Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 869 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Corsi ECM 2. Ordine: Sussidio per i Colleghi disoccupati 3. Ordine: Progetto “Un Farmaco per Tutti” 4. Corsi ECM: Maggio Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Lo sai che il nodo in gola non è sempre psicosomatico? 6. Rinite allergica: arriva l’antistaminico a doppia azione Martedì 03 Maggio 2016, S. Silvano Proverbio di oggi….…….. 'A raggiona è d''e fesse. La ragione è degli stupidi. LO SAI CHE IL NODO IN GOLA NON È SEMPRE PSICOSOMATICO? Se lo indaghi, lo diagnostichi. Se lo conosci, lo curi. Parliamo di quel nodo in gola che pare non passi mai: questo disturbo, a prima vista così banale, rappresenta il 2% delle richieste di visita specialistica otorinolaringoiatrica. Ma chi ne è responsabile? Prevenzione e Salute 7. Dal gonfiore alla nausea: 7 segnali di una possibile intolleranza al lattosio (e 4 consigli per conviverci) 8. Il cardiologo: con dolore al torace recarsi subito all'ospedale più vicino Meteo Napoli Martedì 3 Maggio ï‚· Nuvoloso Minima: 15°C Massima: 21°C Umidità: Mattina = 74% Pomeriggio =55% Impropriamente si attribuisce alla sola ansia la causa del disturbo ma, in realtà, sono numerosi i fattori che determinano questa stessa sintomatologia. A volte un’infiammazione, in altri casi una neoformazione laringea o, più banalmente, il reflusso gastroesofageo possono concorrere all’insorgere del fastidioso problema. “Il chimo gastrico, ossia quel mix di acido cloridrico, pepsina e bile, proveniente dall’apparato gastrointestinale – approfondisce il dr Tiziano Zurlo, specialista di Otorinolaringoiatria di Humanitas Medical Care – è in grado di aggredire la mucosa della laringe, infiammarla e scatenare così attacchi di tosse, raucedine, necessità di schiarirsi la gola, sgocciolamento del naso: tutte quelle odiose caratteristiche che si associano spesso al nodo in gola”. Negli ultimi anni, si è assistito ad un sensibile aumento dei casi di malattia da reflusso gastrico: alcune indagini rivelano che, in Italia 1,5-2 milioni di persone adulte dichiarano di soffrire di questo disturbo e, di conseguenza dell’annesso bolo faringeo che induce a stizzosi e inefficaci tentativi di deglutire e schiarirsi la gola. (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 869 SCIENZA E SALUTE RINITE ALLERGICA: ARRIVA L’ANTISTAMINICO A DOPPIA AZIONE Ne soffrono 6,5 milioni di italiani. Tra pollini e polvere, risultano compromessi sonno e attività quotidiane. Attenzione all’assuefazione ai farmaci e a i danni alle mucose Con l’arrivo della bella stagione sono in agguato anche le allergie respiratorie. A soffrire di rinite allergica sono ben 6,5 milioni di italiani, il 12,5% della popolazione. Sintomi fastidiosi come occhi gonfi e arrossati, ma anche naso chiuso che rende difficile la respirazione, interferiscono con il sonno e condizionano la vita quotidiana. Per colpa della congestione nasale, secondo il Progetto Aria, si riducono del 40% le proprie performance scolastiche e lavorative. «Le malattie allergiche colpiscono 30 italiani su 100 e sono più che raddoppiate in meno di 30 anni. I pazienti con la rinite si lamentano spesso per la congestione nasale perché pur non essendo un sintomo grave incide fortemente sulla qualità della vita e, in particolare, sul rendimento durante il giorno». «Così si è spinti a cercare una soluzione rapida come i decongestionanti nasali che insieme ad un sollievo immediato dei sintomi associati alla rinite potrebbero innescare dipendenza: più si usano e più si sente il bisogno di doverli usare, provocando talvolta danni anche seri alla mucosa nasale». Una nuova terapia: ANTISTAMINICO più DECONGESTIONANTE Oggi, spiega l’allergologo, è a disposizione di questi pazienti una nuova terapia d’attacco che consiste in una compressa 2 in 1:  un antistaminico (desloratadina) e un decongestionante (pseudoefedrina solfato) per liberare il naso. «In poche ore, e per