Anno IV – Numero 876
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Corsi ECM
2. Ordine: Progetto “Un
Farmaco per Tuttiâ€
3. Corsi ECM: Maggio
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Gli spazi blu battono
quelli verdi quando si
tratta di salute mentale
5. Una seconda pelle che
ringiovanisce e cura
6. Che cosa si può fare per
il piede piatto?
Mercoledì 11 Maggio 2016, S. Fabio
Proverbio di oggi….……..
Ricett' u pappece a noce...ramm u tiemp
che t' spurtos
Serata Monotematica - Ordine
Stasera, Mercoledì 11 Maggio ore 21.00,
Problematiche del Cavo orale – Vecchie e Nuove
Strategie di Prevenzione e Trattamento
la partecipazione all`evento eroga 10 CF FAD
COME VA PREPARATO E BEVUTO IL TÈ
VERDE PERCHÉ CI FACCIA DAVVERO BENE
Prevenzione e
Salute
7. Come va preparato e
bevuto il tè verde perché
ci faccia davvero bene
8. Infezioni
vaginali,
come si riconoscono e
come si curano?
Meteo Napoli
Mercoledì 11 Maggio
ï‚· Variabile
Minima: 21°C
Massima: 26°C
Umidità :
Mattina = 51%
Pomeriggio =56%
Molte le proprietà benefiche delle foglie anche contro i tumori e
serve a togliere la fame
Come si deve preparare il tè verde per
non «sciupare» i suoi principi attivi? Ce
lo spiega il dottor Ciro Vestita, docente a
contratto all’Università di Pisa in medicina e
fitoterapia, nella video intervista qui di
seguito.
Il nostro errore è mettere qualche cucchiaino di foglie di tè nella tazza di
acqua bollente. Il tè verde ha delle sostanze antitumorali ed è un naturale
spezza-fame: ha gli stessi principi attivi di alcuni farmaci che servono proprio a
questo. Bisognerebbe però prenderne tre tazze al giorno con costanza.
Clicca “play†al seguente link e guarda il video:
https://video.corriere.it/come-va-bevuto-te-verde-perche-facciabene/dfafd2da-12c8-11e6-918d-cff62dc61260
(Salute, Corriere)
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 876
PREVENZIONE E SALUTE
GLI SPAZI BLU BATTONO QUELLI VERDI QUANDO SI
TRATTA DI SALUTE MENTALE
Mare o alberi? È più rilassante per il nostro cervello una finestra sull’oceano
rispetto a una su un bosco. Il blu protegge dal disagio psicologico e dallo stress
GUARDARE IL MARE FA BENE E FA MEGLIO
RISPETTO AD AFFACCIARSI ALLA FINESTRA E
VEDERE UN BOSCO O UNO SPAZIO VERDE
Gli scienziati questa volta hanno proprio misurato l’effetto
degli spazi con predominanza di blu-azzurro contro quelli
verdi sulla nostra salute mentale e psicologica.
La scelta del luogo
Ebbene, l’annosa diatriba tra gli amanti del mare e quelli
della montagna (intesa come boschi, prati, colline) potrebbe qui far segnare un punto per i primi.
I ricercatori della Michigan State University (Usa) hanno riscontrato come vivere in un quartiere dove
ci sono molte opportunità di ammirare spazi blu (come specchi d’acqua di mare) si associa a più bassi
livelli di stress. Lo studio è pubblicato dalla rivista ScienceDirect.
Non hanno rilevato un effetto simile con spazi verdi, il che contraddice altri studi (su quanto faccia
bene vivere in zone con il verde) che però non avevano messo in confronto diretto i due ambienti.
Per farlo, gli studiosi si sono focalizzati sull’ambiente urbano di Wellington, in Nuova Zelanda, che offre
alcune caratteristiche uniche: come capitale del paese è una zona altamente urbanizzata, ma è anche
circondata dal mare e ha un sacco di boschi e colline.
La mappa sviluppata
La maggior parte degli studi finora riportavano quanto vicino o lontano le persone fossero dalle zone
“verdi†o “bluâ€, ma questo in realtà non significava necessariamente vedere direttamente i boschi o il
mare dalla finestra, in quanto la vista poteva essere bloccata da colline, edifici più alti, muri.
