Anno IV – Numero 848
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:Corsi ECM
2. Ordine: Sussidio per i
Colleghi disoccupati
3. Ordine: Ispezioni in
Farmacia
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Tumore alla prostata:
eiaculazioni
frequenti
possono allontanare il
rischio
5. Noduli alla tiroide:
che cosa sono e come
vanno affrontati
Prevenzione e
Salute
6. lʼ allarme della Fda: Tra
i giovani spopola la
"roulette
russa
dei
farmaci"
7. Il singhiozzo serve a
qualche cosa?
8. Caffè: consumo regolare
riduce rischio
di
cancro del colon-retto
Meteo Napoli
Mercoledì 6 Aprile
 Variabile
Minima: 18°C
Massima: 25°C
Umidità :
Mattina = 55%
Pomeriggio =40%
Mercoledì 06 Aprile 2016, S. Guglielmo
Proverbio di oggi….……..
'E peccate ccà se fanno e ccà se chiagneno
I peccati qui si fanno e qui si scontano
TUMORE ALLA PROSTATA: eiaculazioni
frequenti possono allontanare il rischio
Studio, condotto da ricercatori dell’Università di Harvard
prendendo in esame uomini in età adulta. Il rischio di
ammalarsi è risultato più basso del 20% per chi ne aveva 21 al
mese
Prevenire il tumore
della
prostata
(la
neoplasia più frequente
tra gli uomini: 35mila le
diagnosi effettuate nel
2015) facendo sesso. Si
potrebbe riassumere in
questo
modo
l’indicazione che emerge da una ricerca appena pubblicata sulla rivista
«European Urology».
Lo studio, condotto da sei ricercatori dell’Università di Harvard,
ha evidenziato l’effetto benefico dell’eiaculazione - ovvero l’emissione di
liquido seminale attraverso l’uretra - nella prevenzione del carcinoma della
prostata. La notizia va però interpretata. La fonte che l’ha riportata è
autorevole, ma il riscontro oggettivo è ancora privo di una spiegazione
scientifica.
I CONSIGLI PER UNA PROSTATA IN SALUTE: In attesa che dalla comunitÃ
scientifica giungano (o meno) conferme a questi risultati, le
raccomandazioni per mantenere la prostata in salute riguardano
innanzitutto lo stile di vita. Senza alcol e fumo, limitando il consumo di
alimenti ricchi di grassi saturi ed eccessivamente speziati, bevendo almeno
due litri di acqua al giorno e ritagliandosi il tempo per l’attività fisica (almeno
un paio di volte alla settimana), si può ridurre il rischio di ammalarsi. Prima si
comincia a seguire questi consigli e meglio è, ma per imboccare la via della
prevenzione non è mai troppo tardi. (Salute, La Stampa)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 848
SCIENZA E SALUTE
NODULI ALLA TIROIDE:
CHE COSA SONO E COME VANNO AFFRONTATI
Il riscontro di un nodulo alla tiroide è molto frequente (30-40% della popolazione),
soprattutto nel sesso femminile e con l’avanzare dell’età .
La maggior parte di queste formazioni è benigna e in genere non
determina alterazioni funzionali della tiroide.
Ormoni che regolano il metabolismo
La tiroide è una ghiandola endocrina posta nel collo che produce
ormoni (triiodotironina e tiroxina), i quali entrano nel circolo
sanguigno e sono coinvolti nella regolazione del metabolismo.
I noduli che si possono formare nella tiroide sono nel 95% dei casi
benigni e possono avere diverse cause:
1) il nodulo si forma a causa della crescita esuberante di una porzione della tiroide;
2) si può percepire come nodulo un’area di infiammazione locale;
3) il nodulo può essere di natura cistica, dovuto alla raccolta di un materiale fluido (colloide), prodotto
normalmente dalla tiroide.
Se il nodulo è maligno
Nel 5% dei casi i noduli tiroidei sono carcinomi di natura maligna. Nella maggior
parte dei casi (circa 80%) si tratta di tumori papillari che hanno aggressivitÃ
moderata e sono curabili in modo efficace. Esistono poi i
carcinomi follicolare, midollare e, più di rado, anaplastico.
