Anno IV – Numero 881
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Corsi ECM
2. Ordine: Sussidio per i
Colleghi disoccupati
3. Psicologo in Farmacia
4. Corsi ECM: Maggio
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. È vero che la plastica,
a contatto con i cibi caldi,
rilascia sostanze nocive?
6. Quante volte al giorno è
«normale» fare pipì?
quello che non avete
osato chiedere
7. Le lenti a contatto che
vincono la presbiopia
8. Che capacità ha il
cervello, in byte?
Prevenzione e
Salute
9. Chi ha la coscienza
sporca si lava di più?
10. Lo
sai
che
la
colonscopia è un’ottima
arma di prevenzione?
Meteo Napoli
Giovedì 19 Maggio
ï‚· Nuvoloso
Minima: 17°C
Massima: 21°C
Umidità :
Mattina = 71%
Pomeriggio =53%
Giovedì 19 Maggio 2016, S. Pietro di M.
Proverbio di oggi….……..
Essere nato cu 'a cammisa
Essere nato con la camicia - essere fortunato
È VERO CHE LA PLASTICA,
A CONTATTO CON I CIBI CALDI,
RILASCIA SOSTANZE NOCIVE?
Alcuni tipi di plastica, a contatto con il calore, possono
rilasciare particelle che vanno a contaminare il cibo; in Italia
esiste perciò una legge che fissa i “limiti di migrazioneâ€.
Il Pvc, per es., è un derivato dal petrolio e dal cloro costituito da molecole di
cloruro di vinile che, con l’aggiunta di altre sostanze,
può assumere forme diverse che vanno dalla
vaschetta rigida e colorata che contiene la
margarina alla pellicola per alimenti, flessibile e
trasparente. Il cloruro di vinile è dannoso per reni e
vescica (c’è anche un rischio cancro). Per questo
motivo i produttori di pellicole per alimenti devono scrivere tra le avvertenze
di evitare il contatto con alimenti costituiti da grassi e oli (che favoriscono la
migrazione di particelle).
Un altro derivato del petrolio è il polistirolo:
piatti, posate e bicchieri, che vengono generalmente prodotti con questo
materiale, devono rientrare nei limiti di migrazione imposti dalla legge e
subiscono quindi dei test prima di essere messi in commercio.
Il polistirolo resiste bene ai test fatti ad alte temperature (e quindi ai cibi
caldi), ma il rischio può risiedere negli additivi che vengono aggiunti per
renderlo più o meno rigido e nei coloranti.
: per lo stesso motivo, i cibi andrebbero tolti dalle pentole di
PENTOLE
alluminio subito dopo la cottura, e conservati in altri
recipienti.
Il problema non si presenta invece se le pentole sono rivestite di teflon,
perché in questo caso il cibo non entra in contatto diretto con il metallo.
(Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 881
SCIENZA E SALUTE
QUANTE VOLTE AL GIORNO È «NORMALE» FARE PIPÌ?
QUELLO CHE NON AVETE OSATO CHIEDERE
La frequenza con cui le persone vanno in bagno è estremamente variabile da
soggetto a soggetto: c’è chi la fa tante volte e chi la tiene per ore, chi la fa più spesso
la mattina e chi – purtroppo per lui – la notte.
Alcune domande relative all’urinare che forse non vi siete mai posti e le relative risposte del prof.
Francesco Montorsi, direttore dell’Unità di urologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
Quanto spesso dovremmo fare pipì?
La maggior parte delle persone urina dalle quattro alle sette volte nel corso
del giorno, ma non c’è davvero il numero “giustoâ€. La frequenza della pipì è
influenzata da molti fattori, non solo da quanto si beve, ma anche da quali
tipi di fluidi si stanno bevendo: caffeina e alcol sono irritanti per la vescica,
tanto da far venire più spesso lo stimolo.
«Esistono pazienti affetti da una sindrome nota come “vescica iperattiva†- spiega il professor
Francesco Montorsi, direttore dell’Unità di urologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano - che è
caratterizzata dalla presenza di contrazioni involontarie della muscolatura vescicale le quali a loro volta
obbligano i pazienti (le donne sono molto più colpite dei maschi) a correre in bagno ad urinare. In
alcuni casi queste crisi sono così forti che la persona non riesce ad arrivare in tempo in bagno a ha
episodi di vera e propria “incontinenza da urgenzaâ€. Per coloro che presentano questa diagnosi
esistono due grandi categorie di farmaci che possono aiutare molto anche se hanno il limite di dovere
essere presi sempre e non al bisogno».