un periodo massimo di cinque giorni, ci si libera di questo sintomo. Ecco perché la compressa 2 in un 1 può rappresentare una buona soluzione, in particolare in quei pazienti in cui domina la congestione nasale. Studi clinici rigorosi hanno evidenziato che questa terapia d’attacco presa per un massimo di 5 giorni è efficace e non provoca effetti collaterali significativi». All’origine della rinite allergica Occorre tuttavia ricordare che si deve sempre chiedere consiglio al medico sulla necessità di eseguire gli opportuni accertamenti allergologici per impostare un’adeguata terapia di «fondo» della rinite allergica. Nessun rinitico è al sicuro: a causa dei cambiamenti climatici le riniti non seguono più il calendario e così le stagioni dei pollini sono più lunghe, ci sono rifioriture impreviste, e di conseguenza i sintomi durano più a lungo. Attenzione anche ai temporali primaverili ed estivi che invece di dare sollievo sono nemici degli allergici in quanto «frantumano» i granuli dei pollini facilitando l’insorgenza dei sintomi». La rinite può essere una minaccia soprattutto in quei pazienti già allergici ad altre sostanze. «E così oltre ai pollini, per es., attenzione alla polvere soprattutto quando con l’avvicinarsi delle vacanze si riaprono le case al mare chiuse per mesi. Bisogna sempre portare con sé la terapia». (Salute, La Stampa) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 869 SCIENZA E SALUTE DAL GONFIORE ALLA NAUSEA: 7 segnali di una possibile intolleranza al lattosio (e 4 consigli per conviverci) Se un occasionale mal di pancia dopo aver bevuto un bicchiere di latte non deve allarmare, stare male ogni volta che si mangiano dei latticini può essere la spia di un disturbo assai più diffuso di quanto si pensi ma che, come spiega il nutrizionista Andrea Ghiselli, può essere tenuto sotto controllo seguendo pochi accorgimenti. SOFFRIRE REGOLARMENTE DI GONFIORE ADDOMINALE Uno dei primi sintomi di una difficoltà di digestione di latte e latticini in genere è quella di sentirsi gonfi come palloncini. «Ciò succede a causa della mancanza della lattasi, che ha il compito di scindere la molecola del lattosio, così che possa essere facilmente assorbita a livello intestinale:  senza tale enzima, il lattosio transita nell'intestino e scatena un processo di fermentazione dei batteri, che provoca il rilascio di aria all'interno dell'addome». La pancia fa male e produce «strani suoni» Quando l'organismo privo dell'enzima della lattasi tenta di scindere il lattosio da solo, nell'intestino si forma dell'acqua che, unita al gas, provoca una spiacevole combinazione di diarrea, crampi addominali e gorgoglii (noti anche come borborigmi). «In realtà, crampi e diarrea non sono sempre presenti — sottolinea Andrea Ghiselli, ricercatore nutrizionista del Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione di Roma — e spesso si tratta solo di borborigmi e meteorismo». Viene la nausea dopo aver mangiato dei latticini I sintomi di un'intolleranza al lattosio non sono uguali per tutti. «Nei casi più gravi, sebbene non molto frequenti, alcuni soggetti possono avvertire l'impellente necessità di vomitare subito dopo aver consumato degli alimenti a base di latte a causa del gas che si forma nell'intestino come conseguenza della mancanza della lattasi». Si appartiene a un gruppo etnico con un'alta intolleranza al lattosio I neonati hanno bisogno della lattasi per digerire il latte materno, ma ciò non significa che una volta diventati adulti siano geneticamente in grado di continuare a consumare lattosio senza soffrire di effetti collaterali. «Questo perché alcune popolazioni, soprattutto quelle dell'Asia sudorientale e di alcune zone dell'Africa, sono colpite più di altre dalla mancanza della lattasi e così in questi casi l'intolleranza al lattosio ha un'incidenza maggiore». Non si sta male con altri alimenti: Sebbene i sintomi dell'intolleranza al lattosio siano molto simili a quelli di altre patologie (come il morbo di Crohn e la sindrome da intestino irritabile), la caratteristica che li distingue è il fatto che si manifestino solo dopo aver consumato alimenti a base di latte. In altre parole, se si prova a stare senza latticini per un po' di tempo, ma gonfiore e dolori addominali non spariscono, allora significa che il problema digestivo va ricercato altrove. