Anno IV – Numero 838
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:Concorso
ordinario
2. Ordine: Un Farmaco
per tutti
3. Ordine: Lo psicologo in
Farmacia
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
Martedì 22 Marzo 2016, S. Lea
Proverbio di oggi………..
Sì aggia cagnà a Peppo cu Peppo, me teng a Peppo mij.
Se devo cambiare per avere la stessa cosa, è meglio che non cambio proprio
E' finita la mosca nel vescovado
!!
4. Benzodiazepine, meglio
se il corpo riesce a
«dimezzarle» in fretta
5. Tumore al seno, studio
britannico: mix farmaci
lo fa sparire in 11 giorni"
6. Quanto è inquinata
l’aria
di
londra?
ce lo diranno i piccioni.
Prevenzione e
Salute
7. Acquafobia:
come
affrontarla e vincerla
8. Diete
e
indice
glicemico: quanto conta
per i diabetici e le
persone sane.
Meteo Napoli
Martedì 22 Marzo
 Variabile
Minima: 17°C
Massima: 21°C
Umidità :
Mattina = 63%
Pomeriggio =59%
ACQUAFOBIA:
COME AFFRONTARLA E VINCERLA
Come aiutare il vostro bambino a superare la paura dell'acqua,
fobia comune anche a molti campioni di nuoto che ne
soffrivano da piccoli è ormai immotivata.
Il vostro bimbo si rifiuta di entrare in
acqua?
Questa fobia, che colpisce circa 3 bambini
su 100, non mai immotivata.
Può essere generata dall’idea che l’acqua
sia un liquido penetrabile, in cui si può
affondare (come gli oggetti che i bambini
possono buttare in acqua), dalla sensazione di infinito che il mare
restituisce ai loro occhi, oppure dalla percezione della piscina come
qualcosa di profondo e poco gestibile.
CHE FARE? Con qualche piccolo trucco e un po’ di pazienza è possibile
aiutarli a godere di tutto il divertimento che le attività in acqua offrono.
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 838
DIETE E INDICE GLICEMICO:
QUANTO CONTA PER I DIABETICI E LE PERSONE SANE
Gli ultimi studi dimostrano che tenere in considerazione l’IG può aiutare a mangiare più
sano: alimenti con basso indice glicemico migliorano la
sazietà riducendo l’apporto calorico nei pasti successivi
Non è scritto sulle etichette, ma l’indice glicemico (IG) secondo molti
dovrebbe essere importante nella scelta dei cibi.
L’IG indica quanto il consumo di un alimento specifico che contenga
carboidrati aumenti la glicemia in rapporto a quanto la farebbe
innalzare un carico fisso di glucosio.
Proposto 35 anni fa, ha un ruolo chiaro nella dieta dei diabetici, ma è
più discusso per persone sane che vogliano mantenersi in salute:
seguire una dieta a basso IG serve davvero a prevenire malattie e a non ingrassare?
Sulla popolazione generale la risposta non è immediata, come spiega Furio Brighenti dell’Università di
Parma, autore del più recente documento di consenso sull’IG pubblicato nel 2015 su Nutrition,
Metabolism and Cardiovascular Diseases:
«Nelle tabelle dei Livelli di Assunzione
Raccomandata dei Nutrienti (LARN) gli obiettivi
di nutrizione per la prevenzione indicano di
prediligere fonti amidacee a basso IG,
soprattutto se l’apporto di carboidrati è vicino
al limite superiore, pari al 60%, del totale delle
calorie giornaliere.
Cibi con basso IG migliorano la sazietÃ
Gli studi mostrano che nei soggetti sani,
soprattutto se donne e in sovrappeso, una
dieta a basso IG possa dare benefici che vanno
oltre la possibilità di prevenire il diabete, come
una riduzione della probabilità di tumore al
seno. Detto ciò i dati circa la prevenzione
dell’obesità , per es., non sono ancora solidi
quanto quelli sul diabete; ma a parità di
nutrienti, attività fisica e fattori di rischio i cibi a basso IG migliorano la sazietà riducendo l’apporto
calorico dei pasti successivi, contribuendo quindi a controllare il peso».
