occhiata agli amici di Twitter e Facebook o leggere il
libro del momento, perché la luce artificiale dello schermo manda in tilt il
ritmo circadiano del nostro corpo molto più di quanto non faccia la luce
elettrica in generale, aumentando così il rischio di patologie legate alla
mancanza di sonno quali obesità , malattie cardiache, ictus e depressione.
CICLO SONNO - VEGLIA - A mettere in guardia sui pericoli per il riposo
notturno causati dall’utilizzo di pc, tablet e smartphone dopo il tramonto o
comunque nelle ore notturne è il prof. C. Czeisler in un articolo sulla rivista
Nature, dove viene sottolineato come la moderna tecnologia abbia ormai
completamente spaiato il nostro ciclo naturale sonno-veglia, spingendoci ad
addormentarci sempre più tardi e a far ricorso a dosi sempre più massicce di
caffeina il mattino successivo per farci alzare dal letto.
«Malauguratamente – vista la facilità con cui è possibile oggi procurarsi un
dispositivo elettronico con monitor a Led in grado di emettere fasci di luce blu
e blu-verdi, il n. di persone che non riesce a dormire in modo adeguato e
sufficiente è destinato ad aumentare. 50 anni fa solo il 3% degli adulti
riposava meno di sei ore a notte, ora la percentuale è salita al 30% per gli
impiegati e al 44% per i lavoratori notturni. E la privazione forzata del sonno
ha ripercussioni sulla stato di salute generale dell’individuo, visto che chi
dorme meno di 5 ore a notte ha un rischio di mortalità del 15% superiore a
quanti riposano bene e più a lungo». (Ansa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 823
SE SI DORME POCO SI MANGIA DI PIÙ
(SOPRATTUTTO CIBI GRASSI E CALORICI)
Il responsabile è un endocannabinoide, i cui livelli ematici sono in genere bassi di
notte, mentre si alzano durante il giorno. Se non si riposa
abbastanza il valore non scende
: provato da diversi studi
scientifici, che hanno mostrato
come il nostro cervello,
dormendo poco, non sia più in
è ormai certo
grado di scegliere i cibi con criterio, prediligendo alimenti grassi e calorici.
Sintetizzando, si potrebbe dire che chi di notte non riposa a sufficienza tra un frutto e un panino con
affettato e formaggio (o un dolce con cioccolato e panna) non ha il minimo dubbio: sceglie il secondo.
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Sleep, avrebbe individuato il colpevole di questa catena
nefasta per la salute. «Diminuire le ore di sonno sembra accendere il sistema endocannabinoide, il
bersaglio del principio attivo della marijuana, aumentando il desiderio di assumere cibo».
Dunque le “visite†notturne al frigorifero per uno spuntino fuori programma, così rischiose per la
linea, potrebbero diminuire o addirittura sparire semplicemente dormendo di più.
Per dimostrarlo i ricercatori hanno coinvolto 14 ventenni sani, privandoli del sonno. In seguito, i
volontari non sono stati in grado di resistere a «snack appetitosi», ovvero biscotti, caramelle e
patatine. E pensare che due ore prima avevano consumato un ricco pasto, con il 90% del loro
fabbisogno calorico quotidiano. Dunque non si trattava di fame.
VALORI ALTI DI GIORNO, BASSI DI NOTTE . «è stato scoperto che la riduzione di sonno aumenta un
segnale che può accrescere l’aspetto edonistico del cibo, il piacere e la soddisfazione tratta dal
mangiare». Il responsabile è l’endocannabinoide 2-arachidonoilglicerolo (2-AG), i cui livelli ematici
sono in genere bassi durante la notte, mentre si alzano lentamente durante il giorno, con un picco nel
primo pomeriggio. Studio: I ricercatori hanno monitorato fame e abitudini alimentari nei 14 volontari
in due situazioni diverse:
 quattro giorni durante i quali i partecipanti hanno dormito in media 7,5 ore per notte
 altri quattro giorni in cui le ore di sonno si sono ridotte a 4,2.