Così e` stato sviluppato una mappa speciale per separare e censire quali quartieri di Wellington
avessero vista effettiva su spazi verdi o blu. I ricercatori hanno poi abbinato i risultati delle due aree e
visioni ai dati della New Zealand Health Survey, che monitora regolarmente la salute mentale e fisica
degli adulti in tutto il paese.
I risultati hanno mostrato un “impatto significativo†della vista del
mare sulla salute mentale delle persone anche dopo aver scremato e
Mare - Collina: 1 - 0
considerato le varie caratteristiche di età , sesso, reddito e “vicinatoâ€,
come i tassi di criminalità e di ricchezza dei vari quartieri.
 Ebbene si sono notati minor presenza di disagio psicologico e stress rispetto alle persone che
potevano godere della vista di boschi o colline.
Ci sono però ancora molte domande cui i ricercatori ora tenteranno di rispondere. Ad es.:
 solo il mare fa questo effetto o anche laghi e fiumi?
 L’effetto rilassante dipende solo dal mare o anche dal rumore delle onde, o magari dal profumo
salmastro dell’aria? (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 876
SCIENZA E SALUTE
UNA SECONDA PELLE CHE RINGIOVANISCE E CURA
Creata da ricercatori americani la pellicola di materiale polimerico, invisibile e
flessibile
UNA SECONDA PELLE ELASTICA IN GRADO
DI PROTEGGERE, RIPARARE E IDRATARE LO
STRATO SOTTOSTANTE, TANTO DA FARLO
SEMBRARE PIÙ GIOVANE E IN SALUTE
Il materiale polimerico flessibile e in grado di adattarsi alla pelle, sviluppato a partire da una sostanza
creata per per colmare le rughe e spianare le borse sotto gli occhi, si chiama XPL e potrebbe diventare
presto un veicolo di farmaci cicatrizzanti e di trattamenti specifici in caso di psoriasi ed eczema.
Lo studio è appena apparso sulla rivista Nature Materials.
La seconda pelle è frutto del lungo lavoro di un gruppo multidisciplinare composto da dermatologi
dell’Harvard Medical School e del Massachusetts General Hospital di Boston e da scienziati dei
materiali del Massachusetts Institute of Techonology di Boston.
Si tratta di una combinazione di due gel differenti, da applicare sulla pelle in due momenti successivi:
 si inizia con un gel di silicone sul quale applicare un secondo strato che determina il formarsi di
un unico film compatto il quale, essiccandosi, si riduce anche del 10%, tirando la pelle e
determinando l’effetto ringiovanente.
Gli effetti di questa seconda pelle non si esauriscono subito ma permangono fino a 24 ore, più a
lungo di quanto non accada con gli altri prodotti fin qui creati allo scopo.
L’applicazione su 12 volontari ha ridotto le borse sotto gli occhi del 40% e l’effetto è durato fino a 24
ore. Inoltre, sempre a distanza di 24 ore, il film protettivo invisibile riduce del 23% la perdita di
idratazione cutanea.
Per giungere alla formulazione finale della sostanza, gli scienziati hanno lavorato oltre che sulla durata,
anche sulla resistenza, la flessibilità , la trasparenza, la sottigliezza e la permeabilità necessaria alla
naturale traspirazione della pelle.
Uno studio che ha passato in rassegna diversi polimeri al fine di arrivare a quello più adatto alla nostra
pelle, anche al fine di poter utilizzare la sostanza in vari contesti, cosmetici e medici.
Nessun test è stato fin qui eseguito su pelle affetta da psoriasi, eczema o altre condizioni spesso molto
dolorose, ma gli autori si dicono convinti che future versioni della formulazione cosmetica, magari per
la somministrazione di farmaci a rilascio progressivo, potrà costituire uno strumento potente contro
queste patologie dermatologiche.
Clicca “play†al segunte link e guarda il video:
https://www.lastampa.it/2016/05/10/scienza/benessere/una-seconda-pelle-che-ringiovanisce-ecura-hHtOJPHiF3veY1ppnPzt1O/pagina.html
(Salute, La Stampa)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 876
SCIENZA E SALUTE
CHE COSA SI PUÃ’ FARE PER IL PIEDE PIATTO?