Da persona a persona
Anche la sensibilità della propria vescica gioca un ruolo. Alcune persone
devono andare in bagno al minimo stimolo, mentre altre non ne sentono il
bisogno finché la vescica non è del tutto piena.
«In entrambi i sessi, se c’è necessità di urinare tante volte, in modo eccessivo e
fastidioso, è necessario farsi vedere - dice il prof. Montorsi -, prima di tutto per escludere cause
tumorali o altri problemi significativi. E’ senz’altro vero peraltro che esistono pazienti, in entrambi i
sessi, quasi sempre con una certa ansia cronica, che hanno vesciche che rispondono maggiormente
agli stimoli esterni che possono fare scattare la voglia di urinare. Tipicamente il cambiamento di
temperatura caldo - freddo, l’assunzione di bevande come tè, caffè e bevande gasate, uno stress
lavorativo o personale particolare. Alcune di queste persone migliorano con adeguate terapie
comportamentali ma la maggior parte impara a convivere con il problema».
E’ possibile allenare la vescica?
«Più la vescica si riempie di urine, più si attivano i meccanismi muscolari della continenza, cioè la
vescica tiene di più. Per cui in una persona normale che beve due litri di acqua al
giorno (il volume minimo necessario) è corretto urinare in linea di massima ogni
4 ore durante il giorno e secondo la necessità di notte».
Questo illustra il professor Francesco Montorsi, direttore dell’Unità di urologia
dell’Ospedale San Raffaele di Milano. «Attenzione a non esagerare però continua il dottore - : tenere la pipì troppo a lungo (ad es. urinare solo mattino e
sera) comporta quasi sempre un riempimento eccessivo della vescica la cui
muscolatura poi può fare fatica a riprendere a funzionare al momento buono. Anche se non si ha
voglia di fare pipì, è bene provarci almeno ogni 4 ore e controllare di aver bevuto abbastanza».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 881
Ci si abitua a bere di più?
Quando aumentiamo in modo significativo la dose giornaliera di acqua di
solito aumenta anche la frequenza delle “visite†in bagno. Poi si
normalizza? «La numerosità delle minzioni è ovviamente correlata alla
quantità di acqua bevuta - dice Montorsi -. In una persona sana, bevendo
tanto ci si stabilirà in autonomia sulla regola della minzione ogni quattro
ore. Se poi ci si alza una volta per notte per urinare, si può senz’altro bere
meno a partire dalle ore 17».
Fa male trattenerla?
«In un soggetto sano tenere la pipì molto a lungo, oltre alle sei e otto ore
può danneggiare la funzionalità della parete vescicale - dice Montorsi - . Il
rischio di infezioni compare invece nelle persone che quando fanno pipì non
riescono a vuotare completamente la vescica, indipendentemente
dall’iniziale riempimento della medesima. Questo avviene tipicamente nei
maschi con prostata ingrossata ed ostruente».
A volte ci sono bambini cui capita di farla pochissime volte. Come mai? «I bambini sono spesso
impegnati nelle loro attività di gioco e semplicemente si dimenticano di bere. Sarà il pediatra a
valutare la corretta idratazione del bimbo e suggerire il quantitativo di acqua necessaria», conclude il
professor Montorsi.
E se la pipì durante la notte interrompe il nostro sonno?
«Svegliarsi di notte per urinare è un fenomeno più frequentemente
maschile ed è spesso correlato con la presenza di una prostata ingrossata e
infiammata - ci spiega il professor Montorsi - . Di fronte a questo problema è
bene farsi visitare dallo specialista urologo. Senz’altro possono avere un
ruolo particolari abitudini dietetiche come bere tanto di sera ed anche di
notte ed alcuni pazienti non hanno altro che problemi di sonno. In particolare molti pazienti obesi
sviluppano la sindrome delle apnee notturne che li obbliga a svegliarsi di frequente e devono essere
visti da uno specialista dei disturbi del sonno».