Ci sono però studi di segno contrario, come uno recente che ha dimostrato come diete dall’IG molto
diverso ma uguali per calorie e ricche di frutta, verdura e cereali integrali e povere di zuccheri raffinati
non hanno effetti dissimili su pressione arteriosa, colesterolo e trigliceridi: quindi se si mangia sano
non servirebbe l’IG. «Non bisogna focalizzarsi su un solo parametro: scegliere vegetali come legumi,
frutta e verdura abbassa da sé l’IG, e propendere per cibi a basso IG implica portare in tavola prodotti
ricchi di vitamine, sali minerali e fibre preziose — interviene R. Giacco, ricercatrice dell’Ist. di Scienze
dell’Alimentazione del CNR ad Avellino. È difficile scindere gli effetti del solo IG, soprattutto se la dieta
è già salutare: nessun alimento va criminalizzato e conta la qualità dell’alimentazione nel suo
complesso. I cibi a basso IG per es. sono in genere più ricchi di fibre perché queste, soprattutto se
viscose, rendono i carboidrati meno accessibili agli enzimi; inoltre le fibre rallentano lo svuotamento
gastrico, così i carboidrati arrivano più gradualmente all’intestino e l’assorbimento del glucosio in
circolo è più lento. Nel lungo periodo riducono il colesterolo, abbassano la pressione arteriosa».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 838
COME INDIVIDUARE I CIBI IN BASE ALL’IG
«Valgono alcune regole generali — dice Brighenti —.
Sono a basso IG legumi, frutta, vegetali, pasta;
l’IG è intermedio per pane, patate e riso, alto per i
dolci.
La sola aggiunta di fibre nei prodotti integrali di per
sé non riduce l’IG, occorre scegliere cereali intatti: il
riso integrale ha un IG più basso, ma farine di riso
integrali o bianche sono identiche.
Ciò che è più «tenace» da masticare ha un IG più
basso: cereali come orzo o riso, i legumi e la pasta, le
patate al forno anziché in purè e la frutta intera
invece che frullata sono meglio di pane e pizza,
anche perché la lievitazione dà porosità e favorisce
l’attacco degli enzimi digestivi che liberano subito
glucosio.
Ci siamo evoluti mangiando cibi crudi e difficili da
digerire, la fisiologia si è adattata per trarne più
nutrienti possibile:
la nostra macchina-corpo funziona al meglio
guidando senza strappi, dandole “benzina†senza
picchi con cibi a basso IG.
Con quelli di facile assimilazione di oggi, dall’alto IG, è
come se guidassimo accelerando e frenando di
continuo: rovinano di più il “motoreâ€Â».
(Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
BENZODIAZEPINE, MEGLIO SE IL CORPO
RIESCE A «DIMEZZARLE» IN FRETTA
Maggiore è l’emivita, maggiore il rischio che il medicinale possa accumularsi
nell’organismo, specialmente nelle persone anziane, e interagire con altre medicine
Salvo che per diversa indicazione medica, fra le benzodiazepine (Bdz) vanno preferite quelle
caratterizzate da una emivita breve (es. lorazepam, oxazepam, alprazolam, lormetazepam,
temazepam, triazolam, brotizolam, etizolam).
L’emivita è un parametro farmacologico e corrisponde al tempo che l’organismo impiega a
metabolizzarle ed eliminare un farmaco.
Maggiore è l’emivita, maggiore il rischio che il medicinale possa accumularsi nel corpo,
specialmente nelle persone anziane, e interagire con altre medicine.
Se si decide di assumere Bdz bisogna anche tenere presente che se si prendono anche altri farmaci,
come per es. i contraccettivi orali o il propanololo, l’eliminazione delle Bdz può risultare rallentato.