Tra i 4 e gli 8 anni in genere viene proposto un plantare. Solo successivamente un
eventuale intervento
Le persone con piedi piatti sono molte, soprattutto tra i bambini sotto
i 4 anni, nei quali l'abbondanza di grasso plantare fa sì che quasi
l'intera pianta del piede sia a contatto con il terreno.
Ma non sempre è necessario prendere provvedimenti. «Bisogna
distinguere tra piede piatto morfologico che ha solo l'aspetto di un
piede piatto (arco plantare ridotto e conseguente impronta appiattita)
e non necessita di trattamenti, e piede piatto con alterazioni funzionali
che, invece, va curato» spiega Sandro Giannini, direttore della Clinica ortopedico-traumatologica I
dell'Università di Bologna- Istituto Rizzoli.
«Bisogna valutare il cammino. In condizioni normali
COME SI CAPISCE LA DIFFERENZA?
nella prima fase del passo (appoggio al suolo) il piede
si appiattisce, mentre nella seconda fase spinge in
avanti e diventa più incavato.
In presenza di un piede piatto con alterazioni funzionali non c'è un corretto equilibrio tra queste due
fasi e il piede rimane più tempo nella fase di appiattimento.
Sempre durante il cammino si possono notare: eccessiva deviazione della parte posteriore del piede
verso l'esterno, precoce sollevamento del tallone dal suolo per tendine d'Achille accorciato, riduzione
della spinta dell'alluce nella fase di distacco del piede dal suolo.
In alcuni centri specializzati i test sul cammino vengono eseguiti con una particolare attrezzatura
computerizzata (gait analysis) in grado di fornire informazioni molto dettagliate».
«Un intervento mirato ha senso solo in caso di alterazioni
funzionali. Nei bambini si prende in considerazione dopo i 4
QUANDO E COME SI
INTERVIENE SUL PIEDE PIATTO? anni, perché prima il piede non ha ancora sviluppato le
caratteristiche di un piede normale.
Tra i 4 e gli 8 anni in genere viene proposto un plantare che mantenga il tallone in asse con la gamba
ristabilendo la normale divergenza tra le due ossa del retro piede (astragalo e calcagno) che, quando
troppo divergenti, sono alla base del piede piatto.
Non tutti gli specialisti concordano, ma noi lo riteniamo utile in questa fascia di età perché il piede è
ancora in accrescimento e tale crescita si può giovare di un corretto posizionamento del tallone.
Quando, nonostante il plantare, non ci siano stati miglioramenti o quando la deformità viene
osservata dopo gli 8 anni può essere considerato l'intervento chirurgico di artrorisi sottoastragalica
che mira a limitare l'eccessiva apertura tra astragalo e calcagno con l'inserimento di una vite o un
tassello ad espansione appena davanti al malleolo esterno.
Questa operazione dà risultati molto soddisfacenti nei bambini, ma man mano che ci si avvicina all'etÃ
adulta bisogna optare per una strategia più articolata, mirata a correggere altri difetti che si sono
consolidati con la crescita.
Il piede piatto dell'adulto è in genere un piede che non è stato curato a tempo debito, creando altri
problemi (dolore, deformazioni delle dita, artrosi, ecc) e quindi richiede un intervento su più fronti per
ripristinare una corretta biomeccanica».
(Salute-Corriere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 876
PREVENZIONE E SALUTE
INFEZIONI VAGINALI,
COME SI RICONOSCONO E COME SI CURANO?
Possono essere prese in palestra, in piscina e praticando quegli sport per cui si
indossano indumenti che non fanno traspirare le zone intime. Ma cosa sono e come
si curano le infezioni vaginali?
Che cosa sono le infezioni vaginali? Come si riconoscono? Che
sintomi hanno e come si curano?
PERCHE´ LE INFEZIONI VAGINALI SONO
RICORRENTI IN CHI FREQUENTA LA PALESTRA?
«Non solo in palestra, ma anche in piscina e in tutte le attività sportive che necessitano di indumenti
sintetici, che fanno traspirare poco le zone intime e predispongono alle vaginiti.
