Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 844 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Sussidio per i Colleghi disoccupati 2. Ordine: Corsi ECM 3. Ordine: Tirocini post laurea in farmacia Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. TUMORI, dieci segnali da tenere d’occhio 5. DIABETE, ecco il cerotto che rilascia cellule beta: potrebbe sostituire le iniezioni Prevenzione e Salute 6. Masticare gomma allo XILITOLO aiuta a combattere le carie 7. Quando il cibo cade a terra: la regola dei 10 secondi a 8. RABBIA e IRA aumentano il rischio di infarti e ictus Meteo Napoli Giovedì 31 Marzo  Variabile Minima: 15°C Massima: 22°C Umidità: Mattina = 56% Pomeriggio =44% Giovedì 31 Marzo 2016, S. Beniamino Proverbio di oggi……….. E' gghjuto 'e sotto 'e 'ncoppa Ha avuto un dissesto finanziario Masticare gomma allo XILITOLO aiuta a combattere i batteri della carie Da utilizzare oltre a spazzolino e dentifricio. L'odontoiatra Laura Strohmenger propone un piano nazionale di prevenzione nei bimbi Il Masticare chewing gum a base di xilitolo aiuta a prevenire la carie. E' quanto emerge da numerosi studi scientifici che esaltano le qualità protettive di questo ingrediente naturale, un autentico scudo contro i batteri che attaccano il cavo orale. Oltre a utilizzare correttamente spazzolino e dentifricio al fluoro, è dunque buona pratica masticare gomme allo xilitolo (rigorosamente non zuccherate). E' quanto prevede la Raccomandazione numero 6 delle Linee guida ministeriali 2015 sulla salute orale in età adulta, che lo classifica come un "comportamento di prevenzione di gengivite e carie". Lo xilitolo è un edulcorante di origine vegetale (viene estratto soprattutto dalla betulla) e fa parte di una classe di sostanze che non vengono fermentate dai batteri del cavo orale e, quindi, non consentono la formazione degli acidi che corrodono lo smalto. Lo xilitolo è considerato anche "cario-protettivo perché possiede una provata attività antibatterica, ostacolando la crescita degli streptococchi del gruppo mutans", fra i primi imputati nel processo che dà origine alla carie. Uno studio coordinato nel 2013 ha dimostrato che masticare chewing gum allo xilitolo riduce dell'82% i rischi di sviluppare carie. I test sono stati condotti su 176 bambini di età compresa fra i 7 e i 9 anni, con alta concentrazione di streptococchi mutans (i principali batteri della carie). Educare i bimbi alla prevenzione - La Strohmenger ha osservato che l'Italia presenta una "grave lacuna nell'ambito dell'odontoiatria pubblica e preventiva". (Salute, Tgcom24) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 844 PREVENZIONE E SALUTE QUANDO IL CIBO CADE A TERRA: LA REGOLA DEI 10 SECONDI VA PRESA CON PRUDENZA Contrariamente a quanto si era finora pensato, mangiare del cibo caduto è sempre un rischio, a prescindere dalla superficie sulla Se un cibo cade accidentalmente sul pavimento, meglio raccoglierlo e buttarlo via quale è finito e del tempo che ci è rimasto Ovvero, niente regola “dei 10 secondi” (detta anche “dei 5 secondi” o “dei 3 secondi”) tanto cara alle nostre nonne e che uno studio dello scorso anno aveva cercato di rivalutare, sostenendo che quello che faceva la differenza fra un rischio certo e uno probabile di prendersi qualche malattia fosse il tipo di superficie su cui finiva l'alimento. In realtà, questa pratica è sempre poco igienica, a prescindere dalla tipologia di terreno e dalla velocità di raccolta e chi la segue, consumando cibo non perfettamente pulito, si espone al pericolo del cosiddetto “killer silenzioso”, che può causare malattie anche potenzialmente letali come E. coli e salmonella. Con queste premesse, sarebbe logico attendersi un comportamento più responsabile da parte delle persone, a maggior ragione se ci sono bambini o anziani in casa, ma così non è. O almeno non nel Regno Unito, dove una ricerca condotta dall'azienda Karcher, specializzata in apparecchi di pulizia altamente tecnologici, ha scoperto che oltre un terzo degli intervistati consumerebbe senza problemi del cibo caduto a terra: nel 37% dei casi, se questo fosse finito sul pavimento della cucina e nel 38% su quello del salotto. La stessa indagine ha poi analizzato l'aspetto relativo alla Il pericolo del «killer silenzioso» pulizia vera e propria, rilevando che per tenere lontani i batteri dalla casa  il 43% del campione usa esclusivamente un deodorante per ambienti (col 27% che però ammette di decidersi a intervenire solo quando comincia a sentire qualche cattivo odore),  mentre il 49% preferisce utilizzare solo una scopa (ma col 59% che confessa di aspettare ad entrare in azione fino a quando i segni di sporco non risultano evidenti). «I peggiori