Quando i partecipanti allo studio sono stati privati del riposo, i livelli di endocannabinoidi sono
aumentati più velocemente e sono rimasti elevati anche di sera.
Durante questo periodo, i volontari hanno fatto registrare punteggi più alti per quanto riguarda la
fame e il desiderio di cibo e quando è stato dato loro il permesso di servirsi degli spuntini, hanno
ingerito quasi il doppio di grassi rispetto a quando avevano dormito per oltre sette ore.
«Questo comportamento, reiterato, può causare un significativo aumento di peso».
Impulso edonistico verso il cibo: gli scienziati hanno misurato i livelli ematici di endocannabinoidi.
Dopo una notte di sonno normale i livelli di endocannabinoidi (2-AG) sono bassi al mattino e
raggiungono un picco nel primo pomeriggio, poco dopo l’ora di pranzo, per poi diminuire.
Dopo la privazione del sonno, il 2-AG raggiunge livelli del 33% superiori e rimane elevato nel tempo.
In questo caso, i volontari avevano molta più fame proprio nel momento in cui i livelli di 2-AG erano
più alti. Dopo la quarta notte di sonno limitato, sono stati offerti loro alcuni snack e i partecipanti
hanno avuto difficoltà a trattenersi. Hanno scelto alimenti con il 50% in più di calorie, o con il doppio
dei grassi, rispetto al periodo di sonno normale. «Se si è dormito abbastanza, si può controllare la
risposta naturale. Ma se si dorme poco, l’impulso edonistico per alcuni alimenti diventa più forte e la
capacità di resistere può essere compromessa. Così si hanno maggiori probabilità di mangiare e,
quindi, di aumentare di peso». (Salute, Corriere)
IL LEGAME TRA CARENZA DI
SONNO E RISCHIO DI INGRASSARE
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 823
SCIENZA E SALUTE
SUDORAZIONE ECCESSIVA:
le giuste mosse per combatterla
Pochi conoscono la differenza tra deodoranti e antitraspiranti: chi suda di più e chi
vuole eliminare odori sgradevoli deve usare prodotti diversi
Tutti sudiamo, chi più chi meno, ma solo pochi sanno contrastare la
sudorazione in modo corretto. Se per es. sudiamo in modo
spropositato non basta un semplice deodorante per risolvere il
problema, meglio un antitraspirante. Peccato che la maggior parte
delle persone non conosca nemmeno la differenza tra i due tipi di
prodotti, come rivelano alcuni dati raccolti dalla Clinica
Dermatologica dell’Università di Catania.
DEODORANTI E ANTITRASPIRANTI
Dallo studio conoscitivo, condotto su 3000 soggetti mediante la
compilazione di un questionario, è emerso che
 il 95% dei individui “normali†affetti da sudorazione eccessiva utilizza deodoranti
ï‚· il 54% li utilizza erroneamente,
ï‚· il 31% utilizza gli antitraspiranti
ï‚· il 10 % utilizza entrambi (deodoranti e antitraspiranti),
 il 52% degli intervistati crede che non esistano differenze tra i due tipi di prodotti.
«Anche in ambito legislativo, c’è una notevole confusione in Italia.
Infatti, mentre negli Usa gli antitraspiranti sono considerati, a differenza dei deodoranti, prodotti da
banco sottoposti al controllo FDA (l’ente americano per il controllo dei farmaci e dei dispositivi
medici), i quali, per ottenere la denominazione di “prodotto antitraspiranteâ€, devono garantire di
ridurre più del 20% la sudorazione, secondo la normativa europea sia gli antitraspiranti sia i
deodoranti sono prodotti cosmetici. Pertanto, l’utilizzatore finisce per non ricevere una informazione
corretta sulle reali proprietà del preparato che sta utilizzando, il quale potrà dunque facilmente
risultare inadeguato ai suoi reali bisogni».