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 869 Anche se in alcuni casi la carenza di lattasi può essere presente fin dalla nascita, in realtà è estremamente raro che una persona nasca senza lattasi. Come spiega il National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases, in genere, la forma più comune d'intolleranza al lattosio si sviluppa poco dopo i 2 anni d'età. NON SI È PIÙ BAMBINI SI È POSITIVI AL BREATH-TEST Quando si sospetta un'intolleranza al lattosio, il breath-test toglierà ogni ragionevole dubbio: se infatti un soggetto è privo dell'enzima della lattasi, i batteri all'interno del suo organismo rilasceranno idrogeno e la sua presenza nel sangue verrà quindi evidenziata nell'esame diagnostico. In caso di positività accertata, non resta perciò che trovare delle alternative per fare il pieno di vitamina D e calcio che, ovviamente, non si possono assumere tramite i latticini. Ma in realtà non è necessario rinunciare a questi alimenti perché, come illustrato da Ghiselli nelle quattro schede successive, convivere con questa patologia è realmente possibile. Consiglio 1: lattosio a dosaggi minori e frazionati Secondo un recente documento dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ognuno ha una sensibilità individuale al lattosio, ma la maggior parte di coloro che sono intolleranti è in grado di sopportare senza sintomi 12 grammi di lattosio (pari a una tazzina da 250 ml) se somministrato in più riprese. «È vero che esistono persone che hanno sintomatologia a dosaggio minimo — spiega infatti Ghiselli —, ma chi non sopporta 250 ml di latte, può semplicemente prenderne minori quantità frazionate nella giornata, anziché rinunciarvi del tutto». Consiglio 2: il lattosio a piccole quantità stimola la capacità digestiva «La lattasi è un enzima che si “abitua” — sottolinea ancora Ghiselli — e, di conseguenza, piccole quantità giornaliere di lattosio, sufficientemente basse da essere sopportate ma al tempo stesso non troppo alte da provocare una sintomatologia, sono in grado di produrre un aumento della capacità digestiva». Consiglio 3: preferire yogurt e formaggi freschi «Lo yogurt e i formaggi freschi hanno minori quantità di lattosio e un po' di lattasi contenuta nei fermenti lattici, che possono facilitare la digestione», consiglia l'esperto del CREA. Consiglio 4: scegliere latte a ridotto contenuto di lattosio «Chi non vuole assumere lattosio può ricorrere ai latti speciali, oggi diffusissimi ovunque, dove questo zucchero del latte è stato rimosso dal trattamento ed è quindi presente in quantità veramente basse, tali da non causare problemi digestivi», conclude Ghiselli. (Salute, Corriere) FALSI MITI DELLA SALUTE I precetti popolari in difesa della salute sono radicati. E ne nascono di nuovi in continuazione. Sono sensati? Spesso no. Ecco qualche esempio. La sauna fa dimagrire? Una sauna da certamente un senso di benessere, ma non ha fatto perdere un grammo a nessuno. Fa perdere molta acqua, dando l'impressione di un calo di peso che è soltanto temporaneo: l'organismo provvederà a riacquistare tutta l'acqua persa nella grande sudata. (Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 869 PREVENZIONE E SALUTE IL CARDIOLOGO: CON DOLORE AL TORACE RECARSI SUBITO ALL'OSPEDALE PIÙ VICINO I consigli su come comportarsi se si sospetta un attacco di cuore. L'infarto può essere grave anche se il dolore non è forte. Maggiori rischi nei primi minuti Le malattie cardiovascolari in Italia sono la prima causa di morte per uomini e per donne. Abbiamo chiesto al professor Filippo Crea, direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Gemelli