batteri presenti nelle nostre case sono i cosiddetti “killer silenziosi”, ovvero quelli che non possiamo vedere o sentire, ma che possono moltiplicarsi da un singolo batterio a diversi milioni in appena sette ore». Ecco perché anziché alle classiche pulizie di primavera, dove si rivolta casa ma poi magari non si tocca straccio per intere settimane, sono preferibili le pulizie regolari e costanti, meglio ancora se fatte a vapore, «perché le alte temperature eliminano più facilmente i batteri», conclude la Ackerley, che mette anche in guardia i padroni dei cani dal permettere agli adorati pet di salire sul letto (un comportamento comune al 40% dei partecipanti alla ricerca, con appena il 10% che rivela di pulire il cane dopo ogni passeggiata) per evitare che micro-organismi patogeni, come appunto E. coli, campylobacter e salmonella, vengano portati dall'esterno all'interno della casa (e, nel caso specifico, nel letto del proprietario). Concludendo, «che sia il tappeto del salotto, il pavimento della cucina o la strada, cambia poco: se un cibo cade per terra, è sempre preferibile prenderlo e gettarlo nella spazzatura, piuttosto che metterlo in bocca». Ma qui, più che la regola “dei 10 secondi”, vale quella del buonsenso. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 844 SCIENZA E SALUTE TUMORI, DIECI SEGNALI DA TENERE D’OCCHIO Un inspiegabile calo di peso, una febbricola che persiste da settimane, un sanguinamento anomalo o una ferita che non si rimargina. Potrebbero essere questi, secondo l’American cancer society, alcuni dei campanelli di allarme di un tumore. Segnali da non sottovalutare, soprattutto se durano a lungo nel tempo o se tendono a peggiorare. Stanchezza cronica: Attenzione alla “fatica” persistente, una insolita spossatezza che non dà tregua e che non passa dopo una bella dormita. Se non è giustificata da attività fisica intensa o da un periodo di stress, merita delle indagini. Potrebbe essere uno dei primi sintomi di un tumore del sangue come la leucemia Perdita di peso: Se l’ago della bilancia continua a scendere e non c’è un perché, bussate alla porta del medico. Un calo ponderale di cinque chili o più potrebbe essere uno dei primi segni di cancro a pancreas, stomaco, esofago o polmone. «Ciò accade perché le cellule del tumore consumano molta dell’energia del corpo per svilupparsi», spiega l’American cancer society, «oppure perché rilasciano sostanze in grado di interferire con il metabolismo del cibo». Dolore persistente: Anche un dolore che dura da settimane e che non scompare con l’uso di analgesici potrebbe essere la spia di qualcosa che non va. «Il dolore è uno dei sintomi precoci di tumore alle ossa o ai testicoli - avverte l’organizzazione americana -. Una cefalea che non passa e che si associa a giramenti di testa potrebbe essere sintomo di un tumore al cervello, così come un dolore continuo alla schiena potrebbe indicare un cancro al colon, al retto o all’ovaio». Febbre: Una febbriciattola di lunga durata che non scende con i rimedi comuni non va ignorata. A volte leucemie e linfomi aggrediscono il sistema immunitario e il corpo cerca di “difendersi” provocando la febbre. Cambiamenti della pelle: Quando fate la doccia, date un’occhiata alla schiena, alle braccia, alle gambe: ricordate che ogni neo o verruca che cambia forma o colore potrebbe nascondere un melanoma. Attenzione anche alla pelle che appare più scura (iperpigmentazione), alla colorazione gialla della cute e degli occhi (ittero), ad arrossamenti cutanei e a prurito. Se per caso vi accorgete di un nodulo o di un rigonfiamento sotto la pelle, soprattutto al seno o ai testicoli, non tergiversate nel fare approfondimenti. Potrebbe essere una banale cisti, ma anche il segnale di un tumore. Cambio di abitudini urinarie o intestinali: La necessità di urinare più frequentemente del solito e il dolore alla minzione potrebbero essere segno di un cancro alla vescica o alla prostata. Diarrea ricorrente o costipazione potrebbero invece essere associate a tumori del colon-retto. Tosse o raucedine: Una tosse che non va via può essere un segno di cancro ai polmoni. Una raucedine persistente potrebbe invece indicare un tumore alla laringe o alla tiroide. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 844 Sanguinamento: Tenete d’occhio perdite di sangue insolite e immotivate. «Un espettorato con tracce di sangue potrebbe essere segno di un tumore ai polmoni», avverte l’American cancer society. «Il sangue nelle feci, che le fa apparire molto scure, potrebbe essere invece segno di un cancro al colon o al retto. Un tumore alla cervice dell’utero o all’endometrio può causare sanguinamento vaginale, mentre tracce di sangue nelle urine potrebbero indicare un cancro alla vescica o ai reni. Una perdita di sangue dal capezzolo potrebbe infine essere segno di un tumore al seno». Difficoltà di digestione: Problemi a digerire, anche dopo un pasto leggero, o a deglutire che perdurano nel tempo potrebbero indicare un tumore all’esofago, allo stomaco o alla faringe. Macchie bianche in bocca: «Chiazze o placche biancastre all’interno della bocca e sulla lingua possono indicare leucoplachia, una condizione pre-cancerosa spesso causata dal fumo o dall’uso di tabacco oppure da un eccessivo consumo di alcolici», spiega l’American cancer society. Se non trattate, queste lesioni potrebbero evolvere in un tumore del cavo orale. Ecco perché è importante rivolgersi il prima possibile al medico o all’odontoiatra. (Salute, Corriere) RABBIA e IRA aumentano il rischio di infarti e ictus Il problema alla base potrebbe essere uno stress eccessivo La Rabbia aumenta il rischio di avere un INFARTO o un ICTUS A svelarlo è un'analisi pubblicata sull'European Heart Journal, anche se ad essere particolarmente in pericolo sono le persone che convivono con fattori di rischio come le malattie cardiovascolari, nelle due ore successive ad un attacco di rabbia tutti corrono un serio pericolo. Il rischio è infatti cumulativo. In altre parole, le persone che si arrabbiano spesso sono in pericolo anche se non convivono con molti fattori di rischio cardiovascolare. Mostofky e colleghi hanno calcolato che 5 arrabbiature al giorno corrispondo a 158 infarti in più ogni 10 mila persone con rischio cardiovascolare basso. Quando invece quest'ultimo è elevato l'aumento di infarti è stimato a 657 ogni 10 mila persone. In generale, nelle 2 ore successive a un attacco di rabbia il rischio di infarto e di ictus aumentano, rispettivamente, di circa 5 e 3 volte. La vera causa alla base del rischio potrebbe essere lo stress cronico, che oltre ad aumentare la pressione sanguigna può anche spingere ad adottare comportamenti poco salutari – come fumare o bere troppi alcolici – proprio nel tentativo di affrontare lo stress. Le soluzioni, in realtà, sono ben altre. Secondo gli esperti bisognerebbe verificare le potenzialità di strategie mirate alla riduzione dello stress come lo yoga, che potrebbero aiutare a evitare le gravi complicazioni associate ad una vita vissuta sotto pressione. In effetti alcune ricerche hanno dimostrato un'associazione tra la pratica della meditazione e la riduzione dell'incidenza di infarti e ictus. Che sia davvero questa la strada giusta? (Salute, AdnKronos) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 844 SCIENZA E SALUTE DIABETE, ecco il CEROTTO che Rilascia CELLULE BETA: potrebbe sostituire le iniezioni Messo a punto dai ricercatori delle università del North Carolina-Chapel Hill e North Carolina State. 'Trasmette' dall'esterno quelle cellule del pancreas che nelle persone sane secernono naturalmente quantità adeguate di insulina UN CEROTTO meno doloroso e più semplice di una puntura, a maggior ragione di due o tre punture, quante sono quelle che chi soffre di diabete - 380 milioni di persone nel mondo - deve somministrarsi ogni giorno per mantenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue. Una gestione complessa, che richiede attenzione e tempo, sette giorni alla settimana e per sempre. Da queste considerazioni devono essere partiti i ricercatori delle università del North Carolina-Chapel Hill e North Carolina State che hanno messo a punto un cerotto di cellule beta, cioè di  quegli elementi del pancreas che nelle persone sane secernono naturalmente quantità adeguate di insulina, l'ormone che metabolizza gli zuccheri, e che nei diabetici non sono in grado di funzionare come dovrebbero. I risultati ottenuti grazie al nuovo smart patch sono stati appena pubblicati su Advanced Material. Lo smart patch cellulare, che ha le dimensioni di una moneta ed è di un Un cerotto caricato materiale comunemente utilizzato nel settore cosmetico e diagnostico, è ricoperto di uno strato di centinaia di minuscoli aghi grandi come ciglia e a cellule Beta riempiti di migliaia di cellule beta immagazzinate in microcapsule di alginato, un polimero biocompatibile. Quando il cerotto - che è stato per ora sperimentato su topi di laboratorio con diabete di tipo 1 dimostrandosi efficace per 10 ore - viene applicato sulla pelle, i microaghi penetrano nei capillari stabilendo un contatto tra l'ambiente interno e le cellule beta esterne. Grazie ad amplificatori del segnale di glucosio (in pratica sostanze chimiche sensibili allo zucchero nel sangue) contenuti in microscopiche vescicole sintetiche, le cellule beta del patch riescono a "sentire" il livello di glucosio ematico, e quindi a rispondere "on