I miceti, per es., sono funghi che danno origine a micosi come la candida, frequente nelle nuotatrici
oppure nelle ragazze che fanno ginnastica artistica e attività correlate, proprio perché il costume
sintetico e il sudore creano un ambiente umido che ne facilita la crescita e lo sviluppo.
La stessa tuta da ginnastica, anche se meno frequentemente, può essere causa di vaginiti.
Naturalmente c’è anche una componente personale che le favorisce come, per esempio, l’attivitÃ
sessuale o una predisposizione personale relativa a una minor difesa dell’ambiente vaginale, come la
povertà della presenza del bacillo di Doderline, che previene le infezioni».
QUALI SONO IN GENERALE LE CAUSE DELLE INFEZIONI VAGINALI?: «In generale, le cause sono
l’attività sessuale (sono più frequenti nell’età fertile e si riducono in maniera importante nell’etÃ
senile) e l’utilizzo di indumenti intimi sintetici e colorati, i pantaloni stretti e l’utilizzo dei collant».
COME SI POSSONO PREVENIRE LE INFEZIONI VAGINALI?: «La prevenzione parte prima di tutto
dalle abitudini di vita. Se, per es., le vaginiti sono frequenti dopo i rapporti sessuali, sarebbe meglio
usare metodi contraccettivi di barriera come il profilattico e far eseguire indagini microbiologiche
anche al partner.
Nel caso delle donne sportive, poi, sarebbe meglio utilizzare capi di cotone oppure cambiare gli
indumenti intimi anche durante l’attività sportiva se è di lunga durata.
Nel caso del nuoto, poi, meglio il costume di cotone oppure cambiarsi con uno asciutto appena
possibile».
COME SI RICONOSCONO LE VAGINITI?: «Spesso danno prurito e perdite vaginali che possono
essere bianche come il latte cagliato oppure giallo-verdi e maleodoranti (in quest’ultimo caso possono
dare anche un po’ di fastidio)».
«La terapia è topica, cioè locale. Basta mettere ovuli o creme vaginali per 3-5
Come si Curano
giorni in base al tipo di germe interessato e si risolvono. Eccezionalmente, nel
caso di infezioni ripetute e recidive, si devono usare farmaci assunti per
le VAGINITI?
bocca sotto forma di pastiglie. Qualche volta è necessario che anche il
partner segua una cura». (dott. D. Vitobello)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 876
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: Corsi ECM del Mese di MAGGIO
Corsi ECM per il mese di Maggio 2016
Anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo gratuito
un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM.
Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli
Come PARTECIPARE
non dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi
prescelti tra quelli proposti ma può farlo comodamente mediante:
1. prenotazione online sul sito istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it
2. recarsi in sede prima dell’evento
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
PAGINA 7
Anno IV – Numero 876
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e
immediatamente donati.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria.
I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa
catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale
dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito
all’iniziativa.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in
modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per
la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne
ws/1097-un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 9.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carita´ Madre Teresa di Calcutta
Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA fatta dalla
redazione del giornale “Il Mattino†sul progetto
“Un Farmaco per Tuttiâ€, basta cliccare il seguente
link:
https://video.ilmattino.it/primopiano/i_farmacisti_di_napoli_e
_il_sociale_ecco_un_farmaco_per_tutti-1703604.html
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 876
ORDINE: Convegno sulla
“MISERICORDIA nella PROFESSIONE del FARMACISTAâ€
I Farmacisti Cattolici di Napoli, in collaborazione con l’Ordine hanno organizzato un
convegno sulla “Misericordia nella Professione del Farmacistaâ€. 28 Maggio ore 9.30
LA
PARTECIPAZIONE
AL CORSO EROGA
10 CF ECM-FAD
VISITA alla FARMACIA degli INCURABILI:
SABATO 28 MAGGIO, ORE 17.00
La visita alla Farmacia degli Incurabili è aperta a TUTTI gli Iscritti e non solo ai partecipanti
al Convegno.
COME PARTECIPARE
: gli Iscritti che vogliono partecipare, possono:
1. Venire direttamente nel Cortile del complesso degli
INCURABILI, ore 17.00.
Alle ore 17.15, inizierà il percorso di visita guidata