di Roma, qualche consiglio per le persone che si trovino a sospettare un attacco cardiaco o un episodio coronarico in corso. I Consigli del Cardiologo Cosa bisogna fare nel caso ci si senta male? «In presenza di dolore al torace il primo consiglio è sempre quello di recarsi all’ospedale più vicino». Meglio andare in ospedale in auto o chiamare un'ambulanza? «L'importante è la rapidità: ci si può muovere in auto se non si riesce a chiamare un'ambulanza, dove comunque si è più tutelati in caso di arresto cardiaco. Bisogna però sapere che il rischio di conseguenze gravi c'è soprattutto nei primi minuti che seguono i sintomi e che la gravità di un infarto non dipende dall'intensità del dolore, quindi occorre prudenza». Quali sono i sintomi tipici di un attacco di cuore? «Possono variare notevolmente, i più tipici sono un dolore (più o meno acuto) dietro lo sterno al centro o a sinistra o a destra, che si può diramare al braccio sinistro (ma anche al destro o a entrambi). È come una mano che preme, anche se non è forte non passa inosservato. Sintomi più rari sono dolore allo stomaco, alla gola, alle braccia». I cardiopatici sono facilitati nel riconoscere i sintomi rispetto a chi non ha mai avuto un infarto? «Certamente chi ha già avuto nella vita un episodio coronarico riconosce il tipo di dolore più prontamente di chi non ha familiarità con questi problemi». (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 869 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in STATO di DISOCCUPAZIONE Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà”. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:  i requisiti per la partecipazione; modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, (v. - sito istituzionale) ORDINE: Corsi ECM del Mese di MAGGIO Corsi ECM per il mese di Maggio 2016 Anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo completamente gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM. Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli Come PARTECIPARE non dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi prescelti tra quelli proposti ma può farlo comodamente mediante: 1. prenotazione online sul nostro sito web istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it 2. oppure recarsi direttamente in sede prima dell’evento PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 869 ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa. FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 8.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA fatta dalla redazione del giornale “Il Mattino” sul progetto “Un Farmaco per Tutti”, basta cliccare il seguente link: https://video.ilmattino.it/primopiano/i_farmacisti_di_napoli _e_il_sociale_ecco_un_farmaco_per_tutti-1703604.html PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 869 ORDINE: Convegno sulla “MISERICORDIA nella PROFESSIONE del FARMACISTA” I Farmacisti Cattolici di Napoli, in collaborazione con l’Ordine hanno organizzato un convegno sulla “Misericordia nella Professione del Farmacista”. 28 Maggio ore 9.30 VISITA alla FARMACIA degli INCURABILI: SABATO 28 MAGGIO, ORE 17.00 La visita alla Farmacia degli Incurabili è aperta a tutti gli Iscritti e non solo ai partecipanti al Convegno. APPUNTAMENTO: è alle ore 17.00 presso il Cortile dell’Ospedale degli Incurabili. Alle ore 17.15, inizierà il percorso di visita guidata. COME PARTECIPARE: gli Iscritti che vogliono partecipare, possono: 1. Venire direttamente nel Cortile del complesso degli Incurabili, ore 17.00 ENPAF: ELEVATO DA 5 a 7 ANNI il periodo massimo di DISOCCUPAZIONE TEMPORANEA e INVOLONTARIA Elevato da 5 a 7 anni il periodo massimo di disoccupazione temporanea e involontaria per il quale è possibile usufruire del beneficio della riduzione contributiva o del contributo di solidarietà COSA CAMBIA e PER QUALI ISCRITTI La modifica consente agli iscritti che al 1 Gennaio 2016 a. si trovino ancora in condizione di disoccupazione e non