Ma per capire la differenza tra deodoranti e antitraspiranti e quando è meglio
SUDORAZIONE
utilizzare un prodotto piuttosto che l’altro, è utile fare un passo indietro, come
spiega Micali:
«La sudorazione è un evento fisiologico che interviene ogni volta che il nostro organismo ha la
necessità di proteggersi dal surriscaldamento, eliminando in modo rapido maggiori quantità di calore.
Le ghiandole deputate alla produzione del sudore sono di due tipi: apocrine ed eccrine.
Le prime, circoscritte pressoché esclusivamente alle regioni ascellari e genito-crurali, elaborano e
riversano nei follicoli piliferi un secreto inizialmente inodore che, però, per la sua ricchezza di sostanze
organiche, può facilmente divenire maleodorante per effetto della flora microbica residente.
Dal canto loro le ghiandole sudoripare eccrine, diffuse su tutto il corpo, ma in modo particolare a livello
di ascelle, palmi delle mani e piante dei piedi, riversano direttamente sulla cute, attraverso un dotto
escretore indipendente, una secrezione contenente, oltre a un’abbondante frazione di acqua,
soprattutto cloruro di sodio e sostanze inorganiche. Sono specialmente queste ultime a essere
chiamate in causa nel processo fisiologico della sudorazione, che entra per lo più in gioco sia in
presenza di elevate temperature ambientali sia in relazione a fattori endogeni, come per esempio stati
febbrili o l’attività fisica».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
IPERIDROSI E BROMOIDROSI
Anno IV – Numero 823
La presenza di due tipi di ghiandole sudoripare spiega i due
fenomeni a cui ci si può trovare davanti:
 IPERIDROSI: caratterizzato da una sudorazione eccessiva, con produzione di sudore abbondante
ma inodore, tipica per esempio di chi svolge attività sportiva, e che può interessare l’intero
ambito cutaneo in seguito a emozioni, sforzi fisici, sbalzi termici;
 BROMOIDROSI: contraddistinto da una secrezione di tipo apocrino, localizzata soprattutto alle
ascelle, caratterizzata da un odore pungente e sgradevole, per effetto dei fenomeni di
degradazione batterica.
Le Soluzioni
«Nel caso di una sudorazione eccrina eccessiva, in soggetti normali, la
prima scelta è senz’altro quella di antitraspiranti a base di sali
metallici (principalmente alluminio), oggi disponibili in diverse e innovative formulazioni dotate di
maggior efficacia e tollerabilità , e che agiscono formando un “tappo†occlusivo nel dotto ghiandolare
che impedisce la fuoriuscita del sudore e ne favorisce un suo parziale riassorbimento – spiega
l’esperto.
Nel caso della bromidrosi è invece indicato e sufficiente il ricorso a deodoranti, che possano
correggere gli odori corporei in virtù di meccanismi vari legati alla presenza nella loro formulazione di
sostanze ad azione battericida e/o batteriostatica o inibenti l’attività degli enzimi batterici, come pure
adsorbenti che “intrappolano†e fragranze che mascherano le sostanze volatili sgradevoli».
Il problema è che non conoscendo la differenza tra antitraspiranti e deodoranti, ci si trova spesso a
utilizzare il preparato sbagliato, complice anche una non chiara denominazione dei prodotti stessi.
«Così, coloro che desiderano unicamente correggere gli odori corporei, anziché ricorrere ai
deodoranti, si trovano spesso a impiegare formulazioni inadeguate in quanto contenenti sostanze ad
azione antitraspirante. Senza contare che un uso inappropriato di antitraspiranti in soggetti che non ne
hanno bisogno può creare effetti indesiderati quali secchezza, irritazione e la comparsa di fastidiosi
noduli “ritenzionaliâ€.