I segni a cui prestare attenzione: Se il nodulo è di grosse dimensioni si può
notare una massa palpabile a livello della tiroide. Nella maggior parte dei casi
però i noduli tiroidei non danno sintomi, ma in alcune circostanze possono dare
disturbi conseguenti a fenomeni compressivi locali come sensazione di nodo in gola o leggero
soffocamento, difficoltà di deglutizione, voce rauca.
Eccessiva secrezione ormonale
Nei rari casi di noduli iperfunzionanti si possono avere sintomi indicativi di un’eccessiva secrezione
ormonale: tachicardia, nervosismo, dimagrimento. In queste circostanze l’esecuzione di una
scintigrafia tiroidea permette di individuare l’area della tiroide eccessivamente attiva.
Come viene fatta la diagnosi
Il primo passo è la palpazione del nodulo (qualora sia di dimensioni tali da
essere percepibile) che può fornire informazioni utili sulla sua natura. I segni
di benignità sono: consistenza morbida, contorno ben delineato, movimento
con gli atti della deglutizione, assenza di linfonodi del collo ingrossati. I segni
di malignità sono: consistenza dura, accrescimento rapido e progressivo,
fissità sui piani del collo, presenza di uno o più linfonodi ingrossati nel collo.
Il passo successivo è l’esecuzione di un’ecografia del collo. I noduli cistici a contenuto liquido sono
quasi sempre benigni, così come i noduli che hanno le stesse caratteristiche del tessuto tiroideo. Segni
ecografici di possibile malignità sono il riscontro di microcalcificazioni e la crescita irregolare, con bordi
del nodulo frastagliati. In presenza di noduli di dimensioni superiori a 1 centimetro e di dubbia natura
si ricorre all’agoaspirato: si prelevano alcune cellule della tiroide con un ago sottile e si osservano al
microscopio.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 848
Quali sono le possibili cure
La terapia dei noduli tiroidei dipende dalla loro natura.
In caso di formazioni benigne è sufficiente un monitoraggio
periodico (circa una volta l’anno) con l’ecografia. Se
sussistono dubbi si preferisce ripetere periodicamente
l’agoaspirato.
Se il nodulo benigno tende ad accrescersi e causa disturbi
locali per le sue dimensioni si valuta l’opportunità di un
trattamento chirurgico o con tecniche mininvasive (laser o
radiofrequenza) che non comportano cicatrici cutanee.
Le cisti benigne, se sintomatiche, vanno svuotate con
l’agoaspirato. In caso di recidiva si può effettuare una sclerosi percutanea, iniettando al loro interno alcol
assoluto, inducendo così una marcata riduzione del loro volume senza ricorrere alla chirurgia.
I noduli maligni vanno asportati chirurgicamente.
Nel caso di noduli sotto 1-2 cm, ben all’interno della tiroide, e senza interessamento dei linfonodi regionali,
si può rimuovere anche solo la metà della tiroide che li contiene (emitiroidectomia).
Se il nodulo ha superato la capsula che delimita la tiroide e sono interessati anche i linfonodi del collo, si
asporta tutta la tiroide (tiroidectomia) e i linfonodi interessati e poi, per eliminare eventuali residui di
tessuto tiroideo, si ricorre a un trattamento con iodio radioattivo (terapia radiometabolica).
Dopo l’intervento, il paziente viene sottoposto a terapia ormonale sostitutiva con levotiroxina.
La chemioterapia e la radioterapia non sono indicate se non in rari casi di tumori altamente aggressivi o in
presenza di metastasi a distanza. (Salute, Corriere)
Usa, lʼallarme della Fda: TRA I GIOVANI SPOPOLA LA
"ROULETTE RUSSA DEI FARMACI"
La tragica moda del "Farma party" consiste nel consumo indiscriminato dei medicinali
sottratti di nascosto ai genitori
Rubano di nascosto farmaci dagli armadietti dei loro
genitori e li portano a feste, i cosiddetti "Farma
party", mescolandoli tutti insieme in grandi
contenitori, per poi consumarne a manciate.
E' l'ultima tragica moda autodistruttiva che si sta diffondendo tra gli adolescenti americani. A lanciare
l'allarme è la Fda, l'agenzia che regola la commercializzazione dei medicinali negli Usa, secondo cui la
cosiddetta "roulette russa dei farmaci" può provocare gravi conseguenze per la salute , portando in
alcuni casi anche alla morte.