Infine è necessario sottolineare che l’interruzione del trattamento con Bdz deve essere graduale, per
evitare la comparsa di sintomi «da sospensione». (Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 838
SCIENZA E SALUTE
TUMORE AL SENO, STUDIO BRITANNICO:
"MIX FARMACI LO FA SPARIRE IN 11 GIORNI"
Il protocollo sperimentale, presentato al congresso europeo di Amsterdam, prevede la
somministrazione di trastuzumab e lapatinib ed è stato testato su 66 donne: circa un
quarto di loro ha visto ridurre significativamente o addirittura scomparire la neoplas ia
in meno di due settimane. I ricercatori: "Risultati sbalorditivi, ma andranno
confermati"
"Sbalorditivo". Così scienziati e medici definiscono
l’effetto di un test che ha dimostrato di poter fare
scomparire ogni traccia di tumore al seno in appena
undici giorni di trattamento.
Si tratta di una miscela di due farmaci che,
opportunamente dosati, riducono sensibilmente le
dimensioni del cancro alla mammella o addirittura lo
cancellano in meno di due settimane. Con ulteriori
esperimenti, affermano gli esperti, una cura di questo
tipo potrebbe non rendere più necessario l’intervento
chirurgico e la chemioterapia in seguito necessaria, con i
suoi pesanti effetti collaterali.
Annunciato alla European Breast Cancer Conference di
Amsterdam, lo studio è opera di un team di ricercatori britannici guidati da Nigel Bundred
dell’università di Manchester. La terapia oggetto della sperimentazione riguarda il tipo più aggressivo
di tumore al seno, chiamato in linguaggio medico Her2 positivo.
Consiste in somministrazioni di TRASTUZUMAB (il nome generico dell’Herceptin in Inghilterra) capostipite dei farmaci che vanno a colpire il recettore Her2 - e di un altro farmaco chiamato
LAPATINIB. Il trattamento è stato sperimentato in donne con tumori Her2-positivi tra 1 e tra 1 e 3
centimetri. In meno di due settimane di trattamento (11 giorni) il tumore è scomparso completamente
nell'11% dei casi, e in un ulteriore 17% di casi era più piccolo di 5 millimetri.
"E' una svolta potenzialmente molto importante, che permetterebbe di non ricorrere a chirurgia e
chemioterapia", afferma il professor Bundred.
"Non ci aspettavamo di vedere una reazione così forte in un periodo così breve", commenta la
professoressa Judith Bliss, co-autrice della ricerca". Oltretutto, osservano gli esperti, la cura non causa
complicazioni di altro genere, per cui nel caso in cui risulti inefficace è ancora possibile fare ricorso ai
metodi tradizionali usati fino ad ora per combattere questo tipo di cancro.
"Dobbiamo essere sicuri che non stiamo facendo un passo indietro e aumentando il rischio di
recidiva", ha aggiunto Bliss.
Inoltre, il lavoro riguarda solo un tipo di tumore al seno.
Per Arnie Purushotham di Cancer Research UK, che ha finanziato lo studio, "questi risultati sono molto
promettenti se si confermano nel lungo periodo. Potrebbe essere il passo iniziale per un nuovo modo
di trattare tumori al seno Her2-positivi".
La notizia è data oggi con grande risalto in prima pagina dal Guardian e da altri giornali di Londra.
In Gran Bretagna il tumore al seno è diagnosticato ogni anno a 53 mila donne;
di questi, tra il 10 e il 15 % sono del genere aggressivo denominato Her2 positivo.
(Salute, Repubblica)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 838
PREVENZIONE E SALUTE
QUANTO È INQUINATA L’ARIA DI LONDRA?
CE LO DIRANNO I PICCIONI
È il programma E-Plume. Dieci volatili da competizione muniti di uno zainetto con GPS
sorvoleranno la città e rileveranno i livelli di ozono, biossido di azoto e composti organici
A metà strada tra la tradizione, come l’uso dei piccioni nella ricognizione aerea, e uno strumento di
recente introduzione, la citizen science (la
scienza fatta dai cittadini), c’è E-Plume, un
progetto ideato dall’Imperiale college di
Londra insieme all’azienda high-tech Plume
Labs per misurare la qualità dell’aria dei
vari quartieri della capitale Britannica. A
farlo sarà proprio una squadra di 10 piccioni
da competizione, più longevi dei colleghi in
natura perché molto ben accuditi.