abbiano terminato il quinquennio a disposizione, di poter prolungare il periodo di contribuzione ridotta o di solidarietà fino a 7 anni contributivi, b. nonché consente a coloro che hanno già terminato il quinquennio di poter fare una nuova domanda di riduzione, ottenendo il beneficio per un ulteriore biennio. Pertanto, a seguito della modifica introdotta, a partire dal 1 Gennaio 2016, i disoccupati potranno beneficiare per 7 anni, in luogo di 5, della riduzione del contributo previdenziale obbligatorio nella misura del 33,33%, del 50% o dell’85%, con proporzionale riduzione del trattamento pensionistico eventualmente spettante. Analogamente, per il contributo di solidarietà, è previsto che l’iscritto lavoratore dipendente possa versare, in luogo del contributo ordinario e senza maturare il diritto alla prestazione pensionistica, un contributo di solidarietà del 3% del contributo previdenziale, che si ridurrà all’1%, a partire dal 1 Gennaio 2016, per color che si trovino in stato di disoccupazione temporanea e involontaria. La MODIFICA ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI UN’APPLICAZIONE RETROATTIVA PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 869 RIEPILOGO Qualora l’iscritto all’Ente eserciti attività professionale e sia soggetto per legge in relazione a tale attività all’assicurazione generale obbligatoria o ad altra previdenza obbligatoria, la misura del contributo previdenziale può essere ridotta del 33,33% o del 50% o dell’85% limitatamente ai periodi di iscrizione alla predetta previdenza, con proporzionale riduzione del trattamento pensionistico eventualmente spettante. A tale situazione e per gli stessi effetti è equiparata, per un periodo massimo complessivo di 5 anni contributivi, la temporanea ed involontaria disoccupazione. A decorrere dal 1° Gennaio 2016 e fino al 31 Dicembre 2018, il periodo massimo complessivo è aumentato di due anni contributivi. L’iscritto che, al 1° Gennaio 2016, abbia già esaurito il quinquennio di contribuzione ridotta o di solidarietà per temporanea ed involontaria disoccupazione, può usufruire, entro l’anno 2018, dell’ulteriore periodo di contribuzione ridotta o di solidarietà, previa presentazione di apposita domanda di riduzione nei termini di decadenza. L’entrata in vigore di questa disposizione, è fissata al 1° Gennaio 2016. CHE COSA VUOL DIRE QUESTO le persone che hanno chiuso il 31 dicembre 2015 con 5 anni di disoccupazione o di riduzione all’85 o all’1% non avranno sostanzialmente soluzione di continuità, cioè entrata in vigore la norma dal 1 Gennaio 2016, una volta che il Ministero l’avrà approvata, prolungheranno automaticamente, e senza bisogno di fare nessuna domanda, il periodo di riduzione massima di solidarietà o di riduzione all’85%. CHI HA GIÀ PAGATO: se per caso nel corso dell’anno 2016 l’iscritto ha già pagato il contributo di riduzione, secondo quella che era la normativa vigente, dovrà fare istanza di rimborso e otterrà indietro l’eccedenza. CHI NON HA ANCORA PAGATO: se l’iscritto non ha ancora pagato o non ha ricevuto ancora il bollettino, ovviamente verrà rideterminata la quota contributiva ed entro qualche mese riceverà il nuovo bollettino rideterminato all’aliquota ridotta di cui godevano fino al 2015. CHI DOVRÀ FARE INVECE DOMANDA DI RIDUZIONE: ovviamente si tratta di quei soggetti che nel 2015 erano già in regime di riduzione e che avevano già esaurito il quinquennio; Nel 2016, queste persone dovranno fare domanda di riduzione entro i termini di decadenza fissati al 30 Settembre 2016 o previa approvazione di una clausola di salvaguardia da parte del consiglio dell’ente di posticipare al 31 dicembre 2016. QUANTO DURA QUESTO PROVVEDIMENTO Ultimo aspetto è quello legato alla cadenza temporale, cioè questo prolungamento dura tre anni. Quindi, chi nel 2016 ha esaurito i 5 anni ha un solo anno di prolungamento poiché la finestra al 31 dicembre 2018 si chiude.

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