Il colore della pipì può davvero dirci se siamo ben idratati?
«La pipì dovrebbe essere gialla molto chiara, ma è così sensibile che bastano modesti cambiamenti
dietetici a influenzarne il colore - dice il professor Montorsi - . Vero è che se ci si accorge di avere una
pipì colore giallo molto scuro significa che si sta bevendo poco. Se ci si accorge della presenza di urine
rosse è tassativo farsi vedere subito dal proprio medico o dallo specialista urologo». (Salute, Corriere)
CHI HA LA COSCIENZA SPORCA SI LAVA DI PIÙ?
Attenti a chi si lava troppo!
Il senso di colpa fa scattare il bisogno di lavarsi. è quanto emerge dallo studio di Chen-Bo Zhong, di
Toronto, denominato “Effetto Macbeth†(la Lady assassina del dramma di Shakespeare che,
sopraffatta dai sensi di colpa, si sfrega compulsivamente le mani per ripulire macchie di sangue che
sono solo nella sua mente).
STUDIO: Chen-Bo Zhong ha chiesto a un gruppo di studenti di ricordare un atto immorale da loro
compiuto nel passato (come tradire un amico) oppure un’azione meritevole. Poi, ha fatto loro
scegliere fra una salvietta detergente e una matita:
chi aveva ricordato l’atto riprovevole ha preferito la salvietta due volte più spesso.( Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 881
SCIENZA E SALUTE
LO SAI CHE LA COLONSCOPIA È UN’OTTIMA ARMA DI
PREVENZIONE?
Pronunci “colonscopia†e un’espressione di terrore si dipinge sul volto del tuo
interlocutore.
Nella mente di tutti noi, uomini e donne, questo esame è sinonimo di dolore. Anche oggi, che le
tecniche mediche si sono evolute, assicurando minimo
fastidio al paziente, è difficile sfatare i miti.
Combattere però tali convinzioni diviene di giorno in giorno
più importante:
l’esame
endoscopico infatti,
combinato
con
un
precedente screening del sangue occulto fecale,
rappresenta un’importante tappa nella prevenzione per
contrastare e combattere il tumore al colon-retto.
I più recenti dati sanitari vedono questa neoplasia al primo
posto, per incidenza, tra la popolazione italiana
(indistintamente maschile e femminile).
Solitamente, i polipi adenomatosi sono la causa silente del
futuro carcinoma: proprio nel monitorare queste cellule, con costanza e frequenza (tanto maggiore più
si avanza d’età ), si è verificata una importante riduzione (del 30%-60%), della mortalità del tumore al
colon-retto.
“La maggior parte dei pazienti – spiega il dottor Benedetto Mangiavillano, nuovo Responsabile
del Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Humanitas Mater Domini e specialista
di Humanitas Medical Care – si presenta rassegnato all’idea di dover sopportare il disagio legato alla
colonscopia. Sono pertanto positivamente sorpresi quando spiego loro le innovazioni dell’endoscopia:
stiamo di fatto assistendo ad una vera rivoluzione, capace di offrire nuovi orizzonti alle tecniche
diagnosticheâ€.
In Humanitas Mater Domini ad esempio, viene effettuata di routine la sedazione profonda, sia per
la gastroscopia, che per la colonscopia:
si tratta della somministrazione di un farmaco per via endovenosa, sotto controllo e monitoraggio di
un anestesista.
“I vantaggi sono molteplici – spiega lo specialista –il paziente, infatti, affronta con maggiore serenità la
procedura, non avverte alcun fastidio e non ha memoria dell’intervento (questo perché la sedazione
ha effetto amnesico).
Presso il nostro Istituto inoltre, ci premuriamo di impiegare acqua calda (e non aria come si è soliti
fare), per eseguire l’esame: il confort per la persona è notevole al risveglio, in quanto non si accusa
alcun gonfiore addominale. Vi sono poi risvolti positivi anche per il medico che opera in piena sicurezza
e tranquillità â€. (Salute, Humanitas)
CHE CAPACITÀ HA IL CERVELLO, IN BYTE?
Il cervello ha circa 100 miliardi di neuroni.