Con un MINI ZAINETTO LEGGERO e
confortevole in spalla, munito di GPS e
sensori per rilevare i livelli di ozono, biossido
di azoto e composti organici volatili,
la pattuglia aerea aiuterà a misurare nel
dettaglio la qualità dell’aria delle diverse
aree della città di Londra.
Insomma, la scienza è un gioco da ragazzi, anzi da piccioni. Intanto, i ricercatori sono già alla ricerca di
volontari umani, un centinaio tra ciclisti, runners e genitori a passeggio con le carrozzine, per una più
vasta mappatura dello spazio e dell’inquinamento, al fine di ridisegnare le strategie urbane di
riduzione dell’inquinamento.
«In questo modo, possiamo capire l’inquinamento dell’aria della città in grande dettaglio, dove
trovano i punti a maggior inquinamento e quali soluzioni di urban design adottare per ridurre
l’esposizione agli inquinanti» ha detto la ricercatrice Audrey de Nazelle del Centro per la Politica
Ambientale presso l’Imperial College e il cui lavoro è a cavallo tra scienze ambientali, comportamenti
legati alla salute, trasporti e pianificazione urbana.
Infatti, la ricercatrice sottolinea che «c’è anche un aspetto più individuale.
Ci auguriamo che le persone riflettano di più sul proprio contributo e sull’esposizione all’inquinamento
atmosferico, e quali sono le implicazioni per la salute del comportamento di ciascuno».
Come a dire che, anche in questo caso, è vero che app e tecnologia indossabile possono aiutare a
cambiare le attitudini delle persone, i loro comportamenti e la loro disponibilità a sostenere politiche
volte alla riduzione dell’inquinamento.
(Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 838
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
REGIONE CAMPANIA: CONCORSO ORDINARIO
per la formazione di una graduatoria unica per
l’assegnazione di sedi farmaceutiche
Approvazione graduatoria definitiva e pubblicazione elenco sedi.
Pubblicata sul BURC Regione Campania n. 18 del 21 Marzo 2016 la graduatoria definitiva e l’elenco
delle sedi del Concorso bandito nel 2009.
Per visionare la graduatoria definitiva e l’elenco delle sedi basta cliccare il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/servizi/concorsi/1392-concorso-ordinariocampania-per-la-formazione-di-una-graduatoria-unica-per-l-assegnazione-di-sedi-farmaceutiche-daconferire-al-privato-esercizio-approvazione-graduatoria-definitiva-e-pubblicazione-elenco-sedi
ORDINE: “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
La Struttura “Un Farmaco per Tuttiâ€, allocata nei locali messi a disposizione dall’Azienda Santobono Pausilipon
presso l’Ospedale dell’ANNUNZIATA, gestisce i beni sanitari provenienti dalle farmacie aperte al pubblico che
aderiscono al progetto o da donazioni di enti, aziende, depositi, concessionari, associazioni ecc..
La Direzione è affidata ad un Farmacista direttore pro-tempore nominato dall’Ordine e afferente ai farmacisti
UCFI.
Il direttore pro tempore della struttura “Un farmaco per Tuttiâ€, dopo controllo e catalogazione sulla banca dati
“ Online – Un farmaco per tuttiâ€, consegnerà i farmaci agli enti assistenziali in base al bisogno indicato dagli
stessi. Le attività di catalogazione e classificazione dei farmaci raccolti è effettuata grazie al lavoro svolto dai
Colleghi FARMACISTI VOLONTARI.
FARMACISTI VOLONTARI
COME ADERIRE: inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. e dare la propria
disponibilità . Sarete subito contattati e informati sull’organizzazione dell’attività di volontariato.
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno IV – Numero 838
ORDINE: LO PSICOLOGO IN FARMACIA
Dal 21 al 26 Marzo riparte la III° settimana del benessere in Farmacia La nascita e il benessere nella relazione genitori/figli
Tale
iniziativa,
completamente
gratuita sia per i
farmacisti
che
per i cittadini, si
articolerÃ
in
cinque settimane
durante l’anno,
ciascuna dedicata
ad
un
tema
pregnante per la
salute pubblica.