MIX CON ALCOL - Durante i "Farma party" si possono trovare dai farmaci da banco per il raffreddore a
medicinali soggetti a prescrizione, da antidolorici potenti e antidepressivi fino a quelli per l'iperattività ,
riuniti insieme e magari prima bagnati con l'alcol.
PERICOLO PER I PIÙ PICCOLI - Il rischio coinvolge "di riflesso" anche i bambini più piccoli, che "sono
attirati dalle confezioni colorate delle pillole, che scambiano per caramelle - o perché magari i farmaci
vengono smaltiti in modo non corretto e li trovano così nella spazzatura".
Ogni anno oltre 60mila bambini finiscono al pronto soccorso per l'assunzione indiscriminata di
medicinali, sottolinea l'agenzia americana. La soluzione "è chiudere i farmaci a chiave e metterli in
posti che giovani e bambini non possono raggiungere", conclude Jung. (Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 848
PREVENZIONE E SALUTE
IL SINGHIOZZO SERVE A QUALCHE COSA?
Ci sarà un motivo per cui singhiozziamo?
Il singhiozzo è una CONTRAZIONE INVOLONTARIA e RIPETUTA del
DIAFRAMMA, accompagnata dalla brusca chiusura della glottide
ad ogni spasmo, che produce il caratteristico suono “hicâ€.
La funzione di questo fenomeno non è però chiara. Secondo Daniel Howes, medico della Queen’s
University (Canada), potrebbe servire a eliminare aria dallo stomaco. Infatti, ciascun sussulto
comporta una contrazione del torace che produce l’aspirazione di aria dall’addome.
In passato si era pensato che il singhiozzo potesse facilitare la discesa del cibo nell’esofago, dato che si
verifica più spesso quando i bocconi non vengono ingeriti nel modo corretto.
Tuttavia, questo non spiega perché sia presente anche nei neonati, che
COME UN RUTTINO
ingoiano solo alimenti liquidi. Anzi, il fatto che sia molto più frequente
nell’infanzia fa pensare a un fenomeno particolarmente utile da piccoli,
che poi si ripresenta occasionalmente, e in modo fastidioso, anche da adulti.
Daniel Howes paragona il singhiozzo a un ruttino: sarebbe cioè un riflesso fondamentale per la
sopravvivenza dei piccoli mammiferi, che nutrendosi di latte devono continuamente coordinare la
suzione con la respirazione e ciò fa sì che possano facilmente ingerire aria.
Svuotato dall’aria in eccesso, lo stomaco può accogliere più latte e questo
E i RIMEDI
permette un maggiore apporto di nutrienti. Se negli adulti il singhiozzo è
persistente e si verifica spesso è consigliabile un consulto medico.
FUNZIONANO?
Sì, i cosiddetti “rimedi della nonna†funzionano.
 Il più famoso (ovvero trattenere il fiato per 15-20 secondi), per esempio, funziona perché
permette di rilassare il diaframma e favorisce l’interruzione delle contrazioni.
 Anche bere, starnutire, succhiare un cucchiaino di zucchero e uno spavento improvviso hanno un
effetto sul diaframma e quindi facilitano la scomparsa del disturbo.
Fanno effetto perché influenzano il ritmo della respirazione: il singhiozzo, infatti, è una contrazione
ritmica e involontaria del diaframma, il muscolo che determina l’espansione della cassa toracica
quando si respira.
HIC! PER 68 ANNI. In genere il singhiozzo dura pochi minuti e poi scompare. In rari casi, però, per
fermarlo servono farmaci antispastici, che rilassano i muscoli, o sedativi. Contro il singhiozzo più lungo
della storia, registrato nel Guinness, non funzionò nulla: lo statunitense Charles Osborne lo ebbe per
68 anni, dal 1922 al 1990. Morì un anno dopo l’ultimo “hic!â€, a 97 anni. (Salute, Focus)
QUAL È LA CAUSA DEL SINGHIOZZO?
Il singhiozzo è una contrazione improvvisa e involontaria del diaframma, la membrana che separa la
gabbia toracica dall’addome. Contemporaneamente si chiude la glottide, lo spazio che si trova
all’imbocco delle vie aeree, causando il caratteristico rumore che accompagna il singhiozzo.