Paragonato a un calcolatore, avrebbe una “memoria†di circa 500 gigabytes,
ovvero circa 20 volte quella del disco fisso di un pc di ultima generazione... ma
senza tener conto delle connessioni.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 881
SCIENZA E SALUTE
LE LENTI A CONTATTO CHE VINCONO LA PRESBIOPIA
Se fino a poco tempo fa gli occhiali “da lettura†erano la soluzione più immediata
per chi soffriva di presbiopia, sul mercato è arrivata un’importante novità in grado
di rivoluzionare il settore.
Quando si arriva oltre i 40 anni la stanchezza degli occhi o
la difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti più vicini sono
sintomi abbastanza tipici.
Nulla di preoccupante, ma il segnale è inequivocabile:
la presbiopia sta facendo capolino.
In questo senso, il lavoro di ricerca portato avanti da
Safilens ha introdotto sul mercato una grande novità :
le nuove lenti a contatto afocali per presbiti.
Si tratta di un dispositivo capace di risolvere tutti i problemi legati a quella che, è bene specificarlo,
non è affatto una malattia, ma semplicemente un disturbo tipico legato all’avanzare degli anni.
Le lenti afocali Safilens, disponibili sia nella versione giornaliera monouso che in quella mensile, sono
state studiate per una perfetta messa a fuoco degli oggetti che si trovano a distanza ravvicinata,
intermedia e lontana, aumentando la profondità di campo, ma non solo.
Il nuovo design brevettato garantisce una visione perfetta con immagini chiare e perfettamente
definite, in qualunque situazione di illuminazione.
Al contrario delle normali lenti multifocali, infatti, la lente afocale utilizza più del 90% della luce per la
messa a fuoco dell’immagine, e non è influenzata dall’assenza di illuminazione o dalla dimensione della
pupilla.
Safilens presenta una lente a contatto che si adatta perfettamente a qualunque tipo di soggetto, a
differenza delle classiche lenti a contatto multifocali che richiedono un periodo di adattamento
cerebrale (il cervello deve abituarsi ad una visione aberrata) non sempre possibile o accettabile.
Tutto questo grazie al lavoro costante di un gruppo di ricerca all’avanguardia, che ha voluto
perfezionare un dispositivo unico nel suo genere.
L’eccellenza del reparto “Ricerca & Sviluppo†ha portato alla nascita della lente a contatto afocale per
presbiti, arricchita anche dal rilascio di sostanze bio-attive in grado di ripristinare fisiologicamente il
delicato rapporto tra la lente a contatto e il film lacrimale.
Si tratta della fusiontechnologyâ„¢, una tecnologia brevettata a
base di acido ialuronico e Thamarynd-Seeds Polisaccaride (un
polimero naturale estratto dai semi di tamarindo), elementi
chiave per un benessere prolungato e naturale, una piacevole
sensazione per chi indossa le lenti, ma anche una grande
soddisfazione per chi, come Safilens, è particolarmente attento
al customer care.
Il risultato è immediato:
 vista nitida e senza compromessi, oggetti a qualunque distanza perfettamente a fuoco anche
con poca illuminazione, la risposta definitiva per vincere la presbiopia e “guardare avanti†senza
difficoltà .
(Salute, La Stampa)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 881
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in STATO di DISOCCUPAZIONE
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà â€.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:
 i requisiti per la partecipazione; modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, (v. - sito istituzionale)
ORDINE: Corsi ECM del Mese di MAGGIO
Corsi ECM per il mese di Maggio 2016
Anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo completamente
gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM.
Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli
Come PARTECIPARE
non dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi
prescelti tra quelli proposti ma può farlo comodamente mediante:
1. prenotazione online sul nostro sito web istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it
2. oppure recarsi direttamente in sede prima dell’evento
Nel corso dell’evento sarà distribuita ai
partecipanti una brochure intesa come
“GUIDA RAPIDA†da banco utile al Farmacista per
la spedizione delle ricette di farmaci stupefacenti
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 881
ORDINE: LO PSICOLOGO IN FARMACIA
Dal 16 al 21 Maggio riparte la IV° settimana del benessere in Farmacia La lunga vita, la malattia cronica e il sostegno ai caregiver
Tale iniziativa, completamente gratuita sia per i farmacisti che per i cittadini, si articolerà in cinque
settimane durante l’anno, ciascuna dedicata ad un tema pregnante per la salute pubblica.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 881
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 881