Allo stesso modo chi desidera contrastare un’ipersudorazione si può trovare a utilizzare
antitraspiranti non abbastanza “potentiâ€, contenenti le “sostanze attive†in concentrazioni spesso
indeterminate e probabilmente insufficienti per ridimensionare il problema». (Salute, Corriere)
PREVENZIONE E SALUTE
Flop del 'VIAGRA ROSA' a 6 mesi dalla sua approvazione
Pochi benefici libido,alti effetti collaterali,farmaco non vende
Pochi benefici per la libido, alto rischio di effetti collaterali come
sonnolenza, vertigini, stanchezza e nausea.
A circa sei mesi dall'approvazione della FDA, ad agosto, che aveva
fatto seguito ad anni di richieste e bocciature un nuovo studio
descrive sostanzialmente il 'flop' del 'Viagra rosa'. Pubblicato su Jama
Internal Medicine, lo studio ha preso in considerazione
complessivamente 5914 donne, coinvolte in otto ricerche (5 giÃ
pubblicate tra il 2011 e il 2014), arrivando alla conclusione che per
quanto riguarda gli effetti della libido vi è un beneficio aggiuntivo di appena metà di un incontro
sessuale soddisfacente al mese.
Risultati leggermente inferiori a quelli dei trial inviati per l'approvazione all'Fda, secondo cui vi era un
beneficio di un incontro sessuale in più soddisfacente al mese. Questo a fronte - di importanti effetti
collaterali (4 volte più alto rispetto a un placebo il rischio di vertigini, come quasi 4 volte in più quello di
sonnolenza, oltre due volte quello di nausea). (Ansa, Salute e Benessere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 823
PREVENZIONE E SALUTE
ENDOMETRIOSI, ECCO TUTTE LE POSSIBILI CURE
Nove anni in media per una diagnosi, fino a 5-6 diversi consulti
ginecologici, svariati interventi chirurgici.
LE DONNE che hanno L’ENDOMETRIOSI SPESSO NON SANNO DI AVERLA
e quando lo scoprono LA MALATTIA È GIÀ ad uno STADIO AVANZATO
Di centri specializzati ce ne sono diversi in Italia ma le eccellenze chirurgiche sono poche, il Negrar di
Verona e il Sant’Orsola di Bologna tra gli altri. La casa di cura Malzoni con sede ad Avellino è punto
di riferimento per il sud Italia e convenzionata con il SSN. Qui si eseguono fino a mille interventi
l’anno in laparoscopia per endometriosi. Mario Malzoni dir. del centro di chirurgia pelvica avanzata
è anche presidente della Società italiana di endoscopia ginecologica.
Quali sono le cure per le donne che soffrono di endometriosi e quando è necessario
l’intervento chirurgico? «È fondamentale capire la sintomatologia della paziente. Ci sono delle
forme di endometriosi con scarsi o nessun sintomo. In questi casi non va mai proposto l’intervento
che va fatto dopo il fallimento della terapia farmacologica. Sono diversi i farmaci che possono essere
utilizzati anche per periodi lunghi ma è una terapia che va cucita sulla paziente. La terapia
farmacologica più validata è una terapia progestinica a basso dosaggio e continua che determina il
blocco delle mestruazione; si crea una situazione di amenorrea. Con questa terapia, si mantengono
bassi gli estrogeni perché la malattia è estrogeno -dipendente».
Quindi non c’è interruzione come nelle pillole anticoncezionali per provocare la
mestruazione? : «No, questa terapia viene chiamata un pò impropriamente minipillola perché non
contiene gli estrogeni e va utilizzata senza interruzioni, a ciclo continuo».
Ci sono delle donne che sono in menopausa farmacologica, di cosa si tratta? «È una terapia
che si utilizza sempre meno, io non la utilizzo più da molti anni perché ci sono troppi effetti collaterali
e non può essere data a lungo termine. I farmaci utilizzati sono analoghi del GNRH, sono delle fiale da
fare ogni 28 giorni. Ma non è consigliabile un trattamento a lungo termine».