CAUSE E RIMEDI. Le cause più comuni del singhiozzo sono reazioni dell’organismo alla distensione
delle pareti dello stomaco e dell’intestino, come quella che si ha dopo un pasto abbondante, ma anche
a un calo di pressione o di ossigeno nel sangue. I rimedi popolari per far cessare il singhiozzo vanno
dagli espedienti per fare distrarre la persona, rilassarla, e far cessare così lo spasmo, alla compressione
leggera sugli occhi chiusi per far aumentare la pressione del sangue. Nei casi più gravi il singhiozzo può
essere causato da irritazione dei nervi frenici, i nervi che provocano la contrazione del diaframma.
L’attacco dura a lungo con un ritmo molto veloce.
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Anno IV – Numero 848
SCIENZA E SALUTE
CAFFÈ: CONSUMO REGOLARE RIDUCE RISCHIO DI
CANCRO DEL COLON-RETTO
Berne più di due tazzine al giorno abbassa pericolo del 50%
L’assunzione regolare del caffè potrebbe
ridurre il rischio di cancro del colon-retto
Il pericolo di sviluppare la patologia, infatti, risulta più basso del 26%
per chi ne beve due tazzine al giorno e del 50% per chi ne consuma
di più.
Lo ha scoperto, durante uno studio pubblicato sulla rivista Cancer
Epidemiology, Biomarkers & Prevention, un team di ricercatori
statunitense-israeliano.
Secondo gli studiosi l’effetto benefico della bevanda non sarebbe
dovuto solo alla caffeina:
anche la versione decaffeinata svolgerebbe un’azione protettiva.
Gli autori hanno analizzato le abitudini alimentari di 5.145 persone
affette da tumore del colon-retto e di 4.097 individui sani.
In particolare, hanno esaminato il consumo giornaliero di caffè espresso, solubile, decaffeinato e
americano da parte di tutti i partecipanti.
Inoltre, hanno preso in considerazione diversi fattori di rischio per lo sviluppo di questa forma di
cancro, come eventuali precedenti familiari, dieta, attività fisica e fumo.
Dopo aver escluso gli altri elementi, i ricercatori hanno scoperto l’esistenza di un’associazione tra
l’assunzione di qualsiasi tipo di caffè e il rischio di sviluppare il tumore del colon-retto.
Al termine dell’indagine, è infatti emerso che
 bere una o due tazzine al giorno riduce del 26% le probabilità di sviluppare la malattia.
Il pericolo diminuisce man mano che il consumo quotidiano della bevanda aumenta, fino a dimezzarsi
nei soggetti che assumono più di 2,5 caffè al dì.
“Abbiamo scoperto che l’assunzione del caffè è associata a un minor rischio di cancro del colon-retto, e
che quanto più se ne consuma, tanto minore risulta il pericolo di sviluppare la malattia– afferma
Stephen Gruber -.
Siamo stati un po’ sorpresi di scoprire che la caffeina non sembra avere molta importanza. Ciò significa
che questa sostanza non è l’unica responsabile delle proprietà protettive del caffèâ€.
Secondo gli esperti, la bevanda contiene diversi composti in grado di proteggere la salute del colonretto. È infatti ricca di POLIFENOLI che, come la caffeina, hanno proprietà antiossidanti:
sono, quindi, in grado di limitare la crescita di potenziali cellule tumorali. Inoltre, si ritiene che
le MELANOIDINE generate durante il processo di tostatura favoriscano la regolarità del colon.
Infine, i terpeni contenuti nel caffè potrebbero aiutare a prevenire il cancro, perché rafforzano le
difese dell’organismo contro il danno ossidativo.
(Salute, Sole 24ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 848
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: Corsi ECM del Mese di APRILE
Corsi ECM per il mese di Aprile 2016
A tale proposito, anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo
completamente gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM
già calendarizzati.
Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli non dovrà più contattare gli
Uffici per prenotarsi agli eventi formativi prescelti tra quelli proposti nel calendario ma può farlo
comodamente mediante:
1. prenotazione online sul nostro sito web istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it
2. oppure recarsi direttamente in sede prima dell’evento
Tale funzione permetterà , oltre alla registrazione, anche la gestione della propria posizione ECM,
consentendo anche di stampare eventuali certificati di partecipazione ai corsi.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in STATO di DISOCCUPAZIONE
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà â€.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:
 i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà ; modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
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