demand", rilasciando insulina in maniera adeguata. La tappa precedente: il cerotto a insulina. Lo scorso anno seguendo la stessa tecnologia innovativa che gli anglofoni chiamano smart insuline patch, gli autori dello studio avevano messo a punto un cerotto simile a questo (i risultati erano stati pubblicati sui Proceedings of National Academy of Sciences ). Ma mentre quello conteneva vescicole di insulina, cioè del prodotto delle cellule beta, questo nuovo patch è di tipo cellulare e integra gli aghi direttamente con le cellule beta in tempo reale. In effetti da decenni gli scienziati tentano il trapianto nei pazienti diabetici di cellule pancreatiche produttrici dell'ormone insulinico, ma senza ottenere grandi successi a causa delle numerose reazioni di rigetto o degli effetti collaterali dei farmaci immunosoppressori necessari per impedirle. Un nuovo approccio. Questo nuovo approccio, che utilizza cellule beta, ma fuori dal corpo, eviterebbe, una volta sperimentato con successo sugli esseri umani, entrambi gli ostacoli. "Il nostro studio fornisce una possibile soluzione al problema del rigetto che da tempo affligge il settore dei trapianti di cellule pancreatiche - ha detto Zhen Gu, autore della ricerca. Inoltre dimostra che siamo in grado di costruire un ponte tra i segnali fisiologici all'interno del corpo e queste cellule terapeutiche al di fuori del corpo per mantenere i livelli di glucosio sotto controllo". (Salute, Repubblica) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 844 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: corsi ECM del Mese di APRILE Corsi ECM per il mese di Aprile 2016 A tale proposito, anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo completamente gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM già calendarizzati. Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli non dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi prescelti tra quelli proposti nel calendario ma può farlo comodamente mediante: 1. prenotazione online sul nostro sito web istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it 2. oppure recarsi direttamente in sede prima dell’evento Tale funzione permetterà, oltre alla registrazione, anche la gestione della propria posizione ECM, consentendo anche di stampare eventuali certificati di partecipazione ai corsi. ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in STATO DI DISOCCUPAZIONE Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà”. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 844 ORDINE: TIROCINI POST LAUREA Informazioni e Organizzazione Al fine di fornire un servizio sempre più chiaro agli iscritti, si informa che relativi ai tirocini post laurea di seguito si riporta uno schema delle possibilità che al momento prevedono un rimborso garantito dalla convenzione:  Tirocini post laurea entro 1 anno dalla Laurea  Progetto Garanzia Giovani TIROCINI POST LAUREA ENTRO 1 ANNO DALLA LAUREA  Convenzione Regione Campania  Scheda informativa  Scheda competenze Tirocinio Estratto BURC 44: Indennità di partecipazione: Il soggetto ospitante, con eccezione dei casi previsti al comma 2, ha l’obbligo di corrispondere al tirocinante un’indennità di partecipazione in relazione all’attività da esso prestata. L’importo mensile lordo di tale indennità, determinabile anche in misura forfetaria, non può essere inferiore a euro 400,00. La Regione può definire agevolazioni o misure di sostegno in materia di corresponsione e di ammontare dell’indennità. Per maggiori dettagli puoi consultare cliccando il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/servizi/tirocini TIROCINI POST LAUREA: PROGETTO GARANZIA GIOVANI dal 1 maggio 2014 ha preso avvio GARANZIA GIOVANI un Programma di intervento Europeo che prevede la realizzazione di politiche attive finalizzate all’orientamento, all’istruzione, alla formazione, e/o all’inserimento nel mercato del lavoro di giovani NEET (Not in Education, Employment or Training) con un’età compresa tra i 15 ed i 29 anni. La Regione, per il tramite dell’INPS, pagherà direttamente al tirocinante l’indennità mensile di € 500,00 per un massimo di 6 mesi e sosterrà anche i costi relativi al premio INAIL ed alla polizza R.C. Per maggiori dettagli puoi consultare la circolare dell’Ordine cliccando il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/servizi/circolari/1321-circolare2015-garanzia-giovani PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA ORDINE: GALA DI PRIMAVERA Spettacolo di beneficenza a favore del Camper sanitario di “Stelle in Strada” Il biglietto si può acquistare direttamente all’Auditorium di Caivano, sede dell’evento. Anno IV – Numero 844

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