Quando si ricorre all’intervento chirurgico? «Se le donne continuano ad avere dolori oppure
devono interrompere la pillola, si può proporre l’intervento chirurgico. Oppure se ci sono donne con
endometriosi infiltrante, una forma di endometriosi che penetra nella profondità degli organi della
pelvi come la vescica, l’intestino gli ureteri, i reni e le strutture nervose, dove si formano dei noduli.
Quando gli organi e la loro funzionalità sono a rischio l’intervento è obbligatorio, indipendentemente
dai sintomi. Questo tipo di endometriosi va diagnosticata nei centri di riferimento con ginecologi ed
ecografisti esperti nel campo altrimenti la diagnosi è difficile. Non sempre c’è dolore
nell’endometriosi infiltrante anche se in genere con una anamnesi accurata il dolore emerge».
In cosa consiste l’intervento? «L’intervento deve essere necessariamente praticato in
laparoscopia, e va fatto nei centri di riferimento, sono chirurgie particolari dove bisogna essere molto
delicati e precisi. Per es. sulle ovaie, quando c’è una cisti, la chirurgia deve essere minima altrimenti il
danno può essere importante. Cerchiamo di operare il meno possibile in questi casi perché il danno
chirurgico dell’intervento c’è: l’asportazione di una cisti provoca un danno sulla riserva funzionale
delle ovaie (sul numero delle uova e quindi sulla possibilità di avere figli). Nei casi di endometriosi
infiltrante invece l’intervento va fatto e deve essere radicale, bisogna togliere tutta la malattia,
altrimenti la possibilità di recidive è più alta. Per questo è necessaria l’esperienza del chirurgo, se la
malattia non viene tolta in modo completo si sommano alla non completezza del precedente
intervento le aderenze causate dall’intervento stesso». (Salute, Il Secolo XIX)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 823
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: Corsi ECM 2016–SESSIONE PRIMAVERILE
Si informa che dalla prossima settimana è possibile prenotare sul sito istituzionale
dell’ordine i
Corsi ECM
Gratuiti 2016.
COME
PRENOTARSI:
da Lunedì 7
Marzo è possibile
prenotare i Corsi ECM 2016
1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it
2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM
3- Prenotazioni
4- Accesso all’area riservata mediante username e password
5- Scegliere i corsi da prenotare
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 823
ORDINE: RISCOSSIONE QUOTA SOCIALE 2016
E’ in riscossione la quota sociale 2016 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per
l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI.
Si comunica che in questi giorni, l’Istituto di Credito incaricato della riscossione, sta recapitando gli
Avvisi di Pagamento relativi alla Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2016. Il pagamento della quota
annuale è obbligatorio per conservare l’iscrizione all’Albo, condizione necessaria nei casi previsti dalla
Legge per svolgere l’attività professionale.
Quest’anno presso gli Uffici dell’Ordine Professionale sono disponibili in formato digitale copia degli
Avvisi di pagamento, grazie all’impegno, competenza e grande disponibilità profusa dal nostro Agente
della Riscossione di zona, Stefano Iannitti.
Pertanto i Colleghi che non avessero ancora ricevuto tale avviso, anche dopo la scadenza del
29/02/2016, possono richiederne copia tramite:
 Richiesta agli Uffici dell’Ordine all’indirizzo email
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ï‚· Richiesta via fax al N. Tel. 081-5520961.
 Dal 7 Marzo 2016, sarà possibile, collegandosi al sito Ufficiale dell’Ordine all’indirizzo
web: www.ordinefarmacistinapoli.it, scaricare il RAV inserendo il proprio codice fiscale;
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un
gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad
offrire agli iscritti un servizio di assistenza
legale di primo livello. Tale iniziativa si
inquadra nell’ambito di un processo di
sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede
dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal
fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti
modalità : 1. Telefonando al numero 081 551 0648;
2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3.Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORDINE: “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-pertutti
PAGINA 6
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